Io e mia madre ci siamo gustati il periodo del covid

di
genere
incesti

Lo racconto nel genere incesto, ma premetto, prima di cominciare, che mia mamma non me la sono scopata. Ci mancherebbe. Però ho fatto altro. Il racconto è per parlare dell'altro, che ho fatto, di indimenticabile, in quel periodo "meraviglioso", dove la stupidità la faceva da padrona e chi non era stupido, in quel periodo se l'è spassata. Come ho fatto io e la mia mamma. Inquadro le rispettive età di quel momento: mia madre 67 anni, io 30 anni meno e mio padre 15 anni più di mia madre. Ma lui non è protagonista di niente. La sua covidiozia ha fatto essere protagonista la moglie, mia madre. Vediamo come sono andate le cose: mia mamma è una paracula totale, coltissima di Scienza, bella come paola saluzzi. Mio padre un coglione totale, che credeva a tutte quelle valanghe di stronzate che mandava in onda la TV di Stato e praticamente anche tutte le reti private, che se volevano mangiare, dovevano adeguarsi al mainstream. Musica di dario argento di sottofondo e voce fuori campo alla "savonarola" che bofonchiava: non ti toccareeee gli occhiiii moriraiiii. Mio padre si metteva 3 museruole sovrapposte, i guanti e non usciva da casa nemmeno se fosse crollata. Mia madre dopo qualche giorno di supplizio, dove veniva allontanata dalla camera da letto, dal tavolo da cucina, perchè il coglionazzo non la voleva vicino senza la maschera di carnevale e non si mangiava più e non si beveva più, se prima pure il pane non veniva passato con uno straccetto con l'amuchina e l'acqua bollita a 100 °C, mi ha telefonato dicendo quanto segue. Senti, il tuo papà è da ricovero al manicomio criminale. Io non ne posso più di stare in casa con questo babbeo mascherato e munito di guanti e ti lascio immaginare il resto. In questo momento del cazzo, non saprei dove andare a rifugiarmi. Potrei da Rossana, ma quella sicuramente se la gode facendo venire a casa sua il codazzo di maschi intelligenti, che se ne sbattono del capra virus e vengono via dalle loro mogli covidiote, che si comportano come papà. Poi ha sondato: - tu come sei messo? Te la stai spassando riempiendo la tua casa di zoccole, che hanno il mio stesso problema? Io senza pensarci 2 volte ho risposto: - mammina dimmi dove ti trovo, che ti vengo a prendere, portati la valigia per stare quanto ti pare e piace. Lei non voleva distrurbarmi, avrebbe preso l'auto di papà, tanto quell'encefalitico non la prende, figurati se esce da casa, che c'è la pandemenza. Non gliela ho fatta prendere e sono andato io a prenderla. La sera siamo stati al ristorante a farci una bella cena, nel ristorante di un mio amico contrario alle mascherate di carnevale, che aveva reso disponibile il locale ai non coglioni. Quindi è stato pure divertentissimo, perchè tanti tavoli, sono diventati una tavolata di persone simpatiche, con le quali abbiamo fatto insieme brindisi alla faccia dei rincoglioniti. C'erano anche signore sole e mia madre sbirciandole e vedendo che le sbirciavo pure io, mi ha chiesto: - vedo che quella tardona la stai guardando! Che te la faresti? Non è meglio quella giovane bionda al tavolo a destra? Io: - mamma, vuoi mettere portarsi a letto quella signora, tardona, come dici tu, che avrà l'età tua e pure di più e quella giovane bionda con tutti tatuaggi sul decoltè e sulle braccia e magari sulle cosce pure. Preferisco mille volte portarmi la tardona. Quando metti a nudo quell'esposizione di tatuaggi, sai che gusto
succhiarle le tette con disegnato sopra un ragno. Quindi già i miei gusti glieli ho rinfrescati con esempi pratici a mia madre. La signora da lei definita tardona era una mezza sosia di barbara palombelli, sensuale da farti svenire, se la guardavi, con delle gambe statuarie e ovviamente nemmeno un tatuaggio. Durante la cena quella signora ha pure cercato di attaccare bottone con noi al nostro tavolo, esordendo rivolgendosi a me: - vedo che sta con questa bella signora e non vorrei dar fastidio, ma visto che siamo tutti "di noi" (della sponda dei goderecci, che ci poteva fregare un cazzo di meno del capra virus) se permette mi presento, sono Raffaella. Io: - vieni al tavolo con noi Raffaella, la bella signora è mia madre, diamoci del tu. Mia madre ruffiana paracula: - Raffaella mio figlio ti stava fissando con un certo interesse. Raffaella: - state dicendo questa cosa, per convenevole? Io: - No, no; è vero che faticavo a guardarti, perchè se ti avessi guardata a lungo, mi sarai sentito male. E giù risate Raffaella. Con la complicità di mia madre, che ha subito reso noto alla bellissima signora dove abitavo, decrivendo il palazzo nobiliare da svenimento, con affreschi dell'Antonio Tempesta e tante camere e tante stanze da bagno. Nel tentativo di farla aggregare con noi 2 supponendo che stesse da sola e le potesse far piacere la compagnia. Tentativo riuscito appieno. Dopo un giro di ulteriori brindisi con tutti, è arrivato il momento di andare a casa.
