Liana e il fotografo famoso

di
genere
tradimenti

Seduto sul divano guardo svogliatamente la televisione, ogni tanto giro lo sguardo e spio, attraverso la porta, Liana affaccendata ad ordinare, dopo la cena, la cucina ed a sistemare piatti e pentole nella lavastoviglie; mi da le spalle e per caricarla si deve ripetutamente inchinare; visto che indossa uno striminzito grembiulino, mi esibisce un bel sederino, celato, si fa per dire, da mutandine trasparenti … da lasciare senza fiato … ha un culetto da sballo … come del resto tutto il corpo … alta quasi sul metro e settanta, meno di 50 chilogrammi, longilinea, occhi da cerbiatta dal taglio vagamente orientaleggiante, nasino all’in su, bionda, capelli lunghi annodati a coda di cavallo, seno piccolo, per cui non indossa quasi mai il reggiseno, pancia incavata e gambe lunghe, splendidamente tornite. … una modella … anzi di più … mia moglie ha poco più di venticinque anni, bellissima, corteggiata praticamente da tutti i maschi che la incontrano … “che hai da guardare …? Non lo conosci il mio sederino … lo tocchi sempre …” “ma veramente non me lo fai toccare … ma solo accarezzare ….” “tu sei un porco … stai sempre a palparmi e cerchi sempre di infilare le dita lì … lo sai che non mi piace …” “va bene … va bene … stavo solo ammirando quelle rotondità che mi fanno impazzire …”
In effetti è vero … ci conosciamo da diversi anni e siamo sposati da poco più di uno … aveva appena iniziato l’università mentre io mi stavo laureando … era, come lo è oggi, uno splendore … nei viali dell’università, dagli sguardi di tutti i maschi presenti nelle vicinanze si poteva capire dove stesse … non credevo che sarei riuscito a rimorchiarla … e invece, facendo leva sulla mia simpatia e allegria, pur non avendo un fisico da modello né tanto meno doti nascoste di particolare entità, sono leggermente più alto di lei, feci brezza nel suo cuore e dopo una serrata corte ci mettemmo insieme … facendo sbavare d’invidia la quasi totalità di quelli che la conoscevano, molti dei quali erano decisamente più aitanti del sottoscritto; dopo qualche tempo avevamo fatto l’amore; lei aveva già avuto un ragazzo che l’aveva iniziata al sesso insegnandole a prenderlo in bocca e l’aveva sverginata, aveva anche provato a sodomizzarla, tentativo andato a male per l’immediato rifiuto a procedere … alla fine l’aveva desistito; l’innata timidezza l’aveva bloccata e lasciata con l’amaro in bocca … non aveva provato le sensazioni che si aspettava né tanto meno era arrivata a orgasmi completi … questi eventi avevano lasciato il segno e, pur non potendosi affermare che fosse frigida non si può dire fosse un’amante focosa: io conoscevo la situazione e l’avevo accettata tanto più che nemmeno io ero particolarmente allupato … in fin dei conti, amandola perdutamente, averla fra le braccia era già … fantastico. Appena laureatasi, c’eravamo sposati, e grazie anche agli ottimi voti, aveva trovato un lavoro di pubbliche relazioni in un’agenzia di attività di rappresentanza per grandi organizzazioni pubbliche ed industriali: ciò comportava la frequentazione di ambienti nei quali, fra l’altro, la presenza fisica, la disponibilità e una carica di simpatia, erano doti più che necessarie … obbligatorie … Liana aveva imparato a vincere la timidezza ed a vestirsi in maniera più sbarazzina … direi anche intrigante … ad apprezzare di più i complimenti che le venivano rivolti … indossava più frequentemente camiciole alquanto trasparenti, magliette di qualche taglia inferiore per poter far risaltare maggiormente i seni, minigonne molto corte, sandali dal tacco molto alto che ne slanciavano ulteriormente la figura … un abbigliamento a volte un po’, come dire, succinto, per altro mai volgare, d’ottima fattura, discretamente truccata e con accessori di ottimo gusto … in parole povere stava spopolando l’ambiente in cui lavorava; come ai tempi dell’università tutti la corteggiavano … stavolta però non si trattava di poveri studenti squattrinati ma di personaggi a volte anche famosi e comunque di notevoli disponibilità economiche e altrettante importanti relazioni sociali … frequentazioni professionali che, ferma restando la fiducia che riponevo in lei, non mi entusiasmavano. Qualcosa però doveva essere cambiato recentemente … la sentivo lontana e molto meno disponibile a fare l’amore … e più di prima non voleva essere toccata dietro … “Béh Liana, è sabato … abbiamo cenato … che vogliamo fare adesso … andiamo al cinema … a prendere un gelato …. è una bella serata … usciamo …!” “ Marco ti ho parlato di quel fotografo famoso che ho conosciuto recentemente per delle gigantografie connesse alla pubblicità di un evento programmato dalla nuova società che abbiamo recentemente acquisito … quello delle fotografie in bianco e nero che ha fatto ad attrici famose …” “Ma chi quello che con la scusa dei calendari le fotografa … nude … e non solo … ho letto da qualche parte che fa pure pornografia” “ma che c’entra … pensi solo a quello … si lui … ultimamente ci lavoro molto spesso, siamo entrati anche in confidenza e mi ha invitato a visitare il suo studio nel quale ha allestito un mostra delle foto più intriganti ad attrici conosciute quando ancora non erano famose … non è una mostra aperta al pubblico ma solo ad una ristretta cerchia di amici … “ , “ma non è che pure questo ti fa la corte …” una domanda del genere qualche anno prima avrebbe scatenato una reazione tipo ma che dici … lo