Una nuova vita
di
Asmotheo
genere
dominazione
Lavoro per una nota azienda di trasporti.
È sempre una brutta giornata quando devo fare le consegne a Fiano Romano, stamattina poi piove,e il negozio cinese dove devo scaricare è scomodo,il rodimento di culo è alle stelle,arrivo al negozio troppo presto,è ancora chiuso,e decido di andare al bar di fronte per approfittare e fare colazione seduto e con calma,ordino,mi se siedo al tavolino e distrattamente scorro su Instagram le foto di una pagina bdsm ,dopo qualche minuto e qualche cuoricino,al tavolo dietro al mio sento sbuffare:una donna si alza e va verso il bancone per posare la tazzina da cappuccino,e mentre passa la noto guardarmi, aveva quello sguardo di chi ti giudica ed è infastidita.
Si ferma alla cassa per pagare,non sorride, è altezzosa,o forse timida,saluta freddamente il cassiere,nota che la sto guardando,abbassa lo sguardo e esce.
È arrivato l'orario di apertura del negozio,mi alzo e vado a effettuare la consegna,prendo la merce,prendo la fattura,consegno e vado a chiudere il camion prima di tornare a prendere il documento firmato
Alla cassa del negozio,ancora la stessa donna del bar, stavolta la guardo meglio,è carina,occhiali da vista,non ê vestita in maniera appariscente,anzi un paio di jeans normalissimi e un maglioncino anche un po' brutto in realtà,che nonostante non fosse aderente lasciava comunque intravedere delle belle forme prosperose,continuo a guardarla,non è curatissima,ma ha un bel collo,la classica donna che non si piace,me ne accorgo dalla ricrescita sui capelli,lo smalto non curato,più la sto scrutando più attentamente e più la vedo cercare di non incrociare il mio sguardo,guardo la mano,niente fede,sta comprando degli assorbenti,mi scappa un sorriso beffardo e si fa rossa in volto,mi piace, quell' aria di suberbia che aveva quando mi guardava nel bar ha lasciato il posto all insicurezza, era a disagio era palese e la cosa mi eccitava,in quel momento era la mia preda,e più la osservavo più mi piaceva.
Il cinese le dà il resto,e le prende le sue cose e con lo sguardo basso esce dal locale a passo svelto.. peccato,game over penso tra me e me, compilo il documento della consegna,prendo l'assegno, ringrazio e me ne torno al camion,fuori piove ancora, speriamo che questa giornata di merda finisca presto,metto in moto,sono ancora un po' distratto,sto ripensando a quella donna,il colore ramato dei capelli,la pelle chiara,quell' aria un po' trasandata e quell'odore di sottomissione che sembrava emanare...
Esco dal parcheggio del negozio e riprendo la provinciale, faccio si e no 150 metri,e faccio fatica a crederci,sulla strada un cancello si sta aprendo e la stessa donna sta entrando a piedi,cammina a testa bassa,la schiena è leggermente curvata, nemmeno si accorge del mio camion che rallenta, approfitto di quei pochi secondi per cercare di rubare più dettagli possibili,una casetta piccola,erba non curata e all esterno scolorita "tana per te,troia! " È il mio unico pensiero,accellero,e proseguo la mia giornata,ma il pensiero di quella donna è stato un chiodo fisso.
La giorna è finita, rientro stanco in magazzino,e mi preparo a caricare le consegne per il giorno dopo,leggo la lista di carico e stento a crederci, FIANO ROMANO di nuovo!
Carico il camion e torno a casa, ormai ho un solo pensiero in mente,quella donna,il pensiero si trasforma in desiderio,che mi portano alla mente i dettagli della mattina,sono eccitato,il pensiero che mi sta attanagliando è folle e mi spaventa e mi eccita allo stesso tempo; ripenso a quei capelli e immagino di tirarli,stringere quel collo,legare quelle mani,ho organizzato il lavoro del giorno successivo per avere l ultima consegna vicino casa sua,è deciso deve essere MIA.
