Scrivo di te

di
genere
sentimentali

- Semplicemente perchè riconoscerei il suo stile tra mille altri diversi. -
Hector la guardò sorridendo, ma senza darle soddisfazione.
- Sicura che non sia tu a sperare che sia stata Paige a scrivere quel testo, proprio perchè realmente tu hai immaginato voi due quando ascoltavi? -
- Questo è assurdo...No, certo che no. -
Prese la sua borsa e andò via ancora convinta della sua idea, ma rossa dalla vergogna per la domanda impertinente di Hector.
Io ero innamorata di Giulia, ma non volevo assolutamente che lo venisse a sapere, non volevo, e poi come avevo scritto, lei non era mia.
Cercai lo sguardo di Hector per essere sicura che mi avesse retto il gioco, e lui mi fece intendere di si.

Passarono tre settimane prima che il mio piano venisse scoperto.
Ricordo bene quel giorno.
Ero al parco, sbracata sull'erba a guardare le nuvole.
Giulia arrivò e me la ritrovai che mi fissava dall'alto verso il basso.
- Alzati. -
Mi alzai e mi spolverai un po' i pantaloni per far cadere qualche filo d'erba.
- Cosa c'è? -
- Te lo chiedo per l'ennesima volta, chi ha scritto quel testo? -
Io mi sentivo braccata, più la guardavo e più ero sicura di essere in trappola e di non poter nascondermi più.
- Vuoi rispondermi? Ti ho fatto una domanda. Voglio sapere chi ha scritto quel testo.
- L'ho scritto io... - mi guardò dritta negli occhi.
- L'ho scritto pensando a te. -
Mi tirò un ceffone, di quelli belli forti e si voltò per andarsene.
Adesso no, questo non potevo accettarlo, non dopo tutto quello che avevo passato per lei.
Le andai dietro e l'afferrai violentemente per un braccio.
- E lasciami...-
- No. Stavolta non ti lascerò andare. Non sono cosi folle. -
E la baciai.
E mi baciò.
scritto il
2025-05-03
1 7 8
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.