A teatro con la mia compagna
di
EroTyco
genere
tradimenti
"Amore, dai, sbrigati", mi disse la mia compagna mentre lentamente mi alzavo dal divano. Lei non vedeva l'ora di andare con me a teatro quella sera. Aveva acquistato i biglietti settimane prima, molto incuriosita dallo spettacolo previsto per quella sera.
Si trattava di "Storie di Lisa", una commedia che veniva pubblicizzata come divertente e di qualità. Io in realtà non avevo mai sopportato il teatro, e non è che le pubblicità e le parole della mia ragazza mi avessero fatto cambiare idea.
"Ma dobbiamo proprio andarci?", le chiesi.
"Sì dai, amore, per una volta che facciamo una cosa diversa...". Avrei di gran lunga preferito una normale serata casalinga, ma ovviamente non avevo scelta.
La mia ragazza aveva acquistato i biglietti per la prima fila della platea, a testimonianza delle sue aspettative sullo spettacolo, che desiderava godersi da una prospettiva privilegiata. Entrammo nella grande sala, e io un po' annoiato mi accomodai insieme a lei. Il teatro era gremito in ogni ordine di posti.
Cominciò quindi la commedia. Il pubblico era entusiasta: rideva e applaudiva in continuazione. Io invece non riuscivo a seguire né la trama né le battute dello spettacolo. E questo per due motivi. Prima di tutto perché come detto non ero in vena di teatro ed ero stanco e annoiato. E poi perché la mia attenzione ben presto fu catturata dalla protagonista della commedia. Era Lisa, una spogliarellista le cui peripezie venivano raccontate dalla commedia in toni buffi e tragicomici.
La mia attenzione era tutta su di lei perché l'attrice che intepretava questa Lisa era una donna incredibile: capelli lunghi e neri, alta, viso meraviglioso e un corpo da favola. Circa 35 anni. Gambe fantastiche, fondoschiena da urlo, fianchi stretti e soprattutto due seni che mi toglievano il fiato: enormi, sicuramente almeno una sesta, e sodi. Inoltre interpretava una spogliarellista, quindi per la maggior parte del tempo indossava abiti abbastanza succinti. Nulla di che, nulla di erotico o inappropriato. Però era un bello spettacolo per gli occhi, soprattutto per chi, come me, era in prima fila a pochi metri da lei.
La mia compagna insieme al resto del pubblico era totalmente partecipe dello show con gli applausi e le risate. Si divertiva sul serio. Io invece, dalla noia iniziale avevo cominciato a divertirmi ma non per lo spettacolo teatrale in sé, bensì per lo spettacolo di quella attrice pazzesca, del suo corpo da urlo e delle sue movenze sexy. Una donna assolutamente incredibile che mi attizzava moltissimo. Non pensavo ad altro che a quella donna, la seguivo con lo sguardo anche quando erano gli altri attori a parlare e la scena si sviluppava lontano da lei. Accanto a me la mia compagna rideva e applaudiva, totalmente ignara dei miei pensieri.
Poi finì la commedia, in un tripudio di applausi a scena aperta. Salì sul palco il regista che ringraziò la sua squadra e il pubblico, per poi presentare uno a uno gli attori per l'inchino di rito. Per ultima chiamò lei, la protagonista, che ricevette un tributo impressionante dal pubblico. Un grandissimo calore che lei ricambiò con sorrisi, baci lanciati agli spettatori e inchini.
Dalla platea fioccarono le richieste di "bis". Prese quindi la parola il regista: "Il bis, chiedete? Io non lo so...che tipo di bis potremmo fare? Questa storia si chiude qua in teoria. Quindi non si potrebbe fare il bis. Però aspettate... forse un'idea ce l'avrei..." E si avvicinò alla bellissima attrice che aveva interpretato Lisa. Lei gli sorrise e con uno sguardo di intesa gli fece "sì" con la testa.
