Amici da sempre

di
genere
trans

Riccardo si era appena sdraiato sul divano dopo una bella doccia, aveva finito presto di lavorare quel venerdì e aveva deciso che avrebbe fatto un bel weekend di relax. Le due settimane appena finite erano state una corsa tra lavoro e aiutare suo fratello a traslocare. Il campanello, però, fermò sul nascere il suo programma. "Chi è?", "Sono Ginny, dai apri". Ginevra era la sua più grande amica, si erano conosciuti quando lei era ancora Paolo, un ragazzino timido di dodici anni che il primo giorno di scuola veniva preso in giro per i suoi modi gentili e un po' insicuri. Riccardo l'aveva difeso e avevano legato, gli anni erano passati e Paolo ora era Ginevra, una bellissima ragazza, loro erano rimasti legati da un'amicizia forte, erano quel tipo di amici che si cercano quando c'è qualcosa di bello da raccontare o qualcosa di brutto da dividere, Riccardo sapeva che non c'era persona che lo conoscesse più di lei e sapeva che per Ginevra era lo stesso. "Buongiorno" l'amica entrando gli diede un bacio sulla guancia e si sedette sul divano "sei pronto?", allo sguardo perplesso dell'amico proseguì "ricordi il weekend che avevo prenotato quando stavo con Giorgio? Ho già pagato e col cavolo che lo spreco. Ti avevo accennato che saremmo potuti andare insieme". A Riccardo venne in mente "ora ricordo qualcosa, però non ne avevamo più parlato e adesso non ho niente di pronto" rispose Riccardo un po' spaesato. "Basta un costume per la piscina e dei vestiti carini per la sera, l'obbiettivo è rilassarsi e stare un po' insieme". "Erano giusto i primi giorni tranquilli che avevo da settimane e mi tocca andare in giro, va bene dai però, poi se hai già pagato non posso certo rifiutare" disse ridendo. In un'oretta di macchina furono all'hotel, lo trovarono molto carino, una piccola struttura di legno che avrà avuto una ventina di camere, balconi con fiori rosa e tanto verde intorno. All'ingresso fecero il check-in e furono accompagnati nella loro suite, due stanze di cui una con il letto e l'altra con un divanetto e la TV, una porta finestra portava ad un terrazzino molto intimo con vista sulle montagne innevate. Una volta sistemati i bagagli si sedettero sul divano a bere una tazza di thè e lei sospirando disse "e pensare che avevo prenotato per uno che mi ha tradito e si è poi giustificato dicendomi che avevo messo su qualche chilo, che coglione", Riccardo rise e disse "non capisce niente, tra l'altro credo che tu non sia mai stata più attraente" alla sguardo curioso dell'amica proseguì "non solo a livello fisico, che tra l'altro con un viso e un corpo come il tuo starai sempre bene. Dico più che altro che ti vedo più sicura di te e questo mi rende felice". L'amica bevve un sorso di thè e dolcemente rispose "grazie Ricky, sei in vena di complimenti?" Sorrise, "Comunque hai ragione, il mio rapporto con Giorgio si stava raffreddando da tempo e quindi provavo ad essere sempre meglio per lui ma ad un certo punto ho deciso di voler essere me stessa senza voler piacere agli altri" Poi abbassando gli occhi sulla tazza disse "anche se devo dire che ricevere i tuoi complimenti mi ha fatto piacere". Poi un po' imbarazzata cambiò discorso "avresti voglia di andare un po' in piscina?". Riccardo rispose che avrebbe letto volentieri un po', "porta giù il libro così mi fai compagnia". "Accetto solo perché questo weekend paghi te quindi te lo devo" risero. Fu pronto in pochi minuti e quando anche lei fu vestita scesero. In piscina non c'era nessuno, quindi si sedettero sulle sdraio e Riccardo iniziò a leggere invece l'amica si tolse l'accappatoio per fare un bagno. Mentre Ginevra camminava verso le scalette lui la guardò per la prima