Come sono diventata la puttana della famiglia 2
di
Puttanadevota
genere
dominazione
All’ improvviso mio cognato mi cercava spesso… eravamo a tavola tutti insieme e mi toccava la figa. Ero sempre fradicia. Un giorno però, ero sul divano. Mio padre era a tavola che lavorava.. e mio cognato mi ordinò di strusciarmi sul cuscino sino a venire. Non volevo farlo.. era troppo… mi avrebbe scoperta…ma se non lo avessi fatto mi avrebbe scoperta… e io avevo davvero voglia di godere.. di godere tanto… iniziai piano… movimenti quasi impercettibili ma iniziai quasi subito a scaldarmi… avevo così tanta voglia…/ mi sentivo sporca… mi sentivo umiliata e avevo paura paura di essere scoperta… ma non potevo fermarmi… ormai tutto quello che volevo era godere… ero la cagna di mio cognato. Come mi diceva spesso…
Mio padre lavorava ignaro… e la sua bambina era qui che si masturbava e si premeva il cuscino in attesa di poter venire come una puttana. Poi un messaggio: “fermati.”
Mi sentii morire.
“Vai in camera tua, lascia la porta socchiusa e infilati un deodorante spray in figa e solo allora potrai venire. Mandami le foto. Voglio essere sicuro che farai come dico. E ricordami un attimo chi sei?”
Ero calda, volevo solo godere, quasi corsi in camera. Il deodorante era duro, grande. Entro’ e mi riempii. E così piena risposi “la tua puttana”. Mi rispose “masturbati e vieni forte. Pensa a come sarebbe bello se tuo papà di vedesse così… se capisse cosa sei disposta a fare per godere…”
Lo feci, mi sbattevo il deodorante ma volevo di più di più di più. Venni con una forza devastante ma non mi sentivo ancora sazia. E lui lo sapeva. Conosceva la mia figa avida… sapevo che ero quasi insaziabile quando mi poneva davanti a questi giochi mentali. Mi arrivò un ultimo suo msg “brava puttana. Stasera una sorpresa per te. Vieni a casa mia per le 18, tua sorella non ci sarà”.
Sapevo cosa significava. Sapevo che avrei goduto tanto e che probabilmente mi avrebbe sfondato.
Arrivai a casa sua per le 18:05. Era furioso, ero in ritardo.
Mi fece infilare un vibratore in figa e mi ordino’ di succhiarlo e di scaldarmi un po’.
Amo succhiare… e amo obbedire agli ordini. Mi fa sbrodolare la figa. Cosa che stava già succedendo. Sì scarico’ nella mia bocca. Poi si spostò. Fece entrare qualcuno e lo fece accomodare in sala. Non sapevo chi era, non riuscivo a distinguere le voci. Poi tornò’ da me. Mi ordino’ di andare in sala, inginocchiarmi e succhiare il cazzo. Non dovevo fare domande e non dovevo rifiutarmi oppure….
Andai, ero ancora vogliosa. Entrai.
In sala bendato, c’era mio fratello. Non volevo..
mi fece capire che non mi avrebbe riconosciuta. Probabilmente voleva solo umiliarmi ancora di più. Se volevo godere dovevo farlo.
E volevo davvero tanto godere.
Mi inginocchiai.. era strano era perverso… ed ero fradicia.
Come lo toccai ebbi un mancamento… lo leccai piano… e come lo presi in bocca venni. Succhiarlo mi piaceva, sapere che era mio fratello mi faceva godere in modi incredibili… mi sentivo una cagna… mi sentivo una puttan da cazzo… succhiavo, leccavo e venivo. Sentire che mio fratello mi chiamava puttana succhiacazz.. cagna in calore… mi faceva uscire fuori di testa. Avevo gli umori che mi colavano dalla figa.
Dopo poco venne e ingoiai tantissimo sperma. Ero su di giri.
Mio cognato lo mando’ via. Poi mi scopo’ forte… “sei solo una Troia../senti quanto sei fradicia per aver succhiato il cazzo a tuo fratello../ sei una cagna.. di che sei una cagna….” Gli diss sono la tua cagna… e mi diede uno schiaffo. “NO! Sei. La nostra cagna!!! Ti farò scopare e usare mattina e sera… e diverrai la cagna di tutti noi. Non avrai mai più un orgasmo senza il mio permesso!! Presto o tardi lo sapranno tutti.
