La nostra prima esperienza… (racconto di fantasia)

Scritto da , il 2013-10-12, genere zoofilia

La nostra prima esperienza… - (racconto di fantasia)
(di secretsmile69)
Siamo Anna e Franco, una coppia di quaranta anni Anna, mia moglie, e quarantacinque io. Dopo breve che ci siamo conosciuti abbiamo subito trovato una ottima intesa sessuale, fino a quando abbiamo scoperto la nostra complicità anche in sogni erotici molto spinti….
Andando avanti e prendendo coscienza della nostra intesa abbiamo sempre esplorato, virtualmente, varie situazioni hard… tra cui l’animal sex.
Anna è, a secondo i momenti, attratta dalle gang band, a volte da un trio con trans, non disdegnando il genere animal ma nell’atmosfera giusta… dipende da quello che riusciamo a scoprire sul Web.
Non siamo egoisti e quindi cerchiamo e fantastichiamo su quello che intriga e piace ad entrambi, abbiamo voglia di trasgressione concreta ma, come è facile immaginare, non è così semplice come si penserebbe perché non si sa mai chi si incontra….
Subito abbiamo trovato attraente la scoperta dell’animal sex ma, come abbiamo detto, dipende dall’atmosfera del momento…
Una sera, parlando apertamente, le chiesi se veramente voleva provare un’esperienza del genere e lei, con tranquillità ed un pizzico di eccitazione, ammise che l’idea l’eccitava molto ma che la realizzazione sarebbe stata un po’ difficile…
Ad Anna eccita sia un eventuale rapporto con un cavallo che con un cane, dopo alcune ipotesi fantasiose l’eventuale scelta ricadde sul cane per una più reale fattibilità. Nelle nostre fantasie Anna mostrò subito grande eccitazione e predisposizione ad un’eventuale monta e giochini… ma sempre e necessariamente con la mia assistenza…
Forse le sembrava inverosimile ma la cosa mi eccitava da impazzire: scoparmi mia moglie e aiutarla a farsi montare da un cane, un nostro condiviso sogno erotico.
Da quello che avevamo appreso il cane più indicato poteva essere, come carattere e… dimensioni, il dalmata o l’alano arlecchino. Subito ci venne in mente che una coppia di amici, Luigi e Paola, possedevano un alano arlecchino adulto che si chiamava Argo.
Una delle volte che ci incontrammo nel periodo estivo Anna portava una mini e Argo non si fece scrupoli a infilare il muso sotto per gioco… Anna visibilmente imbarazzata lo respinse… ma appena mi fu a tiro le chiesi se le fosse piaciuto e lei mi disse: “….lo sai ? …a dire il vero sì… anzi quando l’ho allontanato …ho provato anche a calare una mano sul suo uccello sfiorandolo… era duro !!!” – Le risposi: “…e ci credo…”
Quando tornammo a casa la sera eravamo notevolmente eccitati…. abbiamo ripensato a quell’episodio…e abbiamo fantasticato. Anna diventò una vera femmina in calore… e la cosa intrigava entrambi, ancora di più nella realizzazione della nostra esperienza…..
L’occasione sarebbe potuta avvenire quando Luigi e Paola ci chiesero la cortesia di tenere Argo per il fine settimana, dovevano partire per andare a trovare la cognata e Argo non era abituato a stare da solo. Argo era abituato alla nostra presenza anche perché aveva un carattere molto docile sebbene fosse di grossa taglia, era tenuto con la massima igiene e ormai identificava gli esseri umani come suoi simili. Soprattutto Anna visto il tentato “gioco” sotto la sua mini….
Arrivò il sabato pomeriggio successivo e, come avevamo concordato, Luigi e Paola ci portarono Argo che mostrò subito di gradire la novità. Dopo qualche momento di ambientamento cercai di coinvolgere Anna: “…amore che dici se giochiamo un po’ con Argo?” – E lei: “…non ora…. aspetta un po’…”
Anna aveva ben inteso dove volevo arrivare ma forse voleva trovare lo spirito giusto. Verso le sette di sera le proposi di uscire e lei accettò ma con un sorrisino malizioso mi disse: “…vado in bagno a prepararmi…”
Mia moglie è una donna molto attraente: alta circa 1,77 … arriva 1 e 80 con i tacchi che spesso usa e che a me piacciono… bionda, occhi verdi, una quinta piena di seno, belle gambe, un bel culo… non passa assolutamente inosservata….
