L'afrodisiaco dal Deep Web
di
zargob99
genere
incesti
> Marco, ore 10
Ho acquistato due flaconcini di potente afrodisiaco. Li ho trovati sul Deep web. Sono stupido? Probabile. Il sito lo spacciava come farmaco sperimentale ad un prezzo stracciato. In cambio, una recensione finale.
È arrivato a casa dentro un pacco Amzon, non mi sono fatto troppe domande. All'interno c'era una boccetta trasparente molto piccola con un conta gocce.
Ho messo il liquido dentro il dolcificante in cucina.
Perché? Fatti i cazzi tuoi, ho i miei piani.
Mio fratello Federico è via, in Spagna, a farsi inculare da qualche ragazzo probabilmente (è gay). Mia madre Silvia e mio padre Sergio sono in vacanza e io ho un appuntamento Tinder pronto per stasera. Le tisane pronte e la tipa è super figa. Mi vedo già mettere per sbaglio un po' troppo dolcificante nel suo tè e nel mio e scopare di brutto nel letto dei miei. Cosa mai potrebbe andare storto?
> Federico, ore 11
Sto tornando di sorpresa! Mi hanno preso per lavorare a Gogle e il mio fidanzato è tornato in Africa, per un altro mese. È da un po' che non vedo i miei, mi fa bene cambiare aria.
Cazzo c'è lo stronzo di mio fratello a casa, che rottura di coglioni. Vabè tanto quello se ne sta in camera sua a segarsi su qualche troietta digitale.
> Silvia, ore 11
"Hey Marco, ascolta, io e papà stiamo tornando a casa. Tua nonna è stata male stanotte e papà ha deciso di andarla a trovare. Ascolta, metti su dell'acqua per la pasta anche per me, grazie"
> Marco, ore 11.02
Mi ammazzo. Mia mamma mi ha mandato un messaggio. Sta tornando e il mio piano andrà a puttane. La tipa non ha posto in cui stare, la mia scopata serale è andata a puttane. Grazie, vita. Grazie.
Fammi almeno finire sta partita su league of Legends.
> Federico, ore 12
Ho suonato il campanello ma nessuno risponde, la porta però è aperta. Quel coglione di mio fratello è su a spipettarsi, come immaginavo. Meglio se mi faccio un caffè, ho bisogno di energie. Forse è meglio una mocca per due.
> Silvia, ore 12
Apro la porta di casa e vedo subito delle valigie. "Ciao mamma!".
Fede è tornato! Che gioia immensa!
"Ma cosa? Ma quando sei arrivato?"
"Giusto un attimo fa! Come stai?"
"Ah, qui tutto bene, te invece?"
(...)
> Marco, ore 12.30
Cazzo ho perso pure sta partita. Sta giornata è un fallimento. Anzi, la mia vita intera. Il mio futuro da gamer è una merda.
Al diavolo sti pensieri, vado a preparare il pranzo. Tanto sta giornata non può andare peggio.
> Federico, ore 12.31
"Che cazzo ci fai qua tu?", mi chiede Marco, mio fratello.
"Ciao, anche io sto bene, grazie. E tu?", gli rispondo con sarcasmo. Il sarcasmo è un'arma letale per mio fratello. Impara a fare un po' meno lo stronzo.
"Dai, non litigate voi due", dice mia madre.
Io e mio fratello siamo nati per litigare, siamo come cane e gatto. Anzi lui è più un bradipo, ogni tanto mi chiedo se giocando così tanto non gli si sia fottuto il cervello.
"Tieni mamma, l'ho già zuccherato" e passo a mia mamma il caffè.
"Grazie, ci voleva proprio. Stanotte ho dormito poco per il viaggio, sai. Tua nonna non è stata molto bene stanotte, papà è un po' preoccupato", disse la mamma, era un po' giù di morale.
"Beviamoci questo caffè dai, il caffè rende felici, lo sapevi?"
> Marco, ore 12.34
Mio fratello è bravo con le donne. Ci sa fare. Forse grazie al suo lato omosessuale, magari le capisce più a fondo.
Mentre questa mia parte filosofica usciva da chissà quale buco del mio cervello, ascoltavo la conversazione tra mia madre e mio fratello. Lo stava aggiornando sulle ultime novità in famiglia.
