Una vacca speciale nei pascoli trentini
di
Mark92
genere
etero
Nella ridente e verdeggiante valle del Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino, vive una signora 52enne conosciuta in paese come pia e devota, che oltre a lavorare come OSS per una cooperativa, passa parte delle giornate ad aiutare gli altri facendo volontariato nella locale Croce Rossa o aiutando la parrocchia in qualità di catechista e con altri incarichi.EME, questo il diminutivo con cui è conosciuta la pia donna, tanto bigotta quanto mignotta.E si, bisogna pur dirselo chiaramente, le cose vanno chiamate (e chiavate) con il loro vero nome, anche perché ormai gli uomini del paese la conoscono bene e sanno ancora meglio come e dove prenderla.PAOLO, FILIPPO, DAMIANO e ANDREA sono quattro dei tanti fortunati che si scopavano ripetutamente la pia Eme restando convinti che nessuno li avrebbe visti, dato che ciò che avveniva quasi sempre a casa di uno di loro o nella fitta boscaglia della Val Canali.Un giorno però la nostra eroina, probabilmente non appagata delle prestazioni dei compaesani, venne sorpresa da CLAUDIA, sua collega soccorritrice volontaria della Croce Rossa, in inequivocabili atteggiamenti amorosi con due turisti meridionali.Al calar della sera di una calda giornata estiva si era infatti appartata dietro i primi alberi ai margini del parco Vallombrosa con questi due giovanotti dai modi rudi, ma sicuramente eccitanti, tanto che Claudia scandalizzata richiese l’intervento urgente di altri due colleghi volontari per documentare l’accaduto al fine di farla radiare dall’associazione.Corsero sul luogo MONICA e LUIGI che immortalarono con i loro cellulari la catechista alle prese con due cazzoni di almeno 20 cm. sbattuti in tutti i buchi.Scandalizzati (si fa per dire poiché Luigi aveva il cazzo dritto dall’eccitazione), il giorno seguente convocarono Eme nella sede della Croce Rossa per farle ammettere la sua troiaggine.Ella aveva cominciato a parlare di tutt'altro e sembrava non avesse voglia di confessare le sue gesta sessuali.Prontamente Luigi, che non vedeva l’ora di aprirle la bocca e non solo per farla parlare, chiese a Claudia e Monica di andare a sistemare l'ambulanza restando solo con Eme:Luigi: “Abbiamo saputo cosa fai!”Eme: “A cosa ti riferisci?”Luigi: “Al fatto che scopi con chiunque”Eme: “E quindi?”Luigi: “Così facendo ci metti in cattiva luce”Eme: “Ma non scopo in sede o sull’ambulanza”Luigi: “Invece ti sbagli”Eme: “Perché mi sbaglierei?”Luigi: “Ti sbagli perché adesso andiamo sull’altra ambulanza e ti scopo io”Eme: “Cosa ti fa pensare che accetto?”Luigi: “Accetti, accetti ti conviene se non vuoi essere radiata dalla Croce Rossa e se vuoi un cazzo in più da allegare al tuo curriculum”La focosa Eme accettò più per la seconda che per la prima ragione, salirono sull’ambulanza e si intrattennero per più di 30 minuti al suo interno.Quel che avvenne non è dato saperlo con certezza ma sappiamo di sicuro che quando Luigi uscì tranquillizzò le sue colleghe sulla confessione di Eme e sul fatto che le pulizie su quella ambulanza le stesse facendo proprio lei con lingua e scopa nel culo.Sembrava ovviamente una battuta ma possiamo garantire che Claudia andò a verificare e confermò di averla vista passeggiare avanti e indietro nel piccolo corridoio del veicolo con il manico dello scopettone ficcato nel sedere.Ma come è arrivata a noi la notizia provate ad immaginare come gli altri paesani possano averla appresa? esatto avete indovinato, in quei giorni era l’argomento che teneva banco ovunque, dal bar di Marco all’edicola di Arturo.E immaginate pure lo stupore di DEBORA quando un suo cliente di banca le racconta il misfatto, lei che si era fidata della catechista a cui aveva consegnato la figlia per una impeccabile educazione.A questo punto si riunirono i pochi uomini del paese dai sani principi che ancora non avevano scopato Eme per darle una lezione allo scopo di allontanarla.Ma i principi sono una cosa e i fatti invece dimostrarono tutt’altro.La convocarono in canonica per un incontro tra pochi, erano quattro uomini di cui non posso fare il nome ed Eme.Nel mezzo dell’accesa discussione la crocerossina si spogliò e i quattro bempensanti, pur vedendo che ormai vuoi per l’età che per la mole non era certo un grande spettacolo, dopo qualche secondo di esitazione gli saltarono letteralmente addosso finendo di devastarle lo sfintere anale. I quattro uscirono mesti dalla canonica, mentre Eme era ancora intenta a ripulirsi, e il paese dovette accettare la permanenza della vaccona per la gioia e felicità della popolazione maschile locale e turistica e per gli infortunati soccorsi dalla mitica crocerossina. Ormai Emerenziana si concede a più cazzi di passaggio I fatti e i personaggi narrati in questa storia, contrariamente a quanto accade in casi simili, sono quasi tutti reali.
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