Lui disse: "Bene signore e signori, ho già avuto il consenso! Ma ora mi serve anche il vostro. Mi spiego. Come ben sapete la nostra Lisa è una spogliarellista. E nel corso della storia avete scoperto tanti aspetti del suo carattere, delle sue relazioni, della sua vita. Ecco, forse come bis si potrebbe mostrare al nostro pubblico in cosa consiste nel dettaglio un altro degli aspetti di Lisa: il suo mestiere".
Il pubblico esplose di entusiasmo. Capiva perfettamente dove stava andando a parare questo "bis". La mia ragazza applaudiva ma senza entusiasmo, senza capire bene.
"Il mestiere dello spogliarello, quindi...", proseguì il regista. E nuovamente applausi e grida di entusiasmo. Poi alzò la voce: "Siete d'accordo quindi?" Il pubblico esplose ancora in urla di euforia ed eccitazione. "Bene, quindi ho anche il vostro consenso!"
Non feci in tempo a controllare la reazione della mia ragazza, che il tono del regista si fece più serio: "Devo farvi però un'avvertenza. Lo spettacolo a cui assisterete, al contrario di quanto avete visto finora, è piuttosto... spinto. Quindi invito gli spettatori più piccoli e chiunque non abbia piacere ad assistere a questo tipo di show, a lasciare il teatro nei prossimi 5 minuti. Vi ringrazio e alla prossima". Dopo qualche secondo aggiunse: "A tutti gli altri: ci vediamo tra 5 minuti!" e uscì dal palcoscenico tra gli applausi eccitati della gente, tenendo per mano l'attrice protagonista, seguito da tutti gli altri attori.
Non mi sembrava vero. Quella donna così incredibilmente sexy, su cui avevo tenuto gli occhi per tutta la serata, era in procinto di fare uno spogliarello. Sembrava un sogno. Naturalmente non sapevo che tipo di spettacolo sarebbe stato: fino a che punto si sarebbe spinta quella donna? L'avvertenza del regista che aveva segnalato al pubblico la natura osè dello show mi faceva ben sperare. Ma in fondo quello non era un teatro abituato a spettacoli erotici e il pubblico era generalista: non potevo aspettarmi grandi cose. In ogni caso l'eccitazione era talmente grande, che quasi mi dimenticavo di un piccolo problema... che era seduto proprio accanto a me.
"Dai, andiamo via", mi sentii dire dalla mia ragazza. "Ma perché?", le risposi. "Non hai sentito?", disse lei, "è uno spettacolo sconcio, non siamo venuti qua per questo".
Mi adirai: "Ma abbiamo pagato per tutto lo spettacolo intero. Non possiamo andarcene prima. Sarebbe assurdo".
"Ma che cazzo dici?", replicò lei, "Sta robaccia non fa per noi. Avanti, su, andiamo". Vide che non mi muovevo. "Guarda che me ne vado io e ti lascio qua da solo..." In assenza di una mia risposta, dopo un po' aggiunse: "Ok. Dammi le chiavi della macchina, io me ne vado a casa e tu tornerai a piedi".
Non era piacevole litigare con lei, ovviamente. Però l'idea di rimanere senza la fidanzata a godermi quel tipo di spettacolo non mi dispiaceva affatto. Le diedi la chiave della macchina, e lei se ne andò furiosa.
E io restai lì, pronto a godermi il corpo senza veli di quella dea prosperosa. Mi chiedevo se qualche velo se lo sarebbe lasciato addosso, visto il contesto. Speravo di no. In ogni caso vivevo una trepida attesa di ciò che sarebbe avvenuto.
Nel frattempo solo una piccolissima parte del pubblico aveva lasciato il teatro dopo l'avvertenza del regista. Quasi tutti erano eccitati o quanto meno incuriositi dal gran finale alle porte. Non la mia ragazza, certo, ma per me era meglio così...
