Meglio scopare col cane che col marito bestia

Scritto da , il 2014-03-16, genere zoofilia

Come ogni sabato io e mio marito avevamo lasciato l'automobile vicino all'ingresso dell'autostrada e siamo andare a fare le nostre due ore di footing lungo il sentiero che costeggia l'autostrada per inoltrarsi poi sulle colline.

Dopo circa venti minuti prima di dirigerci verso la macchia verde ai piedi dei colli,al di là della rete di cinzione abbiamo visto un cane alquanto malconcio che pareva morto.

Era una bestia di taglia grossa ed osservandola con maggior attenzione,ci siamo resi conto che respirava ancora.

La prima idea che ci eravamo fatti era che si trattasse di un cane abbandonato ed investito da una vettura sull'autostrada.

Senza consultarci e con una comune reazione di pietà,abbiamo deciso di andare oltre la rete per verificarne la possibilità di soccorso.

La bestia giaceva immobile con la testa e il muso sporchi di sangue coagulato e con una zampa troppo piegata per non essere rotta.

Nonostante l'aspetto alquanto malconcio,non sembrava un cane randagio.

Infatti oltre che avere un aspetto curato aveva un bel collare anche se mancante della targhetta identificativa.

Senza pensarci troppo,mentre io mi ero fermata vicino alla bestia mio marito era andato a recuperare la macchina e dopo circa mezz'ora eravamo già in viaggio verso l'ambulatorio veterinario più vicino.

La bestia era davvero malmessa:

Aveva un trauma cranico,una zampa spezzata,varie ferite ed ematomi e tre costole rotte.

Dopo circa due mesi il cane era quasi guarito rimaneva solo di risolvere un'infezione (forse presa a causa della permanenza nel fosso)che gli faceva perdere il pelo a chiazze.

Grazie alle cure del veterinario anche quel problema era stato superato.

Quando finalmente lo avevamo portato a casa ci eravamo resi conto che si trattava di uno stupendo esemplare di labrador affettuoso(direi riconoscente con me e mio marito)e molto attento a proteggere il suo territorio(la nostra casa)da sconosciuti.

Avevamo anche notato che assumeva atteggiamenti aggressivi quando si sentiva minacciato o credeva di assistere a scene di violenza.

Un giorno che io e mio marito stavamo giocando alla lotta prima di fare l'amore,il cane si era improvvisamente agitato ed aveva cominciato a ringhiare e mostrare i denti nei confronti di mio marito.

Dopo quelle volta però non aveva più dato segni di nervosismo.

Col tempo mi ero resa conto che le sue attenzioni nei miei confronti andavano ben oltre il normale rapporto padrona/cane.

Spesso me lo trovavo vicino e col muso che cercava di esplorare le mie parti basse.

Avevo anche notato che quando mi annusava tra le cosce anche se lo faceva da sopra ai pantaloni,dalla guaina del suo membro,faceva capolino un'appendice di color rosso vivo.

Quando poi riusciva a intrufolare il muso sotto la gonna,si sollevava sulla mia coscia e mentre simulava una monta,il suo membro si sguainava completamente.

Inizialmente la cosa mi infastidiva e lo allontanavo rimproverandolo con severità.

Col tempo però quelle sue attenzioni ed i suoi modi che non esiterei a definire di corteggiamento,avevano preso ad intrigarmi ed avevo cominciato a concedergli una maggiore libertà.

Ne avevo parlato anche con mio marito e lui scherzosamente mi aveva suggerito di lasciarlo fare.

Un giorno ero seduta sul divano ed indossavo solo una vestaglia senza mutandine.

Lui mi era venuto vicino e dopo avermi annusata sotto ed essere stato allontanato con la mano,mi era salito sul ginocchio ed aveva cominciato a chiavarmi sulla gamba.

Inizialmente lo lasciavo fare rimanendo completamente immobile poi,sentendo montare in me una inquietante eccitazione ed un prurito tra le cosce,gli avevo portato una mano sotto la pancia prendendogli in mano il membro sguainato proprio nel momento in cui aveva cominciato a sborrare.

Senza rendermene conto mi ero portata l'altra mano sulla fica ed avevo cominciato a masturbarmi.

Salvato(questo era il nome che avevamo dato al cane) dopo aver goduto ed essersi leccato il cazzo cazzo ed aver ripulito la mia mano e il pavimento dalla sua sborra,forse attratto dall'odore di sesso proveniente dalla mia fica bagnata,aveva infilato il muso tra le mie cosce ed aiutato da me che avevo scostato la vestaglia ed allargato le gambe,aveva cominciato a leccarmi.

La sua lingua sul mio sesso aperto mi procurava sensazioni sconvolgenti.

Abbandonandomi completamente al debordare dei miei sensi,avevo chiuso gli occhi,disteso il corpo spingendo il bacino in avanti e tenendogli la testa come se fosse il mio amante,mi sono lasciata accompagnare in uno sconvolgente orgasmo.