Ci siamo imbarcati io, mia madre e la gradita "sosia di barbara palombelli" in macchina e abbiamo subito raggiunto la mia magione. Entrando a palazzo Raffaella è rimasta incantata e specie notando che ci vivevo solo io. Poi entrando in casa è andata in visibilio. Per decenza ci siamo accomodati in 3 sul divano, io al centro e ho messo il DVD del marchese del grillo, per creare l'atmosfera dell'epoca. Tanto nessuno di noi doveva andare l'indomani a lavorare. Anche Raffaella era vittima della pandemenza e furbescamente, per non trovarsi a confliggere sul lavoro con possibili covidiot, che se non indossavi la mascherina, li contagiavi, si era messa in malattia. Pertanto siamo stati tutta la notte a cazzeggiare, a bere e a gustarci leccornie post cena. Ad un certo punto mia madre si è alzata dicendo: - quale camera mi concedi figlio? Io. - scegli quale ti pare. Non prendere la mia però. C'era un motivo serio: - nei cassetti del comò ci tenevo sue vestaglie sottrattole molto tempo addietro, che non prevedendo la venuta di lei, non avevo riposto altrove. L'uso che ne facevo? Le facevo indossare alle maialone che mi portavo a letto, fantasticando di farmi lei. E l'effetto c'era e come se c'era. Qualcuna che me la ero fatta con suoi abiti, e la volta che l'ho vestita con una delle vestaglie rosse di mia madre, ha notato che c'era una gran differenza di vis viva.
La mamma, per lasciarmi privacy, si è presa la camera rossa distante dalla mia, con tanto di inginocchiatoio Luigi XVI in noce e quadri antichi sacri alle pareti. Dopodichè di ha dato la buonanotte, salutando Raffaella così: - Buona notte Raffaella, tanto ti trovo domattina, no? Come dire: ti dò il placet per dormire con mio figlio. Quindi sarei stato scemo se la mandavo via, che poi dove? Ma non le ho fatto intendere che la trattenevo per non lasciarla senza un dove, piuttosto le ho detto che una donna come lei, mi faceva letteralmente impazzire e pertanto la invitavo a letto con me.
Guarda caso, le ho fatto indossare una camicia da notte di mia madre! Sbirciare quando la ha messa, quelle cosce e quelle tette e raddoppiando il piacere della veduta, con la fantasia che l'indumento era di mia madre, c'è voluto poco per farmici fiondare cominciando da un bacio profondo, anzichè no. Il gusto provato è stato da svenimento. Lei per darsi un tono, voleva mettere i puntini sulla i: non mi sembra il caso la prima sera che ci siamo conosciuti ... Io: - non ti sembra il caso che ti bacio? Ti bacio soltanto Raffaella. Lei: - il bacio soltanto eh! Dopo molti minuti che la esploravo con la lingua, ha cominciato ad eccitarsi e ... Basta, fermati. E intanto metteva la mano sulla mia attrezzatura abbastanza eretta. Palpando con cura ha apprezzato le dimensioni. Non a caso in borsetta aveva il lubrificante ad hoc. Ha interrotto la pomiciata per prenderlo. Poi ha chiarito che non era per l'anale. Con questa attrezzatura che hai l'anale non possiamo farlo, perchè mi faresti strillare, che sentirebbero gli strilli non solo tua madre, ma anche fuori. Questa dichiarazione me lo ha fatto venire duro come un tubo di ghisa. Lei me lo ha lubrificato e si è lubrificata la vagina e poi si è distesa a gambe sollevate. Non le andava su tutto! Potevo baciarla mentre scopavo solo se non lo spingevo dentro tutto. Quando lo facevo doveva smettere il bacio per strillare. Ho contemperato il bello del bacio e il paradisiaco del sentire il suo acuto. Con la tecnica del cominciare con una spinta forte e 9 lievi e poi 2 forti e 8 lievi e poi 3 forti e 7 lievi ... è arrivato il momento delle 10 forti che ho fatto durare parecchio, fino che è venuta inondando il letto di liquido vaginale e mentre mugulava dall'orgasmo di durata molto lunga, glielo ho infilato tutto facendola urlare a bocca spalancata, che le ho visto le tonsille e a occhi chiusi. E tutto il rimmel le si è sciolto con le lacrime.
