Racconti di H - 4
di
la_salope
genere
dominazione
Eravamo rientrati dalla cena coi miei colleghi e ora, finalmente, io e H ci ritrovavamo da soli nella camera di albergo. Erano diversi mesi che non ci vedevamo e avevamo molte voglie da sfogare… ci baciamo appassionatamente non appena chiusa la porta e le nostre mani stringevano forte l’altro. Stavo già pregustando il trattamento che lei avrebbe riservato al mio culo quando mi stupisce con una richiesta del tutto nuova e inattesa…
“Vorrei fare qualcosa di diverso stasera”
“Certo mia padrona, come vuoi tu!”
“Vorrei che fossi tu il padrone… io farò tutto quello che vorrai… sarò la tua schiava stanotte”
Resto un po’ interdetto ma il mio cazzo, che sento già ben duro nei pantaloni, sembra ulteriormente ringalluzzito da questa idea. Accetto.
“Allora cambiati, metti le autoreggenti e i tacchi… e, anche se stasera sono il padrone, mi vesto da troia lo stesso, perché mi eccita”. Così indosso le mie collant nere aperte sul cavallo, i tacchi a spillo rossi e l’intimo di pizzo rosso.
Ci baciamo, poi la faccio sdraiare sul bordo del letto con le gambe ben alzate in modo che la sua figa e il suo culo siano ben accessibili. Poi la bendo. Infine lego assieme polso e caviglia: da una parte con le manette, dall’altra devo accontentarmi di usare la mia cintura ma l’effetto finale è ottimo.
“Potrai lamentarti e urlare ma sappi che io non mi fermerò… Se vorrai fermarmi dovrai usare la parola magica… che è Crepe Suzette. Tutto chiaro?” “Non ce ne sarà bisogno” mi dice lei con voce non troppo sicura…
Ora prima di incominciare a tormentarla è il momento di regalare un po’ di piacere al mio cazzo e quindi lo infilo nella sua figa bagnatissima e la scopo per un po’ mentre le stringo forte le tette… si vede che le piace un sacco e non devo insistere a lungo per farla arrivare all’orgasmo… smetto di scoparla e mi chino su di lei per farle colare un fiotto di saliva nella bocca semiaperta… la prendo di sorpresa ma si vede che lo gradisce parecchio. “Vorrei stringerti” mi dice, ma io calato nel ruolo che lei stessa mi ha assegnato le rispondo “Eh no cherie, qui comando io stasera… adesso mi diverto col tuo bellissimo corpo, poi vedremo!”
Salgo sul letto, mi inginocchio a fianco a lei, che ha capito benissimo cosa sta per accadere e apre la bocca per accogliere il mio cazzo… glielo faccio succhiare per un po’ , quanto è brava a farlo… poi le porgo le mie palle e lei succhia appassionatamente anche quelle… Infine mi siedo sulla sua faccia e le ordino di leccarmi il culo e sento la sua lingua spingere sul mio sfintere e cercare di farsi strada dentro di me, regalandomi ancora emozioni celestiali…
Adesso però è il momento di tornare a fare il padrone duro, le passo le mie scarpe sulla faccia e lei lecca avidamente anche quelle, fa un pompino al mio tacco 12…
Si sente qualcuno chiacchierare a voce alta in corridoio… e allora le dico “Sai cosa potrei fare alla mia troia? Potrei aprire la porta e chiedere a queste persone se vogliono entrare a scoparti… pensi che rifiuterebbero? Io dico di no…”
“il padrone sei tu” mi risponde… e la risposta mi eccita un bel po’… ma non vado ad aprire la porta “non mi va che mi vedano vestito così, ma se non mi fossi cambiato poco fa forse lo avrei fatto e ti avrei regalato una dose massiccia di cazzo” … “come vuoi tu mio padrone” mi dice, e sorride… non so se per lo scampato pericolo o per l’idea di cosa le avrebbero potuto fare gli altri ospiti dell’albergo.
