I mercatini

di
genere
orge

Serata d’estate, vi sono molte sagre e feste in giro nei vari paesini, così con mia moglie Carla decidiamo di andare a fare un giro, siamo soli nostri figlio è al mare con gli amici prendiamo la macchina e ci dirigiamo ad una sagra sui colli Bolognesi.
Fa un caldo della madonna, Carla non so perché, ha deciso di mettersi una gonna, delle scarpe con un leggero tacco e una canotta, molto semplice ma che fa intravedere il suo seno fantastico e la gonna fa risaltare le sue pericolose curve, ovviamente quelle sagre son piene di bancarelle di ogni tipo, abiti e cibo, che attirano l’attenzione di Carla e iniziamo a passeggiare in mezzo alle varie esposizioni sbirciando se c’è qualcosa di interessante.
Ad un certo punto mi accorgo di averla lasciata indietro, torno sui miei passi e la vedo intenta a guardare braccialetti, orecchini e vestiti posti su una bancarella gestita da un ragazzo africano vestito con le classiche tuniche lunghe, mi affianco a lei e lei mi mostra un braccialetto molto carino, quelli tipici dei paesi africani colorati con varie pietruzze e mi chiede cosa ne penso.
Dico che mi piace e di chiedere quanto vuole che se le piace lo prendo.
Lui le dice il costo e lei, come fa sempre gli dice è troppo caro, gli dice che avrebbe fatto il giro delle altre bancarelle e se non trova nulla di più interessante ritorna da lui.
Questo ragazzone, le dice che ne ha altri in una scatola, se vuole vederli e la invita dietro la bancarella per guardare con calma dentro uno scatolone che ha dietro al furgone, non avendo spazio per poterli esporre tutti li tiene a portata di mano, la accompagna dallo scatolone e ritorna a servire una signora che voleva acquistare qualcosa.
Le si china a rovistare dentro la scatola, io mi metto al suo fianco a guardare se veramente ci fosse qualcosa di bello, nel frattempo il ragazzo sta servendo la signora di prima, sento che incassa e ci raggiunge, si china davanti a Carla e le chiede:
Trovato ciò che ti piace?
Lei alza la testa verso di lui e risponde che al momento non ha trovato nulla di interessante, il ragazzotto molto educatamente dice di fare con calma, nel frattempo viene chiamato da altre persone che volevano sapere di alcuni prezzi e di alcune taglie di abiti.
Ad un certo punto, si alza, lui si gira e le chiede se ha trovato qualcosa di interessante, Carla ovviamente conferma, dicendo che ha visto qualcosa ma che sarebbe passata più tardi.
Ti aspetto…le risponde lui sornione.
Riprendiamo a camminare, e mi dice che ha sete che è accaldata, allora ci accomodiamo in una baracchina nel parco attiguo alle bancarelle, lei prende una cedrata e io una Sprite, mi guarda e mi inizia a chiedere se avevo notato qualcosa quando lei rovistava nello scatolone e io onestamente a parte i bracciali e le altre cose non ho notato nulla di particolare, allora inizia a raccontarmi che il ragazzo quando si era chinato davanti a lei, con quella tunica lunga che indossava è salita e lui sotto non aveva nulla e che lei aveva intravisto un cazzo notevole, circonciso, alche io sorrido e inizio a chiedere com’era e a cosa ha pensato in quel momento.
Lei con quegli occhietti da innocente, mi rispose come fa di solito, “a tante cose”, una risposta che io odio, poi la guardo e le dico, che con una scollatura così magari ci fa lo sconto se poi torniamo da lui.
Vedremo…risponde.
Continuiamo a girare e a visitare bancarelle di ogni genere, ogni bancarella è una tappa e io sono esausto… ci fermiamo nell’area dedicata alla musica c’è una band che fa cover, mangiamo e beviamo qualcosa e siamo assorbiti nella musica che ci passa la cognizione del tempo, la band finisce di suonare ringrazia il pubblico, io guardo l’ora e mi accorgo che è oltre mezzanotte, e decidiamo di tornare verso la nostra auto.
Rifacendo la strada al contrario ci avviciniamo alla bancarella del braccialetto, il ragazzo sta sgombrando, lui la guarda e le chiede se ha poi deciso o trovato altro, Carla lo guarda e molto semplicemente le risponde che non aveva trovato altro, ma che loro stavano sgombrando, che era tardi e che sarebbe stata per un’altra volta.
Il ragazzo molto gentilmente diche che non c’è problema, che, se vuole riguardare nello scatolone, lui ha da fare e riempire il furgone e mettere via le cose che può guardarci senza fretta, a questo punto io guardo Carla e le dico che non c’è problema se vuole guardare.
