Una vacca speciale nei pascoli trentini : i tre pastori e la docile vacca

di
genere
etero

Arrivati a 52 anni sfido chiunque ad avere la forza e l’entusiasmo erotico della gioventù, questo vale per tutti e anche per la nostra Eme che però, tra un’opera di volontariato e una preghiera non disdegna un bel cazzo tra le chiappe.Tenere il conto di una donna così focosa è difficile, probabilmente neanche lei sa quanti ne ha presi fino ad oggi anche se stima siano qualche migliaio diversi, di tutti i colori, dimensione e durezza.Oggigiorno la sua attività si è ridotta a circa 3/4 nuovi al mese senza considerare una ripassata agli uccelli che sono già suoi estimatori.Questo sarà dovuto al calo di voglia o al fatto che ormai nel circondario la maggior parte se l’è passata? La risposta è semplice se si ascoltano i commenti di chi ogni giorno se la sbatte.
Adesso vi racconto un’altra avventura che mi è stata riferita dal mio amico GIACOMO, pastore della val Cadino.Era il primo pomeriggio di una calda giornata estiva di fine giugno 2025, Eme insieme ad un suo amico arrivano al passo Manghen per fare due passi. Arrivati al laghetto prossimo al rifugio Eme accusava già stanchezza (vista la sua stazza direi che ci sta tutta), si siede sulle rive del lago e il suo compagno, carico di energia (da sfogare in cammino invece di sfogarla con la vacca!), continua il giro dando appuntamento alla signora per le 18.00.Giacomo che si trovava nei pressi ascoltato il dialogo tra i due attese che l’amico si allontanasse per avvicinarsi alla signora grassa, da lui allora sconosciuta, e scambiare due parole.Dopo circa mezz'ora di ciacole Giacomo le propone di visitare la stalla e il suo bestiame più vecchio al suo interno, stalla che si trovava a soli 15 minuti di cammino.Giunti alla stalla in quasi 45 minuti con Eme ansimante che trasudava dalle chiappe e dalle cosce, la spinse sul fieno e prima che lei potesse realizzare ciò che stesse accadendo le era già sopra col il cazzo fuori dai pantaloni.La vacca umana non si lasciò scappare l’occasione, fecero sesso in varie posizioni e in tutti i buchi, la mise infine nel piccolo recinto per le vacche singole con la testa in avanti verso la mangiatoia immobilizzandola con le sbarre di ferro.Continuò ad usarla così fino a che giunse all’orgasmo. Anche dopo esserle venuto in bocca la lasciò un’altra mezz'ora nuda legata nella stalla fino a che rientrarono i suoi due compagni pastori che poterono anche loro godere della nuova vacca.L’idea iniziale dei pastori era quella di tenersela in stalla per un po 'di giorni, nuda accanto alle vere vacche e provare a mungerla, ma impietositi della contrarietà di Eme la lasciarono andare sul far della sera.Confidenzialmente Giacomo mi raccontò l’accaduto descrivendomi la vacca, il suo fisico e il suo tatuaggio. Fu da questi dettagli che capii che si trattava della nostra Eme.
Come sempre ogni riferimento a persone e fatti è volontariamente realistico.
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scritto il
2025-07-24
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