Il mostro

Scritto da , il 2010-08-26, genere gay

Mi trovavo per lavoro in Tunisia. Una sera, mi sono recato al bar dell'hotel, per bere un'aperitivo, quando incrocio un uomo molto alto ma magrissimo che mi fà un cenno di saluto che contraccambio con un sorriso. Bevuto l'aperitivo, mi reco al ristorante dell'hotel per cenare.

I tavoli sono quasi tutti occupati, ne è rimasto uno solo per fortuna, così mi accomodo. Sto per guardare il menu' quando mi si avvicina il cameriere accompagnato dal tizio incrociato prima al bar e mi chiede se può accomodarsi al mio tavolo, in quanto non vi sono altri posti disponibili. Acconsento . Con il tizio, ci presentiamo, si chiamava pierre ed era francese. Anche lui in Tunisia per lavoro. Ordinammo la cena, chiaramente con 2 conti separati. Durante la cena conversammo parlando di tutto in generale, poi come sempre accade tra 2 uomini, il discorso cade sulle donne, anche se I miei gusti sono più per I maschietti. Comunque, durante la conversazione, mi lamentai anche del fatto che alla tele non vi era mai nulla di interessante, ed avendo lasciato il mio portatile a casa, non avevo alternative. Intanto lo osservavo e non mi diceva niente come maschio anzi a dire la verità era un po' bruttino pero' simpatico. Comunque l'importante era di non essere solo e parlare con qualcuno. Quando terminammo la cena, mi invito' a vedere un cd di avatar, che era da poco nelle sale. Accettai e mi recai in camera sua. Mise il pc su una sedia ai piedi dei 2 lettini e fece partire subito il film. Bello quanto vuoi, ma ascoltarlo in francese propio no, così dopo una mezzora, gli chiesi di fermarlo. A questo punto mi disse se preferivo vedere qualche altra cosa. Fece avanzare rapidamente il cd, ed iniziò un pornazzo, donne con donne, donne con uomini e donne che inculavano il loro partner. La visione di questa scena, mi eccito' così tanto che pierre si accorse del mio stato ed iniziò a toccarsi il pacco. Io feci lo stesso. Poi decidemmo di metterci più liberi e iniziammo a spogliarci. Ero così eccitato dall'idea che il mio cazzo era già in tiro. Quando finimmo di spogliarci, vidi qualcosa che mai avevo ne visto ne immaginato. Pierre mise in bella mostra un cazzo di dimensioni notevoli, era ancora molle e già era più grande del mio in tiro, lascio a voi immaginare le dimensioni. Subito il mio culo iniziò a palpitare e sfacciatamente gli chiesi di toccarlo, oramai ero lanciato e per nessuna ragione al mondo volevo perdere un'occasione del genere, anche se un po' di paura la sentivo, ma l'eccitazione prese il sopravvento. Così iniziai a toccarglielo, quasi venerandolo. Al tatto era di un morbido e sostanzioso che senza pensarci lo misi in bocca. Dovetti spalancare la bocca per farlo entrare da molle, chissà quando era in tiro. Gli leccai tutta l'asta arrivando alle palle proporzionate al cazzo, erano belle gonfie e dure, misi il naso tra la peluria per assaporare il profumo forte di maschio, intanto il cazzo in tiro aveva raggiunto dimensioni notevoli. Pierre si sdraio sul letto e gli feci una pompa da oscar, mi accarezzava la testa tenendola, intanto il suo cazzo divino mi violentava divinamente la bocca, ma oramai ero in estasi. Presi tutta la cappella in bocca succhiando a più non posso mentre con la mano lo segavo. Il servizio doveva piacergli perché poco dopo mi sborro in bocca una quantità tale, da far fatica ad ingoiare tutto. Mi chiese scusa per non avermi avvisato, gli dissi che era stata una lieta improvvisata. Infatti la sua sborra era di un sapore sublime. Ci riposammo un attimo, nel frattempo gli feci I complimenti per la bestia che aveva tra le gambe e lui di contro che avevo una bocca calda e umida come non ne aveva mai trovate. Ormai eccitato come una troia, gli dissi che avrei voluto prendere il suo cazzo nel mio accogliente culo, che oramai pretendeva la sua parte. Io avevo sempre il cazzo in tiro. Dopo una decina di minuti, mi misi ancora sul suo cazzone per leccarglielo, sapeva ancora della sborra precedente, con la lingua gli feci un bidè da favola ed il mostro iniziava a risvegliarsi. Intanto spingevo il mio ano come per cercare di aprirlo dilatandolo. Da notare che il mio ano è molto elastico. Mi sdraiai su di lui continuando il pompino, lui contraccambiò leccandomi il solco del culo, insinuandosi sull'ano che eccitatissimo mi fece sentire dei brividi. Gli dissi immediatamente che ero pronto per l'inculata, mi disse se fossi sicuro di prendere il suo cazzo nel culo, visto che per sua sfortuna, pochi culi sono riusciti a riceverlo. Senza pensarci gli dissi subito di si, anche perché quando mi capitava ancora, un cazzo del genere? Mi misi in ginocchio sul letto, pierre, iniziò a leccarmi nuovamente l'ano, alternando, mi infilava 2/3 dita che senza fatica entravano nel mio culo voglioso. Si inumidì la cappella con la saliva, sfortunatamente, eravamo sprovvisti di lubrificanti, mi suggerì di fare altrettanto all'entrata dell'ano e punto' la bestia puntando leggermente la cappella. Ero eccitatissimo ma timoroso, ce la faro' a prendere quel po po di cazzo nel culo?Gli dissi di non esitare ed iniziare a spingere. Mano a mano che spingeva, sentivo lo sfintere dilatarsi, non opponevo alcuna resistenza, deciso com'ero a prenderlo. Per invogliarlo gli dicevo dai sfonda la tua troia, spaccami in due fammi sentire come una puttana. Intanto il dolore della abnorme dilatazione mi faceva lacrimare, ma non dissi nulla, quando entro' tutta la cappella, mi sentivo pieno e rotto ma ne volevo ancora. Si fermo' un'attimo, poi riprese a spingere, il dolore non accennava a diminuire. Quando lo sentii in fondo, era entrato solo con tre quarti della lunghezza. Potete immaginare le dimensioni del cazzo che avevo nel culo. Soffrivo ma godevo, ero in estasi, gli dissi di iniziare a chiavarmi senza paura. Iniziò una lenta ma (lunga) inculata il mio culo, si stava abituando alle dimensioni, infatti ora mi penetrava per tutta la lunghezza, senza sforzo apparente. Intanto in preda all'orgasmo gli ripetevo di sfondarmi tutto senza limiti che ero la sua troia e schiava. Ora il ritmo dell'inculata di pierre, aveva raggiunto il massimo, il suo cazzone entrava e usciva come in un panetto di burro caldo, piangevo dal piacere, quando senza emettere ne gridolini na versi, pierre mi ha scaricato nel culo la sua calda sborra, inondandomi tutto, facendomi raggiungere un'orgasmo mai provato. Resto' qualche secondo nel mio culo, poi quando lo sfilo', mi affrettai a ripulirglielo con devozione leccandolo. Lo ringraziai del servizio, e mi promise altri incontri. Infatti anche lui doveva restare un'altra settimana per completare il suo lavoro, e di sistemarmi il culo. Alla fine osservai il mio culo allo specchio, posto tra I due lettini, non capivo se era un culo o una caverna. Una cosa è sicura io e il mio culo, eravamo soddisfatti, ma già pregustavamo le prossime penetrazioni. Dio benedica il cazzo di pierre.

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