Carla si mette dietro al furgone, lo scatolone è appoggiato al pianale del mezzo e inizia a guardare dentro di nuovo, nel frattempo arriva un altro ragazzo di colore ad aiutarlo a sgombrare, Il ragazzo della bancarella si avvicina per chiedere se avesse trovato qualcosa, le fa luce con uno dei faretti che servono ad illuminare i prodotti, così da poter vedere meglio cosa c’è dentro, è molto vicino, io vedo la scena ma non ci faccio caso.
L’altro ragazzo continua a caricare il furgone dallo sportello laterale, sento Carla che parla con l’altro ragazzo e ride, io ho una pipì della madonna e le urlo che faccio un salto al bar prima che chiuda e torno subito, faccio quello che devo fare, mi faccio fare un caffè dalla barista, pago ed esco per tornare alla bancarella, mentre mi avvicino, sento parlare e ghignare, non si vede più nessuno, mi dirigo dietro al furgone, vedo che lui le propone di comprare un vestitino molto scollato, facendole i complimenti per il décolleté e le curve mozzafiato, io ascolto, l’altro ragazzo è in piedi sul furgone e dalla posizione della tunica non proprio naturale, si evince che è eccitato, ahahahhaha questo è l’effetto che ha mia moglie, mannaggia, in effetti era molto arrapante poi ha quel modo di fare da panterona che intriga la gente, ma comunque torniamo a noi, osservo la scena e lei si accorge di me, mi guarda ed esclama, guarda c’è un marito!!!!!!!! Io la guardo e sorrido, io due ragazzi un poco imbarazzati mi guardano e io le rispondo, “non starai facendo la monella?????????????”, lei mi sorride e mi dice di no, che però ha visto qualcosa di interessante, si china in avanti verso lo scatolone e appoggia il suo sedere al tipo dietro di lei, quello sul furgone è palese che sta guardando le sue tette è immobile, la tunica è sempre più sollevata, io la guardo e le dico di prendere quello che vuole, che non c’è problema.
Lei guarda il ragazzo sul furgone, china la testa sotto la casacca per guardare, quello dietro di lei vedo che inizia a sollevare la gonna con una mano e con l’altra a toccarle il seno, la scena è estremamente eccitante, il ragazzo nel furgone si sposta prende due scatole e si siede davanti a mia moglie sollevando la tunica, devo dire che ha un bel cazzo largo e non troppo lungo, lei lo afferra e lo inizia a toccare, gli massaggia le palle, lui chiude gli occhi, l’altro inizia a toccarla in mezzo alle gambe, che conoscendola sarà sicuramente un lago in piena, lei si avvicina al cazzo che ha davanti e inizia a baciarlo, si passa la lingua sulla mano e lo inumidisce e inizia a laccarlo e segarlo, fatica a succhiarlo da quanto è largo, quello dietro vedo che si solleva la tunica, ha un cazzo notevole, lungo e largo, vedo che se lo sta menando e nel frattempo le bacia la schiena e piano piano scende verso basso, lui sarà1.90 e si mette in ginocchio, solleva completamente la gonna e inizia a leccarla, io la guardo e quando ha quello sguardo da porca tutto può succedere, uno la lecca e uno lei lo spompina di brutto, quello dietro ad un certo punto si alza, mette le mani in tasca ed estrae un profilattico che si infila velocemente, è talmente lungo che ne copre la metà, inizia a passarlo in mezzo alle cosce, io eccitato da questo spettacolo, mi sposto per vedere meglio, vedo quella cappella enorme che le stuzzica il clitoride, poi inizia a farsi strada tra le labbra, lei smette di succhiare l’altro, si gira lo guarda e con una mano lo guida piano piano dentro di lei, i suoi occhi sono da porca a più non posso, è in modalità troiaggine acuta, quello dietro entra e inizia a spingere e pompare a ritmo sempre più veloce, lei ritorna a succhiare il cazzo davanti, lo ha talmente leccato e succhiato che gocciola di saliva, i due ragazzi si guardano tra di loro, quello che la sta scopando da dietro smette e passa un preservativo al suo amico, che se lo mette a fatica, scende e si mette dietro e inizia a scoparla lui, lei la vedo che alla prima penetrazione sobbalza quasi provasse dolore ma poi si ritrova il cazzo dell’altro davanti alla bocca e riparte a succhiare quel lungo cazzo nero tutto bagnato dalla sua patata, vedo che lei inizia ad ansimare e a godere, il suo bacino si muove a ritmo con quella nerchia nera che la penetra di brutto.