Godetti a lungo, forte… non sapevo dove finiva un orgasmo e ne iniziava un altro… ero sottomessa a lui. Ero la sua cagna… e nel giro di qualche mese lo diventai anche di mio padre e mio fratello.
Mio padre lavorava ignaro… e la sua bambina era qui che si masturbava e si premeva il cuscino in attesa di poter venire come una puttana. Poi un messaggio: “fermati.”
Mi sentii morire.
“Vai in camera tua, lascia la porta socchiusa e infilati un deodorante spray in figa e solo allora potrai venire. Mandami le foto. Voglio essere sicuro che farai come dico. E ricordami un attimo chi sei?”
Ero calda, volevo solo godere, quasi corsi in camera. Il deodorante era duro, grande. Entro’ e mi riempii. E così piena risposi “la tua puttana”. Mi rispose “masturbati e vieni forte. Pensa a come sarebbe bello se tuo papà di vedesse così… se capisse cosa sei disposta a fare per godere…”
Lo feci, mi sbattevo il deodorante ma volevo di più di più di più. Venni con una forza devastante ma non mi sentivo ancora sazia. E lui lo sapeva. Conosceva la mia figa avida… sapevo che ero quasi insaziabile quando mi poneva davanti a questi giochi mentali. Mi arrivò un ultimo suo msg “brava puttana. Stasera una sorpresa per te. Vieni a casa mia per le 18, tua sorella non ci sarà”.
Sapevo cosa significava. Sapevo che avrei goduto tanto e che probabilmente mi avrebbe sfondato.
Arrivai a casa sua per le 18:05. Era furioso, ero in ritardo.
Mi fece infilare un vibratore in figa e mi ordino’ di succhiarlo e di scaldarmi un po’.
Amo succhiare… e amo obbedire agli ordini. Mi fa sbrodolare la figa. Cosa che stava già succedendo. Sì scarico’ nella mia bocca. Poi si spostò. Fece entrare qualcuno e lo fece accomodare in sala. Non sapevo chi era, non riuscivo a distinguere le voci. Poi tornò’ da me. Mi ordino’ di andare in sala, inginocchiarmi e succhiare il cazzo. Non dovevo fare domande e non dovevo rifiutarmi oppure….
Andai, ero ancora vogliosa. Entrai.
In sala bendato, c’era mio fratello. Non volevo..
mi fece capire che non mi avrebbe riconosciuta. Probabilmente voleva solo umiliarmi ancora di più. Se volevo godere dovevo farlo.
E volevo davvero tanto godere.
Mi inginocchiai.. era strano era perverso… ed ero fradicia.
Come lo toccai ebbi un mancamento… lo leccai piano… e come lo presi in bocca venni. Succhiarlo mi piaceva, sapere che era mio fratello mi faceva godere in modi incredibili… mi sentivo una cagna… mi sentivo una puttan da cazzo… succhiavo, leccavo e venivo. Sentire che mio fratello mi chiamava puttana succhiacazz.. cagna in calore… mi faceva uscire fuori di testa. Avevo gli umori che mi colavano dalla figa.
Dopo poco venne e ingoiai tantissimo sperma. Ero su di giri.
Mio cognato lo mando’ via. Poi mi scopo’ forte… “sei solo una Troia../senti quanto sei fradicia per aver succhiato il cazzo a tuo fratello../ sei una cagna.. di che sei una cagna….” Gli diss sono la tua cagna… e mi diede uno schiaffo. “NO! Sei. La nostra cagna!!! Ti farò scopare e usare mattina e sera… e diverrai la cagna di tutti noi. Non avrai mai più un orgasmo senza il mio permesso!! Presto o tardi lo sapranno tutti.
Godetti a lungo, forte… non sapevo dove finiva un orgasmo e ne iniziava un altro… ero sottomessa a lui. Ero la sua cagna… e nel giro di qualche mese lo diventai anche di mio padre e mio fratello.
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