Hime e il suo mondo/1

di
genere
trio

FURIO
E’ un caldo sabato pomeriggio di metà luglio al centro commerciale. Hime è venuta ad acquistare qualche costumino da indossare al mare il mese prossimo, quando potrà finalmente trascorrere due settimane di ferie a Riccione, come tutti gli anni. Ha fatto incetta di microbikini, tanga e perizoma… A Hime piace stendersi sulla sabbia sotto l’ombrellone, di fianco al marito Fausto, e offrire la vista del suo corpo coperto solo da quei microscopici lembi di stoffa agli uomini presenti sulla spiaggia, osservando di nascosto le loro reazioni da dietro le lenti a specchio degli occhiali da sole. Fin da ragazzina Hime è sempre stata esibizionista, e Fausto ha scoperto ben presto questo suo lato e la asseconda in tutto e per tutto e anzi la incoraggia. Il suo punto di forza è indubbiamente un lato b da urlo, slanciato e rotondo com’è, mentre davanti si lamenta di avere poco seno. I capezzoli birichini, però, le si induriscono ancora prima di stimolarli, quando le vengono certe fantasie.
Col marito ha un’intesa perfetta e al mare, quando è il momento, senza bisogno di scambiarsi una parola, lei si volta a pancia in giù, si slaccia il reggiseno e Fausto le stende l’olio solare sulla schiena, sulle natiche lasciate scoperte dal tanga e infine sulle cosce con movimenti lenti e studiati, rallentando e soffermandosi a lungo man mano che la mano si avvicina al solco tra le natiche. In quei momenti, in spiaggia ogni attività rallenta, il tempo è come se si fermasse, e la tensione è palpabile: le occhiate degli uomini si fanno sempre meno furtive, mentre sull’arenile riecheggiano le voci stridule delle loro compagne che li richiamano con qualche pretesto per fargli distogliere lo sguardo. Nei loro toni di voce si percepisce la rabbia a stento trattenuta mentre tra sé e sé maledicono la sgualdrina… Pure i bambini avvertono la tensione, anche se non se la sanno spiegare, mentre quel furbo del bagnino si gode la scena dall’alto della sua postazione sorridendo sotto i baffi…
Di questo fantastica Hime che nel frattempo, ultimati gli acquisti, si è seduta a un tavolino in un bar del centro commerciale e ha ordinato un caffè. Il locale è piuttosto defilato, e con suo marito sono intesi che si rivedranno lì. Lui, mentre Hime provava i costumi indugiando a lungo a rimirarsi nello specchio del camerino e scattandosi qualche selfie da pubblicare poi su Instagram, è andato a farsi un giro da Mediaworld per dare un’occhiata alle ultime novità in fatto di smartphone e videocamere. A Hime, quando è particolarmente eccitata, piace farsi riprendere da lui mentre si masturba con le dita o con qualche giocattolo in brevi filmati che pubblicano poi su Onlyfans, dove Hime ha un discreto seguito.
Nell’attesa, Hime estrae dalla borsetta il tascabile che sta leggendo, “Emmanuelle”, e si immerge nella lettura. Indossa un miniabito fucsia molto corto, e sotto ha solo un perizoma dello stesso colore, niente reggiseno. La lettura del libro le procura subito una certa eccitazione, che si manifesta con una sensazione di umido tra le gambe che lei ben conosce… Inizia a muoversi sulla sedia per sistemarsi meglio, accavalla una gamba, poi l’altra, poi di nuovo la prima… Finisce che non accavalla più le gambe ma le tiene unite, anzi, leggermente scostate. A causa dei movimenti, il miniabito si è sollevato ancor più, lasciando intravedere il perizoma.
Quando Hime alza un attimo gli occhi dal libro ha un tuffo al cuore: un uomo piuttosto anziano, sulla settantina giudica lei, è seduto al tavolino di fronte, e i suoi occhi sono fissi proprio sulla sua femminilità! Le gambe le si chiudono di scatto e per un attimo rimane come paralizzata… È solo un attimo, però, perché la sua natura di esibizionista riprende subito il sopravvento. L’uomo ha un aspetto signorile e ben curato, e le sorride sornione ma niente affatto ironico, un sorriso di apprezzamento discreto, appena accennato.