Il ragazzo dietro smette di scoparla, prende uno scatolone e lo mette a terra, lui si sdraia e lei ci va a cavalcioni, è impressionante vedere come un cazzo cosi largo entri nella figa di mia moglie, l’altro ragazzo vedo che si sta mettendo un secondo profilattico, le va dietro e vedo che inizia a leccarle il culetto, già umido di godimenti vari, inizia a penetrarla con le dita, uno, due, tre e quattro dita nel culo di mia moglie che ansima e gode, vedo che glielo allarga bene bene, allarga e lecca poi si alza, e inizia a spingere il suo cazzo nel culo della Carla che si lamenta, ma non smette di farsi indietro per agevolarne l’entrata, se la stanno scopando in due, vanno a ritmo e lei gode ancora e ancora, io a questo punto ho il cazzo che mi esplode, mi calo i pantaloni e vado davanti a lei che inizia a succhiarmelo di brutto come fosse in trans, ennesimo orgasmo suo, dopo 15 minuti di doppia stantuffata quello dietro se ne esce e si toglie il profilattico, lei si alza si estrae quella verga larga, le toglie il preservativo e ce la troviamo in ginocchio davanti a noi che ce li mena e succhia a rotazione, sa benissimo che stiamo per venire, io le vengo in faccia e poco dopo anche gli altri due, tre copiose sborrate le coprono il viso e tutto ad un tratto cala il silenzio, siamo esausti tutti, lei che con le dita e la lingua continua a pulirci i cazzi dallo sperma passandosi le dita in bocca, proprio in stile maiala uno dei ragazzi porge un rotolo di scottex, ci puliamo alla bene e meglio, ci rivestiamo e dalla sua borsetta si materializza una busta di salviette igienizzanti, e ha sempre, le porge hai ragazzi e a me, poi si pulisce la faccia ancora coperta di sborra, i due ragazzi sembrano increduli di quanto successo, le fanno i complimenti per quello che ha fatto, le dicono che non avevano mai scopato una donna cosi calda, lei annuisce, si rimette a posto le mutandine, si abbassa la gonna e si sistema la canotta, il ragazzo le porge un braccialetto come regalo, dicendo che sapeva che era questo che voleva, le spiega che il significato delle pietre vuol dire “colei che sa dare gioia agl’altri”, lei lo ringrazia e ci salutiamo, ci avviamo verso la macchina con ancora qualche traccia di sperma sui capelli, io la guardo e le dico che mai l’avevo vista così TROIA e lei sa che è un termine che non mi piace usare ma in questo frangete ci sta eccome, lei ghigna, mi guarda e mi dice, ma secondo te io avrei mai potuto spendere 20 euro per questo braccialetto?
Io rimango basito, e mi metto a ridere di brutto e le dico che è unica, perché ha risparmiato 20 euro, ha preso quasi 50 cm di cazzo che l’hanno fatta godere di brutto, è proprio mia moglie questa qui, saliamo in auto e partiamo per tornare a casa e lei si addormenta esausta io ripenso alla serata e penso che forse sia da scrivere e raccontarla.
L’Agriturismo in Toscana
Come sempre il tempo per me e mia moglie non è mai abbastanza, troppi impegni, quindi, decido di prenotare in un agriturismo in Toscana per un fine settimana, scelgo un bel posto con jacuzzi in camera e in piena campagna, finalmente arriva la fatidica data, riempiamo le valige della moto e partiamo.
Dopo un paio di ore o poco più arriviamo in questo magnifico casolare immerso nel verde, parcheggiamo la moto e ci accomodiamo per il check-in, diamo i documenti e via, si prendono le borse e si va in camera, entriamo, camera piccolina ma sfiziosa, apro la porta del bagno e inizio ad agitarmi perché non trovo la vasca, mia moglie nel frattempo esce sul terrazzo e mi chiama, io esco e, wow, spettacolo, siamo all’ultimo piano e la vasca idromassaggio è sul terrazzo con intorno i lettini per il solarium, spettacolo mamma mia, poi non parliamo del panorama, una vista sulle campagne toscane da paura, e da un lato il nostro terrazzo da sulla parte dell’agriturismo dedicata alle stalle e ai capannoni dove ripongo i mezzi agricoli.
Sono le 15 del pomeriggio un caldo porco, ci togliamo tutti i vestiti ci mettiamo il costume e ci accomodiamo sul terrazzo io nel frattempo inizio togliere il coperchio alla vasca idromassaggio, l’acqua è calda da paura… ma pazienza, mia moglie mi guarda e mi chiede se secondo me può togliersi il costume, siamo all’ultimo piano e nessuno ci può vedere, io annuisco e dico di sì e voilà, vi tutto mia moglie spaparanzata sul lettino e io nella vasca a godermi le bolle e il massaggio dell’acqua, e così tutto il pomeriggio fino all’ora di cena.