La cosa che mi incuriosì è che per andare nel bagno a prepararsi, Anna prese un tappetino pulito e alcuni asciugamani… poi la vidi passare con la stessa mini che indossò quel giorno a casa di Luigi e Paola… e per farsi vedere mi chiamò per mostrarmi che non indossava da sotto gli slip! “Ho bisogno di una ventina di minuti… mi devo depilare….”. Avevo già notato che si era depilata ma non integralmente e avevamo letto che per agevolare la monta era utile una depilazione totale. Si chiuse nel bagno e intanto presi il guinzaglio per Argo e incominciai l’attesa…. Era chiaro quello che stava per accadere….
Dopo circa una mezz’ora sento aprire la porta del bagno e chiedo: “…hai finito….?” – e lei: “…sì sì mi sto truccando…”
Entrai in bagno e vidi Anna con solo la mini di jeans che si alzava quando si avvicinava per guardarsi allo specchio sopra il lavandino, lasciando in bella mostra il culo. Mi avvicinai e incominciai a baciarla sul collo prendendole i seni con le mani…. Scivolai sotto la mini e notai una splendida fica depilata… liscia e già umettata… continuai fino ad arrivare all’ano …anch’esso perfettamente depilato…., mi chiese: “…ti piace….? …cosa proponi?” – Non me lo feci ripetere due volte e chiamai Argo che prontamente arrivò.
Continuavo a palpare Anna visibilmente eccitata mentre Argo si avvicina incuriosito… incominciò ad annusare le gambe lisce di Anna facendole venire la pelle d’oca… subito intuiamo che il cane ha pure lui voglia di scopare, Argo si gironzolava intorno puntando decisamente verso di lei, lo allontanavo nuovamente mentre lei inarcava la schiena sporgendo il bel culo sotto la mini, Argo approfittò di questa sua posizione per infilare la lingua arrivando a leccarle l’esterno della fica, lei provava un senso perverso di eccitazione e si allargò le chiappe per farsi leccare più in profondità.
Questa situazione ci eccitava entrambi, l’abbiamo sempre immaginata ma non pensavamo che si sarebbe mai realizzata.
Anna: “non mi fa schifo lo sai…. ?”
Allontanai Argo per meglio capire come procedere e chiesi ad Anna: “se ti va continuiamo? …vuoi?” - Anna timidamente ma notevolmente eccitata: “sì… però se dico basta smettiamo… ho un po’ di timore….” – “Va bene - risposi – ma se ti piace lasciati andare….lo sai che abbiamo i nostri piaceri segreti….” – e lei invogliata:“…aiutami tu…. “ – “Non temere…” le risposi.
Appena il cane ebbe Anna a tiro ne approfittò per insinuare la sua lingua tra le sue cosce e leccarla di nuovo, lentamente Anna si scosta e mise una mano sotto la pancia di Argo e rimase meravigliata dal contatto di quel coso peloso che nascondeva qualcosa di duro sotto, iniziò a masturbarlo, una spinta più a fondo e Argo sguainò un pene bello turgido, con la punta color rosso traversato da una infinità di venuzze, Anna riuscì a superare l’imbarazzo e iniziò a masturbarlo con delicatezza, da parte mia tornai a dedicarmi a lei, da dietro gli passai una mano tra le gambe e con due dita inizio lentamente a penetrarla, è un lago… estrassi le dita lucide, le misi davanti al naso di Argo il quale annusò e con due slappate le assaporò, proprio come avevamo letto nei vari siti, l’animale andava coinvolto ma sempre mantenendo noi il controllo.
“Argo gradisce il tuo sapore… mettiti a pecora in modo che ti lecchi direttamente…”, Anna non dice di no, ma non è nemmeno tanto convinta… appoggia le mani sul lavandino e si lascia leccare dal cane, comincia a prenderci gusto, si muove ancheggiando da un lato all’altro agevolando la lingua di Argo il quale ogni tanto accenna a prendere uno slancio per montarla, lo trattengo dai fianchi, Anna da parte sua si sgrilletta per aumentare la secrezione di umori, poi con le dita allarga le grandi labbra e agevola l’ingresso della lingua di Argo in profondità, ad un tratto sbotta:
“…bastaaaa, non ne posso più voglio essere scopata!!!! Voglio essere montata!!!! Vedi che ne sono capace ??? Dai!!! Andiamo avanti dimmi cosa facciamo….”
Non aspettavo altro, conoscendo Anna e la nostra complicità, ero certo che la cosa se riusciva l’avrebbe fatta impazzire: “….visto che ti piace ti farò davvero impazzire… hai visto che ti piace…?” – la incoraggiai.