volta nella vita non come una semplice amica, i capelli arancioni cadevano sulle spalle coprendo le spalline del costume rosso, i fianchi morbidi ondeggiavano insieme al sedere coperto poco dal perizoma. Ginevra arrivò alle scalette e girandosi notò lo sguardo dell'amico che intanto aveva rimesso gli occhi sul libro, "ti piace il mio nuovo costume? L'ho preso apposta per questa vacanza" chiese la ragazza. Riccardo come facendo finta di non averlo ancora visto lo guardò e disse "molto carino, ti sta molto bene". Dopo circa un quarto d'ora Ginevra uscì dall'acqua e si mise sulla sdraio affianco all'amico a pancia in giù e riposò un po', per fortuna di Riccardo aveva la testa rivolta all'opposto così non vide i molti sguardi che gli caddero. Passata una mezz'oretta Ginny si svegliò e chiacchierarono un po' delle ultime settimane visto che si erano visti poco. "Non mi hai più detto niente di quella bella ragazza con cui eri uscito qualche mese fa, non siete più usciti?" Chiese l'amica a Riccardo, "non era per me, poi mi sa che era un po' gelosa di te, un giorno mi ha chiesto di uscire e le ho detto che sarei venuto a casa tua visto che ti eri lasciata da poco e non mi ha più scritto". "Ma la prossima volta dammi buca, era carina che peccato". "Avresti fatto lo stesso per me Ginny. Poi dai come si fa ad essere gelosi di un'amica che palle". Dopo qualche minuto di silenzio Ginevra gli chiese "Ricky oltre a me non vedi praticamente nessuno ultimamente, tutto bene?". L'amico dopo un istante rispose "sisi tutto bene, sono stato molto impegnato, poi quando ho bisogno di qualcuno ci sei te" e gli cadde lo sguardo sul seno dell'amica, "ti piace proprio questo costume?" Chiese maliziosamente l'amica. "Come ti ho detto prima ti sta molto bene e mi fa piacere perché qualche mese fa non avresti azzardato un costume così, e spero che ti vedrai finalmente per come ti vedono gli altri". Ginevra sorrise e prese in mano il telefono. Riccardo pensò a quello appena successo, ovviamente essendo così amici non era la prima volta che ci si faceva un complimento, ma quella volta era diverso, gli sguardi dell'uno e il piacere nel riceverlo dell'altra non erano mai successi. Quando furono le sei decisero di salire a prepararsi per la cena, Riccardo fece subito la doccia e scese al bar dell'hotel per bere un aperitivo, l'amica gli disse che una volta pronta l'avrebbe raggiunto. Così scese e preso da bere si sedette in un tavolo pensando un po' a Ginevra chiedendosi se i suoi sentimenti per lei stessero cambiando. Dopo una mezz'oretta l'amica scese e lui rimase senza parole, aveva i capelli mossi, un po' di mascara che accentuava i suoi occhi verdi, un vestito con le spalline strette nero e un maglioncino sulle spalle. Riccardo le disse "sei stupenda Ginny, wow" e lei disse "tra i complimenti e la galanteria mi sento ad un appuntamento" e gli sorrise. Facendo un po' lo scemo la prese sotto braccio e andarono verso la sala della cena, Riccardo senti il profumo alla vaniglia dell'amica e le disse "anche il tuo profumo delle grandi occasioni, che onore". La cena passò velocemente tra le chiacchiere, parlavano come non ci fosse nessun'altro intorno a loro. Riccardo era perso ad ascoltare l'amica e su perdeva nei suoi occhi e nelle sue labbra di una tonalità più calda della pelle grazie al rossetto. Dopo cena arrivarono in camera e si misero di vestiti più comodi, Ginny rimase in intimo e maglietta, si sedettero sul letto e lei tirò fuori dallo zaino una bottiglia di liquore alla ciliegia, "che dici? Ci divertiamo un po'?" E prendendo le tazze delle tisane bevvero un po', quando entrambi cominciavano a perdere un po' di freni inibitori lei gli chiese "ti sei mai chiesto