E finalmente entrò lei, Lisa, accompagnata da una musica sensuale e vestita come una cameriera sexy. Nessun trucco speciale, niente ridicoli costumi stile burlesque. Semplicemente lei, con il suo fisico mozzafiato, in abiti succinti, pronta a rivelarsi al pubblico in tutta la sua bellezza. Ma fino a che punto si sarebbe spogliata? Avrei visto quegli enormi seni nudi? Continuavo a chiedermelo.
Lo spogliarello fu un capolavoro di sensualità. Lisa si muoveva sul palcoscenico in un modo che mi fece eccitare all'istante. Proprio in senso fisico. Ogni movenza che conduceva alla rimozione di un vestito era un passo erotico che portava al paradiso della sua nudità.
Fu uno spogliarello lento, come è giusto che sia se si vuole infondere negli spettatori una carica di erotica attesa. Lisa ci mise quindi qualche minuto per togliersi uno a uno: il foulard, le scarpe, il maglioncino, la camicetta, la gonna e le calze. Quando rimase in mutande e reggiseno capii che era il momento clou. Avrebbe proseguito o si sarebbe fermata lì? In ogni caso quella biancheria era estremamente sexy e rivelava molto del fondoschiena e del seno. Io ero come in trance, sempre più desideroso di vederla completamente nuda. Il pubblico era in visibilio.
La musica non si interruppe, e lei proseguì lo show. Con incredibile sensualità portò le mani dietro la schiena e nel silenzio eccitato del teatro si slacciò il reggiseno. Ma sotto il reggiseno, a sorpresa indossava un micro-bikini che praticamente teneva nascosto solo poco più dei capezzoli. E la stessa cosa fece con le mutande, tolte le quali rimaneva la parte inferiore di un micro-bikini che esponeva le sue splendide natiche completamente, eccetto il sottile filo centrale di questo costume che copriva unicamente le parti intime. Una visione paradisiaca.
A quel punto, però, la musica finì e Lisa terminò la sua danza erotica in sincronia con il finale della musica, lasciandosi addosso il bikini. Il pubblico applaudiva energicamente ma allo stesso tempo non mancava qualche fischio. Era l'esatto mio stato d'animo. Quello striptease era stato pazzescamente sensuale ed eccitante, è vero. Ma proprio per quello non poteva finire così. Non era giusto, dopo tutta quella fremente attesa, dopo quell'eccitazione portata ai massimi livelli. Come si poteva essere così crudeli da far vedere non tutto, ma quasi tutto? A quel punto desideravo vederla nuda, completamente! Vedere quelle tette enormi, quei capezzoli... e anche la sua vagina, tanto ero eccitato. Non mi bastava vederla indossare un bikini, per quanto piccolissimo. La frustrazione era enorme. Ed era la stessa del pubblico, che la espresse in modo vivace.
"Signori, vi capisco", intervenne il regista dopo essere tornato sul palcoscenico, "ma questo è un teatro generalista e non possiamo portare in scena nudità. Mi dispiace. Questo è già tanto, al punto che ho dovuto fare quella premessa sul carattere spinto del bis".
Pochi posti vicino a me si alzò un uomo, piuttosto anziano, e salì sul palcoscenico. Prese la parola: "Sono il direttore del teatro. È vero che siamo generalisti, ma siamo anche profondamente democratici. Quindi se la regia e l'attrice sono d'accordo, chiederei anche al pubblico se lo è. Se c'è la maggioranza si può procedere con la parte che in tanti sembrano chiedere a gran voce. Io direi che si può votare per alzata di mano".
Il regista e l'attrice erano d'accordo. Partì la votazione e praticamente tutto il pubblico si schierò per la prosecuzione "hard" dello spogliarello.
La mia emozione fu enorme. Tornò quindi la musica sensuale e tornarono le movenze da striptease di quella donna incredibile. Era il momento clou.
E qua successe qualcosa di sbalorditivo. Lisa raggiunse la platea e si mise a ballare eroticamente tra il pubblico. A un certo punto si fissò su di me e cominciò a strusciarsi su di me. Non ci potevo credere. Non ero mai stato così eccitato in vita mia. Sentivo la sua pelle perfetta toccare la mia. E pensare che fino a pochi minuti prima c'era la mia compagna nel posto vicino...