Ora raduno tutti i plug e i cazzi… sono proprio un bel gruppo… prendo il plug intermedio, lo lubrifico bene e glielo infilo in culo… la scopo ancora un po’, godendomi la sensazione della sua figa più stretta.. poi prendo il cazzo giocattolo, quello che di solito finisce nel mio culo, e inizio a scoparla con quello… un po’ si lamenta che è grosso ma non mi fermo, come contentino inizio a leccarle la figa mentre la scopo e la cosa le piace di più… accelero la leccata mentre accelero anche i colpi e poco a poco vedo il suo corpo che inizia a tremare, continuo con passione sempre più crescente, scopandola col cazzo grande sempre più veloce fino a farle raggiungere un altro orgasmo…
“Per essere una schiava stai godendo un po’ troppo… ora devo fare cose più di mio gradimento…” “Come vuoi tu padrone”
Le tolgo il plug dal culo e le infilo dentro il mio cazzo, che bramava da lungo tempo il suo buchino… la scopo ora lentamente, ora forte, ma ancora una volta mi fermo prima di godere…
“Ora facciamo un giochino… toccherò il tuo culo con tutti i nostri giocattoli… uno alla volta… e dovrai scegliere da quale farti scopare…” “Sì padrone”
Allargo bene con la mano le sue chiappe e poi tocco il suo buchino con i tre plug e coi quattro cazzi che abbiamo in dotazione, cercando bene di non farle capire quale sia il più grande.
Mi chiedo se devo barare, approfittando del fatto che lei è bendata, ma non c’è bisogno di mettere alla prova la mia onestà perché lei, evidentemente confusa, sceglie il plug più grosso. Non è la cosa più grande che le poteva capitare ma non lo ha mai provato ed è sicuramente più grande di qualsiasi cosa abbia preso in culo fino ad oggi “Molto bene troietta, ora scoprirai cosa hai scelto..” Lubrifico bene il plug, spingo del lubrificante con due dita dentro il suo culo e poi appoggio il plug al suo sfintere. E spingo… Spingo … H si lamenta, dice che le fa male, allora spingo più forte e il plug le sprofonda in culo. “Era solo il plug grosso, ti è andata bene”.
Torno sul letto, finalmente le tolgo la benda e mi metto in posizione 69 in modo che possa succhiarmi bene il cazzo, cosa che inizia subito a fare magnificamente, mentre riprendo il cazzo giocattolo e torno a scoparle nuovamente la figa con quello. Ora entra a fatica, vista la dimensione del plug… H si lamenta ma non getta la spugna “Se non vuoi usare la parola magica, concentrati sul mio cazzo e continua a succhiare”. Succhia per bene, e mentre lei fa sparire con maestria il mio cazzo dentro la sua gola, il cazzo giocattolo si fa strada nella sua figa facendola gemere e soffrire, mentre provo piacere non solo dal pompino ma dal vedere la sua carne tesa… poi glielo tolgo e inizio a giocare col plug, lo ruoto, lo tiro, lo faccio uscire dal suo culo e lo spingo di nuovo dentro in diverse occasioni. H geme ancora ma non molla e non si distrae dal trattamento che sta riservando al mio cazzo… Fino a quando sono io a non poter più resistere e scarico la mia sborra calda nella sua gola.
Lascio che sprema il mio cazzo succhiandolo fino all’ultima goccia… poi le tolgo il plug dal culo e glielo porgo alla bocca fissandola negli occhi. Non abbassa lo sguardo e le sue voraci labbra lo risucchiano dentro di sé mentre la lingua lo assapora per bene.
Tolto il plug la bacio, e sento il sapore della mia sborra e del suo culo sulla sua lingua. Poi la porto in bagno. La faccio accovacciare nella doccia, senza neanche farle togliere scarpe o calze e inizio a pisciarle addosso. Accoglie con gioia la mia pipì, si passa le mani sulle tette per strofinarla, poi punto il getto alla bocca che lei apre, “Bevi tutto” le dico. E lei diligentemente, ogni volta che la sua bocca è piena, inghiotte tutto.
Quando non ne ho più le dico “Buona eh? Ma ne è rimasta un sacco sul fondo della doccia… leccala” Non obietta neanche. Si gira e inizia a leccare la mia pipì dal piatto della doccia. Davanti a me il suo culo e la sua figa ancora belle aperte e inizio a penetrarle con le dita… 2 in culo e 4 nella figa… Continuiamo così per alcuni minuti mentre lei ripulisce con cura la doccia.
