Sara, bellissima Sara

Scritto da , il 2015-08-11, genere incesti

Questa storia ha un antefatto che risale a un paio di anni fa.


Avevo come ogni giorno fatto qualche vasca nella piscina condominiale, utilizzata anche dalla famiglia di mia cognata. Amavo quell'ora appena prima del tramonto perchè non c'era nessuno e potevo star solo coi miei pensieri. Dopo la doccia mi ero messo l'accappatoio. e come sempre avevo tolto il costume per meglio asciugarmi. Avevo pronto il costume asciutto, che avrei indossato di li a poco.
Mi frizionavo energicamente quando dallo spogliatoio aperto sento dei rumori. Mi avvicino e nella penombra, seminascosta tra materassini e ciambelle, intravedo mia nipote Sara.

Sara...
18 anni, deliziosa. Un giunco col fisico di una gazzella.
Era in ginocchio e ne vedevo solo la testa e le ginocchia appunto.

Mi avvicino
- Sara... tutto bene piccola?
Lei mi guarda fissa con le labbra socchiuse. Immobile. Solo il respiro un po' affannato.

Scosto il materassino che la copriva e rimango impietrito nel vederla con una mano all'interno dello striminzito costume, bagnatissimo.
- Piccola cosa stai....

Ma era ovvio che si stava masturbando guardandomi.
Non doveva essere la prima volta: di li a poco mi sarei voltato proprio in quella direzione e avrei cambiato lo slip, giusto un attimo.
Mi interruppe con una voce che sembrava un sussurro.
- ...zio ti prego non dire niente a mamma...

Mi inginocchiai accanto a lei e la carezzai. Mi faceva una tenerezza infinita.

...e anche qualche altro effetto, dal momento che sentivo che mi era venuto duro.
- Stai tranquilla piccola... tranquilla. Non c'è nulla di male. Sono solo... imbarazzato!
Le sorrisi e a quel punto mi accorsi che la sua mano, quella all'interno dello slip, aveva ricominciato a muoversi.
Piano.
Mentre i suoi grandi occhi si erano fissati nei miei e le labbra si erano socchiuse.
Non sapevo cosa fare, ero ipnotizzato da quella creatura bellissima e indifesa.
- Zio...
La voce tremava un po'.
-...puoi scoprirti... per favore... me lo fai vedere?
Intanto il movimento era diventato più intenso... più profondo.
- ...ti prego.
Non riesco a far nulla... a dire nulla... sono bloccato!

Sara interpreta questo come un si.... e mi scosta l'accappatoio piano. Istintivamente allargo le ginocchia e il mio cazzo si libera ormai durissimo.
Lei lo guarda per alcuni istanti.
- ...ma ... allora non sei arrabbiato!
I suoi occhi splendono.

- No piccola mia, no... continua se vuoi... io voglio solo che tu sia serena e felice!
Sposta di nuovo lo sguardo tra le mie gambe e...
-...posso?

E piano allunga l'altra mano a prendermi l'asta. mi stringe con delicatezza e intanto mi guarda negli occhi con uno sguardo che mi fa capire quanto stia godendo.

Sento le dita della sua mano attorno alla mia asta. Ho un brivido e vorrei che cominciasse a masturbarmi. Ma non mi muovo: ho scoperto di amare quella creatura e non le farei nulla che la potesse turbare.

Le passo un braccio intorno alle spalle, spostandomi al suo fianco, e le poggio le mani sui seni. Lei mi poggia la testa sulla spalla e ricomincia a masturbarsi. La libero dalla parte superiore del costume e vedo finalmente i suoi splendidi piccoli seni, dritti come fossero di plastica e invece morbidissimi. Bianchi come panna e coi capezzoli appena rosa. Mi guarda e mi sorride, per poi, subito,  avere un fremito e tornare all'espressione estasiata di prima.
Le porto ancora la mano sui seni... che meraviglia. Comincio a pizzicare piano i capezzoli... a stringerle i seni.

-....zio... è meraviglioso.... è bellissimo... non smettere!
L'altra mano va ad accarezzarle il viso, poggiato alla mia spalla. La mano si perde nei suoi capelli, fini e biondi, lei si volta un po e mi bacia la spalla. Io mi perdo col volto nei suoi capelli ed è in quel preciso momento che inizia a muoversi col corpo seguendo la propria penetrazione e i movimenti della mia mano sul suo seno.
E comincia a muovere su e giù la mano che non ha mai lasciato la mia asta.
Comincio a godere anch'io. ero già quasi allo spasimo e avvertire che lei al mio fianco sta godendo senza pudore mi fa un effetto sconvolgente. Mi chino sul suo volto e le bacio le labbra. Lei senza un attimo di esitazione le schiude ed accoglie la mia lingua.

E' un attimo...  vengo inondandole la mano di sperma e lei a quella sensazione inizia a mugolare venendo tra scossoni selvaggi.
Vederla venire insieme a me è stato fantastico. Lei ha continuato a godere per un paio di minuti, stringendomi il cazzo che intanto aveva perso il suo vigore. Continuava a tremare e a godere ed io la carezzavo dappertutto. Scendo con la mano all'interno del costume, tra le natiche e sento che lei gradisce. Mi fermo col medio sopra il suo buchino e spingo leggermente muovendolo in tondo.
E' allora che ha un ultimo scossone e non trattiene un piccolo grido liberatorio, dopo di che si accascia esausta su di me. Ma è giusto un attimo. Si gira verso di me e mi da un rapido bacio sulle labbra.
- Zio è stato bellissimo. Non mi sono mai sentita così.
Dopo di che scatta in piedi, si rimette a posto e va via lasciandomi li a terra a guardarla andar via.


Mi ritrovai solo con lei due giorni dopo.
- Zio... mi piacerebbe andare a fare un bagno... vieni?
Capisco che avrebbe voluto ripetere l'esperienza ma... io non mi fidavo di me stesso, e le dissi di no.
Stemmo quasi un'ora a discutere: lei voleva... voleva... voleva. Io avrei voluto ma... era troppo piccola per agire con coscienza. Ma quanto avrei voluto!!!

E alla fine le feci una promessa, giusto per cercare di calmarla.
- Sara... facciamo così... se lo vorrai ancora, sarà il mio regalo per i tuoi 21 anni, quando diventerai davvero donna e avrai avuto tempo per pensarci. Prima di allora non se ne parla.
Capì che non avrei ceduto. Mi guardò intensamente per un attimo e poi mi sorrise.
- Promesso, eh?


E da allora non ne abbiamo mai più accennato.
...fino a due giorni prima del suo 21esimo compleanno!
...ma questa è un'altra storia.

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