Si mise a cavalcioni su di me e fu così che tolse quel micro-bikini, rivelando finalmente i capezzoli perfetti di quelle tette enormi e perfette che erano la fine del mondo. E ce le avevo a pochi centimetri dal mio viso, con lei a cavalcioni su di me. Qualcosa di inimmaginabile. Poi prese le mie mani e le poggiò sui propri seni, regalandomi un momento di pura estasi: la stavo toccando proprio lì. Rimosse anche la parte sotto del bikini e strusciò la vagina bagnata sui miei pantaloni. E tutto questo davanti al pubblico che guardava e scattava foto e video.
A un certo punto mi sussurrò nell'orecchio: "Ti ho visto come mi guardavi tutta la serata... Camerino 3 tra cinque minuti". Poi si prese l'ovazione degli spettatori, salutò tutti e se ne andò.
Non solo ero in estasi per ciò che era appena accaduto, ma ero anche un po' frastornato dalle potenti emozioni... e da quell'appuntamento che mi aveva dato nel suo camerino.
La situazione era talmente pazzesca e da sogno che ormai tutto finiva in secondo piano: l'opportunità o meno di fare qualcosa con una donna che non conoscevo, il rapporto con la mia compagna... Quella situazione chiamava sesso ed era tutto ciò che contava per me. Arrapato come non mai.
Mi presentai al camerino 3 e trovai lei, ancora tutta nuda. Chiuse a chiave la porta e praticamente non disse nulla. Passammo subito alla pratica. Facemmo sesso per circa tre quarti d'ora, tra preliminari e varie posizioni. Alla fine lei insistette perché io eiaculassi dentro di lei, e così feci.
Non sembrava vero: quella donna incredibile che avevo ammirato tutta la sera dalla platea era stata mia. Un'esperienza unica e semplicemente favolosa.
Quando uscii dal teatro, era tardissimo. Presi in mano il cellulare e trovai un messaggio della mia ragazza: "Dove cazzo sei??". Ma non mi importava: avevo vissuto la serata più bella della mia vita.
Si trattava di "Storie di Lisa", una commedia che veniva pubblicizzata come divertente e di qualità. Io in realtà non avevo mai sopportato il teatro, e non è che le pubblicità e le parole della mia ragazza mi avessero fatto cambiare idea.
"Ma dobbiamo proprio andarci?", le chiesi.
"Sì dai, amore, per una volta che facciamo una cosa diversa...". Avrei di gran lunga preferito una normale serata casalinga, ma ovviamente non avevo scelta.
La mia ragazza aveva acquistato i biglietti per la prima fila della platea, a testimonianza delle sue aspettative sullo spettacolo, che desiderava godersi da una prospettiva privilegiata. Entrammo nella grande sala, e io un po' annoiato mi accomodai insieme a lei. Il teatro era gremito in ogni ordine di posti.
Cominciò quindi la commedia. Il pubblico era entusiasta: rideva e applaudiva in continuazione. Io invece non riuscivo a seguire né la trama né le battute dello spettacolo. E questo per due motivi. Prima di tutto perché come detto non ero in vena di teatro ed ero stanco e annoiato. E poi perché la mia attenzione ben presto fu catturata dalla protagonista della commedia. Era Lisa, una spogliarellista le cui peripezie venivano raccontate dalla commedia in toni buffi e tragicomici.
La mia attenzione era tutta su di lei perché l'attrice che intepretava questa Lisa era una donna incredibile: capelli lunghi e neri, alta, viso meraviglioso e un corpo da favola. Circa 35 anni. Gambe fantastiche, fondoschiena da urlo, fianchi stretti e soprattutto due seni che mi toglievano il fiato: enormi, sicuramente almeno una sesta, e sodi. Inoltre interpretava una spogliarellista, quindi per la maggior parte del tempo indossava abiti abbastanza succinti. Nulla di che, nulla di erotico o inappropriato. Però era un bello spettacolo per gli occhi, soprattutto per chi, come me, era in prima fila a pochi metri da lei.