Doccia e ci prepariamo per la cena, la particolarità di questo agriturismo è che non esistono tavoli singoli, vi è un tavolone enorme rettangolare e si mangia tutti insieme, mia moglie si presenta con una maglietta molto scollata, una gonna lunga e scarpe con il tacco, io sempre casual, jeans corto e maglietta, cosi andiamo a cena, premesso, ci siamo portati il vibrino che si comanda dal cellulare, lei per stuzzicarmi l’ha inserito nella sua patatina… cosi che io mi possa divertire durante la cena, quando è porca così mi fa morire, insomma, arriviamo nella sala apposita, ci guardiamo intorno e iniziamo a presentarci alle altre 4 coppie presenti, provengono da varie città, due coppie sono amici in ferie e vengono da Lecce, e un’altra coppia viene dal trentino, ci accomodiamo e nel frattempo che si fanno due chiacchiere tra tutti noi io ogni tanto prendo il cellulare e mando una bella vibrata a mia moglie che mi inizia a dare dei cucci con la mano per farmi smettere, vedo che nasconde bene cosa le sta succedendo, ahahah, insomma la cena passa in un batter d’occhio, ci salutiamo e saliamo.
Mia moglie è carica come non mai, l’ho stimolata per tutta la cena, si toglie l’intimo e me lo lancia, dicendomi: guarda come mi ha combinato gocciolavo, se un porco…. Io li prendo e li annuso, la cosa mi fa impazzire, lei arriva si stende a letto e iniziamo a baciarci e a scopare come matti per due o tre ore, poi ci assopiamo distrutti.
La mattina dopo, colazione e siamo pronti, il fattore ci dice che per la giornata ha organizzato una escursione a cavallo, ci presenta un ragazzo di nome Alex e una ragazza che si chiama Cecilia che saranno le nostre guida, si pranza al sacco e troviamo tutto negli zaini all’uscita, molto bello e intrigante come cosa, ognuno prende il proprio zaino e andiamo davanti alle stalle dove troviamo 12 cavalli ad attenderci, le nostre guide iniziano a chiedere chi ha esperienza di equitazione, alcuni hanno esperienze e altri no, ci dividono in due gruppi, io e mia moglie siamo nel gruppo con esperienza, lei cavalcava da ragazza, io poca roba ma me la cavo, siamo insieme ad una delle due coppie di lecce, la nostra guida è Cecilia, di danno le ultime raccomandazioni e si parte.
Il giro è veramente fatto bene, vi sono paesaggi spettacolari, tra stradine sterrate e il passaggio in alcuni fiumiciattoli, rende tutto molto magico, noi andiamo con un passo spedito, Cecilia nel frattempo, ci spiega la zona in cui siamo, la storia dell’agriturismo e cosa producono, tutto in famiglia, lei e Alex sono i figli dei proprietari e ci dice che oltre loro lavorano alcuni operai stagionali, dopo circa 3 ore arriviamo al bivacco, una zona in cima ad una collinetta dove faremo il pranzo al sacco, scendiamo da cavallo, e togliamo le selle cosi che possano riposarsi anche loro, arriva anche il gruppo di Alex, stendiamo a terra un panno enorme e iniziamo a mettere le vivande da condividere con tutti, io non vedo mia moglie, mi guardo intorno e la vedo a coccolare il cavallo con cui è arrivata, un esemplare magnifico marrone con una macchia bianca, lei adora gli animali, ad un certo punto uno dei ragazzi le dice:
Carlotta, pare che apprezzi le tue coccole il cavalluccio!!!!!
Tutti ci giriamo ed in effetti, l’animaletto ha tirato fuori un cazzo di tutto rispetto che penzola tra le gambe, Carlotta ci butta un’occhiata e ridendo dice:
“ahahah che volete che ci faccia io sono dolce e anche lui apprezza la mia dolcezza!!!!!!