Ho preso una pentola, l'ho riempita d'acqua e poi ho notato il dolcificante lì fuori, vicino alle tazzine vuote di caffè. Wow, la mia vita ogni tanto regalo delle gioie!
> Silvia, ore 12.35
Ho terribilmente caldo. Un caldo che parte dalla pancia e arriva fino al petto. Sono sicura che stessi cominciando a diventare rossa in faccia. Anche la mia vagina ha cominciato ad essere calda, ho cominciato a sentire degli umori sulle mutandine. Nel mentre stavo cercando di capire cosa mio figlio sta a dicendo. Parlava di qualcosa sul lavoro, del suo fidanzato ma non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole. I miei occhi fissavano il suo volto, le sue labbra. Poi ho cominciato a fissare le sue braccia, pelose, scoperte, grosse.
Iniziai a notare il suo petto, gonfio, vigoroso, era andato in palestra ultimamente?
Non riuscivo più a seguirlo coi discorsi, forse era la stanchezza.
I miei occhi si abbassarono al suo pacco, mi stavo sbagliando o il suo pacco si stava ingrossando?
> Federico, ore 12.36
Era chiaro come il sole che mia mamma non stava bene. Le stavo raccontando del mio nuovo lavoro ma sembrava persa. Non mi guardava nemmeno negli occhi. "Fede, scusami, ma non mi sento benissimo", e se ne andò direttamente in bagno.
Cos'ho appena assistito? Mi girò e vedo mio fratello che mi spia. C'entrava qualcosa lui?
"Sei felice di vedermi, Fede?", mi disse sogghignando.
Aveva un'erezione plateale. Inizia a sentire del calore anche su tutto il corpo. Stava diventando tutto sfocato, il mio cuore pompava a mille e il mio cervello pulsava, non finiva di pulsare. Avevo un prurito da morire attorno al pene.
"Tendi te l'acqua, ok? Vado un attimo in camera.", ho ordinato a mio fratello e sono corso in camera.
Senza pudore, mi sono tirato giù i pantaloni e ho cominciato a segarmi. Il mio cazzo prudeva da morire e segandomi provavo sollievo. Un sollievo gratificante. Piacere puro.
Ho continuato a segarmi per non so, ore forse, stavo perdendo la cognizione del tempo. La mia mano andava su e giù senza controllo.
La mia bocca aperta gemeva da sola. Non avevo più controllo di nulla. I miei occhi vedevano il buio più totale. Solo il suono dei miei gemiti. E un piacere viscerale.
> Silvia, ore 12.36
Mi sono seduto in bagno e la mia figa prudeva da morire. Ero bagnata fradicia. Ho preso della carta igienica per pulirmi ma il solo tocco della carta mi ha dato piacere. Troppo piacere.
Ho preso un dito e ho cominciato a sditalinarmi. Finalmente trovavo sollievo. In un attimo sono passata a 4 dita.
La mia figa ne voleva di più.
Ho preso lo spazzolino elettrico e ho cominciato a penetrarmi. Ho tirato un urlo di piacere. E da lì ho cominciato a gemere. Non riuscivo a controllarmi
Ad una certa ho preso lo spazzolino, l'ho messo in piedi sulla base, e ho cominciato a sedermici sopra, facendo su e giù con la mia figa.
Volevo un cazzo, dov'era Sergio quando serviva? Lo spazzolino si è attivato e ha cominciato a vibrare.
Da lì ho perso il controllo, spero di non aver fatto troppo rumore.
> Marco, ore 12.37
Mia madre si stava segando in bagno. Gemeva a non finire. Ad una certa si è sentito vibrare qualcosa e poi ha urlato, penso sia venuta.
Boia, quante gocce hanno preso? Mi sa proprio che lascerò una buona recensione.
Mi alzo dal divano e vado a vedere come stanno le mie cavie.
Anzi, prima butto giù la pasta.
Perfetto, arrivo in corridoio e trovo la camera di mio fratello aperta e sento suono di bocchini dal bagno? Ok ok, vado a prendere il telefono, ho capito.
> Federico, ore ??
Non ricordo molto. Mente annebbiata, la mia mente pulsava, il mio cazzo sbrodolava ovunque. Ho sentito un urlo di piacere dal bagno.