Il giorno dopo sono un fulmine a finire le consegne,è arrivato il momento parcheggio il camion dopo aver scaricato il cinese,e mi avvicino a casa della donna sconosciuta, devo scoprire tutto quello che posso su di lei, arrivo al cancello e mi avvicino al citofono, "LUISA E IL TUO NOME!"e nella stessa etichetta, cancellato con il pennarello nero vedo che c era scritto un altro nome,mi eccito,"sei una donna sola Luisa?"
Nella cassetta della posta,il solito volantino del Conad,e 3 lettere,le prendo e torno al camion,le persiane sono aperte,sei in casa, immagino i modi per poterti raggiungere presto.
Salito sul camion scopro quello che probabilmente è il nome che hai cancellato dal citofono,tale "mauro" ,a giudicare dalla lettera della banca non vive più con te da poco,leggo l altra lettera,è della stessa banca,a quanto pare hai grossi problemi economici,la terza busta invece non la apro,la porto al bar dove ci siamo visti la mattina prima, arrivo con il camion dell azienda e fingo di dover effettuare la consegna di quella lettera e di non riuscire a mettermi in contatto con te per la firma, approfitto per provare a chiedere informazioni sul tuo conto, e la barista più pettegola del mondo conferma le mie teorie,sei separata da poco,il tuo ex era un tipo aggressivo,sei disoccupata e hai un brutto carattere,non godi di buoni rapporti con chi vive in zona.ritorno per appostarmi vicino casa tua,e ti vedo,sei uscita per mettere la spazzatura fuori al cancello,sei in tuta,continuo a camminare nella tua direzione,mi dai le spalle,allungo il passo basterebbe afferrare finalmente quei capelli,come ho sognato tutta la notte e trascinarti dentro per farti mia,ma rallento,siamo in pieno giorno e la strada è trafficata,non è ancora il momento di prenderti,ma ormai è deciso DEVI ESSERE MIA,mentre passo ritorni dentro e il cancello ti si richiude alle spalle,hai l'aria triste ed annoiata,quella tuta sciatta non ti valorizza,mi soffermo a guardarti rientrate e do un occhiata dentro,niente telecamere,ne sulla strada ne nel piccolo giardino,la porta d'ingresso della casa è di quelle di legno tipica di questi paesi di campagna,ho tutte le informazioni necessarie,ritorno al camion e vado via.
Come tutti i venerdì poso il camion e torno a casa senZa caricare per il giorno dopo,domani non lavorerò,domani sarà il giorno in cui inizierà la nostra nuova vita,torno a casa di corsa e preparo l'occorrente,il cuore batte a mille,sento il cazzo che mi pulsa nelle mutande,preparo un pacco,e stampo una finta etichetta di consegna a nome del tuo ex, all'interno ci ho messo l'occorrente per domarti,i tuoi nuovi giocattoli preferiti,prendo il flacone con il farmaco che servirà a renderti più mansueta e corro in macchina per tornare a Fiano Romano,oggi per la prima volta mentre ci vado sono felice.
Arrivo a casa tua,è quasi buio,sono ormai fuori orario per le consegne,e la strada è ormai poco trafficata,ho parcheggiato la macchina poco distante e sono ancora con la divisa,le persiane sono aperte,la luce è accesa,sei ad un passo dall essere MIA.