come mai tra noi non sia mai successo niente?", lui spiazzato rispose "intendi tipo una relazione o anche meno?". Lei ci pensò un istante e rispose "in generale, sia in senso romantico ma anche tipo una scopata. Siamo sempre insieme e non è un segreto che per me sei un bel ragazzo e prima non mi sono certo perda i tuoi sguardi". Riccardo un po' imbarazzato ripose "non saprei, forse siamo amici da quando io ad esempio non potevo essere attratto da te e una volta diventata così stretta l'amicizia fa fatica a mutare, anche se a volte basta magari un cambiamento che mescola le carte in tavola". "Chissà, vabbè" rispose Ginevra e si sdraiò a pancia in giù, il sedere nel perizoma scoperto dalla maglietta che si era alzata, Riccardo si sentì un fuoco, e quando l'amica si girò a pancia in su vide la parte davanti del perizoma da cui si poteva scorgere la figura del sesso dell'amica. A quel punto non resistette e appoggiando una mano sulla coscia dell'amica disse "non è mai troppo tardi, però" e fece salire la mano fino ad arrivare all'inguine, Ginevra gli accarezzò per fargli intendere che potesse continuare così lui scostò l'intimo e ne uscì il pene. Riccardo non aveva mai fatto sesso con una ragazza transgender ma si sentiva tranquillo, era con Ginny. Con la mano esplorò e sentì una risposta, a quel punto si avvicinò con la faccia, l'amica gli chiese "sei sicuro? Non c'è fretta" lui ripose accogliendolo in bocca, era caldo e morbido ma ad ogni istante più turgido fino ad essere completamente eretto tra le sue labbra, era eccitato come mai nella sua vita. Cominciò a muoversi e in breve sentì Ginevra gemere mentre gli accarezzava la testa, dopo qualche minuto che parve un istante lei gli disse di fermarsi e si baciarono, dolcemente si mordevano le labbra e lui le baciava il collo. "Ora tocca e me restituirti il favore" Ginevra lo fece sdraiare e con la stessa emozione gli diede piacere. Fu così bello che mentre faceva una pausa dandogli piacere con la mano Riccardo raggiunse l'orgasmo sulla propria pancia. "Facciamo una doccia? Ti va?" Chiese Ginevra e andarono in bagno, accesero l'acqua. Attendendo che l'acqua diventasse calda Ginny uscì e andò al comodino tornando con un lubrificante, "ci speravo" disse sorridendo all'amico che sorridendo la baciò. Quando l'acqua fu pronta entrarono e si sciacquarono, l'acqua calda li bagnava e loro furono pronti entrambi per ricominciare. Lei prese il lubrificante e lo fece cadere sul membro dell'amico spalmandolo con la mano poi lui la fece girare e mettendosi del lubrificante sul dito lo fece passare sull'ano di lei, dolcemente poi fece entrare un dito poi due. Vederla eccitata lo fece eccitare ancora di più, piano avvicinò la punta del pene all'amica e entrò, era stretto ma piacevole, l'acqua calda cadeva sulla testa di Ginevra e scivolava lungo la schiena. Come entrò l'amica inarcò la schiena per il piacere, piano Riccardo poté muoversi sempre più veloce e godettero per la prima volta di tante insieme. Fu così bello che bastarono pochi minuti che lui venisse, "ora penso anche a te non preoccuparti", si inginocchiò davanti all'amica e finì quello che aveva lasciato a metà sul letto. Sentire una goccia di sperma di Ginevra sulla punta lo fece impazzire e cominciò a muoversi velocemente, dopo poco l'amica godendo disse "amore vengo". Essere chiamato amore e sentirla godere così lo spinse ad accogliere tutto di lei, proseguì e lei esplose nella sua bocca. "Grazie, davvero" disse Ginevra. Si sciacquarono e una volta asciugati si misero a letto, nudi insieme e così iniziò tutto tra loro.
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2025-11-30
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