Pio la mamma parte seconda

di
genere
incesti

Vado a pranzo da mamma, allora mamma come e' andata con Luigi, così si chiamava il suo amico, lei ride, Marco posso dirti una cosa dice, si mamma dimmi pure, era la prima volta che andavamo a letto insieme, io arrossisco, lei ride, ha un cazzo minuscolo, nemmeno dieci centimetri, gli ho fatto mettere il preservativo, non e' quello che cerco, bravo a leccare ma non mi ha fatto godere, tuo padre aveva un cazzo almeno doppio del suo.
Io sono rosso in viso, il cazzo duro, sono in tuta e non mi posso alzare, wow Marco parlare di sesso mi ha fatto venire caldo, mi sudano le tette vado a fare una doccia dice.
Io cerco di calmarmi, ma saperla in doccia mi eccita ancora di più, che fare, masturbarmi non oso, ma il cazzo si vede, gonfio e duro, lei esce dalla doccia con l'accappatoio, Marco che fai ancora li seduto, ehh lo so io, con l'accappatoio le tette si vedono quasi fino al capezzolo, Marco sei tutto rosso, ma stai male e si avvicina, mi tocca la fronte, in effetti sei caldo, mi tocca l'orologio si hai qualcosa, hai 90 battiti vuoi stenderti sul divano e mi prende
per mano, dai su alzati, io quasi tremo per quanto sono eccitato, mi tira, io resisto e lei perde l'equilibrio, mi si siede addosso, ha sentito il cazzo duro, ora e' lei ad arrossire, mi guarda, anche tu mamma non stai tanto bene le dico, sei rossa, sentiamo il cuore e le metto una mano sul seno, lei lascia fare, dai mamma ti metto a letto, la alzo, la prendo per mano e la faccio sdraiare, poi le allargo l'accappatorio, vedo la figa depilata e mi abbasso a leccarla, mi aspetto una tirata di capelli e invece lei inizia a mugolare, in effetti la figa e' già bagnata, la lecco, la succhio e lei ohh Marco e mi prende la testa e la spinge ancora di più, io mi fermo, mi spoglio, il cazzo svettante, Marco ma e' enorme, lo tocca ahh mamma, lei si siede sul letto e inizia a spompinarmi, con una mano mi stringe le palle, ahh come succhia, non resisto ahhh mamma vengo e lei rimane ferma con la bocca e le labbra intorno alla cappella, sento la lingua che gioca con la punta del pene, sborro e lei strabuzza gli occhi, sto sborrando tantissimo, ma neppure una goccia cola dalle sue labbra, alla fine mi sento svuotato, mi sdraio a fianco a lei oh mamma che bella sei un sogno.
Perchè tua fidanzata non ti fa i pompini mi chiede, no lei non vuole rispondo, lei ride, mi guarda negli occhi e mi dice noi possiamo fare quello che vogliamo, il tuo cazzo è un sogno, più grosso di quello di tuo padre.
scritto il
2025-11-10
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