Il debito di Carla
di
artemisiae
genere
corna
Marco trafelato stava salendo nell’ufficio del proprietario e maggiore azionista della ditta in cui era dirigente senior, un pò preoccupato perchè era raro che qualcuno fosse chiamato direttamente di prima mattina per questioni urgenti. Entrò timidamente e subito la segretaria lo fece accomodare in attesa. Era una donna attraente abbastanza giovane con minigonna e camicietta d’ordinanza tipiche della ditta in cui lavoravano, il capo si sapeva avesse gusto nello scegliere le segretarie particolarmente fighe e si diceva disponibili, ma erano voci di corridoio penso l’uomo. “Può entrare adesso, prego” disse sorridendo beffarda la segretaria. Aperta la porta si trovò in un enorme ufficio con vista sulla città, divani in pelle e grandissima scrivania con due sedie, quello che non si aspettava è di vedere la moglie Carla seduta su una di esse in attesa di lui. Il direttore sentenziò” Prego ingegnere entri, prego ....si sieda li. Mi sono permesso di convocare anche sua moglie Carla per parlare insieme e spiegare la situazione creatasi e i danni”. Marco rimase interdetto, di quale situazione parlava il sig. Busca? Carla lavorava in quella ditta come lui da ormai 10 anni e non era mai successo nulla di strano, era una impiegata modello e mai aveva dato un problema. “Vede, sua moglie Carla per errore ha inviato diversi documenti a un indirizzo sbagliato, che purtroppo era quello di un concorrente affermato, non si è accorta che il suo pc era stato hackerato e lo ha collegato in modo imprudente alla rete aziendale creando una grave falla informatica. Al momento la situazione si è risolta ma sono stati sottratti dati importanti di indubbio valore ed ora bisogna risolvere. Mi spiacerebbe licenziarvi, con pieno diritto visto che il computer privato connesso era anche intestato a lei, quindi ho deciso di proporvi una soluzione. Per 6 mesi Carla cambia di ruolo e diventa provvisoriamente una delle mie segretarie personali, mi seguirà in qualche trasferta estera ed aiuterà con i nuovi clienti. Ovviamente questo ruberà tempo alla vostra vita familiare e comportarà sacrifici da entrambi ma lei non portà interferire. L’alternativa è la denuncia ed il licenziamento”. Marco rimase gelato dalla spiegazione chiara e spietata del direttore. “ Sua moglie ha già accettato la proposta da un paio di giorni, adesso rimane la sua rettifica e la sua firma qui” disse porgendo i documenti e indicando la riga a fianco della firma leggibile di Carla, lei aveva accettato capendo la situazione drastica. “Prima però deve capire cosa comporta il nuovo impegno di sua moglie. Le faccio vedere. Vieni Carla alzati” La donna si alzò in piedi con lo sguardo un pò imbarazzato e basso, girò la scrivania e si pose di fronte al direttore. “Ora spogliati e fai vedere le tue nuove mansioni. Tuo marito starà a guardare cosa hai imparato in questi giorni”. Disse perentorio guardando severamente Marco che rimase pietrificato, aveva capito al volo cosa sarebbe successo, quindi le voci di corridoio era tutte vere. Carla cominciò a sbottonarsi la gonna ed a farla scivolare a terra, slacciò i bottoni della camicietta che fini a terra anch’essa rimamendo in intimo nero semitrasparente con autoreggenti e un perizoma ridottissimo. Marco non l’aveva mai vista vestita cosi, anzi svestita cosi con quel completino che rendeva giustizia al suo culo a mandolino ed alle tette a pera consistenti che aveva. “ Vieni Carla, cominciamo con un pompino” le parole del direttore lasciarono ancora più gelato Marco, sua moglie non faceva pompini, non li aveva mai fatti neppure a lui, non poteva essere. La donna si inginocchiò davanti al direttore, cominciò a sbottonagli la patta dei pantaloni, li fece scendere e togliere completamente, poi fece lo stesso con le mutande liberando un cazzo di buone dimensioni semieretto e penzolante. Prese con la mano il pene alla base ed avvicinando la bocca cominciò a leccare la punta per poi scendere verso la base e leccare i coglioni dell’uomo “ Vedi Marco questa sarà una delle mansioni di tua moglie nei prossimi sei mesi, non hai idea di quanto sia predisposta per il lavoro” disse sorridendo mentre Marco guardava ipnotizzato la moglie succhiare quel cazzo. Carla risali e cominciò ad ingoiare la punta piano, poi un po di piu poi ancora fino ad arrivare a metà asta per poi risalire un paio di volte coprendo il cazzo di saliva ed infine estraendolo dalla bocca completamente scappellato. Roteava la lingua sul glande gonfio