Sono uscito dalla camera senza pudore, con un erezione da urlo.
Non riuscivo a pensare, se non a quel prurito sul mio cazzo, Dovevo riprendermi a segarmi.
Ho visto una donna in bagno. Aveva tette grosse. Si stava segando con un qualcosa.
Era a pancia all'aria, con le gambe aperte.
C'ho infilato il cazzo.
Era caldo, soffice, avvolgente. Mi sentivo sciogliere. Presi a baciare quella donna. Un bacio passionale, saliva incontrollabile. Le ho preso il collo con le mani, lei ha aperto la bocca e io c'ho sputato dentro. Poi l'ho ripresa a baciare e ho infilato il cazzo tutto, fino in fondo.
È venuta. Ho sentito gli spasmi sul mio cazzo. Ho preso a pompare e ha continuato a orgasmare. I suoi umori aumentavano il suono del piacere.
> Silvia, ore ??
Sergio è arrivato. Mi ha preso lo spazzolino e ha preso a scoparmi forte. Il suo cazzo grosso dentro di me. Mi sono sentita sollevata. Sono venuta.
Ha preso a baciarmi selvaggiamente.
Ha preso a spomparmi con frenesia.
Nella mia mente solo piacere.
Mi tirò uno schiaffo.
"Si, sono la tua troia. Dammelo tutto. Non posso vivere senza il tuo cazzo"
> Marco, ore 12.44
Mio fratello prese mia madre e la rivolto. La mise a pecorina.
Lui in piedi ha cominciato a strusciare il cazzo sulla sua vagina.
"Lo vuoi questo cazzo?"
"Si, si, si, si, ti prego"
Fece strusciare il suo cazzone sulle labbra della vagina.
"E dove lo vuoi il mio cazzo? Troia"
Ha dato della troia a mia madre, ok.
"Nella mia figa, forte, Sbattimelo forte. Sono la tua puttana"
Mio fratello, a tradimento, prese il cazzo e glielo buttò nel culo. Che colpo di scena!
> Federico, ore ??
Quella troia doveva godere. Doveva vivere sapendo che ci sarebbe altro se non il mio cazzo.
Lo infilai tutto nel culo. Ha tirato un urlo di piacere profondo. Ho preso a pomparla. L'ho presa per i capelli e le detto di quanto suo marito non fosse alla mia altezza. Di quanto avrebbe dovuto imparare a chinarsi di fronte al mio cazzo
> Silvia, ore ??
Questo non era Sergio.
Questo cazzo mi ha perforato il culo.
Sono venuta di nuovo, il dolore è diventato piacere.
Le sue mani mi hanno presa per i capelli, e mi piaceva.
La mia lingua penzolava dalla bocca, sotto di me una pozza di bava.
I miei occhi guardavano verso l'alto, un punto non preciso.
La mia figa colava, io nuotavo nel piacere.
Questo cazzo è la mia vita. L'avrei venerato. Ero sua.
> Federico, ore ??
Questa troia ha cominciato a muovere il suo culo da sola. Da fermo non facevo nulla, era lei che si inculava da sola. L'ho presa per le tette e gliele ho strizzate. La loro morbidezza mi hanno eccitato ancora di più. Stavo per venire.
L'ho ribaltata, le ho preso la testa e ho cominciato a scoparle la gola.
Il trucco dei suoi occhi stava colando sul mio cazzo.
Mi guardava, persa. Ansimava mentre mi leccava la cappella.
Le presi la testa per le mani e cominciai ad aprirle la gola, colpo dopo colpo.
Il ruvido della sua lingua e il caldo della sua gola mi fecero venire.
Sono venuto diretto nella sua gola.
> Marco, ore 12.55
Mia madre preferisce ingoiare, a quanto pare.
Sono rimasto dietro la porta del bagno per tutto questo tempo. Ho fatto dei video.
Non avrei mai pensato mi sarei segato su mia madre e mio fratello.
Ho chiuso la porta del bagno e me ne sono andato.
Che scopassero quanto volevano.
A quel punto avevo paura a interferire.
Mi sono seduto sul PC.
Ho compilato la recensione e ho scritto che il pacco era arrivato rotto e che avevo bisogno di un altro campione di afrodisiaco.
Ho caricato il video su Pornhb e mi sono sparato una sega.
