Mia moglie scopre il piacere con Jack (parte 1^)
          
            
              di
Thorn63
            
            
              genere
confessioni
            
          
        
        
          Quando la vita ti cambia per una battuta da bar……
Jack il nostro cane, un bellissimo labrador di 6 anni, era in subbuglio ormonale a causa della cagnetta in calore del nostro vicino.
Un giorno, mentre eravamo a passeggio incontrammo Lidia una Amica di famiglia e ci fermammo al bar a prendere un caffe.
Quel giorno Jack era agitato piu del solito e finimmo col parlare su quanto fosse difficile tenerlo a bada in quel periodo. Quando Sandra (mia moglie) accennò al trovargli una cagna per farlo sfogare, Lidia con una certa disinvoltura, se ne usci con una frase che ci lasciò perplessi:
- “Scusate, oramai sono diversi anni che vi sento dire sempre la stessa cosa, hai mai pensato a soddisfarlo te…? In fondo non saresti né la prima e né l’ultima che lo fa…” – e si fece una risata.
Dopo l’attimo d’imbarazzo, io e Sandra ci guardammo e gli demmo della scema seguendola nella risata e fini lì.
Almeno così sembrava.
Durante il ritorno a casa in auto, commentammo quanto detto da Lidia e ribadimmo che doveva essere ammattita.
Intanto, per il resto del giorno, l’idea di “Sandra e Jack” si faceva sempre piu insistente nella mia testa provocandomi una strana eccitazione e credo che anche in Sandra doveva aver avuto lo stesso effetto perche la sera a letto, ci ritrovammo eccitati come non capitava da molto tempo e scopammo per circa un’ora come assatanati fino ad accasciarci sfiniti sul letto l’uno di fronte l’altro.
L’argomento non fu più toccato per diversi giorni ma non dimenticato, infatti una sera dopo aver fatto sesso, mentre ce ne stavamo accoccolati tra le lenzuola in un silenzio surreale, ebbi la sensazione che entrambi volessimo dire qualcosa ma mancava il coraggio. Finché non ce la feci piu e gli dissi che dovevo confessargli una cosa e mi feci promettere di non farne una scenata.
Al suo assenso gli confessai che le parole di Lidia mi erano entrate in testa e l’idea di Lei che faceva godere Jack mi eccitava tanto da desiderare guardarla mentre lo faceva.
Con un sorrisino stampato sulle labbra, si limitò a dire che ero matto mi diede un bacio e giratasi si mise a cucchiaio e ci addormentammo.
Il giorno dopo, al lavoro, non riuscivo a pensare ad altro cosi col cellulare mi misi alla ricerca di informazioni sui rapporti tra donne e cani. Tra i tanti video e blog, fui colpito da uno in particolare in cui l’autrice spiegava, come se fosse un manuale d’uso, come affrontare la situazione, come avvicinarsi e avvicinare il cane alla donna, il problema del nodo (che poi problema non è), come fare un pompino al cane e altro. Mi eccitai al punto che dovetti scappare in bagno a masturbarmi.
Quella fu per me la prova definitiva che desideravo davvero guardare Sandra fare sesso con Jack e pur temendo una sua reazione negativa, dovevo escogitare un piano su come coinvolgerla.
Quella sera dopo cena, a differenza del solito in cui guardavamo la tv insieme, mi misi a guardare su internet video porno sull’argomento. Incuriosita, venne a controllare e quando vide quei video porno invece di incavolarsi, come mi sarei aspettato, si sedette accanto a me e ne commentammo i contenuti.
Sospettai si stesse eccitando, allora appoggiai timidamente la mano sulle sue gambe e pian piano la spostai verso la figa. Non trovai alcuna resistenza, al contrario allargò le gambe per facilitarmi la risalita e appena sfiorai le sue mutandine le trovai gia umide. Voltandomi verso di Lei le dissi: “mi sa tanto che non sono l’unico a volerlo… e qua c’e qualcuna che muore dalla voglia di conoscere Jack.” e gli affondai 2 dita nella figa.