La mia compagna insieme al resto del pubblico era totalmente partecipe dello show con gli applausi e le risate. Si divertiva sul serio. Io invece, dalla noia iniziale avevo cominciato a divertirmi ma non per lo spettacolo teatrale in sé, bensì per lo spettacolo di quella attrice pazzesca, del suo corpo da urlo e delle sue movenze sexy. Una donna assolutamente incredibile che mi attizzava moltissimo. Non pensavo ad altro che a quella donna, la seguivo con lo sguardo anche quando erano gli altri attori a parlare e la scena si sviluppava lontano da lei. Accanto a me la mia compagna rideva e applaudiva, totalmente ignara dei miei pensieri.
Poi finì la commedia, in un tripudio di applausi a scena aperta. Salì sul palco il regista che ringraziò la sua squadra e il pubblico, per poi presentare uno a uno gli attori per l'inchino di rito. Per ultima chiamò lei, la protagonista, che ricevette un tributo impressionante dal pubblico. Un grandissimo calore che lei ricambiò con sorrisi, baci lanciati agli spettatori e inchini.
Dalla platea fioccarono le richieste di "bis". Prese quindi la parola il regista: "Il bis, chiedete? Io non lo so...che tipo di bis potremmo fare? Questa storia si chiude qua in teoria. Quindi non si potrebbe fare il bis. Però aspettate... forse un'idea ce l'avrei..." E si avvicinò alla bellissima attrice che aveva interpretato Lisa. Lei gli sorrise e con uno sguardo di intesa gli fece "sì" con la testa.
Lui disse: "Bene signore e signori, ho già avuto il consenso! Ma ora mi serve anche il vostro. Mi spiego. Come ben sapete la nostra Lisa è una spogliarellista. E nel corso della storia avete scoperto tanti aspetti del suo carattere, delle sue relazioni, della sua vita. Ecco, forse come bis si potrebbe mostrare al nostro pubblico in cosa consiste nel dettaglio un altro degli aspetti di Lisa: il suo mestiere".
Il pubblico esplose di entusiasmo. Capiva perfettamente dove stava andando a parare questo "bis". La mia ragazza applaudiva ma senza entusiasmo, senza capire bene.
"Il mestiere dello spogliarello, quindi...", proseguì il regista. E nuovamente applausi e grida di entusiasmo. Poi alzò la voce: "Siete d'accordo quindi?" Il pubblico esplose ancora in urla di euforia ed eccitazione. "Bene, quindi ho anche il vostro consenso!"
Non feci in tempo a controllare la reazione della mia ragazza, che il tono del regista si fece più serio: "Devo farvi però un'avvertenza. Lo spettacolo a cui assisterete, al contrario di quanto avete visto finora, è piuttosto... spinto. Quindi invito gli spettatori più piccoli e chiunque non abbia piacere ad assistere a questo tipo di show, a lasciare il teatro nei prossimi 5 minuti. Vi ringrazio e alla prossima". Dopo qualche secondo aggiunse: "A tutti gli altri: ci vediamo tra 5 minuti!" e uscì dal palcoscenico tra gli applausi eccitati della gente, tenendo per mano l'attrice protagonista, seguito da tutti gli altri attori.
Non mi sembrava vero. Quella donna così incredibilmente sexy, su cui avevo tenuto gli occhi per tutta la serata, era in procinto di fare uno spogliarello. Sembrava un sogno. Naturalmente non sapevo che tipo di spettacolo sarebbe stato: fino a che punto si sarebbe spinta quella donna? L'avvertenza del regista che aveva segnalato al pubblico la natura osè dello show mi faceva ben sperare. Ma in fondo quello non era un teatro abituato a spettacoli erotici e il pubblico era generalista: non potevo aspettarmi grandi cose. In ogni caso l'eccitazione era talmente grande, che quasi mi dimenticavo di un piccolo problema... che era seduto proprio accanto a me.