Cazzo, mi sono dimenticato di spegnere la pasta
Ho acquistato due flaconcini di potente afrodisiaco. Li ho trovati sul Deep web. Sono stupido? Probabile. Il sito lo spacciava come farmaco sperimentale ad un prezzo stracciato. In cambio, una recensione finale.
È arrivato a casa dentro un pacco Amzon, non mi sono fatto troppe domande. All'interno c'era una boccetta trasparente molto piccola con un conta gocce.
Ho messo il liquido dentro il dolcificante in cucina.
Perché? Fatti i cazzi tuoi, ho i miei piani.
Mio fratello Federico è via, in Spagna, a farsi inculare da qualche ragazzo probabilmente (è gay). Mia madre Silvia e mio padre Sergio sono in vacanza e io ho un appuntamento Tinder pronto per stasera. Le tisane pronte e la tipa è super figa. Mi vedo già mettere per sbaglio un po' troppo dolcificante nel suo tè e nel mio e scopare di brutto nel letto dei miei. Cosa mai potrebbe andare storto?
> Federico, ore 11
Sto tornando di sorpresa! Mi hanno preso per lavorare a Gogle e il mio fidanzato è tornato in Africa, per un altro mese. È da un po' che non vedo i miei, mi fa bene cambiare aria.
Cazzo c'è lo stronzo di mio fratello a casa, che rottura di coglioni. Vabè tanto quello se ne sta in camera sua a segarsi su qualche troietta digitale.
> Silvia, ore 11
"Hey Marco, ascolta, io e papà stiamo tornando a casa. Tua nonna è stata male stanotte e papà ha deciso di andarla a trovare. Ascolta, metti su dell'acqua per la pasta anche per me, grazie"
> Marco, ore 11.02
Mi ammazzo. Mia mamma mi ha mandato un messaggio. Sta tornando e il mio piano andrà a puttane. La tipa non ha posto in cui stare, la mia scopata serale è andata a puttane. Grazie, vita. Grazie.
Fammi almeno finire sta partita su league of Legends.
> Federico, ore 12
Ho suonato il campanello ma nessuno risponde, la porta però è aperta. Quel coglione di mio fratello è su a spipettarsi, come immaginavo. Meglio se mi faccio un caffè, ho bisogno di energie. Forse è meglio una mocca per due.
> Silvia, ore 12
Apro la porta di casa e vedo subito delle valigie. "Ciao mamma!".
Fede è tornato! Che gioia immensa!
"Ma cosa? Ma quando sei arrivato?"
"Giusto un attimo fa! Come stai?"
"Ah, qui tutto bene, te invece?"
(...)
> Marco, ore 12.30
Cazzo ho perso pure sta partita. Sta giornata è un fallimento. Anzi, la mia vita intera. Il mio futuro da gamer è una merda.
Al diavolo sti pensieri, vado a preparare il pranzo. Tanto sta giornata non può andare peggio.
> Federico, ore 12.31
"Che cazzo ci fai qua tu?", mi chiede Marco, mio fratello.
"Ciao, anche io sto bene, grazie. E tu?", gli rispondo con sarcasmo. Il sarcasmo è un'arma letale per mio fratello. Impara a fare un po' meno lo stronzo.
"Dai, non litigate voi due", dice mia madre.
Io e mio fratello siamo nati per litigare, siamo come cane e gatto. Anzi lui è più un bradipo, ogni tanto mi chiedo se giocando così tanto non gli si sia fottuto il cervello.
"Tieni mamma, l'ho già zuccherato" e passo a mia mamma il caffè.
"Grazie, ci voleva proprio. Stanotte ho dormito poco per il viaggio, sai. Tua nonna non è stata molto bene stanotte, papà è un po' preoccupato", disse la mamma, era un po' giù di morale.
"Beviamoci questo caffè dai, il caffè rende felici, lo sapevi?"
> Marco, ore 12.34
Mio fratello è bravo con le donne. Ci sa fare. Forse grazie al suo lato omosessuale, magari le capisce più a fondo.
Mentre questa mia parte filosofica usciva da chissà quale buco del mio cervello, ascoltavo la conversazione tra mia madre e mio fratello. Lo stava aggiornando sulle ultime novità in famiglia.