Provo ad aprire il cancello a mano,ma e chiuso,mi sposto in un punto poco visibile dalla strada e scavalco, arrivo alla porta,il cuore mi sta esplodendo,busso,chiedi chi è,rispondo "il corriere"mi apri la porta,con titubanza mi chiedi come fossi entrato,sei turbata e hai gli occhi di chi ha pianto, rispondo che il cancello era aperto e mi si è chiuso alle spalle una volta entrato,non ci credi nemmeno un secondo,forzo la mano cercando di essere naturale dicendo di avere una consegna per mauro,mi dici ovviamente che non vive,li,recito
La parte con naturalezza,ti chiedo una penna,per rifiutare la consegna e se posso andare urgentemente al bagno,sei combattuta,hai fatto finta di niente,ma ti ricordi il nostro incontro di ieri,me ne accorgo da come non mi guardi meglio occhi,e il disagio che stai provando è di nuovo palese,accetti di farmi entrare,grosso errore,mi indichi il bagno,mentre faccio finta di pisciare preparo le gocce di sonnifero nella pipetta,sento il tuo telefono suonare in continuazione,esco,in cucina c'è un bicchiere vuoto,è la mia unica occasione! Ti chiedo un bicchiere d acqua e mentre ti giri svuoto il contenuto della pipetta nel bicchiere vuoto sul tavolo,il destino ha deciso che devi essere mia,mi versi dell' acqua e ne versi anche per te nel bicchiere che era sul tavolo,mentre ti guardo bere riesco già a visualizzare ciò che sta per succedere,cerco di essere naturale,ti faccio firmare il foglio per il rifiuto della consegna,è passato poco più di un minuto,a breve il sonnifero farà effetto,sorrido, e decido di mostrarti il contenuto del pacco,lo apro e ne tiro fuori un ballgag da 6cm,sei combattuta,non capisci perchè sto tirando fuori dalla scatola con naturalezza due paia di manette,poi del nastro americano,ma mentre ti chiedi che cosa stia succedendo senti la testa farsi pesante,e gli occhi offuscarsi, finalmente ti tocco,con dolcezza ti cingo i fianchi e ti accompagno al divano,stai per svenire ma per la paura cerchi di rimanere vigile,cerchi di resistermi ma sei completamente importante,ti bacio,e poi ancora dalla tua bocca continua ad uscire un debole "no,per favore",dalla bocca passo al collo e dolcemente ti tiro via la felpa,sotto non hai il reggiseno,e scopro che hai due meravigliose tette, esattamente come le avevo sognate,ti giro di lato e ti ammanetto,quando senti il metallo stringersi attorno si tuoi polsi cerchi di rinsavire e gridare,ti tengo la mano sulla bocca dolcemente e poi al suo interno ci infilo il bavaglio,sento che hai sempre meno forze per respingermi,ti abbasso piano piano la tuta sfilo i piedi e ti tolgo le mutande,non sei depilata,e da quel boschetto si intravede qualche rimasuglio di ciclo,qualche suono ovattato esce dal bavaglio,ma domani non hai nemmeno gli occhi aperti,ti ammanettò le caviglie e ti alzo entrambe le gambe e inizio a scoparti sul divano,sei indifesa,la tua unica reazione è il respiro con il naso farsi più forte e intervallato da qualche singhiozzo, completamente nuda e alla mia mercè continuo a scoparti appoggiandomi i tuoi piedi ammanettati al petto,ma ti accarezzo,i dettagli che mi hanno ossessionato ti rendono la cosa che più desidero al mondo in questo momento,ti stringo il collo deciso,poi ti schiaffeggio il seno e ti mordo,ti vengo dentro,ti adagio bene sul divano e inizio a preparare tutto per portarti via con me,guardo il tuo telefono,il tuo ex ti minaccia e ti intimidisce tramite messaggi,trovo il telecomando del cancello e mi siedo affianco a te sul divano ad aspettare la notte, approfitto del buio più totale per portare la mia macchina dentro il cancello,rientro,con un moschettone collego le catene delle manette che ti tengono polsi e caviglie,con il nastro ti blocco le gambe e le braccia passando sotto il seno,ti copro con un sacco e ti carico nel portabagagli, sostituisco il ballgag con un anello e ti bacio di nuovo,ti copro e chiudo il portellone,metto in moto e ti porto via,per te oggi non esisteranno più i problemi della tua vecchia vita,da oggi inizierai il tuo percorso come mia schiava,ti addestrerò e mi prenderò cura di te,sarai la mia metà incatenata.