"Dai, andiamo via", mi sentii dire dalla mia ragazza. "Ma perché?", le risposi. "Non hai sentito?", disse lei, "è uno spettacolo sconcio, non siamo venuti qua per questo".
Mi adirai: "Ma abbiamo pagato per tutto lo spettacolo intero. Non possiamo andarcene prima. Sarebbe assurdo".
"Ma che cazzo dici?", replicò lei, "Sta robaccia non fa per noi. Avanti, su, andiamo". Vide che non mi muovevo. "Guarda che me ne vado io e ti lascio qua da solo..." In assenza di una mia risposta, dopo un po' aggiunse: "Ok. Dammi le chiavi della macchina, io me ne vado a casa e tu tornerai a piedi".
Non era piacevole litigare con lei, ovviamente. Però l'idea di rimanere senza la fidanzata a godermi quel tipo di spettacolo non mi dispiaceva affatto. Le diedi la chiave della macchina, e lei se ne andò furiosa.
E io restai lì, pronto a godermi il corpo senza veli di quella dea prosperosa. Mi chiedevo se qualche velo se lo sarebbe lasciato addosso, visto il contesto. Speravo di no. In ogni caso vivevo una trepida attesa di ciò che sarebbe avvenuto.
Nel frattempo solo una piccolissima parte del pubblico aveva lasciato il teatro dopo l'avvertenza del regista. Quasi tutti erano eccitati o quanto meno incuriositi dal gran finale alle porte. Non la mia ragazza, certo, ma per me era meglio così...
E finalmente entrò lei, Lisa, accompagnata da una musica sensuale e vestita come una cameriera sexy. Nessun trucco speciale, niente ridicoli costumi stile burlesque. Semplicemente lei, con il suo fisico mozzafiato, in abiti succinti, pronta a rivelarsi al pubblico in tutta la sua bellezza. Ma fino a che punto si sarebbe spogliata? Avrei visto quegli enormi seni nudi? Continuavo a chiedermelo.
Lo spogliarello fu un capolavoro di sensualità. Lisa si muoveva sul palcoscenico in un modo che mi fece eccitare all'istante. Proprio in senso fisico. Ogni movenza che conduceva alla rimozione di un vestito era un passo erotico che portava al paradiso della sua nudità.
Fu uno spogliarello lento, come è giusto che sia se si vuole infondere negli spettatori una carica di erotica attesa. Lisa ci mise quindi qualche minuto per togliersi uno a uno: il foulard, le scarpe, il maglioncino, la camicetta, la gonna e le calze. Quando rimase in mutande e reggiseno capii che era il momento clou. Avrebbe proseguito o si sarebbe fermata lì? In ogni caso quella biancheria era estremamente sexy e rivelava molto del fondoschiena e del seno. Io ero come in trance, sempre più desideroso di vederla completamente nuda. Il pubblico era in visibilio.
La musica non si interruppe, e lei proseguì lo show. Con incredibile sensualità portò le mani dietro la schiena e nel silenzio eccitato del teatro si slacciò il reggiseno. Ma sotto il reggiseno, a sorpresa indossava un micro-bikini che praticamente teneva nascosto solo poco più dei capezzoli. E la stessa cosa fece con le mutande, tolte le quali rimaneva la parte inferiore di un micro-bikini che esponeva le sue splendide natiche completamente, eccetto il sottile filo centrale di questo costume che copriva unicamente le parti intime. Una visione paradisiaca.