e rosso e lo ingoiava succhiandolo per bene, poi scendeva giu e riusciva ad accogliere in bocca quasi tutto il cazzo fino alle palle, era incredibile come agiva, sembrava una pornostar navigata dei filmini pornografici. “ Vedi quanto è brava Carla? Sarà davvero utile per i nuovi clienti, Mr Yang era entusiasta per la riunione di ieri.” Marco capi al volo che Carla aveva già preso servizio nei giorni precedenti al suo nuovo ruolo ed aveva fatto pompini anche al nuovo investitore che ieri era venuto in visita. Chissà quanti altri cazzi aveva succhiato prima di adesso mentre il suo non lo aveva mai neppure sfiorato con la bocca. “ Alzati Carla, andiamo avanti nella spiegazione, Spogliati”. disse bruscamente mr Busca. Carla si alzo in piedi e guardando il marito di sfuggita, si sganciò il reggiseno che cadde a terra liberando il suo bellissimo seno, si sfilò le mutandine rimanendo completamente nuda con solo le autoreggenti nere, era arrapantissima cosi. Marco noto che aveva la figa rasata quasi completamente, cosa che non aveva mai fatto e che i capezzoli era duri e turgidi, segno che era eccitata..... eccitata di quella situazione? Di essere costretta a fare certe cose, o forse per qualche strano motivo le piaceva essere usata cosi. Il direttore impugnava il cazzo alla base e lo teneva ben dritto mentre guardava Carla. Lei si avvicinò, si mise a cavallo dell’uomo e si abbassò lentamente permettendo alla punta del cazzo di strusciare sulle labbra della figa rasata. La cappella diventò subito lucida, segno che Carla era incredibilmente bagnata, poi il direttore puntò verso l’alto e lentamente entro metà cappella, poi un pò di piu, poi intera spari nella figa della donna ed infine abbasandosi accolse l’intero cazzo facendo aderire bene le palle al suo corpo. Stavano scopando davanti a Marco, sua moglie nuda stava scopando con il direttore, anzi forse, penso Marco, lui non era sicuramente il primo che se la era scopata in questi giorni, sicuramente anche Mr Yang l’aveva usata rimanendo soddisfatto. Pensò che non stavano usando neanche il preservativo, la stava scopando al naturale come faceva Marco e come nessun altro aveva fatto prima...o forse no. Prendeva la pillola anticoncezionale e quindi non era a rischio, però vedere cosi il cazzo entrare nella donna a pelle fece eccitare stranamente marco che subito si vergognò della cosa. Carla cominciò a muoversi ritmicamente su e giù, facendo entrare il cazzo dentro più volte, facendolo uscire quasi a far vedere la cappella e poi entrare di nuovo fino in fondo ansimando, stava godendo anche lei. L’uomo aveva cominciato a leccarle le tette a pera, le succhiava e tastava con una mano mentre con l’altra sul culo della donna dava il ritmo della scopata. Carla saltuariamente girava la testa e guardava di sfuggita il marito immobile cercando forse di capire cosa pensasse e se gli andava bene di veder la moglie scopata ed eccitata davanti a lui. Mille pensieri passavano nella testa di Carla che però era stravolta dalle sensazioni date dal cazzo del direttore che la stava stantuffando. I pensieri furono interrotti quando il direttore le prese la testa e l’abbassò infilandole la lingua in bocca, ricambiato....la donna schiuse le labbra e cominciò a limonare con passione leccandosi a vicenda in un bacio degno di un film pornografico, mai Carla aveva baciato Marco cosi, limonavano ma non cosi lussuriosamente e scandalosamente. Passarono interminabili minuti in cui i due scopavano ritmicamente quando rallentarono bruscamente. “ Alzati Carla, vai sul divano adesso. Tu Marco siediti li sul’laltro divanetto cosi vedi meglio” disse calmo ma inflessibile. Marco come inebetitò si alzo e si sedette sul divanetto di lato, mentre Carla sali con le ginocchia sui cuscini e si chinò appoggiandosi alla spalliera lasciando in alto il suo culo perfetto in bella vista. Si era posizionata a pecorina praticamente, e guardando indietro cercava imbarazzata lo sguardo di approvazione del direttore e quello del marito a lato. Aveva notato l’erezione di Marco sotto i pantaloni. “ Brava, hai imparato bene, sei una ottima collaboratrice. Adesso Marco finiamo la spiegazione. Vedo che stai apprezzando anche tu quanto è troia tua moglie e come deve obbedire bene” disse indicando la patta dei pantaloni gonfissima di Marco, che si vergognò non poco. Era eccitato dal fatto che Carla era scopata dal direttore ed adesso chissa cosa sarebbe successo, non si capacitava della cosa. Busca si era spogliato completamente della