Hotel

di
genere
etero

Lo sorpresero il freddo e la pioggia.
Nonostante le previsioni meteo, il tempo cambiò improvvisamente
L’attrezzatura che aveva con sé avrebbe potuto proteggerlo dalla pioggia persistente, ma in questa occasione l'acqua cadeva dall'alto, in orizzontale e in diagonale, a seconda di dove tirava il vento.
Era pioggia fredda, di montagna, nonostante fosse piena estate. Procedeva in moto, lentamente.
Il mezzo era nuovo e non ne conosceva bene le reazioni. Un ragionamento tipico dei vecchi.
Anni prima un clima del genere avrebbe rappresentato una sfida.
Oggi no.
Si fermò ad un hotel e prese una stanza.
Chiamò la portineria, chiedendo gli lavassero biancheria, calzoni e tutto.
Avviso’ che quel che faceva lavare era tutto ciò che aveva.
Venne una donna che entrando nella stanza, tenne gli occhi bassi.
Insacchetto’ tutto.
Il vecchio le diede una lista di abiti da acquistare in paese, giusto per poter uscire la sera stessa.
Il vecchio si sdraio’ a letto. Strada, pioggia e tensione l’avevano spossato.
Senti bussare.
Era la cameriera che sempre tenendo lo sguardo abbassato, gli consegnò il pacco con gli abiti acquistati.
Lei uscì, e lui cominciò a vestirsi.
Aveva fatto acquistare copie di quel che da qualche parte veniva lavato.
Uscì e ceno’.
Rientro in camera e si addormento’ profondamente.
L’indomani, in attesa delle sue cose, uscì per una passeggiata.
Il tempo s’era rasserenato tanto da far addirittura caldo.
La moto era in ordine ed aveva un aspetto vissuto, come piaceva a lui.
Girò attorno all’hotel, una costruzione liberty che meritava di esser vista. Alle finestre vasi di geranei.
Prosegui e intravede una discesa.
Ad una cinquantina di metri, all’interno di una stanza, la cameriera stava stirando. Aveva una gamba alzata e poggiata su uno sgabello.
Il grembiule era aperto nella parte bassa e lasciava intravedere la coscia.
Il vecchio rimase a fissare, mani in tasca.
La donna non lo vide subito, e si sposto’ in libertà, lasciando alla vista altre porzioni del suo corpo.
Anche la parte alta del grembiule era aperta, del resto era estate e stava stirando a vapore.
Si intravedeva una porzione di seno.
Quando lei lo vide, si fermò.
Appoggiò sull’asse da stiro il ferro, continuando a ricambiare lo sguardo.
Le braccia erano mollemente distese lungo il corpo.
Il vecchio percorse la discesa lentamente, assaporando l’attesa.
Giunto di fronte a lei, le prese il viso tra le mani e la bacio’ profondamente.
Ti amo le disse.
La ragazza aveva il sapore dell’arancio, in bocca.
Lei lo abbracciò e si premette su di lui.
Il vecchio fece salire la mano lungo la coscia sinistra della cameriera e si soffermo’ sulla natica, accarezzandola.
Era una sensazione meravigliosa, per entrambi.
Lei prese l’ iniziativa, lo spostò verso l’interno dello stanzino e chiuse la parzialmente la porta, per creare una zona di penombra.
Si tolse il grembiule, sotto portava solo le mutande.
Poi passò a spogliare lui.
Gli afferrò il sesso con entrambe le mani, a coppa e iniziò a eccitarlo.
Poi si avvicinò a lui sentendo la pressione del sesso di lui sulla pancia.
Si baciarono ancora intensamente, sussurrarono parole di desiderio.
Infine lui la prese per mano e la fece sedere sul piano della madia . La face appoggiare sulla parete e riprese a baciarla, scendendo sul suo corpo, la apri con le mani e le bacio l’interno, penetrandola con la bocca.
Si alzò, la fece avanzare verso di sé.
Voleva penetrarla col busto appoggiato su quello di lei.
Voleva sentire il suo seno.
E così fece.
Lei l’avvolse con le gambe, traendolo verso di sé.
Si possedettero.
E terminarono assieme, baciandosi.
Lui uscì da lei e lei lo prese tra le mani, accarezzandolo.
Poi, scesa dalla madia, lo bacio chinandosi.
La tensione riprese e lui terminò tra le labbra di lei.
La breve vacanza terminò col sapore dei baci
Lei di lui e lui di lei.
scritto il
2025-11-03
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