La sera a cena ne avevo parlato con mio marito il quale col suo consueto tono possibilista,mi aveva incoraggiata ed invitata a lasciarmi andare senza remore ne pregiudizi di tipo morale.

-In fondo è solo un cane e....non potrei mai essere geloso di una bestia e poi....ti fa godere e tanto basta per me!-

Mi aveva detto accarezzandomi e mostrandomi un'evidente erezione che mi aveva spinta a fargli un urgente pompino.

Per alcuni giorni avevo ripetuto quell'esaltante esperienza affrontando la cosa con sempre maggiore disinvoltura sino ad essere io stessa a chiamare Salvato per farmi leccare la fica e masturbarlo con le mie stesse mani.

Spesso quando ero seduta sul divano a cosce larghe,dopo avermi leccato la fica al culmine dell'eccitazione,si sollevava appoggiando le zampe sul mio petto e mentre col cazzo completamente sguainato simulava la monta,con la lingua mi pennellava il viso riuscendo persino ad anfilarmela in bocca.

Avevo anche provato ad assaggiare lo sperma che mi lasciava sulle dita e devo confessare che trovavo piuttosto gradevole quel sapore un po' acido.

Un giorno in cui eravamo entrambi arrapatissimi lo avevo fatto distendere e mi ero posizionata sopra di lui a 69 godendo delle sue lappate sulla mia fica e succhiandogli il cazzo sino a sentirlo sborrare tra le mie labbra.

-Prova ad offrirti a Salvato come se fossi la sua cagna e poi raccontami com'è andata-.

Mi aveva suggerito mio marito quando gli avevo raccontato del 69.

L'idea mi piaceva ma ero alquanto timorosa e mi ero ripromessa di provare il giorno dopo quando anche mio marito fosse stato in casa.

Per tutto il giorno i miei pensieri erano stati occupati solo da quello.

Sin dal mattino quel tarlo scavava nella mia mente senza lasciarmi un attimo di tregua.

Un'eccitazione incredibile stimolava senza sosta il mio corpo che sin dal mattino era scosso da un incontrollabile tremore e la mia mente che non riusciva a pensare ad altro e non mi permetteva di impegnarmi i nessuna pratica domestica.

Avrei voluto uscire...telefonare a mio marito...a un'amica....cercavo insomma una via di fuga alla mia perversa tentazione.

Avrei voluto aspettare il giorno dopo ma il desiderio era troppo forte e l'ansia che mi metteva addosso mi imponevano di agire subito altrimenti rischiavo un infarto.

Ero tremante e tutta sudata quando nuda e con indosso solo una maglia che avrebbe dovuto proteggermi dai graffi delle sue zampe,mi ero messa carponi accanto a lui.

Anche la bestia in quel momento sembrava in preda ad una eccitazione convulsa.

Aveva cominciato a scodinzolare e girarmi intorno.

Con movimenti nervosi si avvinava al mio viso e mi leccava poi si spostava dietro e mi leccava la fica con pennellate lunghe e nervose.

Poi accennava a salirmi in groppa per ridiscenderne e riprendere il suo giro intorno al mio corpo.

Credo ad un etologo la scena sarebbe apparsa come un rituale meraviglioso dominato dalla frenetica danza dell'amore del maschio intorno alla sua femmina prima dell'accoppiamento come avviene per certe specie di animali,insetti o uccelli.

In ero immobile e tremante in attesa che fosse lui a prendere la definiva decisione di farmi sua prendendomi come fossi la sua cagna.

Ad un certo punto dietro di me,si era dilungato a leccarmi la fica al punto di avermi fatto raggiungere un violento ed improvviso orgasmo.

Poi mi è montato in groppa e stringendomi le zampre intorno al torace,aveva cominciato a muoversi alla ricerca del buco dentro il quale sfogare la sua eccitazione.

I suoi movimenti erano convulsi e disordinati ed avevo dovuto prenderlo io con la mano ed indirizzarlo e sentirlo finalmente scivolare dentro di me.

Il suo affondo era stato tanto repentino e violento da stapparmi un grido di dolore.

Quando poi aveva cominciato la monta,ogni timore era passato in secondo piano ed anche il dolore era stato sostituito da un piacere intenso e sconvolgente.

Io godevo ed ansimavo scossa dalle sue violente sferzate e quando l'avevo sentito irrigidire e con la testa appoggiata alla mia schiena sbavare come una sorgente,avevo capito che anche lui stava godendo riempiendomi la fica di sborra.

Mentre sentivo le pareti della mia vagina infiammarsi dal calore del suo seme,sentivo anche crescere in me qualcosa che mi gonfiava e mi riempiva dolorosamente.