Anna: “…si mi piace…e… a te? Ti piace se continuo?... Franco… aiutami a farmelo prendere…”
Un po’ di freni inibitori erano presenti ma, rassicurata, avrebbe perso anche quelli: “…sono qui…. Assecondalo nei movimenti …fidati… sarà un nostro segreto perverso… la complicità unisce…non allontana…”
Anna: “… fai attenzione che può graffiarmi con le zampe… togliti le mutande …fattelo prendere in bocca…. fammi vedere se ti piace così tanto quello che faccio con Argo…”
Anna incominciò a succhiarmi l’uccello che era duro come non mai e tra una leccata e l’altra “…ti piace eh??? …ti faccio vedere quanto divento troia… so essere una gran troia… non crederai ai tuoi occhi…”
Tenevo ben a bada Argo che, visibilmente eccitato, continuava a leccare i suoi buchi perfettamente depilati mentre Anna mugolando continuava a pomparmi.
“…dai continua…. come nei film….” - le sussurrai con dolcezza…. e Anna: “…lo so cosa vuoi vedere che io faccia…” – “..sì però… se anche tu lo vuoi …e se ti piace….”, - si staccò dalla mia verga e avvicinò i grossi seni per farseli leccare da Argo mentre lo accarezzava sotto la pancia fino a riprendere a masturbarlo: si chinò e cominciò a spompinarlo delicatamente passando dolcemente le labbra sulla punta del suo pene, poi leccandolo su tutta la sua lunghezza di circa venti centimetri per succhiarlo fino alla radice, succhiava avidamente come a volergli tirare via la sborra dalle palle… era davvero diventata una lurida…spalancò la bocca per succhiare le palle dell’animale…non riuscì a prenderle tutte e due per quanto fossero grosse e ne prese una che le riempì la bocca, poi fece lo stesso con l’altra notando che quando succhiava forte Argo spruzzava qualche goccia che Anna non disdegnava di leccare… compulsivamente qualche altro getto copioso riempì la sua bocca scivolando sulle labbra, mentre lei, aprendo la bocca, mostrava orgogliosa il succo della sua passione. Dopo un attimo mi sussurra le sue perversioni: per trovare il mio compiacimento: “…è umido caldo e incredibilmente lungo” … Scoprivo mia moglie essere la più brava bocchinara. Anna con gli occhi chiusi: “Montami!!! Dai!!!! Sono la tua cagna riempimi tutta la fica con una bella sborrata… daiiiii voglio venire…”.
Si mise carponi sul tappeto e subito Argo lo feci avvicinare trattenendolo… era troppo eccitato… e preso dalla foga… “…dai amore…che ora ti faccio montare… lo trattengo e tu lo guidi dentro la fica…” – sussurrai ad Anna che afferrò il turgido uccello paonazzo canino avvicinando la punta tra le grandi labbra e spinse trovando la strada ben disponibile e incominciò il frenetico movimento….
Nonostante mia moglie è alta, era montata come una cagna, in breve tempo Anna cominciò a gemere e ad agitarsi in preda ad un enorme orgasmo. I movimenti di Argo divennero sempre più veloci e con le zampe strinse Anna come ad impedire alla sua cagna di togliersi e improvvisamente si fermò ed Anna disse: “ …è caldo… mi sta inondando con litri di liquido caldo…”.
Poi riprende a martellarla… mentre guardavo ho potuto vedere scendere dalla fica la sborra del cane che cadeva copiosa sul tappeto, lui sembra un ossesso: sente che è dentro e martella a più non posso. Anna si rilassa e inizia a prenderlo con gusto, ad ogni colpo che assesta Argo corrisponde un gridolino di Anna, sembra che la stia sfondando, Argo sembra un forsennato, lo ha messo tutto dentro ma sembra che voglia entrare ancora di più, mi abbasso un po’ per vedere come la penetra, ha ragione di spingere ancora, vuole far andare dentro la parte terminale quel bozzo che sembravano le palle: il nodo, ma le zampe non arrivano a terra e non riesce e dare la spinta giusta, sfilo un paio di asciugamani che Anna aveva previdentemente portato e li sistemo sotto le zampe posteriori di Argo.
Anna è in delirio, Argo appena sente che le zampe hanno di nuovo un appoggio spinge senza dare ulteriori botte, ma con una specie di vibrazione, e vedo che il “bozzo” si insinua tra le grandi labbra scomparendo lentamente, Anna ha un altro grido di piacere questa volta più forte, Argo sta immobile per qualche istante, poi noto distintamente che è arrivato al culmine e sta svuotando il suo seme dentro la mia preversa e complice mogliettina la quale avverte il calore della sborra calda ed esclama: “Oh mio dio me lo sta svuotando dentroooooo!!!!!!”, ma oramai è fatta, Argo sembra soddisfatto mette una zampa di lato per staccarsi, e con uno schiocco esce il nodo dalla fica di mia moglie lasciando colare l’abbondante eiaculazione.