sai che ti amo … che ti sono fedele … che non penserei mai ad una cosa del genere … e invece “ béh … se anche fosse … sei improvvisamente diventato geloso … lo sai che in tanti mi fanno la corte ….” poi vedendo che mi stavo rabbuiando ” ma dai … scherzo … lo sai che ti amo … però se sono tanto bella come tu dici … poi non ti puoi lamentare se mi corrono dietro”; guardandomi poi negli occhi … maliziosamente … ”e ci provano in tutte le maniere … sai … anche il fotografo mi ha chiesto se poteva realizzare un servizio su di me … ha detto che mi avrebbe reso famosa nell’ambiente e che mi avrebbe aperto tante strade …. “, “ sì … me lo immagino che razza di strade ti vuole aprire … “, diventa rossa “ ma dai pensi sempre e solo a quello … secondo te tutti quelli che mi incontrano mi vorrebbero portare a letto … “, “ guarda che non è detto che ti vogliano portare su un letto … non è necessario … anzi … per aprire qualunque posto va bene …”, “ma dai piantala … a me fa piacere andarci e vedere quelle foto … guarda che è molto simpatico … e secondo me ti divertirai un mondo …”, mi sembra strano che insista così tanto per andare … “va bene, ti voglio far contenta … vatti a vestire …” Liana si avvia verso la stanza da letto e ne esce poco dopo; e io mi chiedo come ho fatto a conquistarla … indossa una camiciola di seta nera, praticamente trasparente, annodata sul petto da tre lacci legati con un fiocchetto, uno alla vita, il secondo poco sopra l’ombelico, il terzo un po’ più in basso della piega dei seni, tanto da lasciarne intravvedere una parte, avendo però per ornamento due taschini posti strategicamente all’altezza dei seni e tali da far solo intuire i capezzoli, che comunque lascia scoperta la parte bassa della pancia, niente reggiseno, sotto una minigonna plissettata, color crema, a vita molto bassa, sostenuta da una cintura borchiata dal cui sbordano le stringhe delle mutandine, che ben conosco visto che gliele ho regalate io … ma che lei non aveva mai voluto indossare perché diceva che era come non avesse nulla sotto tanto erano evanescenti e completamente trasparenti … mah … perché indossarle proprio questa sera e poi con quella minigonna … sandali a tacco alto, bigiotteria d’alto livello completavano l’abbigliamento … come ho già detto più volte … una visione … ma stavolta, rispetto a prima … da come cammina e ondeggia sui tacchi percepisco un atteggiamento … malizioso … intrigante. Per uscire sola con me non si era mai conciata così. Saliamo in auto … “stasera sei veramente una gran figa … perché ti sei vestita così … sexy …” “Marco non usare quelle parole … sono volgari … ma non sei contento che mi vesta bene … lo dici a tutti che sono bellissima … non ti voglio far fare brutte figure … e poi stavolta sono io che voglio essere ammirata ed invidiata … preparati … va a finire che ti faccio ingelosire … “ La guardo interdetto … poco ci manca che non la riconosco …. “ma scherzo … possibile che sei cosi ingenuo … io ti amo sul serio … questo abbigliamento però … mi da sicurezza … lo sai che, anche se mi sono scafata … sono pur sempre timida … ma per il mio lavoro … stasera ci potrebbe essere gente che mi interessa … professionalmente, con la quale vorrei fare bella figura … l’avrai capito che non ci andiamo solo per vedere quattro foto … se accadrà quello che mi auguro … voglio fare bella figura” “meno male … mi stavo incominciando a preoccupare … “ dissi, finalmente sorridendo … anche se quell’interlocuzione “professionalmente” detta in quel tono, certo non mi convinceva … perché aveva voluto rimarcare che si trattavo solo di incontri professionali … la fama del fotografo è ben nota …. percepisco una nota falsa nella voce … che mi nasconda qualcosa … Arriviamo al posto indicato, si tratta di un fabbricato, circondato da un alto muro di cinta, nella parte antica della città, al quale si accede, previa esibizione dell’invito al portiere … che avessimo un invito non me lo ha detto … ma allora aveva già deciso di venire qui … , passiamo per un piccolo portone e poi per un corridoio dal soffitto a volta … attraversiamo una porta e si entra in una grandissima sala esagonale con enormi vetrate multicolore su ogni lato … da una parte un buffet … dall’altra su pannelli sistemati in maniera da formare un percorso labirintico sui quali sono appese gigantografie di donne succintamente vestite o addirittura nude, nelle quali riconosco alcune attrici, qualcuna delle quali adesso famosa, altre uscite di scena … le foto sono molto belle e, alcune maliziosamente eccitanti … noto poi che pochissima gente è presente in sala. Da dietro un pannello compare improvvisamente un omone … sarà alto almeno un metro e novanta, occhi neri e profondi, capelli brizzolati portati corti, mento volitivo, dal modo di camminare deciso, camicia con maniche lunghe aperta sul petto villoso, pantaloni attillati che evidenziano lì, lasciatemelo dire, una grande protuberanza, l’amico deve essere proprio ben dotato, vagamente somigliante a Sean Connery, insomma un gran bel tipo … vede Liana le sorride e si avvicina, allunga le braccia e la avvinghia letteralmente come fosse una cosa sua … oddio, vista la differenza di statura, le sta appoggiando quella protuberanza sulla pancia … e la bacia più che sulle guance … sul collo … noto poi che una mano fa per scendere repentinamente sul sedere di mia moglie, ma … lei graziosamente si divincola … meno male … ”hai visto, come mi hai chiesto, sono