Antonio lo sporcaccione 1
di
Sveva_
genere
etero
Antonio, il signore del 4 piano, era in pensione.
Appesantito dall’età ma abbastanza attivo anche nel sociale perché era volontario in oratorio, e grande appassionato di bocce. Andava sempre al circolo.
Sposato con Rina, 59 anni, signora giovanile, che ne dimostrava almeno dieci di meno. Lei lavorava come sarta in un negozio di un brand di lusso.
I due coniugi avevano una figlia di 30 anni che viveva fuori Milano, nel cremonese, ed era in procinto di sfornare il primo figlio.
Il giorno del parto arrivò.
I coniugi/nonni, andarono a dare il benvenuto al bebè.
Poi Antonio lasciò la moglie nel cremonese che aveva preso una decina di giorni di ferie, presso la figlia e tornò a casa sua.
La signora Francesca 52 anni, la vicina del pianerottolo si prese cura di Antonio, su richiesta di Rina.
Per cui, gli portava i pasti, andò a fargli la lavatrice, e gli faceva qualche lavoro di pulizia domestica.
Francesca, casalinga, viveva con il marito Umberto di 55 anni, la suocera e la figlia Silvia universitaria.
Da qui la figura di Antonio prende una piega molto diversa, meglio dire perversa.
Tutto iniziò con le attenzioni rivolte verso Francesca, che andava a casa sua a portargli da mangiare e lui iniziò a fare i complimenti per le pietanze, poi per la bravura nel pulire e poi passò ai complimenti sulla bellezza della donna.
Francesca, molto riconoscente per i complimenti si gongolava con se stessa, e prese a sistemarsi bene prima di andare da lui.
Un pomeriggio Francesca suonò il campanello e Antonio andò ad aprire presentandosi solo con l’accappatoio. Francesca andò in cucina e mentre appoggiava la pentola sul tavolo, lui da dietro la prese per i fianchi e dondolando le chiese se aveva voglia di divertirsi un po’.
Francesca si voltò e gli disse se non si vergognava a fare certi scherzi e che non si sarebbe mai perdonata una simile situazione.
Antonio aprì l’accappatoio e disse che aveva tanto bisogno di avere una donna e di fare certe cose che non ce la faceva più, inoltre gli piaceva tanto la Francesca.
Visto che il pene era ben duro, Francesca dopo un po’ di indugio gli chiese cosa volesse fare.
Antonio le rispose che voleva solo scoparla velocemente appoggiata al tavolo e le avrebbe dato un regalino.
Il regalino erano dei soldi.
Appesantito dall’età ma abbastanza attivo anche nel sociale perché era volontario in oratorio, e grande appassionato di bocce. Andava sempre al circolo.
Sposato con Rina, 59 anni, signora giovanile, che ne dimostrava almeno dieci di meno. Lei lavorava come sarta in un negozio di un brand di lusso.
I due coniugi avevano una figlia di 30 anni che viveva fuori Milano, nel cremonese, ed era in procinto di sfornare il primo figlio.
Il giorno del parto arrivò.
I coniugi/nonni, andarono a dare il benvenuto al bebè.
Poi Antonio lasciò la moglie nel cremonese che aveva preso una decina di giorni di ferie, presso la figlia e tornò a casa sua.
La signora Francesca 52 anni, la vicina del pianerottolo si prese cura di Antonio, su richiesta di Rina.
Per cui, gli portava i pasti, andò a fargli la lavatrice, e gli faceva qualche lavoro di pulizia domestica.
Francesca, casalinga, viveva con il marito Umberto di 55 anni, la suocera e la figlia Silvia universitaria.
Da qui la figura di Antonio prende una piega molto diversa, meglio dire perversa.
Tutto iniziò con le attenzioni rivolte verso Francesca, che andava a casa sua a portargli da mangiare e lui iniziò a fare i complimenti per le pietanze, poi per la bravura nel pulire e poi passò ai complimenti sulla bellezza della donna.
Francesca, molto riconoscente per i complimenti si gongolava con se stessa, e prese a sistemarsi bene prima di andare da lui.
Un pomeriggio Francesca suonò il campanello e Antonio andò ad aprire presentandosi solo con l’accappatoio. Francesca andò in cucina e mentre appoggiava la pentola sul tavolo, lui da dietro la prese per i fianchi e dondolando le chiese se aveva voglia di divertirsi un po’.
Francesca si voltò e gli disse se non si vergognava a fare certi scherzi e che non si sarebbe mai perdonata una simile situazione.
Antonio aprì l’accappatoio e disse che aveva tanto bisogno di avere una donna e di fare certe cose che non ce la faceva più, inoltre gli piaceva tanto la Francesca.
Visto che il pene era ben duro, Francesca dopo un po’ di indugio gli chiese cosa volesse fare.
Antonio le rispose che voleva solo scoparla velocemente appoggiata al tavolo e le avrebbe dato un regalino.
Il regalino erano dei soldi.
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