Sei mio.

di
genere
etero

Sei mio.
Si ritrovano.
Provengono da destinazioni diverse, sono molto stanchi.
Si ritrovano nella grande casa di lei.
L'idea è quella di trascorrere qualche ora assieme.
Fare l'amore è poi ripartire.
Il vecchio si spoglia, e nudo si getta sul letto.
Sandra no, ha tempi diversi, deve prepararsi.
Quando entra nella stanza, lo trova dormiente, prono.
Le braccia lungo i fianchi, testa girata a destra verso di lei, il respiro pesante.
Lei lo osserva dall'impiedi. Ha poche occasioni di vederlo nudo e immobile.
Quando sono assieme nudi, c’è poco tempo per guardare, osservare.
Un dettaglio, un neo, un gruppo muscolare .
E così guarda il vecchio.
Sale sul letto e si siede a fianco a lui.
È immobile.
Per fortuna respira, pensa.
E così sale su di lui all’altezza delle
ginocchia.
Non si appoggia, non vuole svegliarlo.
Gli guarda le spalle. Aperte da atleta.
Di un tempo, dice lui, ma qualcosa è rimasto.
Sono spalle rotonde, piene.
I deltoidi e i trapezi sono segnati, evidenti.
La schiena è forte.
Più volte, le ha raccontato del suo passato di giocatore di rugby. Oggi si diverte come un bambino a scambiarsi pugni con gente che ha la metà, e anche meno, dei suoi anni.
I segni del tempo si vedono sui fianchi.
Appesantiti dalla vita sedentaria e dal connubio di tanti panini e coca.
I glutei invece sono sodi e larghi.
Le gambe sono ancora tornite.
Sale lungo il corpo di lui. Aperta, sfiora appena il suo sesso sui glutei di lui.
Lentamente, non vuole svegliarlo.
Il sedere peloso ha un effetto su di lei, all’interno delle cosce.
Piccole scosse che si concentrano dentro di lei.
Basta.
Scende dalla posizione.
Vuol altro.
Lei è una donna forte, di montagna.
Lui pesa 90 chili.
Vorrebbe girarlo, osservare la parte frontale del vecchio.
È difficile.
Prova a fargli sollevare la spalla destra, come le donne fanno, quando gli uomini russano.
Lui sospira, e nel sonno si gira, compiendo un giro in senso orario.
E così l’ha di fronte.
Lo sguardo di lei si punta subito sul sesso del vecchio.
Questa appendice molle, in fondo misteriosa.
Così diversa da quella di noi donne, pensa.
Ancora una volta sale su di lui, all’ altezza delle ginocchia. Senza pesare; gliele romperebbe.
Lo guarda.
Vede il suo viso rilassato.
Le spalle, il petto che si alza ritmicamente, pieno di pelo di un misto nero e grigio.
I pettorali sono segnati.
Il ventre è consistente.
Pensa che il vecchio abbia veramente avuto poca cura di sé, negli anni.
Un poco di sport, tanta sedia e tanta auto.
Il sesso.
Lo guarda.
Lo sfiora con una mano e poi con tutte e due.
L’appendice prende vita.
Lei si protende in avanti e poggia la mano sinistra sul letto, per mantenere l’equilibrio.
Con la mano destra afferra il sesso. E la muove eccitandolo.
È pronto per lei.
So sposta in avanti.
Con la mano destra riprende il sesso del vecchio e con la sinistra si apre per lui.
Lo lascia entrare lentamente.
Vuol sentirsi aprire un millimetro alla volta. Alle fine lei lo possiede, quell’uomo è suo.
Si alza e riscende lungo lui.
Sempre lentamente.
Vorrebbe che lui non si svegliasse.
Vorrebbe che fosse suo, così.
Una volta, due volte…
Si sente inondare di calore.
Sono io o è lui, si chiede.
Ha quasi perso i sensi.
Si ferma e sente che lentamente ma progressivamente le dimensioni di lui diminuiscono.
Erano entrambi.
Si china e lo bacia.
Prima lui e poi il suo sesso.
Scende.
Gli accarezza il viso e lo bacia teneramente sulle labbra.
Lui sospira e sentendola vicina, l’abbraccia.


scritto il
2025-11-03
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