“Va bene mia piccola schiava… sei libera…”
“Grazie padrone”
“Di niente, sei stata brava…”
“Lo sai che la pagherai cara la prossima volta che sarò io la padrona?”
No, non ci avevo pensato... e un brivido mi sale lungo la schiena… ma è paura o eccitazione?
“Vorrei fare qualcosa di diverso stasera”
“Certo mia padrona, come vuoi tu!”
“Vorrei che fossi tu il padrone… io farò tutto quello che vorrai… sarò la tua schiava stanotte”
Resto un po’ interdetto ma il mio cazzo, che sento già ben duro nei pantaloni, sembra ulteriormente ringalluzzito da questa idea. Accetto.
“Allora cambiati, metti le autoreggenti e i tacchi… e, anche se stasera sono il padrone, mi vesto da troia lo stesso, perché mi eccita”. Così indosso le mie collant nere aperte sul cavallo, i tacchi a spillo rossi e l’intimo di pizzo rosso.
Ci baciamo, poi la faccio sdraiare sul bordo del letto con le gambe ben alzate in modo che la sua figa e il suo culo siano ben accessibili. Poi la bendo. Infine lego assieme polso e caviglia: da una parte con le manette, dall’altra devo accontentarmi di usare la mia cintura ma l’effetto finale è ottimo.
“Potrai lamentarti e urlare ma sappi che io non mi fermerò… Se vorrai fermarmi dovrai usare la parola magica… che è Crepe Suzette. Tutto chiaro?” “Non ce ne sarà bisogno” mi dice lei con voce non troppo sicura…
Ora prima di incominciare a tormentarla è il momento di regalare un po’ di piacere al mio cazzo e quindi lo infilo nella sua figa bagnatissima e la scopo per un po’ mentre le stringo forte le tette… si vede che le piace un sacco e non devo insistere a lungo per farla arrivare all’orgasmo… smetto di scoparla e mi chino su di lei per farle colare un fiotto di saliva nella bocca semiaperta… la prendo di sorpresa ma si vede che lo gradisce parecchio. “Vorrei stringerti” mi dice, ma io calato nel ruolo che lei stessa mi ha assegnato le rispondo “Eh no cherie, qui comando io stasera… adesso mi diverto col tuo bellissimo corpo, poi vedremo!”
Salgo sul letto, mi inginocchio a fianco a lei, che ha capito benissimo cosa sta per accadere e apre la bocca per accogliere il mio cazzo… glielo faccio succhiare per un po’ , quanto è brava a farlo… poi le porgo le mie palle e lei succhia appassionatamente anche quelle… Infine mi siedo sulla sua faccia e le ordino di leccarmi il culo e sento la sua lingua spingere sul mio sfintere e cercare di farsi strada dentro di me, regalandomi ancora emozioni celestiali…
Adesso però è il momento di tornare a fare il padrone duro, le passo le mie scarpe sulla faccia e lei lecca avidamente anche quelle, fa un pompino al mio tacco 12…
Si sente qualcuno chiacchierare a voce alta in corridoio… e allora le dico “Sai cosa potrei fare alla mia troia? Potrei aprire la porta e chiedere a queste persone se vogliono entrare a scoparti… pensi che rifiuterebbero? Io dico di no…”
“il padrone sei tu” mi risponde… e la risposta mi eccita un bel po’… ma non vado ad aprire la porta “non mi va che mi vedano vestito così, ma se non mi fossi cambiato poco fa forse lo avrei fatto e ti avrei regalato una dose massiccia di cazzo” … “come vuoi tu mio padrone” mi dice, e sorride… non so se per lo scampato pericolo o per l’idea di cosa le avrebbero potuto fare gli altri ospiti dell’albergo.