Continua
È sempre una brutta giornata quando devo fare le consegne a Fiano Romano, stamattina poi piove,e il negozio cinese dove devo scaricare è scomodo,il rodimento di culo è alle stelle,arrivo al negozio troppo presto,è ancora chiuso,e decido di andare al bar di fronte per approfittare e fare colazione seduto e con calma,ordino,mi se siedo al tavolino e distrattamente scorro su Instagram le foto di una pagina bdsm ,dopo qualche minuto e qualche cuoricino,al tavolo dietro al mio sento sbuffare:una donna si alza e va verso il bancone per posare la tazzina da cappuccino,e mentre passa la noto guardarmi, aveva quello sguardo di chi ti giudica ed è infastidita.
Si ferma alla cassa per pagare,non sorride, è altezzosa,o forse timida,saluta freddamente il cassiere,nota che la sto guardando,abbassa lo sguardo e esce.
È arrivato l'orario di apertura del negozio,mi alzo e vado a effettuare la consegna,prendo la merce,prendo la fattura,consegno e vado a chiudere il camion prima di tornare a prendere il documento firmato
Alla cassa del negozio,ancora la stessa donna del bar, stavolta la guardo meglio,è carina,occhiali da vista,non ê vestita in maniera appariscente,anzi un paio di jeans normalissimi e un maglioncino anche un po' brutto in realtà,che nonostante non fosse aderente lasciava comunque intravedere delle belle forme prosperose,continuo a guardarla,non è curatissima,ma ha un bel collo,la classica donna che non si piace,me ne accorgo dalla ricrescita sui capelli,lo smalto non curato,più la sto scrutando più attentamente e più la vedo cercare di non incrociare il mio sguardo,guardo la mano,niente fede,sta comprando degli assorbenti,mi scappa un sorriso beffardo e si fa rossa in volto,mi piace, quell' aria di suberbia che aveva quando mi guardava nel bar ha lasciato il posto all insicurezza, era a disagio era palese e la cosa mi eccitava,in quel momento era la mia preda,e più la osservavo più mi piaceva.
Il cinese le dà il resto,e le prende le sue cose e con lo sguardo basso esce dal locale a passo svelto.. peccato,game over penso tra me e me, compilo il documento della consegna,prendo l'assegno, ringrazio e me ne torno al camion,fuori piove ancora, speriamo che questa giornata di merda finisca presto,metto in moto,sono ancora un po' distratto,sto ripensando a quella donna,il colore ramato dei capelli,la pelle chiara,quell' aria un po' trasandata e quell'odore di sottomissione che sembrava emanare...
Esco dal parcheggio del negozio e riprendo la provinciale, faccio si e no 150 metri,e faccio fatica a crederci,sulla strada un cancello si sta aprendo e la stessa donna sta entrando a piedi,cammina a testa bassa,la schiena è leggermente curvata, nemmeno si accorge del mio camion che rallenta, approfitto di quei pochi secondi per cercare di rubare più dettagli possibili,una casetta piccola,erba non curata e all esterno scolorita "tana per te,troia! " È il mio unico pensiero,accellero,e proseguo la mia giornata,ma il pensiero di quella donna è stato un chiodo fisso.
La giorna è finita, rientro stanco in magazzino,e mi preparo a caricare le consegne per il giorno dopo,leggo la lista di carico e stento a crederci, FIANO ROMANO di nuovo!
Carico il camion e torno a casa, ormai ho un solo pensiero in mente,quella donna,il pensiero si trasforma in desiderio,che mi portano alla mente i dettagli della mattina,sono eccitato,il pensiero che mi sta attanagliando è folle e mi spaventa e mi eccita allo stesso tempo; ripenso a quei capelli e immagino di tirarli,stringere quel collo,legare quelle mani,ho organizzato il lavoro del giorno successivo per avere l ultima consegna vicino casa sua,è deciso deve essere MIA.