Per tutta risposta appoggiò la mano sulla mia e mi accompagnò nella masturbazione.
Posai il portatile e chiamai Jack, tolsi la mano oramai pregna dei suoi umori dalla sua figa e la porsi a Jack il quale la leccò avidamente. Riaffondai le dita nella figa e le riproposi a Jack per diverse volte. Visto il suo godimento, la feci sedere sul bordo del sofa, le sfilai le mutandine e invitai Jack a leccarla. In preda a spasimi di piacere, Sandra, si allargò le grandi labbra per facilitare le leccate di Jack e prese a sgrillettarsi, procurandosi orgasmi continui. A quella visione tirai fuori il mio cazzo e glie lo spinsi in bocca la quale non esitò un attimo a succhiarlo.
Eravamo nel pieno della nostra avventura perversa quando sentimmo il rumore dello scooter di Beatrice (nostra figlia) che rientrava e facemmo giusto in tempo a ricomporci quando comparve sulla porta.
Per il resto della serata Jack era un continuo ficcare il muso in mezzo alle gambe di Sandra e non fu facile nasconderlo agli occhi di Beatrice. Dovemmo aspettare di andare a letto per scaricare “parte” di quella eccitazione e decidemmo che l’indomani sarei rimasto a casa per completare l’avventura.
Aspettammo che Beatrice andasse a scuola, chiusi la porta con la chiave e appena in soggiorno, denudai Sandra invitandola a mettersi carponi e lasciarsi andare a Jack il quale subito si tuffò tra le sue gambe e prese a leccarle culo e figa.
Corsi a prendere il cellulare e iniziai a riprendere il tutto. Fu Sandra a prendere l’iniziativa, lo fece sdraiare e prese a massaggiargli il sacco e le palle poi, come una assatanata, si avventò sul cazzo e iniziò a leccarlo e succhiarlo avidamente.
Ovviamente privi di esperienza ci affidammo a quanto visto e letto il giorno prima su internet ma si sa in queste cose l’istinto ti guida.
Dopo un po, Sandra si sedette sul bordo del divano con le gambe allargate e aspettammo che fosse Jack a prendere l’iniziativa. Infatti riprese a leccarle la figa poi finalmente si tirò su e provò a scoparla ma senza riuscire a penetrarla. Ci provò diverse volte infine decisi di aiutarlo e preso il suo cazzo con le mani lo guidai. Appena le fu dentro iniziò a montarla con tutta la foga di un cane cosa che le provocò intensi spasimi di piacere. Ad un tratto esclamò “Oh! Mio Dio” e disse che sentiva qualcosa ingrossarsi, capimmo che si trattava del famoso nodo infatti subito dopo Jack la riempi di sperma e Lei mi raccontava di come sentisse ogni getto di sperma forte e caldo e di come si sentiva tutta la figa piena.
Rimasero in quella posizione, incastrati, per circa 15/20 minuti prima che quel nodo si sganciasse e quando avvenne le colò dalla figa una notevole quantità di sperma.
Per quanto abbondantemente eccitato, a quella visione oscena di Lei con le gambe allargate e lo sperma di Jack che le colava dalla figa non riuscii a trattenermi, mi avvicinai e affondai il mio cazzo. La trovai caldissima e sentivo appena le sue pareti vaginali ma navigare in quei fluidi fu una sensazione bellissima tanto che non resistetti molto. Volle che le venissi in bocca e l’accontentai svuotandomi completamente e ammirandola mentre deglutiva il tutto.
Da quel giorno Sandra divenne la cagna mia e di Jack, più di Jack per la precisione e ci regalava delle scopate meravigliose, finché un giorno, per quante attenzioni avessimo preso, fummo colti in fragrante da Beatrice… (ma questo è un altro racconto).
Sono graditi commenti e suggerimenti: thorn63@yahoo.it
        