venuta a vedere la tua mostra … ti presento mio marito Marco …” noto sul suo volto una smorfia, quasi fosse disappunto, che si trasforma rapidamente in una risata piena … ”piacere mio sono Nando e finalmente conosco il fortunato mortale che è riuscito ad averla tutta per lui …” mi da la mano e me la stringe vigorosamente guardandomi negli occhi … sembra quasi voglia leggermi dentro … ”scusatemi ma ho alcuni ospiti importanti da seguire … date uno sguardo … poi Liana più tardi ti mostrerò, come ti avevo promesso, le altre foto che non stanno qui … ma tu ricordati della promessa che mi hai fatto …” “che promessa gli hai fatto …” “ma niente, quando mi ha raccontato della sua vita professionale mi ha parlato di un album in cui aveva raccolto foto che non era opportuno pubblicare essendovi persone molto importanti in pose non proprio ufficiali … tu sai quanto sono curiosa … gli ho chiesto se poteva mostramele … e lui mi ha detto di si … ma ad una condizione … che mi voleva fare un book fotografico … che era sua intenzione pubblicare ad uso pubblicitario e che mi avrebbe dato una notevole visibilità nel nostro ambiente …” “e tu che gli hai risposto ….” “ bèh … si … ho accettato, però anch’io ad una condizione … che al momento degli scatti tu fossi presente … sai anch’io conosco la sua fama …” “non mi dire che siamo qui per farti fare delle fotografie e che ti sei conciata così per questo scopo … se ti inchini ti si vede il sedere … sei praticamente nuda … capirai quello ti salta addosso …” “ma no … gli avevo accennato che saremmo venuti molto probabilmente … ma nulla di più …” “ma come … avevi addirittura un invito ….” Non risponde, diventa un’altra volta rossa e mi accorgo che gli si sono inturgiditi i capezzoli … che stavolta si vedono in maniera inequivocabile … mah … non me la conta giusta … sono contrariato ma anche curioso di vedere come va a finire … Ci inoltriamo attraverso i pannelli e noto che un cameriere è sempre molto solerte nell’offrirci coppe di champagne … Liana ogni tanto parla con qualche ospite mentre io guardo le foto … vedo Nando staccarsi da un gruppo di persone avvicinarsi a Liana, sfiorarle con le dita il laccetto della camicetta all’altezza del seno e dirle qualcosa all’orecchio che la fa sorridere e poi allontanarsi rapidamente uscendo da una porta secondaria … Mi avvicino a Liana … “ho visto Nando che ti parlava … che ti ha detto” “niente … che fra un po’ gli ospiti andranno via e che poi potremo restare con lui per soddisfare la mia curiosità …” “ e vuole immortalarti ….” “ non lo so … non me lo ha detto … si rischia di fare molto tardi …” Passa così un’altra ora durante la quale ci viene offerto altro champagne che provocano in me, e certamente anche in Liana, una notevole euforia: tutti gli ospiti vanno via e restiamo solo noi e altre due persone, un giovane e una ragazza che scoprirò poi essere gli assistenti e collaboratori di Nando. “Liana, Marco … finalmente soli … allora vedo che sei venuta con tuo marito … hai deciso di farti fotografare … Marco stai tranquillo … immagino tu conosca la fama che mi circonda … le foto che voglio fare a tua moglie saranno caste e pure …” E qui, sotto l’effetto dell’euforia indotta dall’alcool, dico la prima cazzata … “caro Nando … ” inizio con tono di sufficienza “ … io sono tranquillissimo … conosco Liana e sono sicuro di lei, è molto timida e anche refrattaria ai corteggiamenti … quindi puoi scattare tutte le foto che vuoi … “ Nando guarda Liana e la vedo arrossire … noto un ghigno, proprio un ghigno, sul volto di Nando … “ bene … meglio così … staremo a vedere …” e fissa insistentemente i capezzoli della mia splendida mogliettina che continuano a spuntare prepotentemente sotto il tessuto … Nando ci invita a seguirlo, scende per una scale che ci porta, attraverso uno stretto corridoio fiocamente illuminato, in un'altra sala del fabbricato, chiusa da una spessa porta metallica … sembra di entrare nelle segrete di un castello … “Liana qui non ti ci avevo mai portato … vedi quante misure di sicurezza … ti sto facendo un grosso favore e ovviamente conto sulla vostra discrezione per quello che vedrete …“ ; nello stretto corridoio siamo incolonnati, Liana cammina avanti a lui e io sto dietro a Nando, mentre parla mi sembra di vedere la sua mano insinuarsi sotto la minigonna e mi sembra di vedere Liana agitare una mano e girarsi di scatto … non sono sicuro … è troppo buio … e la testa un po’ già mi gira. Entriamo in una sala non molto ampia, c’è una grande tavolo contornato da numerose poltroncine e un armadio le cui pesanti ante sono chiuse da serrature a combinazione; Nando ne apre una e tira fuori un gruppo di cartelline giganti che posa sul tavolo, le apre ed estrae molti provini e fotografie formato 40x50, alcune a colori, altre in bianco e nero: è vero le attrici e i personaggi noti dell’ambiente dello spettacolo ci sono tutti, all’inizio della carriera e anche oltre, le attrici quasi tutte decisamente discinte in pose più o meno provocanti, c’è anche un uomo nudo che assomiglia al collaboratore di Nando … con un notevole attributo … le foto sono decisamente belle e tecnicamente perfette … si vede che Nando è un bravissimo fotografo; Liana si sofferma molto su una serie di foto in bianco e nero, in controluce, dove il profilo del volto o del corpo dell’attrice si intuisce solo dal tenue contorno luminoso “Nando questi scatti sono bellissimi, hanno un fascino particolare … foto