Il giorno dopo sono un fulmine a finire le consegne,è arrivato il momento parcheggio il camion dopo aver scaricato il cinese,e mi avvicino a casa della donna sconosciuta, devo scoprire tutto quello che posso su di lei, arrivo al cancello e mi avvicino al citofono, "LUISA E IL TUO NOME!"e nella stessa etichetta, cancellato con il pennarello nero vedo che c era scritto un altro nome,mi eccito,"sei una donna sola Luisa?"
Nella cassetta della posta,il solito volantino del Conad,e 3 lettere,le prendo e torno al camion,le persiane sono aperte,sei in casa, immagino i modi per poterti raggiungere presto.
Salito sul camion scopro quello che probabilmente è il nome che hai cancellato dal citofono,tale "mauro" ,a giudicare dalla lettera della banca non vive più con te da poco,leggo l altra lettera,è della stessa banca,a quanto pare hai grossi problemi economici,la terza busta invece non la apro,la porto al bar dove ci siamo visti la mattina prima, arrivo con il camion dell azienda e fingo di dover effettuare la consegna di quella lettera e di non riuscire a mettermi in contatto con te per la firma, approfitto per provare a chiedere informazioni sul tuo conto, e la barista più pettegola del mondo conferma le mie teorie,sei separata da poco,il tuo ex era un tipo aggressivo,sei disoccupata e hai un brutto carattere,non godi di buoni rapporti con chi vive in zona.ritorno per appostarmi vicino casa tua,e ti vedo,sei uscita per mettere la spazzatura fuori al cancello,sei in tuta,continuo a camminare nella tua direzione,mi dai le spalle,allungo il passo basterebbe afferrare finalmente quei capelli,come ho sognato tutta la notte e trascinarti dentro per farti mia,ma rallento,siamo in pieno giorno e la strada è trafficata,non è ancora il momento di prenderti,ma ormai è deciso DEVI ESSERE MIA,mentre passo ritorni dentro e il cancello ti si richiude alle spalle,hai l'aria triste ed annoiata,quella tuta sciatta non ti valorizza,mi soffermo a guardarti rientrate e do un occhiata dentro,niente telecamere,ne sulla strada ne nel piccolo giardino,la porta d'ingresso della casa è di quelle di legno tipica di questi paesi di campagna,ho tutte le informazioni necessarie,ritorno al camion e vado via.
Come tutti i venerdì poso il camion e torno a casa senZa caricare per il giorno dopo,domani non lavorerò,domani sarà il giorno in cui inizierà la nostra nuova vita,torno a casa di corsa e preparo l'occorrente,il cuore batte a mille,sento il cazzo che mi pulsa nelle mutande,preparo un pacco,e stampo una finta etichetta di consegna a nome del tuo ex, all'interno ci ho messo l'occorrente per domarti,i tuoi nuovi giocattoli preferiti,prendo il flacone con il farmaco che servirà a renderti più mansueta e corro in macchina per tornare a Fiano Romano,oggi per la prima volta mentre ci vado sono felice.
Arrivo a casa tua,è quasi buio,sono ormai fuori orario per le consegne,e la strada è ormai poco trafficata,ho parcheggiato la macchina poco distante e sono ancora con la divisa,le persiane sono aperte,la luce è accesa,sei ad un passo dall essere MIA.