camicia, ora era nudo che camminava con il cazzo duro verso Carla posizionata oscenamente a pecora sul divano. Si abbassò leggermente e cominciò a strusciare il cazzo sulla figa della donna, poi lo infilò deciso dentro facilmente e ricominciò a stantuffarla per qualche colpo, giusto per lubrificarlo benissimo. Lo tirò fuori lentamente, lo cominciò a strusciare tra le chiappe di Carla che prontamente si chinò ancora più avanti e con le mani allargo oscenamente le natiche lasciando il bella vista la figa bagnatissima e il buco del culo che pulsava. “ Ora inculo Carla, è molto brava anche in questo adesso.” disse serio e deciso appoggiando la punta del cazzo all’ano della donna. Una spinta e lo sfintere cedette leggermente facendo entrare un pezzettino della cappella, poi una seconda e una terza e via cosi. La cappella entrò facilmente allargando il buco, poi affondò piano e alla fine l’intero cazzo era nel culo di Carla con le palle che sfioravano la figa che colava ancora. Marco era allibito, il direttore aveva inculato la moglie facilmente, lei che aveva sempre visto il sesso anale come una sporcizia ed anche nei filmettini aveva sempre rifiutato di guardare certe scene perchè innaturali. Ora stava godendo di quel cazzo, che aveva cominciato a scorrere su e giù abbastanza velocemente con rumori osceni. Carla si voltava a volte e guardava il direttore che la scopava con forza e sorrideva, poi guardava Marco di sfuggita ansimando con la bocca aperta. Stava godendo davvero di quella inculata, i capezzoli erano durissimi ed aveva una espressione stravolta dal piacere. “ A tua moglie piace essere inculata, penso lo avrai capito. Probabilmente non la conosci bene e vedrai che dopo questi sei mesi anche tu ne guadagnerai nella vostra vita”. disse con un mezzo sorriso continuando a fotterla nel culo. Marco effettivamente non conosceva quella Carla sdraiata a pecorina che faceva sesso con un altro uomo senza vergogna o almeno senza ribellarsi ma godendo di quel cazzo e di quei rapporti che Marco aveva solo sognato di fare con lei. Se il direttore avesse avuto ragione ed anche lui avesse avuto accesso ai suoi buchi in quel modo, forse forse la situazione aveva quell’unico risvolto positivo. Bussarono alla porta dell’ufficio. “Entri entri, dica pure” disse il direttore impassibile continuando a scopare il culo di Carla. La segretaria bionda entrò incurante della situazione scabrosa e ad appoggiò sulla scrivania le carte con una cartellina “ Direttore ecco i documenti richiesti per concluedere l’affare di Mr Yang. Ha bisogno di altro?” disse fermandosi davanti alla scena da film porno che stava avvenendo. “ Si Jenny, l’ingegnere ha avuto qualche problema vedendo i compiti nuovi della moglie. Aiutalo tu velocemente.” disse indicando la patta di Marco. La segretaria prontamente si avvicinò a Marco, si inginocchiò davanti a lui e cominciò a sbottonargli la patta dei pantaloni, li abbassò e poi infilando la mano nelle mutande tirò fuori il cazzo di Marco abbastanza duro per la situazione. “ Avevo ragione quindi. Siete una bella coppia voi due, oltre ad essere dei preziosi collaboratori anche un buon investimento per il sesso. Per questa volta Marco la mia segretaria provvederà al tuo problema ma che non accada più, questa era solo una spiegazione dei doveri nuovi di tua moglie come mia collaboratrice” . Jenny cominciò a leccare il cazzo duro di marco, a scappelarlo decisa e poi ad ingoiarlo facendolo scorrere su e giù con la pelle velocemente. Un pompino fantastico, come mai Carla aveva fatto, anzi come mai gli aveva anche solo toccato il cazzo con le mani. Marco durò pochissimo e venne copiosamente nella bocca di Jenny che prontamente ingoiò velocemente tutto lo sperma leccando e pulendo l’asta perfettamente e alzandosi poi soddisfatta. “ Ha bisogno di altro direttore?” disse ricomponendosi e pulendosi la bocca con un fazzolettino. “ No cara, puoi andare. Hai fatto in fretta e sei stata bravissima.” sentenziò mentre stantuffava Carla tenendola per i fianchi. Marco rimase inebetito con il fiatone e paonazzo, con il cazzo ancora abbastanza duro nonostante avesse sborrato come non mai. Carla nonostante fosse scopata dal direttore, aveva seguito la scena con la coda dell’occhio, avendo sensazioni contrastanti tra la rabbia e la gelosia. Quello era il cazzo di suo marito, e quella troia bionda aveva fatto quello che lei in tanti anni non aveva avuto il coraggio di fare per amore. Però lei stessa, anche se costretta dalle circostanze, aveva dovuto