Confessione prima volta
di
Ziggy_bsx
genere
prime esperienze
Ai primi anni dell'Università mi capitava spesso di essere a casa solo, per questo mi capitava di invitare a casa un amico per studiare e cazzeggiare.
Non avevo una gran fortuna con le ragazze all'epoca per cui avevo una libreria di giornali erotici e porno ben fornita. Era la fine degli anni 90 per cui si noleggiavano i film porno al sexy shop che io frequentavo assiduamente.
Avevo anche comprato qualche dildo e vibratore con cui mi divertivo nei momenti di solitudine. Non ero proprio uno stinco di santo quindi.
Un pomeriggio in cui studiare diritto con il mio amico Paolo era veramente difficile presi il coraggio a due mani e gli chiesi se voleva guardare un giornale porno con me.
Con mia sorpresa accettò e ci sedemmo uno di fianco all'altro sul mio letto.
Dopo un po' di minuti in silenzio con qualche timido commento qua e là sulle modelle non ce la facevo più, mi dovevo segare: "senti Paolo tu fai quello che vuoi ma io mi devo fare una sega".
Dopo questa mia uscita tirai fuori il cazzo che ormai era di pietra e cominciai a segarmi piano. Paolo restò interdetto per un po', ma presto tirò fuori anche lui l'uccello duro e cominciò a segarsi.
Io lì rimasi un po' interdetto perché ormai non guardavo più il giornale ma fissavo il cazzo duro di Paolo. Non ne facevo un gran mistero. La cosa mi piaceva un sacco. Volevo prenderlo in mano, fargli una sega, fargli un pompino, ingoiare il suo sperma. Non feci nulla: rimasi imbambolato a fissargli il cazzo finché non eiaculammo entrambi.
Ci pulimmo alla meno peggio e riprendemmo a studiare senza commentare l'accaduto.
La settimana dopo ero di nuovo a casa solo e con la voce un po' tremante gli telefonai per sapere se voleva venire da me a "studiare". Fortunatamente accettò subito senza troppo esitare.
Arrivato il gran giorno mi prepari con delle braghe della tuta larghe e i boxer larghi in modo che una eventuale erezione fosse difficile da nascondere.
In pratica dopo pochi minuti di studio ce l'avevo già duro come il marmo e si vedeva chiaramente ma Paolo non disse niente.
Non potendone più me ne uscii con un "ti va se ci facciamo una sega con un giornale porno?". Fortunatamente accettò subito con entusiasmo.
Premetto che per tutta la settimana mi ero sognato il suo cazzo, avevo quindi il cuore in gola.
Io non feci neanche finta di guardare il giornale, guardavo solo il suo cazzo duro. Credo se ne sia accorto subito ma non gli dava fastidio. A quel punto allungai la mano "se vuoi ti faccio io una sega". Paolo non protestò e si lasciò masturbare da me.
Ero al settimo cielo.
Eravamo entrambi eccitatissimi per cui presto mi tolse la mano e fece una gran sborrata.
Dopo esserci puliti entrambi io non avevo nemmeno coraggio di guardarlo in faccia.
Lui però fu carinissimo, mi prese la mano e se la mise sul pacco che nel frattempo era diventato di nuovo duro. "Ti va di farmi un pompino?" Così, di botto, io rimasi di sasso, ma senza troppo esitare mi inginocchiai davanti a lui, gli tolsi i pantaloni e gli feci il primo pompino della mia vita.
Ovviamente mi venne in bocca e ingoiai tutto senza protestare.
Non avevo una gran fortuna con le ragazze all'epoca per cui avevo una libreria di giornali erotici e porno ben fornita. Era la fine degli anni 90 per cui si noleggiavano i film porno al sexy shop che io frequentavo assiduamente.
Avevo anche comprato qualche dildo e vibratore con cui mi divertivo nei momenti di solitudine. Non ero proprio uno stinco di santo quindi.
Un pomeriggio in cui studiare diritto con il mio amico Paolo era veramente difficile presi il coraggio a due mani e gli chiesi se voleva guardare un giornale porno con me.
Con mia sorpresa accettò e ci sedemmo uno di fianco all'altro sul mio letto.
Dopo un po' di minuti in silenzio con qualche timido commento qua e là sulle modelle non ce la facevo più, mi dovevo segare: "senti Paolo tu fai quello che vuoi ma io mi devo fare una sega".
Dopo questa mia uscita tirai fuori il cazzo che ormai era di pietra e cominciai a segarmi piano. Paolo restò interdetto per un po', ma presto tirò fuori anche lui l'uccello duro e cominciò a segarsi.
Io lì rimasi un po' interdetto perché ormai non guardavo più il giornale ma fissavo il cazzo duro di Paolo. Non ne facevo un gran mistero. La cosa mi piaceva un sacco. Volevo prenderlo in mano, fargli una sega, fargli un pompino, ingoiare il suo sperma. Non feci nulla: rimasi imbambolato a fissargli il cazzo finché non eiaculammo entrambi.
Ci pulimmo alla meno peggio e riprendemmo a studiare senza commentare l'accaduto.
La settimana dopo ero di nuovo a casa solo e con la voce un po' tremante gli telefonai per sapere se voleva venire da me a "studiare". Fortunatamente accettò subito senza troppo esitare.
Arrivato il gran giorno mi prepari con delle braghe della tuta larghe e i boxer larghi in modo che una eventuale erezione fosse difficile da nascondere.
In pratica dopo pochi minuti di studio ce l'avevo già duro come il marmo e si vedeva chiaramente ma Paolo non disse niente.
Non potendone più me ne uscii con un "ti va se ci facciamo una sega con un giornale porno?". Fortunatamente accettò subito con entusiasmo.
Premetto che per tutta la settimana mi ero sognato il suo cazzo, avevo quindi il cuore in gola.
Io non feci neanche finta di guardare il giornale, guardavo solo il suo cazzo duro. Credo se ne sia accorto subito ma non gli dava fastidio. A quel punto allungai la mano "se vuoi ti faccio io una sega". Paolo non protestò e si lasciò masturbare da me.
Ero al settimo cielo.
Eravamo entrambi eccitatissimi per cui presto mi tolse la mano e fece una gran sborrata.
Dopo esserci puliti entrambi io non avevo nemmeno coraggio di guardarlo in faccia.
Lui però fu carinissimo, mi prese la mano e se la mise sul pacco che nel frattempo era diventato di nuovo duro. "Ti va di farmi un pompino?" Così, di botto, io rimasi di sasso, ma senza troppo esitare mi inginocchiai davanti a lui, gli tolsi i pantaloni e gli feci il primo pompino della mia vita.
Ovviamente mi venne in bocca e ingoiai tutto senza protestare.
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