Mio suocero Germano
di
Grazia25
genere
incesti
Sono Grazia, di 25 anni, sposata con Marcello da 3 anni, di un anno più grande di me. Mio suocero, Germano, di 45 anni, uomo molto smart, in quanto sposato giovanissimo perché aveva messo incinta la sua donna, con cui poi si è sposato. La loro storia d'amore è durata solo 12 anni con la separazione e l'affido di Marcello al padre. Ho conosciuto Marcello negl'ultimi anni di scuola superiore, avevamo raggiunto un notevole affiatamento e intesa, per cui la nostra relazione si è trasformata in qualcosa di più forte. Il sesso era la nostra passione, trascorravano molto tempo nella ricerca del piacere. La nostra alcova era il letto matrimoniale di casa sua, quasi sempre libera e disponibile di giorno in quanto mio suocero era molto impegnato al lavoro. Marcello spesso mi parlava del padre, delle sue relazioni amorose, che poi erano quelle che lo avevano portato alla rottura del suo matrimonio. Una vita sessuale molto intensa, uno stile libero, di amatore che aveva trasmesso al figlio. In effetti il mio rapporto con Marcello è risultato molto soddisfacente, insomma a dirla breve, godiamo da pazzi. Mio suocero Germano, per essere obiettiva è un bell'uomo, fisicamente attraente, una persona molto intrigante, cerca sempre il contatto fisico con le persone, e spesso lo fa anche con me. Quando mi tocca, mi trasmette turbamento, mi accarezza la mano, con il suo fare molto delicato e intraprendente che lascia intendere tante cose. So che gli piaccio, me lo dice anche Carmelo, a riprova delle sue battute a sfondo sessuale, anche rivolte a me. Negli ultimi periodi io e Carmelo avevamo decisero di convivere, temporaneamente a casa sua, cioè del padre, non essendo ancora in grado di sostenerci autonomamente. Una sera Carmelo era fuori per un incontro conviviale con alcuni dei suoi amici più intimi. Per cui ad un certo orario andai a letto, nell'attesa che sarebbe rientrato quanto prima. Quasi subito presi sonno, favorita anche dalla poca luce che filtrava dalla finestra, causa maltempo che perversava. Ad un certo punto sentii una presenza umana avvicinarsi. Nel dormiveglia pensai:
"Ecco è rientrato Carmelo".
Con una mano alzai le lenzuola e si accovacciò alle mie spalle, iniziandomi subito ad accarezzarmi, come era il suo solito. Dai suoi atteggiamenti era chiaro che voleva fare sesso. La sua mano scivolo sotto la mia biancheria intima, accarezzandoti Le parti intime, mentre apprezzavo l'erezione che premeva sul mio sedere. Non avevo scelta, dovevo accontentarlo. Mi girai verso di lui, non riuscivo a intravederlo, sentivo solo il suo ansimare, la stanza era totalmente immersa nel buio. Lo volevo baciare, ma non ne ebbi tempo, si precipito sulle mie tette per succhiarle e baciarle. Si pose sopra di me, mi allargo le gambe e inizio ad accarezzarmi nell'interno cosce. Non era esattamente il suo modo di fare, ma non ci feci molto caso. Mentre gioivo per le sue carezze e i suoi baci, una strana sensazione mi assali, c'era qualcosa di strano, qualcosa che non tornava. Allungai la mano sul comodino e accesi la luce della lampada.
"Germano!!!" gridai!
"Cosa ci fai nel mio letto?"
Colto su fatto mi rispose:
"Lo so sto sbagliando, ma non ho resistito", "Aspettavo tanto questo momento".
"Ma Germano da un momento all'altro potrebbe rientrare Carmelo, cosa direbbe se ci trovasse in questa situazione? "
Rispose:
"Tranquilla, mi ha chiamato al telefono e mi ha detto di riferirti che rientrerà tardissimo"
E mentre discutevamo di questo Germano continuava a baciarmi I miei seni, incurante della mia reazione.
"Germano, smettila per favore. Non mi puoi fare questo, sono la ragazza di tuo figlio".
Le mie mani erano bloccate dalle sue, per cui mi era difficile svincolarmi da quella posizione.
Mi disse:
"Vedrai ti piacerà, dammi solo una possibilità"
"Germano, non puoi convincermi con queste parole"
E lui:
"Dammi solo qualche minuto e ti convincerò"
Vidi il suo capo scivolare tra le mie gambe, con le mani mi teneva larghe le gambe, quando sentii le sue labbra, la lingua adagiarsi sulla mia figa. Pensai:
"Oddio, come fa a sapere che è la cosa che più mi piace?"
La sua lingua accarezzava dolcemente le labbra della vagina, ad ogni tocco sul clitoride tremavo e sussultavo. Ero fuori controllo, mi aveva convinto. Posai le mani sul suo capo in segno di approvazione, desideravo che non smettesse mai, tremavo dal piacere, la mia figa era un lago di umori. Il suo scopo era quello di farsi una dolce scopata con me. Ero un po' confusa su come comportarmi e decidere di lasciarmi andare. D'altronde fino a quel momento aveva dimostrato di essere un ottimo seduttore. Pensai: - Cosa vuoi che sia una piccola trasgressione con mio suocero.
Ok, gli dissi:
"Su dai, mio caro suocero, fammi vedere come sai amare"
Lo tirai su fino a sentire la punta del suo membro toccare la mia figa. Ci bolle poco per farlo scivolare dentro di me, avevo la figa totalmente lubrificata dai miei umori.