del genere le potresti fare anche a me …” “Liana …. questi scatti sono molto difficili da realizzare … ci vogliono particolari condizioni e una pazienza infinita della modella … queste sono state esposte in mostre importanti … e per realizzarle come puoi ben vedere le modelle sono quasi completamente svestite o addirittura nude … non so se tuo marito sarebbe d’accordo … comunque vedremo … finiamo di vedere questo raccoglitore poi andremo nel teatro di posa dove, se siete d’accordo, voglio inquadrarti e vedere se e quanto sei fotogenica … sai non sempre una bella ragazza come te poi rende altrettanto su una foto …” Mentre Nando parla entra nella sala la collaboratrice e posa sul tavolo un vassoio su cui ci sono bevande e bustine di colore giallo e verde e chiarisce: “Nando sono le stesse dell’altra sera, visto che faremo probabilmente tardi ed è già mezzanotte …. e se vuoi fare un servizietto a Liana dobbiamo essere tutti svegli …” Il tono della ragazza mi lascia perplesso … che intende per servizietto e perché guardandomi sorride beffardamente … guardo Nando con espressione interrogativa … “Marco non ti allarmare … non è droga … ma solo un tonico molto potente che serve a tenerci svegli … sai, come quando si dava la maturità o esami importanti e si bevevano tanti caffè … ecco è come un caffè potenziato … noi, con la vita che facciamo, ne beviamo parecchio … è anche molto buono e dissetante … prendetene anche voi …”. Liana, senza nemmeno guardarmi, come fosse per lei una cosa normale, prende una bustina gialla, la rovescia in un bicchiere e dopo averlo miscelato lo beve tutto d’un fiato … poi sta per prendere un’altra bustina … “Liana, per Marco che non c’è abituato prendi quella di colore verde … è meno forte”, Liana lo guarda, ha un’espressione perplessa, e obbedisce, prende la bustina verde, ripete l’operazione e mi da il bicchiere … Guardo il bicchiere dubbioso … “dai Marco non fare il solito provinciale … al massimo resti sveglio … o forse” … dice sorridendo con fare malizioso … “ti potresti anche eccitare” Bevo tutto d’un fiato … la stessa cosa fanno, ma con bustine diverse, anche la ragazza che scopro chiamarsi Antonella, che è poi la segretaria di Nando ed anche l’altro ragazzo Davide, che è anche lui fotografo ed tecnico di studio e forse anche modello. Continuiamo a vedere le foto per un’altra mezz’ora ascoltando gli aneddoti raccontati da Nando e i commenti degli altri due … certo che in quello studio ne hanno viste e combinate di tutti i colori … si capisce chiaramente che molte di quelle attricette se le sono scopate ed anche sodomizzate spesso e volentieri … mi rendo conto di essere un po’ intontito … sarà l’alcool … sarà l’ultima bevanda … dicono tonico … ma sento che i riflessi si stanno rallentando … mi sembra di vedere annebbiato anche se sono cosciente … speriamo bene … poi ho qualche perplessità osservando che Liana, quando Nando racconta delle inculate e di quanto strillano alla penetrazione, visto che lui dice di avere un cazzo molto grosso, diventa rossa come un peperone ed evita di guardarmi in faccia … è vero che prima nel corridoio deve essere successo qualcosa che l’ha infastidita … ma da quando siamo entrati nella sala e Nando mostra e commenta le foto, raccontando vari aneddoti su quello che era accaduto durante le riprese e come ognuno di questi personaggi reagisse, lo guarda e lo ascolta come fosse ammaliata, pare pendere dalle sue parole … a un certo punto poi, con la scusa, secondo me, di avvicinarla per farle notare un particolare di una foto ha appoggiato la mano sul fianco, poi tirandola a sé la mano è scivolata sul sedere e ho avuto la netta sensazione che la palpasse … e lei stavolta non ha minimamente reagito … anzi mi è sembrato che assecondasse il movimento timidamente rinculando … il fatto mi ha dato un po’ fastidio ma lo stato in cui mi trovo mi rende … come dire … tollerante e poi non voglio sembrate il solito marito geloso … l’ambiente è quello che è, e certamente Nando di culi ne deve aver palpati tanti … c’è finito anche il culetto della mia mogliettina … bèh … pazienza non mi va di fare scenate e spero che le foto non siano solo una scusa …. Nando si alza, chiude le cartelle, le ripone nell’armadio avendo cura di bloccare la combinazione poi si volta verso Liana … mi guarda come se volesse controllare il mio stato e sorridendo le mette un braccio intorno alla vita, la mano aperta scende subito sul sederino di Liana e la spinge verso un altro corridoio … anche stavolta Liana non fa resistenza e con la mano sul sedere si avviano … io osservo la scena … mi sembra di navigare nella nebbia … tanto che urto il bordo del tavolo … e li seguo … osservando … come fossi un estraneo … la manona di Nando che si insinua sotto la minigonna e, scostato il labile bordo della mutandina, poggia direttamente sulla pelle nuda …. come se fosse una cosa sua … oddio che ci sia qualcosa fra sti due … Attraversiamo un altro corridoio ed entriamo nello studio vero e proprio … che è un vero e proprio teatro di posa molto grande, diviso in più settori, pieno di macchine fotografiche, apparecchiature elettroniche, di computer, di schermi giganti ad alta definizione, di lampade di ogni genere e potenza; in uno dei settori circondato da pannelli riflettenti e da lampade c’è la rappresentazione schematizzata di una sala composto da un grande tavolo tutto di cristallo, contornato da poltroncine di plexiglas trasparenti, collocato