Il favore di mia sorella

Scritto da , il 2015-03-30, genere etero

Una sera sono uscito con un mio amico e collega.lui è brasiliano, ha 27 anni ed è in Italia da 4 anni, con noi è venuta anche mia sorella Loredana di 34 anni, non è bellissima ma carina capelli biondi corti, piccolina magra, con una seconda di coppa e un bel fondoschiena, per i mie gusti forse un po’ troppo piccolo, lei è divorziata da tre anni e siccome non esce mai l’ò invitata a passare una serata con noi.
Niente di speciale siamo andati a mangiare in pizzeria, poi in un locale a berci una birra, lei devo dire ne ha bevuta anche qualcuna di troppo, non era ubriaca, ma diciamo un po’ allegra.
A mezzanotte torniamo verso casa, e in macchina durante il tragitto mi viene un’idea fuori di testa, e dico:
Io:“Dana, lo sai che Carlo (il nome italianizzato del mio amico) è in Italia da tanto, e non ha la ragazza”
Dana:”mi dispiace, poverino, abbi pazienza e la troverai”
Io: “si, ma mi era venuta un’idea, siccome lui è da un po’ che non sta con una ragazza…”
Dana: “che cosa vuoi dire”
Io. “non mi fraintendere, è a fin di bene”
Carlo ascoltava con la faccia impietrita e non diceva nulla”
Dana:”a fin di bene cosa!”
Io:”insomma …ti andrebbe di farlo…..come dire…scopare!”
Dana:”ma sei scemo, che cazzo dici, ma NO!”
Carlo sempre più bianco ascoltava senza dire niente
Io:”Carlo vero che lei ti piace e ti farebbe piacere se ti facesse ..be per modo di dire questo favore?
Carlo:”be si, ma io non vorrei insomma, non so che dire, comunque io non c’entro niente.”
Dana:”chiamalo favore tu, non è mica una cosa che si fa così…..per favore; tu hai bevuto troppo”.
Io avevo contato oltre al fatto che avesse bevuto un po’ più del solito, che lei era anche in astinenza da tre anni, dopo il divorzio, infatti le sue amicizie eramo prettamente femminili e pure il suo ambiente di lavoro.
Io:”va bene scusa, come se non avessi detto niente”.
Passano 15 minuti dove nessuno parla più, lei sembrava avesse il muso, e quando siamo quasi vicino a casa, lei dice:
Dana:”va bene…..lo faccio, però non così, avete un preservativo”
Io:”per quello non c’è problema”, feci dietro front con la macchina e mi fermai davanti ad una farmacia che avevo visto prima, scesi e dal distributore automatico comprai una confezione, poi risalii in macchina e ripresi la marcia.
Io:”va bene se mi fermo nel parcheggio del vecchio supermercato, non ci sarà nessuno”
Carlo:”non lo so, se dici che va bene”
Dana”Si va bene, va bene”.
Una volta arrivati scesi dalla macchina e dissi:
Io:”fate con calma e divertitevi”e tra me “scopatela per bene questa troia”.
Mi allontanai e mi accesi una sigaretta.
Dopo dieci minuti che gironzolavo per il parcheggio, mi riavvicino e da lontano vedevo la macchina dondolare “ci stanno dando dentro i due”
Ero a meno di tre metri dalla macchina, si erano messi sul sedile posteriore, e vedevo le gambe di mia sorella in aria che dondolavano sotto i colpi di Carlo e sentivo lei gemere
Forte, sono andati avanti ancora per 15 minuti.
Dopo lui si alza scende dalla macchina e butta via il preservativo usato, mentre lei si ricompone senza scendere.
Io arrivo e Carlo mi fa segno positivo con il pollice, saliamo in macchina e io chiedo ai due
Io:”è andato tutto bene?”
Carlo non risponde e mia sorella dice:
Dana:”tutto bene, tutto bene, anche fin troppo”
A quel punto siamo ritornati a casa.

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