Sonia e Gianni - La nostra estate 2015

Scritto da , il 2015-10-06, genere orge

Con il racconto del 4 giugno 2015, nella sezione orge, ci siamo presentati su questo sito facendo un rapido sommario del nostro inizio di coppia trasgressiva e delle nostre avventure seguenti. Raccontate e apprezzate in un altro sito. L'ultima raccontata nel racconto succitato è stata la doppia orgia in contemporanea: una da noi e l'altra da Tiziana. E' proprio con loro che, da qualche mese, passiamo la maggior parte del nostro tempo. Sono Gianni, sono solo a casa perché Sonia è uscita proprio insieme a Tiziana, la quale ricordo è mia cugina di primo grado. Adesso Paolo sa perfettamente che mi scopo mia cugina anche senza di lui e Tiziana sa perfettamente che suo marito scopa mia moglie anche da solo. Qualche volta Sonia e Tiziana se la spassano da sole, come per esempio, quando sono andate da sole a Palermo a trovare Lina, la lei della coppia che abbiamo conosciuta al cinema, per farsi sbattere, insieme a lei, da quei due negri mister 30 cm- Solo un paio di volte siamo stati al car sex che è stato sempre il nostro modo di trasgredire preferito. Insieme a loro abbiamo trovato un altro modo di trasgredire e di divertirci trascorrendo molti fine settimana fuori: a volte a coppie regolari, a volte a coppie invertite e ognuna, se possibile, libera di trasgredire a piacimento, altre volte Tiziana e Sonia da sole e Paolo ed io da soli come se non ci conoscessimo. Naturalmente andando in altre città o località distante dalla nostra. Inoltre abbiamo deciso di trascorrere una vacanza assieme in crociera, prenotando le cabine a coppie invertite. Non nascondo che abbiamo avuto delle belle avventure. Non è che per Tiziana e Sonia, abituate armai ai cazzi negri di 30 cm, fosse il massimo, però, a volte, si venivano a creare situazioni così intriganti che si eccitavano loro e coinvolgevano pure noi. Come quel fine settimana trascorsa in un agriturismo in una località del messinese. Avevamo prenotato a coppie regolari e poi, in modo abbastanza evidente, in presenza di altri vacanzieri, sia in giro per le campagne, sia a tavola, stavamo a coppie invertite e magari esibendoci in carezze e leggere effusioni. Incominciammo lo stesso venerdì pomeriggio appena arrivati. La meraviglia di alcuni e lo stupore di altri ci eccitavano in modo particolare e quella sera stessa, per caso, salendo nelle camere, al piano superiore, insieme ad una coppia, pressappoco della nostra età, che seduta a cena al tavolino vicino al nostro, si erano stupiti dei nostri atteggiamenti e forse anche eccitati, con lui paonazzo e lei di finta riluttanza. Apro parentesi: durante le nostre esperienze abbiamo potuto constatare che coppie trasgressive, almeno nei pensieri e nella loro intimità, ve ne sono tante, solo che, per un motivo o per un altro, non riescono a farlo fuori dal letto coniugale. Forse era il caso di questa coppia di Enna. Lui un omone ben messo e lei una donna distinta, carina e con una bella corporatura. Dunque, la loro camera era vicina alla nostra e nel modo di entrare, palesemente, in loro presenza, entrammo in camera a coppie invertite dopo avere augurato loro la buona notte. La mattina seguente Paolo ed io eravamo giù e aspettavamo Tiziana e Sonia per la colazione. Arrivarono loro e salutarono. Lei più forte per farsi notare. Poi lui si avvicina a noi e, sottovoce ci dice che sua moglie era sconcertata per la scena della sera prima. "Perché a lei non sarebbe piaciuto scoparsi mia moglie o sua moglie? Che c'è di strano?" dissi con tanta naturalezza. "Siamo tutti uomini, ma non così davanti alle altre donne" disse balbettando. "Perché è sicuro che alla sua signora non piacerebbe? Sempre con lei? Non pensa che possa essere stufa?" disse Paolo. "Ma cosa dice?"- Il fatto sta che per tutto il giorno ci furono più vicini e quella stessa sera li invitammo da noi a bere una bottiglia di vino. Un bicchiere dopo l'altro e poi insieme a noi si esibirono in effusioni alquanto intime fino a quando non ci ritrovammo nudi sul letto. Il finto moralista con i pompini di Tiziana e Sonia si sollazzò beatamente inculandole pure più volte. La signora non era più sconcertata e la facemmo godere più volte e in tutti i modi. figuratevi che mentre era oggetto della sua prima doppia penetrazione, per non farla gridare, suo marito le ficcò il cazzo in bocca. Per Tiziana e Sonia i fine settimana più eccitanti erano quando facevamo finta di non conoscerci. Per noi era più difficile trovare donne disponibili ma per loro, farsi rimorchiare, era facilissimo: bastava mettersi in mostra su una pista da ballo e subito erano circondati da tanti ragazzi che se le volevano fare. Tanto che spesso scomparivano insieme a 4 - 5 ragazzotti. La crociera fu quella che doveva essere: una crociera di sesso. Ebbene non vi fu modo che potessimo scopare tra di noi perché subito trovammo di che sollazzarsi. Loro fecero amicizia con due membri dell'equipaggio già la prima sera e la preoccupazione