su una porzione di pavimento costituita di specchi, e più in là da un ampio divano di pelle nera … tutt’intorno, sparpagliate nello studio, numerose sedie uguali a quelle che si vedono nei film a disposizione del regista. Secondo un copione collaudato: Antonella posiziona uno sgabello al centro della pedana sul quale fa accomodare Liana, stando attenta a indirizzarla in prestabilite pose iniziali; Davide sposta alcuni faretti di varia luminosità, intensità e colore indirizzandole su pannelli opportunamente orientati, Nando sceglie una macchina digitale collegata ad un computer e ad un grande schermo posto su un lato della pedana … poi si avvicina ad una consolle che gestisce le luci e ed avvia anche una musica in sottofondo che accompagna l’atmosfera … il tutto è molto professionale. Dovrei essere tranquillo … ma non lo sono … Nando accende le luci, prende la fotocamera, si avvicina a Liana e ne inquadra il viso … viso che compare simultaneamente sul grande schermo e sul quale si possono verificare immediatamente le varie sfumature che evidenziano un particolare piuttosto che un altro … Nando invita Liana a modificare continuamente la posizione del viso e del corpo, frontalmente, di fianco, di spalle , con le gambe accavallate e ancora e ancora … scattando sequenze in continuazione … si va avanti così per un tempo che mi sembra lunghissimo ed io vedendo che effettivamente Nando si sta dimostrando un fotografo professionale, capendo ben poco di quello che avviene sotto un profilo estremamente tecnico … per me le pose sono alla fin fine tutte uguali … imbambolato anche se ancora parzialmente lucido, mi sento tranquillo … forse ho visto e pensato male nel corridoio … lo dice anche Liana che ogni tanto vedo cose che non esistono … Sento Nando confabulare con Antonella prima e con Davide poi … Antonella fa scendere dallo sgabello Liana e la fa salire sulla pedana specchiata e sedere su una delle poltroncine di plexiglass … nel frattempo Davide modifica l’orientamento delle lampade … vengono spente tutte le luci ad eccezione di quelle che contornano il profilo del corpo di Liana, giocando sulle rifrazione dei cristalli e degli specchi … “Liana adesso ti faccio delle foto simili a quelle che hai visto … sei pronta …?” “Marco … io scatto quelle foto che piacciono a tua moglie … tu non hai problemi a che lei debba togliersi o slacciare qualche indumento … vero … tanto sei sicuro … no …!” Con la voce un po’ impastata “Nando si … confermo se Liana ci stà … va bene …” “bene … bene … vedrai come ci stà …” e lo vedo fare un gesto ad Antonella che si sposta alle spalle di Liana e da dietro porta le mani sui lacci della camicetta e li slaccia … fa scivolare la camicetta sulle spalle, prende i lembi e li tira … il seno è in bella mostra con i capezzoli belli turgidi … Liana, presa alla sprovvista resta un attimo interdetta, guarda Nando poi mette le proprie mani sui seni nel tentativo di nasconderli ma Antonella le toglie le mani dal seno, appoggia le proprie e incomincia a massaggiare e strizzare le tette e pizzicando con le dita i capezzoli che si induriscono ancora di più … quasi contemporaneamente Davide si inginocchia davanti a Liana poggia le mani sulle cosce e le infila sotto la minigonna, afferra le stringhe annodate delle mutandine … le tira e scioglie … tira ancora e le sfila da sotto il sedere … mi sembra, aiutato da un impercettibile sollevamento di Liana quasi ad agevolare lo scivolamento … Davide si rialza e immediatamente posiziona un faretto verso il pavimento che riflette la luce sul sedere di mia moglie mettendo in bella mostra le sue intimità. Nando inizia una nuova sequenza di scatti riprendendo Liana da tutte le angolazioni … io vedo tutte quelle immagini sullo schermo … i profili del viso, dei capelli, delle spalle, dei seni, dei capezzoli, della pancia, della figa, del culo, dell’ano. delle gambe della mia mogliettina come non l’ho mai vista … come se fossero di un'altra persona … mi sto eccitando … Anche Liana si sta eccitando … me ne accorgo dagli impercettibili movimenti che assecondano l’esposizione agli scatti senza che Nando specifichi quali posizioni debbano essere assunte e dagli umori che stanno colando dalla sua figa … e mi accorgo anche che il suo ano non è chiuso come lo ricordavo … questo è ben dilatato e ha i bordi arrossati … Liana non mi risulta sia mai stata stitica e allora … mi viene in mente un brutto pensiero … “Liana da tutte queste foto sceglieremo solo quelle che inseriremo nel book che ti ho promesso e che invieremo poi a titolo pubblicitario a tutte le più importanti agenzie …. Sei contenta …?” “Nando perché mi hai fatto questo … eravamo d’accordo di fare solo foto artistiche … mi hai ripreso peggio che nuda … che ci vuoi fare con le foto che scarteremo … anzi io voglio che tu le distrugga … e poi cosa hai fatto bere a Marco … lo vedo inebetito e incapace di reagire …” Bèh, menomale, Liana ha tirato fuori le palle … lo so che è refrattaria ai corteggiatori … Ma quello che però, subito dopo, dice Nando mi gela … “ Amore mio … piantiamola di raccontarci frescacce … ma cosa credi che io perda il mio tempo solo per scoparmi e incularmi una troietta come te … quando ti ho conosciuta ho subito capito che eri una puttanella da monta … altro che frigida come pensa quell’allocco qui presente … una presunta frigida non fa pompini alla prima occasione, scopa alla seconda e, dalla terza in poi si fa inculare e continua