Hime finge di rituffarsi nella lettura, e intanto si muove continuamente sulla sedia e scosta di nuovo le gambe, dapprima impercettibilmente, poi sempre di più… Di tanto in tanto alza gli occhi dalla pagina, all’inizio volgendoli attorno come distratta, poi cominciando a fissare quelli dell’uomo (che dal canto suo non ha mai staccato gli occhi da lei) dapprima per un attimo e come per caso, poi sempre più a lungo e sfacciatamente… Fin da ragazza, Hime ha sempre sognato di sedurre uomini maturi, almeno una ventina d’anni più di lei, e ora che ha superato da un po’ i 45 una delle sue fantasie, ultimamente sempre più ricorrente, è quella di fare l’amore con suo marito cavalcandolo mentre un settantenne ancora prestante prende ad accarezzarle le natiche da dietro per poi appoggiarsi dieto di lei con l’arnese bello duro e venire alla fine schizzandola sulla schiena, senza penetrazione. La parte più eccitante della fantasia, però, è che l’uomo in questione sia disposto a pagare profumatamente il privilegio che lei gli offre…
A spezzare l’incantesimo ci pensa Fausto, che nel frattempo ha finito il giro da Mediaworld e la raggiunge al bar, si china su di lei e la bacia, prima di sedersi a sua volta. Lei nel frattempo si è ricomposta in fretta ma Fausto, che ha imparato a conoscerla, ha notato la manovra e ha capito che Hime è turbata. Uno sguardo attorno gli basta per rendersi conto della situazione.
“Stavi dando spettacolo a quel signore, vero?” le sussurra all’orecchio sorridendo. Lei abbassa gli occhi, sorride a sua volta impercettibilmente e non nega… Fausto è al corrente della fantasia sessuale della moglie, che negli ultimi tempi sembra diventata quasi un’ossessione talmente di frequente gliene parla.
“Vuoi che lo inviti al nostro tavolo?” le chiede. Hime non risponde e fissa l’uomo, sembra indecisa. Fausto prende in mano la situazione, si alza e raggiunge l’uomo al suo tavolino mentre Hime osserva. I due parlottano un po’, dopodiché si alzano e la raggiungono. “Hime, ti presento Furio” dice Fausto. “Piacere, Hime”. Sorrisi e stretta di mano, poi inizia un’amabile conversazione dove Hime ha modo di apprendere che Furio è un ex dirigente di banca in pensione, vedovo da qualche anno e senza figli, e che in sostanza si gode la vita. È Fausto infine a venire al punto. “Furio si è offerto di soddisfare la tua fantasia, Hime. Che ne dici? Lo invitiamo a casa nostra?”. Hime è un po’ sorpresa, non si aspettava che le cose prendessero una simile accelerazione. Ma quella è la tipica occasione da cogliere al volo, pensa subito: quando mai si ripresenterà? L’uomo è distinto e anziano, proprio come lei aveva sempre sognato. “Volentieri” risponde. “Bene, allora andiamo” rompe gli indugi Fausto e si alza, subito seguito dagli altri due. Fausto dà indicazioni a Furio su dove trovarsi all’uscita dal parcheggio con le rispettive auto, di modo che lui possa seguirli. Hime nota che l’argomento soldi non è stato nemmeno sfiorato, e ne fa cenno a Fausto non appena rimangono soli. “Non ti preoccupare, ci penso io, ok?”. “Ok” risponde Hime, sollevata al pensiero che dell’aspetto economico si occuperà il marito. Non avrebbe certo mai trovato il coraggio di accennarne lei a Furio…
Ora sono seduti nel salotto di casa, ognuno con in mano il suo drink. Fausto e Hime sul divano, Furio, che li ha seguiti con la sua auto sportiva, sulla poltrona di fronte a loro. Fausto ha una mano sul ginocchio di Hime, che ha accavallato le gambe e dopo un’iniziale titubanza sembra sciogliersi ed essere sempre più a suo agio in quell’atmosfera, soprattutto dopo che ha mandato giù il suo secondo spritz. La mia fantasia sta per diventare realtà, pensa tra sé, e lo desidero con tutta me stessa. Dentro di sé è grata per questo a Fausto, e quando il marito infine le sussurra: “Vai a prepararti, io e Furio ti aspettiamo in camera”, Hime si alza senza la minima esitazione, depone il bicchiere sul tavolino e si dirige con passo studiato, ma che ai due uomini appare del tutto naturale, verso il bagno. E’ consapevole, naturalmente, che gli sguardi dei due uomini sono fissi sul movimento delle sue natiche, e ciò la rende fiera e le procura eccitazione.
