Nella mia fantasia

di
genere
confessioni

Non lo aspettavo.
C’erano troppe persone, troppe voci, troppe regole non dette che ci costringevano a sorridere e basta.
A ignorarci. A fingere che fossimo… niente.
E poi lo vedo.
Attraversa lentamente la folla, lo sguardo sicuro, tagliente, come se sapesse esattamente cosa stava per fare.
Io resto ferma.
Il cuore mi batte forte.
Il mondo rallenta.
E mentre lui si avvicina, non guardo nient’altro. Solo lui.
Le mani in tasca, i passi misurati, il fuoco negli occhi. Quello che conosco solo io.
Siamo troppo vicini ora.
E ancora nessuna parola. Nessun gesto che “dovrebbe” esserci.
Poi lo fa.
Mi prende il volto. Deciso.
E mi bacia.
Davanti a tutti.
Non è un bacio leggero.
È un bacio che sa di attesa finita, di libertà rubata, di tutto quello che ci è stato negato.
È un bacio che non chiede il permesso.
Che dice: adesso basta nascondersi.
Qualcuno ci guarda.
Qualcuno sicuramente resta senza parole.
Ma io non vedo più nessuno.
Solo la sua bocca sulla mia.
Solo la sua mano sulla mia pelle.
Solo noi due, che finalmente non ci nascondiamo più.
Nemmeno per un secondo.
di
scritto il
2025-05-30
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