Mi baciò sulla bocca e si strinsi a me. Cominciò con i suoi affondi poderosi, mi sentivo piena del suo membro, che mi provocava sussulti in continuazione. Mi prese in varie posizioni, mi rigirava in continuazione, sentivo il suo membro sbattere contro il collo dell'utero, mi riempiva di orgasmi in successione. Era quasi come se conoscesse le mie abitudini tanto da pensare che qualche volta mi abbia spiata quando facevo sesso con suo figlio. Con quelle sue grandi mani mi reggeva i seni, quando sopra di lui guidavo gli affondi.
Gli ricordai di non venirmi dentro, non perché non usassi l'anticoncezionale, perché non potevo accettare che il padre del mio ragazzo mi venisse dentro. Dopo aver goduto dell'orgasmo più profondo, lo invitati ad avvicinarsi a me e ad offrirmi tra le mani il suo membro ancora eretto e duro. Un po' di manipolazione e mi erutto tutto il suo seme su di me, tra il volto e i seni.
Avevo la certezza che fosse un grande amatore, ma ora posso dire che ne è valsa la pena.
"Ecco è rientrato Carmelo".
Con una mano alzai le lenzuola e si accovacciò alle mie spalle, iniziandomi subito ad accarezzarmi, come era il suo solito. Dai suoi atteggiamenti era chiaro che voleva fare sesso. La sua mano scivolo sotto la mia biancheria intima, accarezzandoti Le parti intime, mentre apprezzavo l'erezione che premeva sul mio sedere. Non avevo scelta, dovevo accontentarlo. Mi girai verso di lui, non riuscivo a intravederlo, sentivo solo il suo ansimare, la stanza era totalmente immersa nel buio. Lo volevo baciare, ma non ne ebbi tempo, si precipito sulle mie tette per succhiarle e baciarle. Si pose sopra di me, mi allargo le gambe e inizio ad accarezzarmi nell'interno cosce. Non era esattamente il suo modo di fare, ma non ci feci molto caso. Mentre gioivo per le sue carezze e i suoi baci, una strana sensazione mi assali, c'era qualcosa di strano, qualcosa che non tornava. Allungai la mano sul comodino e accesi la luce della lampada.
"Germano!!!" gridai!
"Cosa ci fai nel mio letto?"
Colto su fatto mi rispose:
"Lo so sto sbagliando, ma non ho resistito", "Aspettavo tanto questo momento".
"Ma Germano da un momento all'altro potrebbe rientrare Carmelo, cosa direbbe se ci trovasse in questa situazione? "
Rispose:
"Tranquilla, mi ha chiamato al telefono e mi ha detto di riferirti che rientrerà tardissimo"
E mentre discutevamo di questo Germano continuava a baciarmi I miei seni, incurante della mia reazione.
"Germano, smettila per favore. Non mi puoi fare questo, sono la ragazza di tuo figlio".
Le mie mani erano bloccate dalle sue, per cui mi era difficile svincolarmi da quella posizione.
Mi disse:
"Vedrai ti piacerà, dammi solo una possibilità"
"Germano, non puoi convincermi con queste parole"
E lui:
"Dammi solo qualche minuto e ti convincerò"
Vidi il suo capo scivolare tra le mie gambe, con le mani mi teneva larghe le gambe, quando sentii le sue labbra, la lingua adagiarsi sulla mia figa. Pensai:
"Oddio, come fa a sapere che è la cosa che più mi piace?"
La sua lingua accarezzava dolcemente le labbra della vagina, ad ogni tocco sul clitoride tremavo e sussultavo. Ero fuori controllo, mi aveva convinto. Posai le mani sul suo capo in segno di approvazione, desideravo che non smettesse mai, tremavo dal piacere, la mia figa era un lago di umori. Il suo scopo era quello di farsi una dolce scopata con me. Ero un po' confusa su come comportarmi e decidere di lasciarmi andare. D'altronde fino a quel momento aveva dimostrato di essere un ottimo seduttore. Pensai: - Cosa vuoi che sia una piccola trasgressione con mio suocero.
Ok, gli dissi:
"Su dai, mio caro suocero, fammi vedere come sai amare"
Lo tirai su fino a sentire la punta del suo membro toccare la mia figa. Ci bolle poco per farlo scivolare dentro di me, avevo la figa totalmente lubrificata dai miei umori.
Mi baciò sulla bocca e si strinsi a me. Cominciò con i suoi affondi poderosi, mi sentivo piena del suo membro, che mi provocava sussulti in continuazione. Mi prese in varie posizioni, mi rigirava in continuazione, sentivo il suo membro sbattere contro il collo dell'utero, mi riempiva di orgasmi in successione. Era quasi come se conoscesse le mie abitudini tanto da pensare che qualche volta mi abbia spiata quando facevo sesso con suo figlio. Con quelle sue grandi mani mi reggeva i seni, quando sopra di lui guidavo gli affondi.
Gli ricordai di non venirmi dentro, non perché non usassi l'anticoncezionale, perché non potevo accettare che il padre del mio ragazzo mi venisse dentro. Dopo aver goduto dell'orgasmo più profondo, lo invitati ad avvicinarsi a me e ad offrirmi tra le mani il suo membro ancora eretto e duro. Un po' di manipolazione e mi erutto tutto il suo seme su di me, tra il volto e i seni.
Avevo la certezza che fosse un grande amatore, ma ora posso dire che ne è valsa la pena.
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