Ho preso una pentola, l'ho riempita d'acqua e poi ho notato il dolcificante lì fuori, vicino alle tazzine vuote di caffè. Wow, la mia vita ogni tanto regalo delle gioie!
> Silvia, ore 12.35
Ho terribilmente caldo. Un caldo che parte dalla pancia e arriva fino al petto. Sono sicura che stessi cominciando a diventare rossa in faccia. Anche la mia vagina ha cominciato ad essere calda, ho cominciato a sentire degli umori sulle mutandine. Nel mentre stavo cercando di capire cosa mio figlio sta a dicendo. Parlava di qualcosa sul lavoro, del suo fidanzato ma non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole. I miei occhi fissavano il suo volto, le sue labbra. Poi ho cominciato a fissare le sue braccia, pelose, scoperte, grosse.
Iniziai a notare il suo petto, gonfio, vigoroso, era andato in palestra ultimamente?
Non riuscivo più a seguirlo coi discorsi, forse era la stanchezza.
I miei occhi si abbassarono al suo pacco, mi stavo sbagliando o il suo pacco si stava ingrossando?
> Federico, ore 12.36
Era chiaro come il sole che mia mamma non stava bene. Le stavo raccontando del mio nuovo lavoro ma sembrava persa. Non mi guardava nemmeno negli occhi. "Fede, scusami, ma non mi sento benissimo", e se ne andò direttamente in bagno.
Cos'ho appena assistito? Mi girò e vedo mio fratello che mi spia. C'entrava qualcosa lui?
"Sei felice di vedermi, Fede?", mi disse sogghignando.
Aveva un'erezione plateale. Inizia a sentire del calore anche su tutto il corpo. Stava diventando tutto sfocato, il mio cuore pompava a mille e il mio cervello pulsava, non finiva di pulsare. Avevo un prurito da morire attorno al pene.
"Tendi te l'acqua, ok? Vado un attimo in camera.", ho ordinato a mio fratello e sono corso in camera.
Senza pudore, mi sono tirato giù i pantaloni e ho cominciato a segarmi. Il mio cazzo prudeva da morire e segandomi provavo sollievo. Un sollievo gratificante. Piacere puro.
Ho continuato a segarmi per non so, ore forse, stavo perdendo la cognizione del tempo. La mia mano andava su e giù senza controllo.
La mia bocca aperta gemeva da sola. Non avevo più controllo di nulla. I miei occhi vedevano il buio più totale. Solo il suono dei miei gemiti. E un piacere viscerale.
> Silvia, ore 12.36
Mi sono seduto in bagno e la mia figa prudeva da morire. Ero bagnata fradicia. Ho preso della carta igienica per pulirmi ma il solo tocco della carta mi ha dato piacere. Troppo piacere.
Ho preso un dito e ho cominciato a sditalinarmi. Finalmente trovavo sollievo. In un attimo sono passata a 4 dita.
La mia figa ne voleva di più.
Ho preso lo spazzolino elettrico e ho cominciato a penetrarmi. Ho tirato un urlo di piacere. E da lì ho cominciato a gemere. Non riuscivo a controllarmi
Ad una certa ho preso lo spazzolino, l'ho messo in piedi sulla base, e ho cominciato a sedermici sopra, facendo su e giù con la mia figa.
Volevo un cazzo, dov'era Sergio quando serviva? Lo spazzolino si è attivato e ha cominciato a vibrare.
Da lì ho perso il controllo, spero di non aver fatto troppo rumore.
> Marco, ore 12.37
Mia madre si stava segando in bagno. Gemeva a non finire. Ad una certa si è sentito vibrare qualcosa e poi ha urlato, penso sia venuta.
Boia, quante gocce hanno preso? Mi sa proprio che lascerò una buona recensione.
Mi alzo dal divano e vado a vedere come stanno le mie cavie.
Anzi, prima butto giù la pasta.
Perfetto, arrivo in corridoio e trovo la camera di mio fratello aperta e sento suono di bocchini dal bagno? Ok ok, vado a prendere il telefono, ho capito.
> Federico, ore ??
Non ricordo molto. Mente annebbiata, la mia mente pulsava, il mio cazzo sbrodolava ovunque. Ho sentito un urlo di piacere dal bagno.
Sono uscito dalla camera senza pudore, con un erezione da urlo.