Quando appare in camera è nuda, tranne che per un paio di autoreggenti nere e le Louboutin ai piedi. Uno sguardo le basta per cogliere la situazione: suo marito è steso nudo sul letto, con le mani dietro la testa. Furio è seduto nella poltroncina all’angolo, in penombra, anch’egli già nudo. L’unica luce è quella del comodino.
Hime si dirige verso il letto e si stende di fianco al marito. Fausto per prima cosa le prende il viso tra le mani e le stampa un lunghissimo bacio sulla bocca, accarezzandole al contempo le guance, il collo e i capelli. Poi inizia ad accarezzarla sui fianchi, sul seno e sul resto del corpo, continuando al contempo a baciarla sulle labbra, sul collo e dietro le orecchie, tutti punti molto sensibili per Hime. Hime ci mette sempre del tempo a scaldarsi, ma Fausto sa bene come fare, la loro intesa è stata fin quasi da subito perfetta. A un certo punto Hime infatti non resiste più, ha bisogno di sentirsi penetrata e lo fa prendendo lei l’iniziativa, perché Hime è una vera forza della natura, e una volta partita niente e nessuno può fermarla. Si pone a cavalcioni di Fausto, gli afferra l’arnese indurito all’inverosimile e in un attimo se lo infila nella sua natura già fradicia di umori. Il cazzo penetra con facilità fino in fondo, e a questo punto Hime inizia a muoversi, dapprima lentamente, poi accelerando man mano i movimenti. Le mani di Fausto la ghermiscono alla vita aiutandola nel su e giù. Fausto deve staccarla un attimo per non venire, ma lei lo reclama di nuovo quasi subito. Quando glielo infila di nuovo, Hime ha una sorpresa: una mano che non è di suo marito si è posata su una delle sue natiche e la accarezza e stringe delicatamente, per poi passare all’altra. Presa dall’eccitazione, si era praticamente dimenticata di Furio!
Il membro di Fausto va ora avanti e indietro instancabile nella fregna di sua moglie Hime come uno stantuffo mentre le sue mani le stringono i fianchi a tenaglia facendola andare su e giù. La mano sinistra di Furio, intanto, continua ad accarezzarle sapientemente le natiche. Hime intuisce senza bisogno di voltarsi che la sua mano destra è impegnata in altro modo… Subito dopo, infatti, avverte la verga incandescente di Furio strofinarsi sulle sue natiche mentre lui si appoggia su di lei da dietro e le ghermisce a sua volta i fianchi. Hime è stupita: non sospettava che un uomo anziano come Furio potesse avere un’erezione simile. Il merito dev’essere almeno in parte mio, ragiona tra sé e sé, e questo non fa che aumentare ancora di più la sua eccitazione. Hime ormai sta per lasciarsi andare ma… rimane di stucco sentendo la punta del glande di Furio premere sul suo buchetto. Hime si volta di scatto a guardare Furio, il quale non accenna minimamente a ritirarsi. Chiede con lo sguardo soccorso a Fausto, ma questi, dopo un attimo di esitazione, la attira di scatto a se baciandola e trattenendola, e Hime capisce che lo sta facendo per facilitare la manovra di penetrazione a Furio. Hime è sbalordita ma non osa ribellarsi: il glande di Furio si fa strada lentamente ma inesorabilmente nel suo buchetto. Non le è granché di conforto l’accorgersi che è protetto dal preservativo: come diavolo avrà fatto furio a infilarselo? si chiede... Quando il cazzo è penetrato del tutto, Furio si ferma per darle modo di abituarsi alla sensazione. Hime non è più vergine nemmeno lì, ma ha sempre avuto bisogno di molta preparazione, per non dire poi che nessun uomo che non sia Fausto ha mai visitato il suo buchetto… Stavolta, invece, tutto è stato fatto