nei giorni successivi … ma lui non l’ha capito che ti trombavo in continuazione … ma non s’è mai accorto di quanto ti avessi allargato la figa e rotto ben bene il culo … ah già lui non te lo ha mai messo dietro … non sa nemmeno cosa si è perso … comunque sei voluta venire qui stasera e allora, venendo al dunque, da stasera verrai iniziata ad una nuova vita … di book ne prepariamo almeno tre …. quello per le agenzie ufficiali … come ti ho promesso … un altro lo faremo utilizzando gli scatti che ti ho fatto fin’ora per le riviste patinate per soli uomini … completandolo con un altro scatto … capirai più tardi … ed infine adesso incominceremo subito le riprese per un filmato pubblicitario in DVD, riducibile anche in un book, per un certo tipo di produzioni cinematografiche … puoi immaginare quali … Antonella occupati di Marco … Davide porta Liana sul divano …” Altro che aprire nuove strade … capisco ormai che mi hanno drogato … che Liana non é quella che credevo che fosse … che mi ha tradito spudoratamente dopo nemmeno un anno di matrimonio … “Nando sei un porco … ti sei approfittato di me e adesso mi vuoi sfruttare … “ “Liana ma non sei tu che mi hai raccontato che tuo marito non ti soddisfa … non sei tu che mi hai detto che ha un cazzettino piccolo, piccolo e che viene subito … che con lui non raggiungi mai l’orgasmo … ma ti sei scordata, così, improvvisamente di quanto è grosso il mio cazzo … e di quanto ti piace … non sei tu che mi hai detto che non ne puoi fare più a meno … non sei tu che mi hai fatto capire che ti piacerebbe partecipare a festini orgiastici …” mentre parla si cala i pantaloni ed emerge un palo gigantesco e capisco, pur rincoglionito, tante cose che adesso mi appaiono chiare … “ti sei dimenticata quanti orgasmi provi con me …. vuoi continuare a godere … e allora fai quello che dico io … ricordati che per me tu solo sei una troietta da montare e adesso preparati a esperienze … multiple … ” Vedo Davide prendere Liana e spingerla sul divano, abbassarsi e iniziare a leccarle la figa e l’ano … lei tenta una timida resistenza … poi cede … allarga le gambe, prende la testa e la spinge sul suo inguine … nel mentre Davide si toglie i pantaloni confermando che anche lui un cazzo di notevoli dimensioni … Antonella mi si avvicina e senza profferire alcuna parola mi slaccia i pantaloni, prende in mano il mio cazzettino, almeno rispetto agli altri due, accenna una sega, me lo fa indurire, se lo mette in bocca fino alle palle e inizia un pompino favoloso … ormai alcolizzato, drogato … cornuto … fate quello che volete basta che facciate godere anche me … questa è diventata la mia filosofia … Nando sta riprendendo tutto … ha anche attivato altre telecamere disposte strategicamente. Mentre Antonella continua su di me la sua pregiata attività, Nando si fa sostituire da Davide nelle riprese … mi guarda tutto soddisfatto “ragazzo mio … ma non l’avevi proprio capito che razza di femmina fosse Liana … non sai quello che ti sei perso … adesso ti faccio vedere come me la inculo e come lei mi pregherà di continuare ad incularla … hai visto che razza di cazzo ho … glielo infilo tutto nel culo e voglio che tu veda bene … nel film che stiamo girando sarà veramente eccitante mostrare la faccia del marito cornuto mentre la mogliettina per bene, tanto fine e carina, viene ripetutamente e brutalmente inculata da un grande cazzo … mi dispiace per te ma anche tu fai parte della sceneggiata ed il filmetto che ho in testa sarà molto intrigante … oltre che economicamente redditizio … senza contare che potrebbe essere l’inizio di una professione … pensa quanti sarebbero disposti a pagare per vederla inculata” Osservo Liana … Nando ha ragione … ormai è solo una serie di buchi da tappare … mentre Nando parla … evidentemente non sazia, si sta infilando un dito nella figa e due dita nel culetto. Nando si avvicina la rigira e la mette a pancia sotto … nel frattempo Antonella impugna il mio cazzo come un manubrio e mi tira verso il culo di Liana … posso vedere il buchetto benissimo … solo che non è più un buchetto … ma un bel buco … Nando avvicina il glande all’ano … lo appoggia e poi vincendo le resistenza lo introduce per una metà, fermandosi … Liana fa qualche smorfia … non più di tanto …, intuito che i tessuti interni si sono adattati alla prima penetrazione spinge tutto il suo cazzo nel culo di Liana che stavolta emette un rauco suono … inizia la monta … avanti e indietro per un tempo che a me pare infinito, Nando sbuffa e ansima … Liana emette rauchi mugugni e ansima anche lei … raggiungendo molteplici orgasmi … con un urlo liberatorio capisco che Nando sta venendo dentro il culo di mia moglie … si sfila e si mette seduto con il cazzo dritto … anche io vengo, vedendo come mia moglie viene inculata … ma il mio cazzetto è ormai morto … quello di Nando no …! “Marco te lo leggo in faccia … sei curioso … sempre duro e rigido … ragazzo mio quello che ho bevuto non é un tonico ma una sostanza equivalente al viagra … d’altro canto, scusami … ma stanotte io devo stare in forma e, la tua graziosa mogliettina la voglio proprio aprire … dopo stanotte nella sua figa e nel suo culo ci devono passare i treni … e non solo quelli … ” Guardo Nando sconsolato e Liana, con lo sguardo perso, che continua imperterrita a strofinarsi il clitoride, sempre con le dita nel culo “ormai c’è poco da dire … quella non mi sta nemmeno a guardare né una parola … fate quello che volete” Vedo