A quel punto, però, la musica finì e Lisa terminò la sua danza erotica in sincronia con il finale della musica, lasciandosi addosso il bikini. Il pubblico applaudiva energicamente ma allo stesso tempo non mancava qualche fischio. Era l'esatto mio stato d'animo. Quello striptease era stato pazzescamente sensuale ed eccitante, è vero. Ma proprio per quello non poteva finire così. Non era giusto, dopo tutta quella fremente attesa, dopo quell'eccitazione portata ai massimi livelli. Come si poteva essere così crudeli da far vedere non tutto, ma quasi tutto? A quel punto desideravo vederla nuda, completamente! Vedere quelle tette enormi, quei capezzoli... e anche la sua vagina, tanto ero eccitato. Non mi bastava vederla indossare un bikini, per quanto piccolissimo. La frustrazione era enorme. Ed era la stessa del pubblico, che la espresse in modo vivace.
"Signori, vi capisco", intervenne il regista dopo essere tornato sul palcoscenico, "ma questo è un teatro generalista e non possiamo portare in scena nudità. Mi dispiace. Questo è già tanto, al punto che ho dovuto fare quella premessa sul carattere spinto del bis".
Pochi posti vicino a me si alzò un uomo, piuttosto anziano, e salì sul palcoscenico. Prese la parola: "Sono il direttore del teatro. È vero che siamo generalisti, ma siamo anche profondamente democratici. Quindi se la regia e l'attrice sono d'accordo, chiederei anche al pubblico se lo è. Se c'è la maggioranza si può procedere con la parte che in tanti sembrano chiedere a gran voce. Io direi che si può votare per alzata di mano".
Il regista e l'attrice erano d'accordo. Partì la votazione e praticamente tutto il pubblico si schierò per la prosecuzione "hard" dello spogliarello.
La mia emozione fu enorme. Tornò quindi la musica sensuale e tornarono le movenze da striptease di quella donna incredibile. Era il momento clou.
E qua successe qualcosa di sbalorditivo. Lisa raggiunse la platea e si mise a ballare eroticamente tra il pubblico. A un certo punto si fissò su di me e cominciò a strusciarsi su di me. Non ci potevo credere. Non ero mai stato così eccitato in vita mia. Sentivo la sua pelle perfetta toccare la mia. E pensare che fino a pochi minuti prima c'era la mia compagna nel posto vicino...
Si mise a cavalcioni su di me e fu così che tolse quel micro-bikini, rivelando finalmente i capezzoli perfetti di quelle tette enormi e perfette che erano la fine del mondo. E ce le avevo a pochi centimetri dal mio viso, con lei a cavalcioni su di me. Qualcosa di inimmaginabile. Poi prese le mie mani e le poggiò sui propri seni, regalandomi un momento di pura estasi: la stavo toccando proprio lì. Rimosse anche la parte sotto del bikini e strusciò la vagina bagnata sui miei pantaloni. E tutto questo davanti al pubblico che guardava e scattava foto e video.
A un certo punto mi sussurrò nell'orecchio: "Ti ho visto come mi guardavi tutta la serata... Camerino 3 tra cinque minuti". Poi si prese l'ovazione degli spettatori, salutò tutti e se ne andò.
Non solo ero in estasi per ciò che era appena accaduto, ma ero anche un po' frastornato dalle potenti emozioni... e da quell'appuntamento che mi aveva dato nel suo camerino.
La situazione era talmente pazzesca e da sogno che ormai tutto finiva in secondo piano: l'opportunità o meno di fare qualcosa con una donna che non conoscevo, il rapporto con la mia compagna... Quella situazione chiamava sesso ed era tutto ciò che contava per me. Arrapato come non mai.
Mi presentai al camerino 3 e trovai lei, ancora tutta nuda. Chiuse a chiave la porta e praticamente non disse nulla. Passammo subito alla pratica. Facemmo sesso per circa tre quarti d'ora, tra preliminari e varie posizioni. Alla fine lei insistette perché io eiaculassi dentro di lei, e così feci.
Non sembrava vero: quella donna incredibile che avevo ammirato tutta la sera dalla platea era stata mia. Un'esperienza unica e semplicemente favolosa.
Quando uscii dal teatro, era tardissimo. Presi in mano il cellulare e trovai un messaggio della mia ragazza: "Dove cazzo sei??". Ma non mi importava: avevo vissuto la serata più bella della mia vita.
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