Ora raduno tutti i plug e i cazzi… sono proprio un bel gruppo… prendo il plug intermedio, lo lubrifico bene e glielo infilo in culo… la scopo ancora un po’, godendomi la sensazione della sua figa più stretta.. poi prendo il cazzo giocattolo, quello che di solito finisce nel mio culo, e inizio a scoparla con quello… un po’ si lamenta che è grosso ma non mi fermo, come contentino inizio a leccarle la figa mentre la scopo e la cosa le piace di più… accelero la leccata mentre accelero anche i colpi e poco a poco vedo il suo corpo che inizia a tremare, continuo con passione sempre più crescente, scopandola col cazzo grande sempre più veloce fino a farle raggiungere un altro orgasmo…
“Per essere una schiava stai godendo un po’ troppo… ora devo fare cose più di mio gradimento…” “Come vuoi tu padrone”
Le tolgo il plug dal culo e le infilo dentro il mio cazzo, che bramava da lungo tempo il suo buchino… la scopo ora lentamente, ora forte, ma ancora una volta mi fermo prima di godere…
“Ora facciamo un giochino… toccherò il tuo culo con tutti i nostri giocattoli… uno alla volta… e dovrai scegliere da quale farti scopare…” “Sì padrone”
Allargo bene con la mano le sue chiappe e poi tocco il suo buchino con i tre plug e coi quattro cazzi che abbiamo in dotazione, cercando bene di non farle capire quale sia il più grande.
Mi chiedo se devo barare, approfittando del fatto che lei è bendata, ma non c’è bisogno di mettere alla prova la mia onestà perché lei, evidentemente confusa, sceglie il plug più grosso. Non è la cosa più grande che le poteva capitare ma non lo ha mai provato ed è sicuramente più grande di qualsiasi cosa abbia preso in culo fino ad oggi “Molto bene troietta, ora scoprirai cosa hai scelto..” Lubrifico bene il plug, spingo del lubrificante con due dita dentro il suo culo e poi appoggio il plug al suo sfintere. E spingo… Spingo … H si lamenta, dice che le fa male, allora spingo più forte e il plug le sprofonda in culo. “Era solo il plug grosso, ti è andata bene”.
Torno sul letto, finalmente le tolgo la benda e mi metto in posizione 69 in modo che possa succhiarmi bene il cazzo, cosa che inizia subito a fare magnificamente, mentre riprendo il cazzo giocattolo e torno a scoparle nuovamente la figa con quello. Ora entra a fatica, vista la dimensione del plug… H si lamenta ma non getta la spugna “Se non vuoi usare la parola magica, concentrati sul mio cazzo e continua a succhiare”. Succhia per bene, e mentre lei fa sparire con maestria il mio cazzo dentro la sua gola, il cazzo giocattolo si fa strada nella sua figa facendola gemere e soffrire, mentre provo piacere non solo dal pompino ma dal vedere la sua carne tesa… poi glielo tolgo e inizio a giocare col plug, lo ruoto, lo tiro, lo faccio uscire dal suo culo e lo spingo di nuovo dentro in diverse occasioni. H geme ancora ma non molla e non si distrae dal trattamento che sta riservando al mio cazzo… Fino a quando sono io a non poter più resistere e scarico la mia sborra calda nella sua gola.
Lascio che sprema il mio cazzo succhiandolo fino all’ultima goccia… poi le tolgo il plug dal culo e glielo porgo alla bocca fissandola negli occhi. Non abbassa lo sguardo e le sue voraci labbra lo risucchiano dentro di sé mentre la lingua lo assapora per bene.
Tolto il plug la bacio, e sento il sapore della mia sborra e del suo culo sulla sua lingua. Poi la porto in bagno. La faccio accovacciare nella doccia, senza neanche farle togliere scarpe o calze e inizio a pisciarle addosso. Accoglie con gioia la mia pipì, si passa le mani sulle tette per strofinarla, poi punto il getto alla bocca che lei apre, “Bevi tutto” le dico. E lei diligentemente, ogni volta che la sua bocca è piena, inghiotte tutto.
Quando non ne ho più le dico “Buona eh? Ma ne è rimasta un sacco sul fondo della doccia… leccala” Non obietta neanche. Si gira e inizia a leccare la mia pipì dal piatto della doccia. Davanti a me il suo culo e la sua figa ancora belle aperte e inizio a penetrarle con le dita… 2 in culo e 4 nella figa… Continuiamo così per alcuni minuti mentre lei ripulisce con cura la doccia.
“Va bene mia piccola schiava… sei libera…”
“Grazie padrone”
“Di niente, sei stata brava…”
“Lo sai che la pagherai cara la prossima volta che sarò io la padrona?”
No, non ci avevo pensato... e un brivido mi sale lungo la schiena… ma è paura o eccitazione?
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