Nando e Davide armeggiare intorno al tavolo di cristallo posizionando delle telecamere rivolte sia verso il pavimento specchiato che direttamente verso il tavolo … poi vedo Antonella prendere da un cassetto un fallo di notevole dimensione … Nando si stende sul tavolo con il cazzo svettante come l’asta di una bandiera ... ha in mano un telecomando e lo attiva … sullo schermo gigante compaiono una serie di riquadri in cui appaiono le riprese di tutte le telecamere da diverse angolazioni … Davide prende Liana per mano, nessuna resistenza da parte sua, la fa salire sul tavolo e la fa impalare sul cazzo di Nando … poi si sposta davanti a Liana e glielo infila tutto in bocca … anche Antonella sale sul tavolo e con mossa repentina infila il fallo nel culo di Liana … tutti incominciano ad agitarsi e dopo un po’ di tempo a godere … Liana ha un numero infinito di orgasmi … Davide viene in bocca e riempie la gola di Liana di liquidi seminali … anche questa è nuova … con me non l’aveva voluto mai fare … anche Antonella, presa da mistico furore si masturba il clitoride a tutta forza riuscendo anche lei ad infilarsi un paio di dita nel proprio culetto … non l’ho detto prima ma anche Antonella è decisamente appetibile … ed anche lei arriva a ripetuti violenti orgasmi …. Un tavolo veramente robusto Scende Davide, scende Antonella … scende Nando ed infine anche Liana … bocca impiastricciata di liquidi seminale, grondante umori dalla figa e con il culo ancora dilatato … ma per lei non è finita, Davide la fa scendere ed Antonella la riveste con la camicetta e la sola minigonna … Davide poi la costringe a piegarsi a novanta gradi sul tavolo con il culo in bella esposizione … Antonella estrae da un cassetto un plug anale su cui è incastonata una pietra dello stesso colore degli occhi di Liana e glielo infila senza tanti complimenti nel retto … per come é ancora dilatato non credo se ne sia nemmeno accorta … la fanno sedere sulla poltroncina di plexiglas su cui era all’inizio della serata e quindi Nando immortala la posa di Liana seduta su una sedia trasparente con una pietra azzurra incastonata nel buco del culo … “Liana era questa la sorpresa che ti volevo fare … le locandine dei tuoi book .. quelli particolari intendo … avranno per copertina questo scatto … tu seduta con un tappo nel culo … sei contenta …” Liana si alza dalla poltroncina e si sfila il plug … guarda tutti noi e piangendo: “Nando … ti sei solo approfittato … sei proprio un porco … “ Loro la guardano e sorridono senza proferire alcuna parola … solo Nando “Amica mia … anzi mia bella troietta rotta in culo … fra qualche giorno ti chiamo per mostrarti i risultati di questa serata … non mi deludere …” Io li guardo e senza dire parole … inutili … mi avvio, avvilito e stanco, verso l’uscita … l’aria fresca dell’alba mi sta schiarendo le idee … il mondo mi è crollato addosso … arrivo alla macchina e sento che Liana mi sta correndo dietro. Salgo in auto e metto in moto … Liana bussa sul vetro per farsi aprire lo sportello … la guardo e sono indeciso se farla salire o lasciarla lì … per strada … lei intuisce la mia indecisione e silenziosamente incomincia a piangere … non come prima durante quella che posso definire tranquillamente un orgia … è un silenzioso … accorato pianto … apro lo sportello e la faccio salire … “Grazie … Marco …” In silenzio avvio la macchina verso casa “Marco fammi spiegare … devi ascoltarmi …” “Che c’è da spiegare … oggi ho scoperto che mi sono sposato … come dice Nando … una troietta rotta in culo … e l’ho pure visto in diretta … un cazzone nella figa … un grosso fallo di plastica infilato nel culo e … un altro bel cazzo in bocca …. meglio di così che si può volere … a me non hai concesso nulla di tutto ciò … vabbé io ho solo un piccolo cazzetto … me lo dovevo aspettare … era troppo bello averti accanto … la più bella figa … nò scusa, ragazza … che avessi visto in vita mia … e magari stà storia sta andando avanti da un pezzo … mi pare di capire da come ha detto e ti ha trattato quel pervertito di Nando … ma che cazzo t’è successo …” “Marco ti ricordi quando poco dopo che c’eravamo sposati una sera tu volevi … sì mettermelo lì … insomma hai capito …” “ma che fai mi prendi per il culo … ti sei fatta sodomizzare un ora fa alla grande … e ora non trovi le parole per dirlo a me chiaro e tondo … dillo che quella sera ti volevo inculare … l’ho sempre desiderato … e mi hai sempre mandato in bianco … come al solito …” “Marco lo sai che allora ero ancora scioccata … tu non lo sai … ma io ho pianto tutta la notte … poi tu non mi hai più parlato … eri scostante … ti ricordi che mi hai portato il muso per diversi giorni ed alla fine anche io ce l’avevo con te … poi ho ragionato sulla nostra vita e siccome non volevo e non voglio perderti mi ero convinta a cercare di superare le mie riserve … “ “e allora per superare le riserve ti fai inculare da un altro …” “no … no … ma in quel periodo frequentavo, per lavoro lo studio di Nando … si quello da cui siamo appena usciti …” “allora lo conoscevi bene …” “Nando si è accorto che i nostri rapporti erano tesi ed ha approfittato della situazione … mi ha sempre fatto una corte serrata … un pomeriggio mentre stavamo lavorando su alcune idee per la campagna pubblicitaria io, ripensando alla nostra situazione e a uno screzio che avevamo avuto quella stessa mattina, mi misi a piangere … gli raccontai i motivi della nostra tensione e lui prese a coccolarmi … come hai visto è un bell’uomo … mi abbracciò e poi incominciò a baciarmi … prima sul collo poi dietro le orecchie ed infine sulla bocca … era un bacio appassionato … poi incominciò e toccarmi i seni … a stuzzicare i capezzoli … io tentai una qualche resistenza … ma ero combattuta fra la rabbia nei tuoi confronti, il piacere che comunque quell’uomo mi stava dando e, non ultimo, l’inconscio desiderio di superare le mie riserve sessuali … la dovevo piantare di non voler fare certe cose … lo lasciai fare … Nando intuì quello che mi passava per la testa e senza perdere un attimo mi mise le mani sotto la gonna … allora non portavo minigonne … mi tirò giù le mutandine mi leccò lì …. e anche dietro … ci sa fare … mi fece arrivare all’orgasmo molto rapidamente ma non si fermò … continuò imperterrito … lo vidi prendere quelle bustine che hai visto anche tu … e mi disse che mi avrebbe fatto morire di piacere … si calò i pantaloni e … restai senza fiato … io avevo visto solo due cazzi in vita mia … il primo … tu sai di chi … ed il tuo … nulla di paragonabile … come hai visto anche tu … avevo paura … con le dita mi ha sollecitato il clitoride … me lo ha infilato tutto dentro … non avevo mai provato una sensazione simile … è andato avanti per qualche ora … non so quanti orgasmi ho avuto … ero appagata … mi disse che da quel momento ero anche sua … di vestirmi in maniera più intrigante, di indossare minigonne anche senza mutandine … che se volevo provare ancora il piacere che mi aveva dato avrei dovuto fare tutto quello che mi ordinava … e che la volta successiva mi avrebbe rotto il culo …” “e tu non hai detto niente … ma come … se ti volevi finalmente far inculare sarebbe stato meglio con me … che ce l’ho piccolo … piuttosto che farti sfondare da lui …” “Marco … non mi dire così … non ci stavo più con la testa … avevamo litigato … quello mi aveva fatto godere come non mai … il giorno dopo mi chiamò e mi disse di andare da lui … prima di andarci indossai una minigonna e non indossai le mutandine … arrivo e lo vedo bere la solita bevanda … non dice nulla … aspetta un po’ che faccia effetto, poi si cala i pantaloni e esce un cazzo gigantesco … e mi ordina di voltarmi e di mettermi a novanta gradi sul divano … eseguo … infila le dita in un barattolo … poi inserisce nel mio ano un dito e poi un secondo … li ruota … io già vengo … appoggia il glande e spinge … urlo di dolore …. mi abituo … lo infila tutto e mi monta … lo fa senza sosta, con qualche intervallo, per un ora … mi ha rotto il culo … e mi è piaciuto alla follia … penso a te e mi metto a piangere … a te, che amo da impazzire, non ho voluto mai dartelo … mi sento uno schifo … “ “Quindi sono mesi che la storia va avanti … non potevi chiedermi aiuto …” “Avevo paura che tu mi lasciassi … “ “ma l’hai lasciata andare avanti …” “si Marco è andata avanti … mi ha preso i sensi … e con la scusa degli avanzamenti professionali e delle conoscenze … non voglio nasconderti nulla … mi ha fatto scopare e inculare anche da due suoi importanti amici fotografi …” “bene Liana apprezzo molto questa tua … come chiamarla … confessione … anche se credo che sia stata determinata non da una tua scelta ma dalla decisione di Nando di farmi conoscere la situazione … e posso intuirne anche i motivi … o me ne vado e lascio campo libero per farti fare ciò che vuole lui … in pratica farti fare la puttana o peggio … o resto sapendo di essere un cornuto felice e contento … so che comunque questa confessione ti sta costando molto … anche adesso in macchina ti vedo e resti per me la cosa più bella che mi sia capitata … ma mi rendo conto che non posso competere con Nando o gente simile … ti sei fatta scopare, inculare ripetutamente … da gente che non ti ama e che può fare del tuo corpo ciò che vuole così provocandoti piaceri fortissimi … anche a costo di farti del male o indurti dolore fisico … io quell’unica volta che ti ho toccato l’ano appena ho visto una smorfia di fastidio, bada non dolore, mi sono subito ritirato perché non volevo farti assolutamente del male“ “Marco non prendere decisione affrettate … io, con il tuo aiuto, posso provare a cambiare … faccio l’amore solo con te … ti faccio fare tutto quello che vuoi … anche inculare solo da te … perdonami … io ti amo … non lasciarmi” “Liana ma che dici … io ti ho vista su quel tavolo mentre ti facevi sodomizzare … e poi dopo … non contenta ti sei fatta pure dei ditalini anche anali … Nando ha ragione … ha solo evidenziato la tua vera natura … sei solo una splendida puttana che ama i cazzi e che si fa montare in tutti i buchi … io questo non lo reggo … non voglio finire sui giornali … sei stata e sei per me la cosa più bella … ti penserò per tutto il resto della mia vita … e francamente non so come riuscire a superare tutto questo … adesso ti accompagno a casa …. non salgo nemmeno … me ne vado … dormo in albergo, domani stesso darò incarico al mio avvocato di avviare immediatamente le pratiche di divorzio … è finita … una volta scesa da questa macchina … se ti dovessi incontrare sarà come se non ti avessi mai conosciuta” “Marco … no … ti prego … non mi lasciare … solo tu puoi aiutarmi ad uscire da questo inferno … da sola non so cosa mi capiterà … ti scongiuro … dammi una possibilità” “siamo arrivati … scendi … ti auguro ogni bene possibile e spero con tutto il cuore che tu non finisca … male … addio Liana”
scritto il
2025-05-11
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