Prima volta nel culo

di
genere
prime esperienze

Dopo aver fatto un pompino a Paolo ero un po' confuso circa la mia sessualità. Mi consideravo eterosessuale e mi piacevano le ragazze, ma fare sesso orale con Paolo mi era piaciuto un sacco.
Dopo che essermi venuto in bocca, Paolo ha voluto che ci rimettessimo a studiare. Non abbiamo più parlato dell'accaduto. O meglio: mi vergognavo come un ladro per quello che avevo fatto e avevo mille rimorsi. Avevo fatto bene a lasciarmi andare? Probabilmente no, ma il solo pensiero me lo faceva tornare duro come il marmo.
Un conto era giocare in camera da solo con il mio dildo preferito nel sedere, nessuno mi avrebbe visto e nessuno lo avrebbe saputo, tutt'altra cosa era succhiare il cazzo di un mio amico. Ora tutti avrebbero potuto sapere che mi piaceva l'uccello: ero nel panico totale. La mia mente girava come una trottola e non trovavo pace.
Non mi ero mai spinto così avanti con un uomo se non con la fantasia.
Fortunatamente avevo lezione 4 giorni a settimana e tra treno, classi piene di gente e dovermi concentrare nello studio, quello che avevo fatto sembrava un po' più distante.
Passata una settimana tornai nella biblioteca dove andavo sempre a studiare quando non avevo lezione. Non avevo più sentito Paolo dal pomeriggio a casa mia e stavo cominciando a tranquillizzarmi.
Entro nella sala di lettura quando lo vedo seduto che studia. Mi salta subito il cuore in gola e mi cedono le gambe. Grazie al cielo riesco a mantenere la calma e mi siedo dalla parte opposta della stanza senza farmi vedere.
Credo di aver letto la stessa riga per almeno un ora. Avevo il cervello in tilt.
Sono ancora intento a fissare la stessa pagina del libro sperando che le nozioni arrivino come per magia quando sento una mano sulla spalla, mi giro e vedo Paolo che mi bisbiglia "ti va di farti un caffè?".
Credo di aver assunto tutti i colori dell'arcobaleno: sono sbiancato e poi sono diventato rosso come un peperone, che vergogna.
Non riuscivo nemmeno a parlare quindi feci solo un cenno di assenso col capo.
Al bar c'erano degli altri ragazzi che conoscevamo per cui ci siamo messi a parlare assieme del più e del meno. Grazie al cielo.
Tornai sui libri e la giornata continuò tranquilla.
Mancava poco alle sette di sera, ero stanco e stavo per andare a casa quando Paolo si avvicinò di nuovo: "ti va di venire da me stasera? sono a casa da solo, possiamo guardare un film assieme " .
Non sapevo bene cosa rispondere per cui balbettai un "non riesco a venire prima delle nove".
Paolo rispose "benissimo ci vediamo dopo allora" e se ne andò.
Tornai a casa praticamente correndo. Salutai velocemente i miei e corsi a farmi una doccia.
In poco tempo ero pronto.
Con la bicicletta, casa di Paolo distava solo una decina di minuti.
Chiusi la bici e corsi su per le scale.
Paolo mi aprì con una birra in mano, entrai e cominciammo a parlare del più e del meno.
Con la scusa di andare a prendere le sigarette mi portò in camera sua.
Sulla sua scrivania c'era una scatola di preservativi ancora da aprire. Da vero sbarbato inesperto non ci feci molto caso.
Andammo in terrazza a fumare un paio di sigarette e a berci un altro paio di birre. Non avendo mangiato nulla, ero già un po' brillo.
Alla terza birretta che ci beviamo si avvicina e mi bacia sul collo. Io non faccio alcuna resistenza e mi godo le sue attenzioni.
Dopo un po' mi prende per mano e mi porta in camera sua, ci buttiamo sul suo letto e cominciamo a limonare intensamente. Sento il suo pacco che si struscia contro il mio. Sia io che lui ce l'abbiamo duro come il marmo e cominciamo a sfregarci uno contro l'altro.
Dopo quella che mi sembra un'eternità si ferma e si toglie la la maglietta. Subito dopo la toglie anche a me e mi slaccia i pantaloni. Con un pò di sorpresa non trova alcun ostacolo. Non avevo messo le mutande sotto i jeans, che porcellino.
Comincia a masturbarmi velocemente, ma io lo fermo, mi tolgo i pantaloni e li tolgo anche a lui.
Ora siamo entrambi nudi e ricominciamo a limonare strisciando i cazzi che ormai erano al massimo dell'erezione.
Me la stavo godendo alla grande quando mi sussurra in un orecchio "ti va di scopare?".
A quel punto confesso "a parte aver usato qualche vibratore per me è la prima volta".
"Non ti preoccupare farò piano".
Mi fece stendere a pancia in giù con un cuscino sotto l'inguine. Io istintivamente aprii le gambe per bene.
Dal cassetto del comodino tirò fuori del gel lubrificante e mi spalmò per bene il buchino.
Subito sentii un dito che mi entrava nel culo. Lo fece entrare fino in fondo e lo lasciò lì per un pò. Pian piano cominciò un lento su e giù. Me la stavo godendo per bene quando nel culo ci infilò anche un secondo dito. Di primo acchito mi fece un po' male, ma poco dopo mi abituai all'intrusione e cominciai a gemere con la faccia contro il cuscino.
A quel punto Paolo si alzò e aprì la scatola dei preservativi e se ne mise uno. Si mise sopra di me e mi sussurrò all'orecchio "spingi piano e rilassati".
Fu a quel punto che sentii la punta della sua cappella contro il mio ano. Anzi, farsi strada dentro il mio ano. Sembrava mi fosse entrato un palo, quando in realtà era entrata solo la punta.
Il dolore era insopportabile e mi fece perdere l'erezione.
Non a Paolo che continuava a spingere il cazzo nelle mie viscere. Mi faceva male, ma non avevo il coraggio di fermarlo. Volevo che continuasse.
Un po' alla volta entrò tutto e cominciai a rilassarmi un poco.
Il dolore pian pianino si stava trasformando in piacere.
Cominciò un lento dentro e fuori che mi fece tornare un'erezione potente.
Lì mi resi conto che prenderselo in culo non era proprio uguale ad usare un dildo.
Paolo continuava ad aumentare l'intensità dei suoi colpi e io non avevo nemmeno il coraggio di parlare, non volevo fermarlo in alcun modo, ma mi stava aprendo per bene.
Dopo quella che a me sembrò un'eternità sentii Paolo irrigidirsi, mi piantò il suo palo più a fondo che poteva e riempì il preservativo di sperma.
Sentii il suo membro afflosciarsi ed uscire dal mio ano.
Avevo decisamente perso la mia verginità anale.
scritto il
2025-04-30
3 K
visite
3 3
voti
valutazione
6.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Confessione prima volta

racconto sucessivo

Prima cotta per un maschio
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.