        
        Jack il nostro cane, un bellissimo labrador di 6 anni, era in subbuglio ormonale a causa della cagnetta in calore del nostro vicino.
Un giorno, mentre eravamo a passeggio incontrammo Lidia una Amica di famiglia e ci fermammo al bar a prendere un caffe.
Quel giorno Jack era agitato piu del solito e finimmo col parlare su quanto fosse difficile tenerlo a bada in quel periodo. Quando Sandra (mia moglie) accennò al trovargli una cagna per farlo sfogare, Lidia con una certa disinvoltura, se ne usci con una frase che ci lasciò perplessi:
- “Scusate, oramai sono diversi anni che vi sento dire sempre la stessa cosa, hai mai pensato a soddisfarlo te…? In fondo non saresti né la prima e né l’ultima che lo fa…” – e si fece una risata.
Dopo l’attimo d’imbarazzo, io e Sandra ci guardammo e gli demmo della scema seguendola nella risata e fini lì.
Almeno così sembrava.
Durante il ritorno a casa in auto, commentammo quanto detto da Lidia e ribadimmo che doveva essere ammattita.
Intanto, per il resto del giorno, l’idea di “Sandra e Jack” si faceva sempre piu insistente nella mia testa provocandomi una strana eccitazione e credo che anche in Sandra doveva aver avuto lo stesso effetto perche la sera a letto, ci ritrovammo eccitati come non capitava da molto tempo e scopammo per circa un’ora come assatanati fino ad accasciarci sfiniti sul letto l’uno di fronte l’altro.
L’argomento non fu più toccato per diversi giorni ma non dimenticato, infatti una sera dopo aver fatto sesso, mentre ce ne stavamo accoccolati tra le lenzuola in un silenzio surreale, ebbi la sensazione che entrambi volessimo dire qualcosa ma mancava il coraggio. Finché non ce la feci piu e gli dissi che dovevo confessargli una cosa e mi feci promettere di non farne una scenata.
Al suo assenso gli confessai che le parole di Lidia mi erano entrate in testa e l’idea di Lei che faceva godere Jack mi eccitava tanto da desiderare guardarla mentre lo faceva.
Con un sorrisino stampato sulle labbra, si limitò a dire che ero matto mi diede un bacio e giratasi si mise a cucchiaio e ci addormentammo.
Il giorno dopo, al lavoro, non riuscivo a pensare ad altro cosi col cellulare mi misi alla ricerca di informazioni sui rapporti tra donne e cani. Tra i tanti video e blog, fui colpito da uno in particolare in cui l’autrice spiegava, come se fosse un manuale d’uso, come affrontare la situazione, come avvicinarsi e avvicinare il cane alla donna, il problema del nodo (che poi problema non è), come fare un pompino al cane e altro. Mi eccitai al punto che dovetti scappare in bagno a masturbarmi.
Quella fu per me la prova definitiva che desideravo davvero guardare Sandra fare sesso con Jack e pur temendo una sua reazione negativa, dovevo escogitare un piano su come coinvolgerla.
Quella sera dopo cena, a differenza del solito in cui guardavamo la tv insieme, mi misi a guardare su internet video porno sull’argomento. Incuriosita, venne a controllare e quando vide quei video porno invece di incavolarsi, come mi sarei aspettato, si sedette accanto a me e ne commentammo i contenuti.
Sospettai si stesse eccitando, allora appoggiai timidamente la mano sulle sue gambe e pian piano la spostai verso la figa. Non trovai alcuna resistenza, al contrario allargò le gambe per facilitarmi la risalita e appena sfiorai le sue mutandine le trovai gia umide. Voltandomi verso di Lei le dissi: “mi sa tanto che non sono l’unico a volerlo… e qua c’e qualcuna che muore dalla voglia di conoscere Jack.” e gli affondai 2 dita nella figa.
Per tutta risposta appoggiò la mano sulla mia e mi accompagnò nella masturbazione.
Posai il portatile e chiamai Jack, tolsi la mano oramai pregna dei suoi umori dalla sua figa e la porsi a Jack il quale la leccò avidamente. Riaffondai le dita nella figa e le riproposi a Jack per diverse volte. Visto il suo godimento, la feci sedere sul bordo del sofa, le sfilai le mutandine e invitai Jack a leccarla. In preda a spasimi di piacere, Sandra, si allargò le grandi labbra per facilitare le leccate di Jack e prese a sgrillettarsi, procurandosi orgasmi continui. A quella visione tirai fuori il mio cazzo e glie lo spinsi in bocca la quale non esitò un attimo a succhiarlo.
Eravamo nel pieno della nostra avventura perversa quando sentimmo il rumore dello scooter di Beatrice (nostra figlia) che rientrava e facemmo giusto in tempo a ricomporci quando comparve sulla porta.
Per il resto della serata Jack era un continuo ficcare il muso in mezzo alle gambe di Sandra e non fu facile nasconderlo agli occhi di Beatrice. Dovemmo aspettare di andare a letto per scaricare “parte” di quella eccitazione e decidemmo che l’indomani sarei rimasto a casa per completare l’avventura.
Aspettammo che Beatrice andasse a scuola, chiusi la porta con la chiave e appena in soggiorno, denudai Sandra invitandola a mettersi carponi e lasciarsi andare a Jack il quale subito si tuffò tra le sue gambe e prese a leccarle culo e figa.
Corsi a prendere il cellulare e iniziai a riprendere il tutto. Fu Sandra a prendere l’iniziativa, lo fece sdraiare e prese a massaggiargli il sacco e le palle poi, come una assatanata, si avventò sul cazzo e iniziò a leccarlo e succhiarlo avidamente.
Ovviamente privi di esperienza ci affidammo a quanto visto e letto il giorno prima su internet ma si sa in queste cose l’istinto ti guida.
Dopo un po, Sandra si sedette sul bordo del divano con le gambe allargate e aspettammo che fosse Jack a prendere l’iniziativa. Infatti riprese a leccarle la figa poi finalmente si tirò su e provò a scoparla ma senza riuscire a penetrarla. Ci provò diverse volte infine decisi di aiutarlo e preso il suo cazzo con le mani lo guidai. Appena le fu dentro iniziò a montarla con tutta la foga di un cane cosa che le provocò intensi spasimi di piacere. Ad un tratto esclamò “Oh! Mio Dio” e disse che sentiva qualcosa ingrossarsi, capimmo che si trattava del famoso nodo infatti subito dopo Jack la riempi di sperma e Lei mi raccontava di come sentisse ogni getto di sperma forte e caldo e di come si sentiva tutta la figa piena.
Rimasero in quella posizione, incastrati, per circa 15/20 minuti prima che quel nodo si sganciasse e quando avvenne le colò dalla figa una notevole quantità di sperma.
Per quanto abbondantemente eccitato, a quella visione oscena di Lei con le gambe allargate e lo sperma di Jack che le colava dalla figa non riuscii a trattenermi, mi avvicinai e affondai il mio cazzo. La trovai caldissima e sentivo appena le sue pareti vaginali ma navigare in quei fluidi fu una sensazione bellissima tanto che non resistetti molto. Volle che le venissi in bocca e l’accontentai svuotandomi completamente e ammirandola mentre deglutiva il tutto.
Da quel giorno Sandra divenne la cagna mia e di Jack, più di Jack per la precisione e ci regalava delle scopate meravigliose, finché un giorno, per quante attenzioni avessimo preso, fummo colti in fragrante da Beatrice… (ma questo è un altro racconto).
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