Con sincerità mi ha confidato che non aveva più scopato da 10 anni almeno. A parte scopatelle coi coetanei, che per capire se le era entrato o era ancora fuori, doveva concentrasi. E ha detto: - ci voleva proprio questa pagliacciata del covid per farmi questa scopata divina questa sera. Stavo per fare la fine di stefania sandrelli nel film NINFA PLEBEA. Mi hai fatto vedere le stelle, ma mi sono gustata pure il dolore atroce. Per chiudere in bellezza ha detto: - se mi vorrai rivedere, mi faccio fare l'anale. E' sopraggiunto il sonno e ci siamo addormentati sfiniti. La mattina alle 10 ancora dormivamo entrambi. Ma al risvegli ce l'avevo dritto e duro, che l'anale glielo avrei fatto subito. Lei è corsa al bagno, ha fatto la doccia e il bagno nella vasca e poi si è vestita e truccata. Rivedendola dopo la scopata, mi è sembrata davvero barbara palombelli. Non mi è parso vero di essermi fatto la palombelli e a pensarci bene non credo che la palombelli vera in quel periodo demenziale non fosse allineata con i mascherati. Quindi molto, molto, molto meglio la sosia. Meno "madonnina" e più troia.
Alle 11 ci siamo visti con mia madre, che aveva dormito meravigliosamente ma "audito" lo strillo finale di Raffaella. Nell'orecchio mi ha detto: - che le hai fatto a Raffaella? La tua camera mi ha ricordato lo strillo che feci io dal dentista per l'estrazione del molare.
Siamo andati a fare colazione con leccornie nell'unico bar, dove si poteva entrare senza la pagliacciata della museruola. A qualche chilometro dal paese.
In quel periodo o conoscevi gestori di locali intelligenti, o dovevi incazzarti ovunque, non solo col gestore, ma pure coi suoi clienti dementi, che ti aggredivano, perchè non eri mascherato fin sul naso, peraltro. Non bastava mascherato.
Stavo invitando raffaella a pranzo ma lei mi ha pregato di portarla al ristorante dove aveva la macchina, che giocoforza doveva rientrare. Comunque ci siamo lasciati con baci e abbracci. Ho dovuto ringraziare mia madre, che aveva fatto in modo che la signora, definita da lei tardona, me la facessi.
Mi ha fatto notare che in seguito fossimo andati nei locali "dei nostri" spacciandoci non come figlio con mamma, ma come uomo con signora, avrei agganciato molto meglio con le signore sole. Infatti a pranzo ci siamo fermati e stessa solfa della sera: tutti della nostra sponda non deficiente, allegri a tavola e disponibili a fare tavolata comune con brindisi alla faccia dei dementi. Guarda caso c'era di nuovo la bella signora sola, questa volta somigliante vagamente non a una della TV, ma ad una signora del mio paese, che mi va a sangue e gestisce un'edicola ed è sposata lei e inavvicinabile. L'ho detto a mia madre e lei ha ideato subito la strategia. Mi si è avvinghiata come se fosse la mia amante scosciando un po', per attirare la signora sola che piaceva a me. Ha funzionato! Al momento del brindisi e intuendo la disponibilità della signora, mia madre si è fatta avanti lei, profittando del contatto del bicchiere. La signora ha subito chiesto se io fossi il marito e mia madre prontamente: - noo! Che marito. Vieni che parliamo. La signora si è presentata come Iside e mia madre furbescamente le ha confidato, allontanandosi da me, che mi aveva agganciato da qualche giorno, in un locale "no mascherati", che era stata a casa mia, un palazzo meraviglioso dove vivevo solo, ma non avevamo combinato nulla, perchè ... non gli piaccio. Iside: - non sarà mica gay? Mia madre: - ma che gay. Quello oggi si è arrazzato con te. Ha avuto pure l'improntitudine di dirmelo. Se ti va te lo lascio. E senza aspettare risposta ha finto che dopo il pranzo, aveva degli impegni. In questo modo dopo il pranzo per me è stato facile portarmela in macchina Iside.