senza la minima lubrificazione se non quel po’ di saliva… Il bruciore all’inizio è quasi insopportabile, ma poi pian piano si fa strada una sensazione che lei ben conosce. I muscoli dello sfintere si rilassano e il membro di Furio può proseguire la penetrazione, molto lentamente, fino a entrarle dentro quasi del tutto. Sembra una sbarra di ferro rovente, e Hime si chiede come fa a sopportarlo, eppure non si sogna di ribellarsi. Per tutto questo tempo, Fausto ha mantenuto salda la sua erezione nella figa di lei. A questo punto i due uomini iniziano a muoversi lentamente dentro di lei, in breve la coordinazione dei loro movimenti si fa perfetta. Hime non si trattiene più, le sensazioni che prova sono sconvolgenti, si tratta di qualcosa che non ha mai sperimentato prima. Il pensiero di quello che sta facendo le fa perdere letteralmente la testa, il suo respiro si fa affannoso, i gemiti insistenti, sente il piacere montarle dentro istante dopo istante, ancora pochi attimi ed esplode infine in un orgasmo straziante e prolungato, all’unisono coi fiotti di sperma che Fausto e Furio rilasciano copiosamente dentro di lei. I tre sono venuti praticamente nello stesso istante, e Fausto nel momento culminante ha conservato la lucidità necessaria per premere con forza la sua mano sulla bocca di Hime: le sue urla si sarebbero altrimenti sentite in tutto il vicinato…
Hime si accascia esausta a corpo morto su suo marito, che prende subito ad accarezzarle dolcemente i fianchi e a baciarla, mentre Furio si sfila. E’ semplicemente sbalordita. Il cuore le batte forte ancora a lungo. Non ha il coraggio di guardare negli occhi Fausto: non appena Furio se ne sarà andato, si dice, dovrò chiedergli una spiegazione. Furio nel frattempo si è già alzato e rivestito. Hime non ha il coraggio nemmeno di voltarsi. Capisce che se ne sta andando quando sente il rumore della maniglia della porta e vede Fausto rispondere con la mano al suo cenno di saluto. La porta si è appena richiusa quando Hime d’istinto si volta e lo chiama. La porta si riapre e Furio fa capolino con la testa. “Grazie per avermi inculata così bene” dice Hime, e si rituffa tra le braccia di Fausto.
Dopo essere rimasti soli, Hime trova il coraggio di alzare la testa e di fissare i suoi occhi in quelli del marito. Senza bisogno che lei gli chieda nulla, Fausto le spiega che in un primo momento anche lui era rimasto sbalordito quando si era accorto delle manovre di Furio e della situazione che si andava delineando. È stato l’istinto, le dice, a fargli stringere di colpo a sé Hime per facilitargli la manovra di penetrazione: si era reso conto in quel momento, a suo dire, che questa era la vera volontà inespressa di Hime e il suo desiderio inconscio quando lei le confessava con insistenza quella sua fantasia… Hime è un po’ perplessa al riguardo, ma alla fine deve riconoscere onestamente che Fausto potrebbe anche aver visto giusto… Un ultimo, stretto abbraccio al marito, poi si alza per andare in bagno. Mentre passa accanto alla poltroncina dove era seduto Furio, qualcosa attrae la sua attenzione: sono due biglietti di banca da 500 euro, un taglio che Hime non aveva mai visto prima… Hime li prende, li gira e rigira tra le mani, li fa vedere a Fausto sventolandoli mentre un sorriso smagliante le compare sulle labbra e il suo pensiero vola alla borsetta che ha visto un paio d’ore prima in una vetrina al centro commerciale…
Già le sembra che il culetto le bruci un po’ meno...
scritto il
2025-09-05
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