Milena, una vacca personale.
di
Mariagrazia Piro
genere
dominazione
Milena era lì, sfrontata, sfacciata, pregna di desiderio e di timore, le mutandine bianche inzuppate,il clitoride pulsante,i capezzoli durissimi, " prendili, fammi male...!", Agostino sapeva come trattarla,d'altronde era la sua vacca, cavolo, da quanto tempo non la assaporava, non la umiliava... Milena, che godeva solo col dolore, Milena, che lo implorava di insultarla, di schiaffeggiarla.. in quel garage umido e fetido, lei ci era andata per farsi trattare come una troia, " legami...!"gli urlo', lui le tirò uno schiaffo sul viso, "ahia... mi fai male..." , " Vacca, a te piace che ti faccio male... sei una zoccola..."... le mani di lui, grosse, fortissime, iniziarono a tormentarle i capezzoli, lei gemeva, si lamentava, due grosse lacrime di umiliazione e di dolore le rigarono le guance.. era lì, sotto di lui, buttata su di un letto sporco e cigolante,come un semplice oggetto gemente da penetrare, da violare, da percuotere...la sottomissione fisica e mentale faceva di lei una perfetta vacca da monta, " godi, puttana, prendilo tutto dentro!!" le urlò Agostino dopo averle succhiato e tormentato a lungo i capezzoli, e la penetrò improvvisamente, brutalmente, la vacca era oscenamente aperta, i polsi legati alla spalliera facevano di lei una schiava meravigliosa, sentiva il suo possente amante possederla con spinte severe, potenti, e godere insieme a lei del suo dolore e del suo piacere, " ah, ah, aaaaa... mi fai tanto male.. bravo... ancora..." lui , con le sue gambe sulle spalle la aprì più che poteva, le spinte diventarono ritmiche, incessanti, sopra di lei le afferrò i lunghi capelli per le radici per farle provare ancora più dolore," Vengo, puttana... ...vieni, Vacca, ti sfondooo"..." siiii vengo anch'io, esplodooo!""in un attimo lui schizzo' il suo bollente sperma sul corpo di Lei spossato dai colpi che aveva ricevuto, " " Fammela bere, dammela, versamela in bocca...!" lo implorò la vacca, " si, in ginocchio, aprì la bocca di puttana che hai e bevila... bevila... ingoia... tutto giù.." lei senti' il sapore acre e salato dello sperma di Agostino impastarle la bocca, scenderle in gola, era bollente..." brava , così, vacca.. vacca..." lui le tirava ancora i capelli, poi, la spinse via, la guardò: era sporca di crema bianca, era il momento di inondarla: "apri la bocca!" e la schizzò tutta di liquido biondo.... era solo una vacca... la sua....
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