Gran risata e ci laviamo le mani in una fontana da azionare a mano e pranziamo tutti insieme tra risate e racconti di vita, piccola siesta e poi si riparte per il ritorno all’agriturismo, durante il viaggio io inizio a prendere in giro mia moglie, dicendole che, cavolo lo fa diventare duro anche ai cavalli, lei mi guarda con un sorrisetto malizioso e mi dice che la vista di quell’enorme cazzo penzolante l’aveva fatta bagnare, e io continuavo a dirle cose come, ma pensa se un uomo avesse un cazzo cosi, che a te piacciono larghi e duri cosa ti farebbe, insomma la stuzzico per tutto il viaggio di rientro, dopo un paio di ore siamo arrivati, diamo una mano a togliere le selle e a mettere i cavalli nel box, io mi vado a fare una doccia, mentre mia moglie mi dice che si ferma a aiutare Cecilia a dare da mangiare ai cavalli.
Dopo circa un oretta sento bussare alla porta, è mia moglie che leggermente sporca di fieno e odora di stalla si chiude in bagno a farsi la doccia, io mi accomodo sul letto a guardare la televisione, e inizio a sentire dei mugugni provenienti dal bagno, la cosa mi eccita e inizio pure io a toccarmi ma non le dico nulla, esce con l’accappatoio finisce di asciugarsi e poi esce sul terrazzo per stenderlo e farlo asciugare, io intanto con il cazzo barzotto me ne rimango sul letto, con la speranza che lei rientrasse, ma vedo che non rientra, mi affaccio sul terrazzo e la vedo appoggiata al muretto che si tocca, mi avvicino e inizio toccarla piano piano, lei mi guarda e mi racconta che mentre aiutava Cecilia nella stalla si era messa a spazzolare il cavallo che ha usato lei, e involontariamente, spazzolandogli il ventre aveva sfiorato qualcosa di penzolante e che poi guardando meglio era il suo enorme cazzo che pulsava e si muoveva su e giù sfiorando la pancia, e che Cecilia ad un certo punto le disse, “vedi le piaci” per poi farsi una gran risata… e quella scena quella situazione l’aveva fissa in testa e continuava a bagnarsi come non mai… io le dico che credo sia normale e mentre lo dico le inizio a toccare la schiena e poi arrivo a toccarle il seno con una mano e con l’altra mi dirigo sotto, che mamma mia, mai sentita cosi fradicia, i suoi succhi le calano lungo le gambe, una cosa incredibile, mi metto dietro di lei e inizio a leccare, il sentire il suo gusto eccitato mi fa sbroccare, mi alzo e inizio a prenderla alla pecorina, sempre più forte, sempre con più profondità e durezza, lei mugugna ha gli occhi chiusi e ha un orgasmo incredibile che le fa tremare le gambe, io si alza e io la abbraccio toccandole i seni da dietro, lei ha ancora gli occhi chiusi, mi guardo intorno e vedo che nel recinto dei cavalli c’è il suo bel cavallone, che sembra ci guardi ed ha il cazzo in tiro, le dico di guardare, apre gli occhi e inizia a guardare il maestoso animale, lei si gira e mi dice di scoparla come non mai, la prendo e riparto a pomparla di brutto, mentre lei con lo sguardo continua ad osservare il cavallo eccitato, io la sto scopando come se non ci fosse un domani, le metto anche due dita nel sedere, lei mugugna e inizia ad avere orgasmi consecutivi, lo tolgo e la inculo di brutto, entra come fosse nulla, lei inizia a toccarsi e ancora orgasmi su orgasmi un cosa incredibile io sto per venire esco e le sborro sulla schiena, una sborrata incredibile, crolliamo entrambe a terra io ho il fiatone e lei anche a quello sguardo da porca che solo lei ha, mi guarda sorride, si alza e va a farsi una doccia, io riprendo fiato, poi mi vado a docciare pure io, lei è sul letto a rilassarsi, esco dalla doccia e la trovo crollata esamine, mi addormento pure io e cosi passa la notte.
La mattina dopo purtroppo bisogna rientrare, colazione tutti insieme, e ci salutiamo, un posto magnifico, mentre rientriamo a Bologna parliamo di quello che era successo la sera prima, lei mi dice che la visione di quella cosa l’aveva talmente eccitata che non riusciva più a riprendere il controllo, e che anche ora al pensiero si sente fradicia, le chiedo, un po' scherzando e un poco seriamente se avesse mai desiderato toccare il cazzo del cavallo o farci altro e come risposta sibillina mi dice, di no che non ci ha pensato e che anche il fatto di averlo sfiorato spazzolandolo l’aveva messa in imbarazzo, arriviamo a casa e ci rilassiamo.
Ammetto che ogni tanto quella vista ritorna a far parte delle nostre serate, abbiamo guardato anche un film sul tema, che sotto certi aspetti ci ha eccitato ma sotto altri no, diciamo che rimane nella mente e quando riemerge occorre cambiare intimo più volte al giorno.
scritto il
2025-11-24
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