Provo ad aprire il cancello a mano,ma e chiuso,mi sposto in un punto poco visibile dalla strada e scavalco, arrivo alla porta,il cuore mi sta esplodendo,busso,chiedi chi è,rispondo "il corriere"mi apri la porta,con titubanza mi chiedi come fossi entrato,sei turbata e hai gli occhi di chi ha pianto, rispondo che il cancello era aperto e mi si è chiuso alle spalle una volta entrato,non ci credi nemmeno un secondo,forzo la mano cercando di essere naturale dicendo di avere una consegna per mauro,mi dici ovviamente che non vive,li,recito
La parte con naturalezza,ti chiedo una penna,per rifiutare la consegna e se posso andare urgentemente al bagno,sei combattuta,hai fatto finta di niente,ma ti ricordi il nostro incontro di ieri,me ne accorgo da come non mi guardi meglio occhi,e il disagio che stai provando è di nuovo palese,accetti di farmi entrare,grosso errore,mi indichi il bagno,mentre faccio finta di pisciare preparo le gocce di sonnifero nella pipetta,sento il tuo telefono suonare in continuazione,esco,in cucina c'è un bicchiere vuoto,è la mia unica occasione! Ti chiedo un bicchiere d acqua e mentre ti giri svuoto il contenuto della pipetta nel bicchiere vuoto sul tavolo,il destino ha deciso che devi essere mia,mi versi dell' acqua e ne versi anche per te nel bicchiere che era sul tavolo,mentre ti guardo bere riesco già a visualizzare ciò che sta per succedere,cerco di essere naturale,ti faccio firmare il foglio per il rifiuto della consegna,è passato poco più di un minuto,a breve il sonnifero farà effetto,sorrido, e decido di mostrarti il contenuto del pacco,lo apro e ne tiro fuori un ballgag da 6cm,sei combattuta,non capisci perchè sto tirando fuori dalla scatola con naturalezza due paia di manette,poi del nastro americano,ma mentre ti chiedi che cosa stia succedendo senti la testa farsi pesante,e gli occhi offuscarsi, finalmente ti tocco,con dolcezza ti cingo i fianchi e ti accompagno al divano,stai per svenire ma per la paura cerchi di rimanere vigile,cerchi di resistermi ma sei completamente importante,ti bacio,e poi ancora dalla tua bocca continua ad uscire un debole "no,per favore",dalla bocca passo al collo e dolcemente ti tiro via la felpa,sotto non hai il reggiseno,e scopro che hai due meravigliose tette, esattamente come le avevo sognate,ti giro di lato e ti ammanetto,quando senti il metallo stringersi attorno si tuoi polsi cerchi di rinsavire e gridare,ti tengo la mano sulla bocca dolcemente e poi al suo interno ci infilo il bavaglio,sento che hai sempre meno forze per respingermi,ti abbasso piano piano la tuta sfilo i piedi e ti tolgo le mutande,non sei depilata,e da quel boschetto si intravede qualche rimasuglio di ciclo,qualche suono ovattato esce dal bavaglio,ma domani non hai nemmeno gli occhi aperti,ti ammanettò le caviglie e ti alzo entrambe le gambe e inizio a scoparti sul divano,sei indifesa,la tua unica reazione è il respiro con il naso farsi più forte e intervallato da qualche singhiozzo, completamente nuda e alla mia mercè continuo a scoparti appoggiandomi i tuoi piedi ammanettati al petto,ma ti accarezzo,i dettagli che mi hanno ossessionato ti rendono la cosa che più desidero al mondo in questo momento,ti stringo il collo deciso,poi ti schiaffeggio il seno e ti mordo,ti vengo dentro,ti adagio bene sul divano e inizio a preparare tutto per portarti via con me,guardo il tuo telefono,il tuo ex ti minaccia e ti intimidisce tramite messaggi,trovo il telecomando del cancello e mi siedo affianco a te sul divano ad aspettare la notte, approfitto del buio più totale per portare la mia macchina dentro il cancello,rientro,con un moschettone collego le catene delle manette che ti tengono polsi e caviglie,con il nastro ti blocco le gambe e le braccia passando sotto il seno,ti copro con un sacco e ti carico nel portabagagli, sostituisco il ballgag con un anello e ti bacio di nuovo,ti copro e chiudo il portellone,metto in moto e ti porto via,per te oggi non esisteranno più i problemi della tua vecchia vita,da oggi inizierai il tuo percorso come mia schiava,ti addestrerò e mi prenderò cura di te,sarai la mia metà incatenata.
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