Moira, un vera cougar.
di
Rodriguez Peña
genere
confessioni
Sono una cougar, devo confessarlo davanti a tutto, sono una cougar, mi chiamo Moira e ho 50 anni con una relazione molto aperta con Heinz un bel ragazzo tedesco di 32 anni, alto, biondo, occhi azzurri e molto ben dotato.
Sono maniaca del fisico che alla mia età mi sostiene ancora grazie agli esercizi in palestra e a qualche aiutino chirurgico, quarta di seno, fondoschiena ben modellato gambe delle giuste proporzioni sono alta 1,70 m.
Come dicevo una relazione “molto” aperta soprattutto quando Heinz è in Germania mi diverto con uomini più giovani di me.
Amo il sesso, specie quello anale, e non nego un pompino a nessuno purché bello e giovane, talvolta mi faccio prendere la mano e un poʻ di masochismo ci stae gradisco essere sculacciata o frustata sul culo.
Il più giovane che ho avuto compiva 18 anni quel giorno, si chiamava Fabrizio, lo sedussi girandogli intorno e facendogli capire, senza mezzi termini, le mie intenzioni, lo convinsi a venire a casa mia, lo feci sedere sul divano, gli aprii i pantaloni e cominciai a succhiarglielo.
Il ragazzino era tutt'altro che uno sprovveduto e sapeva bene cosa voleva, mi infilò una mano sotto la gonna e iniziò a masturbarmi, mi sfilò gonna e mutandine e mi fece stendere sulle sue ginocchia. Mai mi sarei aspettata che un diciottenne avesse queste tendenze, invece…, cominciò a sculacciarmi con forza e maestria come se fosse la cosa più normale del mondo “Ahi! Dove hai imparato tutto questa tecnica?” “Spiando mio padre che scopa con varie donne, sai è divorziato e quindi si deve sfogare, la sofferenza e i lamenti di una donna sono per me fonte di piacere per me ora girati mettiti a pecora sul divano appoggiata allo schienale che inizia il divertimento” aveva adocchiato la corta frusta a nove code che avevo dimenticato su un mobile.
“Conta” ordinò e iniziò la danza della frusta “uno ,due, tre….quindici, sedici, basta ti prego mi fa solo male” “ è questo il bello sennò non mi diverto arriveremo fino a due dozzine” “ventiquattro” finalmente aveva finito, mi piace questo gioco, ma la forza che lui impiegava era eccessiva, “girati e fammi un pompino” lo presi in bocca fino ai testicoli e succhiai fino a non poterne più, gli leccai le palle, lo feci girare mettere a novanta gli aprii le natiche e gli leccai il culo godendo di quella meravigliosa sensazione.
Fui rimessa di nuovo pecora come prima sul divano e toccò a lui leccarmi figa e culo, sentivo già gli umori colare.
Improvvisamente mi sbattè il suo cazzo nella figa era durissimo “spingi più forte fammelo sentire duro come il marmo” “ eccolo goditelo tutto” mi stantuffò per diversi minuti, poi improvvisamente uscì e, con un solo colpo, mi sodomizzò, urlai di dolore ma, ben presto divenne piacere “continua, ti prego, mi fai impazzire” “ per l’età che hai ti piace ancora il cazzo” “lo adoro specialmente se giovane come te”,”sto per venire” disse uscì dal mio culo, mi misi in ginocchio davanti a lui, mi riempì la faccia e la bocca di sperma, quattordici fiotti mi spruzzò, e anche questa, per ora, è rimasta un’esperienza unica, mai avevo ricevuto così tanto sperma.
Salutò: “Ciao, se ti va chiamami" io rimasi a terra incapace di ogni reazione era appena finita una delle esperienze più belle della mia vita.
Lo confesso, sono una cougar e amo il cazzo, forse ci risentiremo
Ciao.
Sono maniaca del fisico che alla mia età mi sostiene ancora grazie agli esercizi in palestra e a qualche aiutino chirurgico, quarta di seno, fondoschiena ben modellato gambe delle giuste proporzioni sono alta 1,70 m.
Come dicevo una relazione “molto” aperta soprattutto quando Heinz è in Germania mi diverto con uomini più giovani di me.
Amo il sesso, specie quello anale, e non nego un pompino a nessuno purché bello e giovane, talvolta mi faccio prendere la mano e un poʻ di masochismo ci stae gradisco essere sculacciata o frustata sul culo.
Il più giovane che ho avuto compiva 18 anni quel giorno, si chiamava Fabrizio, lo sedussi girandogli intorno e facendogli capire, senza mezzi termini, le mie intenzioni, lo convinsi a venire a casa mia, lo feci sedere sul divano, gli aprii i pantaloni e cominciai a succhiarglielo.
Il ragazzino era tutt'altro che uno sprovveduto e sapeva bene cosa voleva, mi infilò una mano sotto la gonna e iniziò a masturbarmi, mi sfilò gonna e mutandine e mi fece stendere sulle sue ginocchia. Mai mi sarei aspettata che un diciottenne avesse queste tendenze, invece…, cominciò a sculacciarmi con forza e maestria come se fosse la cosa più normale del mondo “Ahi! Dove hai imparato tutto questa tecnica?” “Spiando mio padre che scopa con varie donne, sai è divorziato e quindi si deve sfogare, la sofferenza e i lamenti di una donna sono per me fonte di piacere per me ora girati mettiti a pecora sul divano appoggiata allo schienale che inizia il divertimento” aveva adocchiato la corta frusta a nove code che avevo dimenticato su un mobile.
“Conta” ordinò e iniziò la danza della frusta “uno ,due, tre….quindici, sedici, basta ti prego mi fa solo male” “ è questo il bello sennò non mi diverto arriveremo fino a due dozzine” “ventiquattro” finalmente aveva finito, mi piace questo gioco, ma la forza che lui impiegava era eccessiva, “girati e fammi un pompino” lo presi in bocca fino ai testicoli e succhiai fino a non poterne più, gli leccai le palle, lo feci girare mettere a novanta gli aprii le natiche e gli leccai il culo godendo di quella meravigliosa sensazione.
Fui rimessa di nuovo pecora come prima sul divano e toccò a lui leccarmi figa e culo, sentivo già gli umori colare.
Improvvisamente mi sbattè il suo cazzo nella figa era durissimo “spingi più forte fammelo sentire duro come il marmo” “ eccolo goditelo tutto” mi stantuffò per diversi minuti, poi improvvisamente uscì e, con un solo colpo, mi sodomizzò, urlai di dolore ma, ben presto divenne piacere “continua, ti prego, mi fai impazzire” “ per l’età che hai ti piace ancora il cazzo” “lo adoro specialmente se giovane come te”,”sto per venire” disse uscì dal mio culo, mi misi in ginocchio davanti a lui, mi riempì la faccia e la bocca di sperma, quattordici fiotti mi spruzzò, e anche questa, per ora, è rimasta un’esperienza unica, mai avevo ricevuto così tanto sperma.
Salutò: “Ciao, se ti va chiamami" io rimasi a terra incapace di ogni reazione era appena finita una delle esperienze più belle della mia vita.
Lo confesso, sono una cougar e amo il cazzo, forse ci risentiremo
Ciao.
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