Non riuscivo a pensare, se non a quel prurito sul mio cazzo, Dovevo riprendermi a segarmi.
Ho visto una donna in bagno. Aveva tette grosse. Si stava segando con un qualcosa.
Era a pancia all'aria, con le gambe aperte.
C'ho infilato il cazzo.
Era caldo, soffice, avvolgente. Mi sentivo sciogliere. Presi a baciare quella donna. Un bacio passionale, saliva incontrollabile. Le ho preso il collo con le mani, lei ha aperto la bocca e io c'ho sputato dentro. Poi l'ho ripresa a baciare e ho infilato il cazzo tutto, fino in fondo.
È venuta. Ho sentito gli spasmi sul mio cazzo. Ho preso a pompare e ha continuato a orgasmare. I suoi umori aumentavano il suono del piacere.
> Silvia, ore ??
Sergio è arrivato. Mi ha preso lo spazzolino e ha preso a scoparmi forte. Il suo cazzo grosso dentro di me. Mi sono sentita sollevata. Sono venuta.
Ha preso a baciarmi selvaggiamente.
Ha preso a spomparmi con frenesia.
Nella mia mente solo piacere.
Mi tirò uno schiaffo.
"Si, sono la tua troia. Dammelo tutto. Non posso vivere senza il tuo cazzo"
> Marco, ore 12.44
Mio fratello prese mia madre e la rivolto. La mise a pecorina.
Lui in piedi ha cominciato a strusciare il cazzo sulla sua vagina.
"Lo vuoi questo cazzo?"
"Si, si, si, si, ti prego"
Fece strusciare il suo cazzone sulle labbra della vagina.
"E dove lo vuoi il mio cazzo? Troia"
Ha dato della troia a mia madre, ok.
"Nella mia figa, forte, Sbattimelo forte. Sono la tua puttana"
Mio fratello, a tradimento, prese il cazzo e glielo buttò nel culo. Che colpo di scena!
> Federico, ore ??
Quella troia doveva godere. Doveva vivere sapendo che ci sarebbe altro se non il mio cazzo.
Lo infilai tutto nel culo. Ha tirato un urlo di piacere profondo. Ho preso a pomparla. L'ho presa per i capelli e le detto di quanto suo marito non fosse alla mia altezza. Di quanto avrebbe dovuto imparare a chinarsi di fronte al mio cazzo
> Silvia, ore ??
Questo non era Sergio.
Questo cazzo mi ha perforato il culo.
Sono venuta di nuovo, il dolore è diventato piacere.
Le sue mani mi hanno presa per i capelli, e mi piaceva.
La mia lingua penzolava dalla bocca, sotto di me una pozza di bava.
I miei occhi guardavano verso l'alto, un punto non preciso.
La mia figa colava, io nuotavo nel piacere.
Questo cazzo è la mia vita. L'avrei venerato. Ero sua.
> Federico, ore ??
Questa troia ha cominciato a muovere il suo culo da sola. Da fermo non facevo nulla, era lei che si inculava da sola. L'ho presa per le tette e gliele ho strizzate. La loro morbidezza mi hanno eccitato ancora di più. Stavo per venire.
L'ho ribaltata, le ho preso la testa e ho cominciato a scoparle la gola.
Il trucco dei suoi occhi stava colando sul mio cazzo.
Mi guardava, persa. Ansimava mentre mi leccava la cappella.
Le presi la testa per le mani e cominciai ad aprirle la gola, colpo dopo colpo.
Il ruvido della sua lingua e il caldo della sua gola mi fecero venire.
Sono venuto diretto nella sua gola.
> Marco, ore 12.55
Mia madre preferisce ingoiare, a quanto pare.
Sono rimasto dietro la porta del bagno per tutto questo tempo. Ho fatto dei video.
Non avrei mai pensato mi sarei segato su mia madre e mio fratello.
Ho chiuso la porta del bagno e me ne sono andato.
Che scopassero quanto volevano.
A quel punto avevo paura a interferire.
Mi sono seduto sul PC.
Ho compilato la recensione e ho scritto che il pacco era arrivato rotto e che avevo bisogno di un altro campione di afrodisiaco.
Ho caricato il video su Pornhb e mi sono sparato una sega.
Cazzo, mi sono dimenticato di spegnere la pasta
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