Dato che nei luoghi era tutto un deserto e non girava anima nemmeno a pagarla oro, anzichè a casa mia, ho pensato di andare in campagna. Iside voleva fare solo un po' di erotismo, senza scopare. Mi si è fiondata per un poderoso pompino. Dopo che le ho succhiato i capezzoli come un forsennato, facendola mugulare e bagnare tutta in vagina. Ma niente dentro la vagina. Solo in bocca. Pompino niente di che, che ho dovuto farmi la sega per venirle in bocca. Se anche la mia signora dell'edicola è come lei, non perdo niente, se non me la posso fare, mi sono detto. Meno male che non ho perso tempo a portarmela in casa questa Iside. In mezz'ora avevamo fafto "tutto". L'ho riportata a prendere la sua macchina al ristorante. Poi ho telefonato a mia madre, che ancora stava lì, in quanto aveva capito l'anfinfona. Dopo che Iside era partita, è uscita ed è corsa in macchina. Le ho detto la bugia che non ci ho fatto niente, ma mia madre: - dai, che almeno un bel pompino con l'ingoio, quella te l'ha fatto! Io: - Come hai fatto a saperlo? Lei: - le donne le conosco meglio di te. Me l'ero immaginato che saresti tornato in breve. Quella era una tipa gatta morta, che non si fa scopare, ma vuole succhiare .... e magari farsi succhiare i capezzoli. Aveva azzeccato tutto la mia mammina.
Siamo andati a casa e ci siamo rimasti, uscendo solo a cena, per diversi giorni. Finchè mia madre mi ha detto: - mi è venuta una certa voglia di fare sesso, ma non con uomini. A lei è venuta l'idea del trans. Sul suo smartphone se l'era scelta la trans preferita, già da moltissimi giorni, quando stava a casa con mio padre. Ora disponendo di casa mia, le era frullata una certa idea. Di far venire a domicilio una certa valeria, munita di un bel 24 cm come da annuncio. Di farla venire di sera tardi, dopo le 23,00. Però dovevo andarla a prendere io, perchè aveva paura del blocco a circolare. La sono andato a prendere, dicendo che doveva farsi una mia amica con qualche anno più di me. A casa dopo i convenevoli con mia madre, mi ha pure invitato a presenziare alle sue performance superdotate a letto con ... "la mia amica". Ovviamente mia madre non voleva che presenziassi. Pertanto sono andato nella mia camera. Tuttavia dopo tutti quei giorni in astinenza, appena pensavo a qualcosa di sensuale, mi diventava una sbarra di tungsteno. Quando ho sentito degli strilli di mia madre acutissimi, evidentemente stava facendosi fare l'anale con quel 24 va a capire quanto grosso, farmi una sega è stato il minimo che potevo fare. Strillava per strillare, mica piccoli strilletti. E la musica è durata più di mezz'ora. Poi intervallo di dieci minuti. Dopodiche strilli diversi, del tipo che si stava facendo scopare davanti e poi gemiti da paura durati 5 minuti, che deve essere venuta vaginale di brutto, godendo come una santa teresa in estasi, dopo il dolore anale.
Io sono venuto nel momento durato a lungo che mugulava per l'orgasmo e ho riempito di sburro tutta la sua vestaglietta a fiori.
Mia madre se l'è cavata con 300 euro, per un'ora di goduria con una trans italiana gettonata per il suo regalino da 24 cm, funzionante eretto e schizzante.
