Al concerto con mia figlia

Scritto da , il 2015-04-12, genere tradimenti

Ciao sono Claudia e voglio raccontarvi la mia storia. L'anno scorso sono partita in pullman con mia figlia e le sue amiche per andare al concerto di una famosa star americana che si teneva a Milano. Non conoscevo neanche una delle sue canzoni ma sono andata per accompagnare mia figlia minorenne con la speranza comunque di divertirmi anch'io o quanto meno di passare una giornata diversa dalle altre. Io sono sposata da parecchi anni e amo mio marito, non l'ho mai tradito e sono una donna di sani valori morali, o almeno pensavo.... Durante il viaggio non si fa altro che cantare e mi sento un po' come un pesce fuor d'acqua, l'eta' media sul pullman sara' di 16 anni e tutte queste scatenate mi fanno sentire vecchia. Ci sono anche altre due mamme e un uomo sulla quarantina da solo con la figlia, per il resto tutte teenagers assatanate. Verso le 10 del mattino ci si ferma all'autogrill e approfitto per andare al bagno e prendermi un bel caffe'. Mentre sto al bancone una voce alle mie spalle: " Ma chi ce l'ha fatto fare! " Era il bel signore del mio stesso pullman che mi parlava e io rispondevo che in effetti forse era meglio se le lasciavamo andare da sole perchè oramai noi eravamo vecchi e fuori luogo. Lui era un bell'uomo, vestito casual, moro, occhi scuri e un timbro della voce molto sensuale. Si chiama Roberto, non sarebbe dovuto venire al concerto ma la sua ex moglie si è rifiutata e lui per accontentare sua figlia è venuto. Si riparte e mi chiede se puo' sedere vicino a me per chiacchierare un po'. Io acconsento anche perchè mia figlia sta con le amiche e un po' di compagnia mi fa piacere. Mi parla di se, del suo precedente matrimonio, del suo lavoro, di quando andava lui ai concerti di Vasco, di come il mondo è cambiato e io piu' lo ascolto e piu' ne sono attratta. Ha due labbra carnose e gli occhi penetranti, io sono sempre stata una santa, ma provo una forte attrazione e lotto al mio interno tra stare al mio posto, non dare confidenza piu' di tanto...... Penso a mio marito, ai miei figli, al mio matrimonio. Non sta bene che io sia qui con questo sconosciuto a parlare come vecchi amici, forse è meglio che lo rimetta al suo posto... Dopo un paio d'ore arriviamo alla meta, il concerto inizia alle 22.00, abbiamo i posti numerati e sono appena le 16.00. Che facciamo fino all'inizio? Roberto propone di prendere la metro e fare un giro in pieno centro, le nostre figlie vogliono stare li' fuori ad aspettare l'apertura dei cancelli, non so cosa fare. " Andate, andate, noi vi aspettiamo qui" " Dai facciamo un giro in centro, prendiamo un aperitivo e torniamo" Cedo alle tentazioni, prendo la metro con lui, gli cammino al suo fianco e mi sento anch'io una ragazzina. Lontano da casa, lontano dalle responsabilita', mi sento viva, corteggiata e ho voglia di lasciarmi andare.. Nessuno ci conosce, giriamo per le vie del centro, guardiamo le vetrine, scherziamo, ridiamo e finiamo in un bar per l'aperitivo. Lui mi fissa, mi mangia con gli occhi, mi sfiora la mano e le mie barriere crollano. Mi sento tutta bagnata come una ragazzina, vado alla toilette e lui mi segue. Entriamo insieme nel bagno degli uomini, lui chiude la porta e mi bacia, la sua lingua gioca con la mia, le sue mani mi toccano ovunque e io mi sento donna. Donna e non mamma. Donna e non moglie. Gli tolgo la maglietta, accarezzo il suo torace e lui mi slaccia il reggiseno, prende in mano i miei grossi seni e li contempla. Bacia i miei capezzoli, mi dice che sono bella, che mi vuole e io non voglio sentire altro.. Mi inginocchio davanti a lui , gli slaccio i pantaloni e comincio a giocare con il suo cazzo bello duro. Lo lecco, lecco i suoi testicoli, lo infilo in bocca e lo spompino per bene, sento il suo piacere, sta per esplodere allora mi fermo. Risalgo al suo torace e lecco i suoi capezzoli, lecco il suo collo, le sue orecchie e con la mano gli sfioro il sedere. Mi giro di spalle e lui mi tocca i seni, mi accarezza, scende in mezzo alle gambe e mi penetra con le dita, mi masturba con sapienza, gioca col clitoride e fa esplodere il mio orgasmo. Gli bagno la mano, inzuppo le sue dita. Sono pronta a riceverlo. Mi piego con la schiena appoggiandomi al lavandino e lui entra in me piano piano scivolandomi dentro da dietro e comincia a mostrarmi tutta la sua virilita' Mi pompa con veemenza, sento i suoi testicoli sbattere sulle mia natiche, vedo allo specchio la sua faccia contorta dal piacere e il mio enorme seno dondolare sotto i suoi colpi. Mi viene sulla schiena, sento parecchi schizzi imbrattarmi, il suo volto ora è disteso e io spudoratamente vengo una seconda volta finendo da sola toccandomi il clitoride fradicio. Ci ricomponiamo, usciamo dal bagno uno alla volta sperando di passare inosservati e torniamo alla metro. " Claudia io.." Lo zittisco e gli dico che tra noi non ci puo' essere futuro, che sono una donna sposata e che questa cosa è stata solo un episodio irripetibile. Ora sono di nuovo mamma, moglie e mi godo il concerto con mia figlia e torno da mio marito.

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