rivedere drasticamente le sue preferenze sessuali scoprendo un mondo nuovo e inaspettatamente piacevole. Si le piaceva il cazzo del direttore, le piaceva come la scopava a fondo, le piaceva quando Jenny le aveva insegnato a succhiare insieme il di lui cazzo e quando il direttore le aveva ordinato di fare lo stesso qualche giorno con quello di mr Yang di fronte ad altre persone. Pensò che avrebbe dovuto rivedere anche la vita sessuale con Marco perchè lei stessa era cambiata e non le bastava più quello che aveva, voleva altro dal marito in primis. E se lo sarebbe preso prima o poi, prima che qualcun altra lo avesse al posto suo. Improvvisamente il direttore rallentò il ritmo e fece uscire il cazzo dal culo di Carla con uno schiocco. “ Caro Marco vedo che Jenny è stata brava con te. Non credere però che Carla sia meno brava, anzi forse lo è di più. Vieni Carla finisci il pompino” e cosi dicendo fece alzare la donna e sederla sul bordo del divanetto a gambe larghe mentre ansimando si riprendeva dalla inculata precedente. Carla si trovo il cazzo davanti al viso bello duro e non esitò un attimo a cominciare a leccare la cappella avidamente e con gusto, ingoiando il membro su e giù velocemente. Il direttore impugno il suo cazzo e cominciò a segarlo velocemente, al che Carla apri la bocca e allungò la lingua a lambire la parte inferiore della cappella. Pochi secondi e lo sperma cominciò a uscire abbondante dalla punta del pene, inondando la lingua di Carla, le labbra e parte del viso. Carla ricevette i primi fiotti in gola e si vide chiaramente che stava ingoiando tutto sotto gli occhi stupefatti del marito. Lei a cui non piacevano i pompini e che al massimo giocava con il cazzo di Marco quando sborrava spalmando solo lo sperma e mai neanche annusandolo, ora lo stava ingoiando golosa senza problemi, anzi sembrava le piacesse molto. Cominciò a leccare bene la cappella per pulirla mentre il liquido seminale le colava dai lati delle labbra e scorrendo la bocca sul lato del cazzo incrociò lo sguardo del marito basito. Probabilmente non si sarebbe mai aspettato da lei un pompino con ingoio cosi palese e sensuale, magari sicuramente lo avrebbe sempre desiderato ma mai immaginato che la moglie lo facesse davanti a lui ad un altro uomo. La pulizia andò avanti per un tempo infinito con Carla che leccava senza sosta il cazzo del direttore e lui che la elogiava spingendo la testa della donna per fargli ancora ingoiare fino alle palle il membro. Marco guardava ancora e non credeva, si chiedeva chi era quella Carla che stava spompinandoil direttore, era sua moglie o una sosia? “ Ok adesso possiamo rivestirci e firmare il contratto. Adesso Marco hai capito cosa comporta il nuovo lavoro di tua moglie e i suoi doveri di sesso e non, nei confronti dell’azienda per il risarcimento”. Marco velocemente cerco alla ben che meglio di infilare il cazzo ancora duro nei pantaloni riuscendo a malapena a chiudere la patta. Alzò il viso e si trovò di fronte a pochi centimetri quello di Carla che lo fissava ancora nuda. La donna avvicino le labbra al marito e lo baciò con passione infilando la lingua nella sua bocca e rotendola, scambiando un french kiss passionale quanto fugace, per poi staccarsi velocemente e cominciare a rivestirsi in modo ordinato, prima le mutandine ed il reggiseno e poi il resto della divisa. Il direttore di spalle non si accorse del gesto veloce di Carla. Marco rimase un secondo fermo prima di alzarsi e sedersi di nuovo a fianco della moglie. Il bacio era stato esplosivo, non era quello solito di Carla del mattino o di quando scopavano, era della nuova Carla che gli faceva capire che era cambiata....ma forse lo amava ancora di più e non voleva che lui pensasse di perderla per il sesso. Marco firmò il documento. “ Ora può andare ingegnere. Sua moglie rimane per finire le pratiche burocratiche, rimane sempre una segretaria e non ha solo compiti speciali. Buongiorno”. Marco aprì la porta e fece per uscire dallo studio ma prima rivolse lo sguardo a Carla che si era voltata e aveva mimato con le labbra qualche parola. Ti amo. Aveva letto bene Marco. Chiuse la porta e passando incrociò il sorriso di Jenny che era al pc per finire le pratiche, probabilmente era piaciuto anche a lei il fugace pompino di poco fa, in fondo Marco aveva un bel cazzo a dire di sua moglie. Tornando a lavoro si chiedeva cosa sarebbe successo la sera a casa con Carla da soli.
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Commenti dei lettori al racconto erotico