Io ho riportato la Trans Valeria dove l'avevo presa, che durante il tragitto mi ha detto che la mia amica dietro era ancora vergine, perchè ha sentito tanto dolore e lei valeria voleva smettere, ma la mia amica ha chiesto di continuare, po quando le è andato su tutto stava per vomitare e ha chiesto di smettere. Ma poi ha voluto la sborrata in vagina ed è venuta con un orgasmo durato tantissimo.
Quando sono tornato mia madre era appagata per dolorante e avendo gocciolato sangue da dietro. Che aveva telefonato ad una amica medico per sapere se avrebbe dovuto preoccuparsi. E l'amica medico stava arrivando. Mi ha chiesto di andare all'appartamento sotto a dormire, che avrebbe detto alla dottoressa che stava qui da sola e per questo si era concessa un rapporto. Con un uomo. Non avrebbe detto della trans.
La mattina mia madre mi ha fatto il report della visita, dicendo che la dottoressa l'aveva trovata ancora col sangue che le usciva e l'aveva rimproverata di aver rischiato un danno chirurgico, di questi tempi demenziali, che è meglio stare alla larga dai pronto soccorso. Però mi madre si è giustificata: - se non me lo concedevo quello sfizio, poi quando se lo sarei potuto concedere tornando a casa ?
Io con inopportuna malizia: - ti ha fatto tanto male ? Lei giustamente voleva cambiare discorso.
Siamo dovuto abitare insieme per tantissime settimane, perchè non c'era modo di convivere con marito imbecille, fissato con la mascherina e altre 2 sovrapposte e col distanziamento. I pranzi e le cene sarebbero stati incubi.
Comunque non ci siamo fatti mancare le cene nei locali "dei nostri", se non i pranzi pure, altri agganci con belle signore sole, per mio uso e consumo, finite con la complicità di mia madre, sempre spacciata per una mia amica, che non scopavo; nel mio letto a farne di tutti i colori.
Per lei, per mia madre, il ricorso alle trans a domicilio è sembrata a lei, la cosa più fattibile. Questa volta ha rimediato una 22enne normodotata, che è venuta con i suoi mezzi e non l'ha massacrata a sangue. Durante la sera tarda dalla mia camera non ho sentito uno strillo e il rapporto è durato 2 ore, non una.
Io non ho avuto imput per spararmi seghe, per fortuna. Sebbene dal TV 50 pollici mi gustassi ripetutamente un video su "pennetta" di una signora sodomizzata, che però mi lasciava indifferente.
Però dopo pochi giorni la voglia tornava ed ho dovuto interpellare la donna delle pulizie tale Maddalena, per farmi fare un pompino di pomeriggio. All'insaputa di mia madre, che mi avrebbe preso per scemo, a mettere il cazzo in bocca ad una trucidona del genere, non proprio bella da concorso di bellezza. Con rughe in viso e qualche varice alle gambe. E all'insapute di maddalena che avevo la mamma in casa. Che da mia madre ha fatto sentire tutte le porcate a voce alta che mi diceva per farmi arrapare.
Alla fine mia madre ha deciso di separarsi di fatto da mio padre, non volendo più avere a che fare con un encefalitico del genere e si è presa un appartamentino in città, in un palazzo dove nei campanelli ci sono tutti interno 1, interno 2, interno 3, ecc.... e nessun nome. Riteneva di essere di troppo fastidio a rimanere con me. E si è fatta venire a prendere saltuariamente, perchè la pandemenza è durata tanto, anzichè no. Rompendo i coglioni ma dando anche opportunità di conoscenze tra persone della stessa "sponda". Infatti con mia madre a cena, le occasioni per agganciare belle tardone, che piacciono a me, più delle giovani, che abbiamo invitato a palazzo, non sono mancate. Pure troppe! Alla fine preferivo il pompino di maddalena, che perdere tutta la notte con le signore desiderose di attaccare le camicie da notte a casa mia.
Oppure la signora come la Iside, che con mezz'ora me la sono cavata in campagna.
Mia madre in quel palazzo credo che la trans della porta accanto l'abbia trovata certamente, per farsi masturbare col tubo di carne anzichè col cazzo finto di silicone.
Non glielo ho chiesto. Ovviamente. Ma quel 24 cm x 6 magari, credo che non lo dimenticherà mai più. Poi se farà il bis, non lo saprò mai.
scritto il
2025-09-27
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