Mi hanno rotto il culo

Scritto da , il 2010-05-20, genere trans

Albergo a Milano, viaggio di lavoro, navigo su internet alla ricerca di qualche bella topa da scopare, in mezzo alle foto di donna appare una nera molto bella con un cazzo enorme, incuriosito clicco ed entro nel suo sito, è un travestito brasiliano, mi eccita da morire. La chiamo, al terzo tentativo mi risponde tutta ansimante e mi invita ad andare da lei promettendomi dolcissime emozioni. Mai fatto una cosa del genere ma mi ha eccitato da morire, con un taxi la raggiungo in 10 minuti, la voglia di trasgredire mi ha preso completamente, dico a me stesso che un bel pompino stavolta me lo faccio proprio fare.
Mi apre la porta e si presenta sorridente, è bellissima, sembra la fotocopia di Naomi Campbell, con i tacchi è più alta di me, avvolta in un minivestitino di pelle rosso, un collarino nero al collo ed cazzo nero enorme, scappellato, contornato da una cappella rossa fuoco, che le sta parallelo al terreno.
Rimango di sasso, è molto più bella delle foto pubblicate e la vista di quel cazzo nodoso mi manda in visibilio. Mi dice che sono le 22, ed anche l’ultimo cliente della serata quindi mi anticipa che abbiamo parecchio tempo a disposizione. Si muove con naturalezza ciondolando sui tacchi e sballottando il cazzo a destra e sinistra. Mi offre da bere e, nel mentre, mi avvicina la cappella alle mani. Il contatto fa scoccare la scintilla, glielo prendo in mano segandoglielo e lei sorridendo approva invitandomi ad andare avanti tranquillamente ed aggiungendo “lo apprezzerai di più quando te lo metterò nel culo e ti inculerò selvaggiamente, perché, anche se tu non lo sai, stasera ti rompo il tuo bel culetto vergine, facendoti urlare come un matto”. Senza fare o dire nulla di più aveva preso il sopravvento ed io non riuscivo a staccarmi dal suo minchione. Mi bacia dappertutto e mi limona facendomi alzare il pisello, poi mi spoglia e mi inizia un pompino favoloso, chinandosi davanti a me. Vedo entrare il mio bel cazzo nella sua bocca nera, ingrossarsi ad ogni sua succhiata, nello stesso modo in cui il suo si alza maestoso. Si rialza e mi chiede di fare lo stesso trattamento a lei, mi chino e mi trovo un tronco di ebano enorme a due dita dalla faccia, lo prendo in mano per il tronco, lo lecco timidamente ed imbocco la cappella succhiandola tutta, inizio un su e giù da vera troia, leccandoglielo tutto fino alle palle rasate che sono anch’esse enormi.
Dopo qualche minuto lei mi alza, mi invita a sdraiarmi sul letto con il mio cazzo a novanta gradi sulla sponda, mi lecca le palle ed il buco del culo ripetutamente, provo un piacere caldo, nuovo soprattutto quando mi entra dentro con la lingua e le dita, allargandomi per bene il culo, soffia dentro e lecca ripetutamente fino a quando mi mette un cuscino sotto la pancia e mi dice che è pronta per spaccarmi il culo. Mi spalma della vaselina freschissima sopra e dentro il buco e dopo un attimo sento la sua cappella fare pressione, qualche secondo dopo sentivo le pieghette del culo strapparsi una ad una ed un male atroce insopportabile, fino a che sento che la cappella entra dentro, spaccandomi di schianto lo sfintere. A questo punto urlo e le prego di smettere, ma lei prosegue imperterrita spingendo sempre di più in modo progressivo e, dopo essersi fatta strada nel mio culo, arriva con la cappella e con tutto il suo cazzo nodoso fino in fondo all’intestino, sento le sue due grosse palle troneggiare contro le mie, in questo preciso istante realizzo di essere stato inculato. Lei è ferma dentro di me per dilatare maggiormente il mio culo rotto e permettere l’inizio della monta. Si china appoggiando le tette sulla mia schiena, mi lecca l’orecchio e mi sussurra: “puttanella ti piace avere 27 centimetri di cazzo nel culo ? Ti ho spaccato ed aperto, adesso ti monto come fa il toro con la sua femmina, ti faccio godere come una cagna fino a quando mi implorerai di smettere” e così inizia a muoversi dapprima dolcemente e lentamente, poi aumenta il ritmo, il dolore piano piano cessa ed comincia un piacere sconosciuto. Sento il suo cazzo entrare ed uscire dal mio culo, la grossa cappella che mi lacera il canale e i nodi del cazzo che mi fanno godere. “Hai il culo che sembra la fighetta di una verginella, te lo calibro per bene”, ed aumenta il ritmo dell’inculata. E’ un mantice, mi pompa ad una velocità incredibile, le sue palle che sbattono contro le mie, il godimento sale, la imploro di spaccarmi il culo e l’intestino e di non smettere di montarmi, fino a raggiungere la mia prima grande ed interminabile sborrata sul pavimento. Lei continua fino al momento in cui sento che il cazzo che mi sta inculando diventa enorme e mi scoppia nell’intestino con un fiume di sborra calda, continuando a pulsare. Me lo toglie dal culo, lasciandomi una caverna vuota e grondante di sborra, me lo mette in bocca e riprende a pomparmi in gola per qualche minuto per poi sborrare una seconda volta direttamente nella mia gola un altro mare di sperma. Mi sento una troia, la sua troia e, con la faccia piena di sborra, lecco quel meraviglioso bastone di carne che mi ha fatto godere come una puttanella di periferia, ripulendolo di tutta la sua sborra. Penso al fatto che qualcuno potesse vedermi in questo momento inculato, umiliato, con il culo aperto in due, la faccia piena di sborra di un trans, a leccare un cazzo di 27 centimetri e due palle enormi. Mi sento al tempo stesso una merda ed eccitato da morire.
Tornerò ancora da questo essere meraviglioso.

Ettore.

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