Anna: “e adesso che si fa?”, sembra molto soddisfatta dell’esperienza, è ancora inginocchiata con i gomiti appoggiati sul tappeto, dalla vagina gli cola una sostanza trasparente, la scena è a dir poco arrapante, “adesso è il mio momento” gli dico, lei mi sorride, mi posiziono dietro di lei, ha la vagina slabbrata, gli appoggio la cappella sopra… è inondata di sperma canino, affonda dentro senza trovare ostacolo, con la fortissima lubrificazione decido di sfilare il mio pene e lo appoggio sullo sfintere di Anna, spingo dolcemente e in una sola manovra la penetro completamente, comincio a stantuffarla, la scena di prima mi ha fatto imbestialire la sbatto violentemente e a lungo, sta godendo…. gode perdendo ogni contegno: “…fotti la tua cagna dai… spingi….”, a quel punto mi spingo oltre: “…sei una troia, una cagna, la mia puttana…” e lei ad ogni appellativo risponde con un languido “siiiii, lo sono !!!! … faccio di tutto… sfondatemi il culo…” fino a quando arrivato al culmine la riempio di tutta la sborra che posso… non riesce a contenerla tutta e quando lo sfilo fuori due rivoli: il mio e quello di Argo gli colano… Argo vedo che è ancora eccitato e probabilmente ha capito che se aspetta avrà anche il suo turno…
Argo si avvicina… e senza esitare e direttamente mi rivolgo ad Anna: “…ti faccio montare nel culo…”, credo che sarebbe appropriato fargli provare anche a lui il culo di mia moglie… Anna la vedo ancora eccitata e ancora ben lubrificata, capì al volo cosa sarebbe accaduto: “dai… lo so che mi aiuterai …. fammi montare nel culo… me lo hai sfondato tu la prima volta… voglio che mia aiuti anche a farmi montare… fai piano… aiutalo tu…”
Argo era freneticamente eccitato e chiaramente andava guidato per soddisfare Anna…
Incominciò a strofinarsi cercando l’ano di mia moglie ben aperto e lubrificato… ma lo dovevo necessariamente guidare se voleva essere sodomizzata da Argo… riuscì a prendere il cazzo dell’animale in mano e lo avvicinai al buco del culo di mia moglie.
Era appena entrata la punta che con un colpo di reni il cane fece entrare tutto il cazzo nel buco del culo di lei.
Anna fece un sobbalzo rimando per un attimo senza fiato… se lo stava infilando per tutta la lunghezza… sfondata un colpo dopo l’altro, trovando solo piacere… per mia moglie non è di primo cazzo nel culo… l’avevo iniziata dal culo qualche anno prima e a quarant’anni una donna è giustamente aperta a tutto…
Compiaciuta e tra un lamento e l’altro: “…come lo sento…. come è grosso e come è lungo amore, lo sento in fondo.. mi sfonda tutta è bello o sììì…. godo amore…. godo...”
Decisi allora di completare realizzando un altro sogno di Anna: una doppia penetrazione.
Mi assicurai che Argo la stesse inculando appieno e scivolai sotto di lei che subito capì ed assecondò le mie intenzioni… mi sistemai sotto con i suoi seni abbondanti sulla mia faccia e la impalai in fica… la pompavamo entrambi… sentivo entrare e uscire il membro canino mentre schiacciava il mio cazzo diviso solo da quella sottile membrana che divide i due buchi e
Anna: “… amore!!! come mi incula bene, amore diventa sempre più grosso …continuate… hai visto che lurida che mi hai fatto diventare ???”.
La riempimmo abbondantemente…. dopo aver dato fino all’ultima goccia, Argo si allontanò esausto e sodisfatto… e noi restammo a prendere fiato. Il pensiero di Anna e mio fu unico…: “tranquillo Argo, ci è piaciuto, e ripeteremo l’esperienza”.
Dopo un po’ ci sciacquammo, accarezzai Anna sul viso e gli domandai se fosse pentita dall'esperienza, lei mi risponde “non mi pento mai di quello che facciamo insieme, francamente non immaginavo di spingermi in una esperienza di questo genere, qualche volta a livello di fantasia abbiamo fantasticato scene irrealizzabili, ma mi rendo conto che nella vita mai dire mai… sono felice di averti e che mi assecondi come io assecondo te… se ci organizziamo… una mattinata la ripetiamo?”, la mia risposta: “non mi tirerò certamente indietro è stato intenso e penso sia da rivivere, nel frattempo abbiamo altre situazioni da esplorare…”, lei mi ha baciato... e siamo tornati alla nostra complice quotidianità.

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