In quel preciso momento avevo realizzato che ero davvero la sua cagna ed il suo nodo si era gonfiato in me per evitare che si potessero disperdere gocce di seme destinato a riempirmi l'utero per ingravidarmi.

Era rimasto in groppa a me per diversi minuti prima di riuscire a scendere ed anche quando era sceso a terra a quattro zampe,era ancora legato a me con la coda appoggiata sulla mia schiena e il posteriore schiacciato alle mie chiappe.

Quando mio marito era rientrato mi aveva trovata ancora così legata al cane che si agitava e guaiva nel tentativo di staccarsi.

Mio marito era raggiante ma,agitata com'ero,non ricordo neanche quali fossero state le sue parole di commento.

Ricordo solo che dopo essersi tolto il soprabito,si era slacciato il pantalone e dopo essersi abbassato le mutande mi aveva messo in bocca il cazzo già duro ed aveva cominciato a chiavarmela.

Quando il cane si era staccato aveva cominciato a leccare il suo stesso sperma dalla mia fica e mentre io godevo ancora,anche mio marito aveva cominciato a sborrarmi in bocca.

Da quel giorno il cane era diventato il partner fisso dei nostri giochi erotici.

Alcuni mesi dopo,mentre ero in giro col cane al giunzaglio,la bestia aveva cominciato ad abbaiare e tirare nel tentativo di correre verso qualcuno.

-Rex....Rex....-

Una signora correndo verso il mio cane lo chiamava per nome sino a toccarsi ed abbracciarsi.

Il loro incontri era stato davvero commovente come e forse più che se fossero stati genitori a riabbracciare un figlio lontano da anni.

Le donna aveva un'aria sofferente.

Emaciata col segno di una ferita non ancora completamente rimarginata sul volto e leggermente claudicante.

Quella signora ora vive con noi,è ben in carne e le sue forme e la sua vitalità non hanno nulla da invidiare ad una ragazza più giovane.

Lavora da noi come governante e partecipa ai nostri giochi erotici con mio marito ed il cane.

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Questo il suo racconto:

-Mio marito è sempre stato un uomo possessivo e violento.

Spesso mi picchiava ed io non avendo un lavoro e non volendo mostrare a mia madre il fallimento del mio matrimonio che lei non aveva mai accettato,continuavo a sopportare le sue angherie.

Un giorno mi aveva "informata" di un amante e per mettersi la coscienza a posto per le lunghe giornate di solitudine in cui mi lasciava,mi aveva regalato un cucciolo di cane.

Soddisfatto dalla nuova relazione,pareva essersi calmato ed aveva smesso di torturarmi.

Rex intanto cresceva sempre più bello e forte e sempre più ci legava un affetto morboso che mi aveva portata,quando aveva raggiunto la maturità sessuale,ad accoppiarmi con lui.

Ero felice di aver ritrovato la perduta serenità.

Evidentemente la relazione con la sua amante aveva cominciato a scricchiolare e quando lui rientrava a casa era ritornato ad essere il violento di sempre.

Non aveva calcolato però che in casa c'era Rex che non gli permetteva più di alzare le mani su di me ed ogni volta che si mostrava aggressivo nei mie confronti,Rex mi difendeva ringhiando e mostrandogli i denti.

Un giorno l'aveva persino aggredito strappandogli la giacca e se non fossi intervenuta io se la sarebbe vista davvero brutta.

Il cane vegliava su di me anche di notte dormendo accanto al mio letto.

La tragedia è avvenuta il giorno in cui lui era rientrato in casa inaspettatamente.

Io stavo facendo l'amore col cane ed in quel momento eravamo legati e Rex mi stava sborrando dentro.

Non gli era parso vero di trovarci così vulnerabili.

Il vile,sghignazzando ed urlando come un invasato,approfittando del fatto che io e Rex essendo legati eravamo completamente impossibilitati a difenderci,aveva cominciato a colpirci entrambi con calci e bastonate.

Io sono stata lasciata a terra svenuta e sanguinante quanto al cane,credendolo morto,l'aveva caricato in macchina e l'aveva gettato in autostrada.

Non avendo il coraggio di raccontare i fatti,non l'avevo denunciato ed ero tornata a casa di mia madre che felice del fatto che l'avessi finalmente lasciato si era presa cura di me.

A lei avevo raccontato di essere caduta dalle scale.

E poi...finalmente ho incontrato voi ed ho potuto riabbracciare Rex!

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Questa storia è di fantasia ma al tempo stesso è verosimile e dimostra che quasi sempre la belva feroce si nasconde sotto sembianze umane mentre quelle che definiamo bestie in realtà sono esseri docili,fedeli,protettivi e spesso ricambiano le cure degli umani con una moneta ben più sonante e disinteressata di quella che ricevono.

Ci sono poi i casi in cui la belva umana plasma l'animale a sua immagine e somiglianza!














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