principale era quella di creare le occasioni perché fossero libere da noi. Paolo ed io fummo fortunati perché quello di cui avevamo bisogno lo trovammo a tavola. Infatti i posti erano fissi e con noi c'erano: una giovanissima coppia, lei 22 anni e lui 25, in viaggio di nozze con lei incinta di 4 mesi, di un paese vicino Caltanissetta e di due sorelle palermitane, entrambe separate, tra i 40 e i 45 anni. Anche per loro, come capimmo subito, era una vacanza di sesso. Qualche doppio senso, qualche confidenza e il giorno dopo di pomeriggio, facendo finta di incontrarle per caso, Paolo chiese loro se avessero problemi a invitarci nella loro cabina. Ridendo risposero di no ma che non volevano essere motivo di liti con le nostre mogli. Dopo 10 minuti eravamo nella loro cabina e, senza alcuna remora se ne fecero fare di tutti i colori. Con loro lo facemmo altre 2 volte. Quello che ci faceva impressione era la faccia di puttana della sposina. Era una ragazzina di 22 anni ma si atteggiava a vamp. Capelli lunghi neri, occhi neri, viso da grande porca e un corpo armonioso e provocante. Si vedeva che era lei a comandare e lui stava quasi soggiogato e certi suoi atteggiamenti erano palesemente provocatori. Quando in un momento di confidenza le chiedemmo se l'avesse mai fatto con 2 rispose di noi e che quasi quasi era curiosa. L'indomani mattina organizzò tutto lei: suo marito non voleva rinunziare alla visita di Olimpia e lei disse che stava poco bene e non si sentiva di partecipare all'escursione. Anche le due sorelle erano fuori. Tiziana e Sonia chissà in quale cabina a fare le troie. Entrati nella cabina, già ai primi approcci e senza ritegno, si impossessò dei nostri cazzi. Appena 22 anni ma tanta esperienza. Che pompini! Come si concedeva! Quanto godimento da parte sua e da parte nostra! quando noi stavano sborrando Paolo nel culo ed io nella fica, gridò: "Si dai, venitemi dove volete tanto sono incinta"- Le sborrammo nella fica, nel culo e poi entrambi insieme in bocca. Con lei ci incontrammo ancora una volta. Non si concesse solo a noi a quanto pare, visto che una sera incrociando suo marito ci chiese se avessimo visto sua moglie. Paolo ed io ci guardammo.Chissà da chi si stava facendo sbattere. Rientrati dalla crociera organizzammo altri fine settimana, ma appena una decina di giorni fa mia moglie ne combinò una delle sue. Eravamo andati in un centro commerciale ad una ventina di chilometri dalla nostra città. Al ritorno, passando da un'area di servizio senza però fermarci, Sonia esclamò: "Che confusione! Quanti camion! Meno male che il caffè l'abbiamo preso su"- Vidi che rifletteva e le dissi: "Lo so cosa stai pensando" "Davvero? Cosa?" "Le storie sui camionisti che abbiamo lette ti sono sempre piaciute e ti hanno fatto sempre eccitare" "Si, è vero. Lasciami pensare e organizzare"- Lo fece veramente e qualche giorno dopo, di sera, già buio, ci avviammo. Lei da sola con la sua auto, io con la mia dietro di lei. Arrivati in quell'area di servizio lei posteggiò adiacente ad un tir. Io più distante avendo però quel posto sott'occhio. Scese e si avviò al bar. Era molto sexy, con una gonna in jeans attillata, 4 dita sulle ginocchia e chiusa davanti da una lampo. Io scesi, ma invece di andare al bar mi avvicinai alla sua auto e di nascosto sgonfiai una ruota. Dopo di che ritornai dentro la mia auto. Ritornò dopo una quindicina di minuti, guardò la ruota sgonfia e fece finta di essere sorpresa. Se ne stette li a braccia conserte facendo finta di imprecare mentre si avvicinavano i due autisti del tir. Naturalmente non sentivo quello che dicevano, ma li vedevo parlare. Evidentemente i due si prestarono a cambiare la ruota, tanto che uno di loro, il più giovane, snello e alto, si diede da fare mentre l'altro, più anziano, ben messo e completamente pelato, continuava a parlare con lei. Poi lei mi raccontò che le diceva che Giuseppe, così si chiamava Il più giovane, meritava una ricompensa e quando vide che la sua reazione non era per niente convinta, continuò dicendo che anche lui la meritava per il tempo che stava perdendo. Li vidi gesticolare e parlare ancora per 5 minuti dopo che Giuseppe aveva finito e rimesso gli attrezzi a posto. Poi Giuseppe aprì la portiera e salì nella cabina. Loro parlarono ancora per qualche secondo e poi le si girò per salire. La cabina era alta, c'era lo scalino ma per lei era difficoltoso. Mi eccitai come una bestia quando vidi quell'omone rozzo e tutto pelato che per aiutarla a salire le palpava tutto il culo. Poi salì pure lui. vidi chiudere le tendine interne e la luce accesa. Altro che ricompensa. Aspettai 2 ore e quando vidi riaprire la portiera scese per primo Giuseppe. Poi lei. Per aiutarla la prese da sotto le ascelle, le palpò le tette e come ultimo saluto lei le palpò la patta. Si mise in viaggio ed io dietro di lei. Arrivata a casa fece una bella doccia, andammo a letto e mi raccontò tutto mentre scopavamo. Aveva ancora voglia.

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