Una sega all'alba
di
gabry
genere
masturbazione
Come tutte le mattine sono uscito molto presto per la solita corsetta tra la pineta e spiaggia. Arrivo in macchina sulla strada, prima di scendere metto le scarpette, in quel momento arriva un'altra macchina, si ferma qualche metro davanti a me, scende un ragazzo che non distinguo, era quasi buio, s'incammina verso il mare, intanto dopo aver messo le scarpette, m'incammino anch'io, praticamente facciamo la stessa strada. Ogni tanto si
gira per vedere se lo seguo, si avvia verso la pineta. Ormai seguo lui, nella pineta si
ferma, mi saluta, rispondo, tira giù i pantaloncini, aveva il cazzo eretto, un cazzo molto grosso e molto bello, lo impugno non mi stava nella mano, lui prende il mio ci
seghiamo a vicenda. Ci piace troppo quello che stiamo facendo, di colpo si irrigidisce,
comincia a sborrare, non ne faccio cadere una goccia, resta tutta nelle mani ed insisto
a segarlo passando anche sul glande. Sta godendo moltissimo, continuo si piega per divincolarsi, non lo lascio, continua a sborrare, si rilassa io continuo, era troppo bello segarlo, il suo cazzo è avvolto dalla sborra. Io eccitato ma non voglio sborrare,
Si vede uno spicchio di sole sorgere, insisto, quasi vorrei prenderlo in bocca, ci rinuncio, non lo conosco. Finalmente comincia a perdere turgidità, con la mano sporca della sua sborra finisco di segarmi e sborro anch'io. Mi dice che l'ho fatto morire.
Rispondo che è piaciuto anche a me, gli faccio i complimenti per il cazzo, ci salutiamo
ed inizio a correre, le gambe mi dicono di no, cammino, il sole ormai è sorto, color
arancio. Vorrei leccarmi la mano ancora con qualche traccia di sborra, non lo faccio,
proseguo il cammino, non posso tornare a casa prima della solita ora di corsa e poi devo
sudare altrimenti posso destare sospetti. Eseguo tutto alla lettera, il pensiero di quel
cazzo mi segue. Non sono gay, mi piacciono entrambe le cose, dubito però se invece del
ragazzo la mattina avessi incontrato una ragazza, non so se sarebbe stata la stessa cosa.
gira per vedere se lo seguo, si avvia verso la pineta. Ormai seguo lui, nella pineta si
ferma, mi saluta, rispondo, tira giù i pantaloncini, aveva il cazzo eretto, un cazzo molto grosso e molto bello, lo impugno non mi stava nella mano, lui prende il mio ci
seghiamo a vicenda. Ci piace troppo quello che stiamo facendo, di colpo si irrigidisce,
comincia a sborrare, non ne faccio cadere una goccia, resta tutta nelle mani ed insisto
a segarlo passando anche sul glande. Sta godendo moltissimo, continuo si piega per divincolarsi, non lo lascio, continua a sborrare, si rilassa io continuo, era troppo bello segarlo, il suo cazzo è avvolto dalla sborra. Io eccitato ma non voglio sborrare,
Si vede uno spicchio di sole sorgere, insisto, quasi vorrei prenderlo in bocca, ci rinuncio, non lo conosco. Finalmente comincia a perdere turgidità, con la mano sporca della sua sborra finisco di segarmi e sborro anch'io. Mi dice che l'ho fatto morire.
Rispondo che è piaciuto anche a me, gli faccio i complimenti per il cazzo, ci salutiamo
ed inizio a correre, le gambe mi dicono di no, cammino, il sole ormai è sorto, color
arancio. Vorrei leccarmi la mano ancora con qualche traccia di sborra, non lo faccio,
proseguo il cammino, non posso tornare a casa prima della solita ora di corsa e poi devo
sudare altrimenti posso destare sospetti. Eseguo tutto alla lettera, il pensiero di quel
cazzo mi segue. Non sono gay, mi piacciono entrambe le cose, dubito però se invece del
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