Amore alle terme

di
genere
feticismo

Sono le 9 di mattina, le terme hanno appena aperto. Ci siamo noi e poche altre persone.
Ci buttiamo subito in quella che è una grande vasca idromassaggio, può contenere massimo 25 persone ma in questo momento ce ne sono circa una decina, quasi tutte coppie e qualche signore da solo.
Io indosso un classico costume a pantaloncino, tu un due pezzi a brasiliana.
L’idromassaggio smuove la calda acqua sopra di noi, ci stiamo raccontando le ultime novità, uno di fronte all’altro quando tu allunghi una gamba verso di me e con il piedino inizi a sfiorarmi la coscia. Ti guardo un po sorpreso e tu mi rispondi con un sorriso malizioso. Afferro la tua caviglia e ti tiro verso di me, baciandoti.
Torniamo a parlare del più e del meno e il tuo piede torna pericolosamente sulla mia coscia, stavolta più vicino a quello che sembra essere il tuo obiettivo.
Ti basta un piccolo sforzo per sentire la mia erezione attraverso il costume, inizi a passare le dita sulla cappella e io ti faccio cenno di fermarti, facendoti notare che non siamo soli.
Tu alzi le spalle, come per dire che non ti interessa.
Il tuo piede si fa sempre più deciso sul mio membro che non sembra intenzionato a restare nel costume, soprattutto quando con le dita afferri l’elastico e lo abbassi a sufficienza per farlo uscire fuori.
Le bolle d’acqua dell’idromassaggio coprono la scena, credo.. Ora il mio cazzo è avvolto tra i tuoi piedi, che si muovono leggermente dall’alto al basso. Con la mano stringo i tuoi piedi per darti il giusto ritmo. La voglia di te aumenta sempre di più. Ti afferro e ti tiro a me, il tuo pube è sopra il mio membro scoperto. Mi basta spostare leggermente il costume per far sì che il mio pene scivoli dentro di te. Nonostante l’acqua che ci circonda riesco chiaramente a sentire quanto sei bagnata. Ti muovi con il bacino su di me appoggiando la testa sulla mia spalla mentre io guardo intorno a noi assicurandomi che nessuno ci abbia visto, ma dubito che sia così. Nonostante il bisogno fisico di averti ancora tutta per me decido di farti alzare e ti sussurro all’orecchio che è arrivato il momento di andare nella nostra camera. Usciamo di fretta dall’acqua, cercando di coprire, con poco successo, la mia erezione e ci dirigiamo verso l’ascensore che porta direttamente alle camere dell’hotel.
Appena chiusa la porta alle nostre spalle iniziamo a baciarci, le nostre lingue si intrecciano l’una con l’altra mentre la mia mano afferra il tuo seno.
Ti spingo sul letto, sciolgo il laccio che tiene la parte superiore del tuo costume e ti aiuto a sfilarlo.
La mia bocca assapora ogni parte del tuo seno, prima all’esterno per poi avvicinarmi sempre più ai capezzoli che, complice l’acqua, sono turgidi. La mia lingua sfiora il tuo capezzolo mentre cerco di sfilarmi il costume. Scendo, continuando a baciare il tuo corpo, fino alle cosce, che stringo forte con la mano.
I miei baci vanno in direzione del tuo piacere, ma non lo toccano. Ti bacio il pube, l’interno coscia, mi avvicino pericolosamente alle tue grandi labbra sfiorandole attraverso il tessuto leggero del costume. Il tuo corpo reagisce, si muove, non resiste più. Vuoi la mia lingua dentro di te.
Vedere il tuo corpo che si contorce sotto la mia lingua mi eccita, ma lo fa ancora di più il tuo sapore nella mia bocca. Sfilo il costume e la lingua si sposta quindi dentro di te e con dei movimenti dal basso verso l’alto arrivo al tuo clitoride. Il mio indice, seguito poco dopo dal medio, inizia a penetrarti mentre la lingua continua a roteare sul tuo centro del piacere. La tua mano afferra i miei capelli, sento i tuoi gemiti sempre più ravvicinati e le tue cosce stringono forte la mia testa tra le tue gambe. Le mie dita accelerano, la lingua le segue, il tuo respiro si fa sempre più affannato, le tue dita dei piedi si arruffano e, mordendoti il labbro inferiore, ti lasci andare.
Il tuo orgasmo risuona in tutta la stanza, i tuoi umori riempiono la mia bocca mentre le mie dita dentro di te rallentano, fino a fermarsi.
Mentre cerchi di riprendere fiato ti faccio capire che voglio la mia parte, me la devi.
I tuoi piedi tornano su di me, stringi la cappella tra le dita che si scopre subito con i tuoi movimenti delicati. La mia resistenza è quasi finita, il mio respiro è sempre più veloce, mi guardi negli occhi, sposti di colpo i piedi e mi dici che mi vuoi in bocca. I miei occhi si illuminano non appena cambi posizione e vieni davanti a me. Non aspetti, lo avvolgi subito tra le tue labbra e il mio seme si riversa nella tua bocca. Continui a muovere delicatamente la tua mano sulla mia asta, fino a quando non senti più il mio pene contrarsi e non esce più niente. Sorridendomi mandi giù ogni goccia del mio seme, ti afferro tirandoti a me. Ci scambiamo un lungo bacio e resti appoggiata con la testa sul mio petto nudo, abbracciata a me.

Potete contattarmi alla mail lecodelpiacere@gmail.com per qualsiasi cosa! Ho in serbo tanti racconti che usciranno piano piano. Scrivo anche racconti su commissione. Sentitevi liberi di scrivermi quello che volete. Le recensioni sono apprezzate!
scritto il
2025-07-18
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