La vera storia di mia nipote (la troietta succhiacazzi cresce)

di
genere
incesti

Adoro questa puttanella. Da ragazzina, la figlia di mia sorella, quando restavamo soli, mi si strusciava sempre addosso, soprattutto d’estate con i suoi enormi bikini sgraziati di cotone colorato. Allora sorridevo e me ne andavo strategicamente lasciandola sola (a toccarsi, come mi ha confessato qualche tempo fa). Ora che la nipotina è cresciuta porta bikini microscopici che le coprono appena lo spacco della passera lasciando scoperto tutto il pube completamente depilato liscio e arrapante. La natura le ha regalato due tettine sode da paura ed un culetto svettante che lei rassoda in palestra con maniacalità. D’estate al mare è spudoratamente provocante con i suoi microbikini: il culo praticamente nudo e le tette di fuori con i capezzoli duri appena coperti. Lo sguardo poi… Ha uno sguardo sensuale, torbido che, anche senza quel corpo così sodo e arrapante, lo farebbe venire duro anche a un morto!
Eva, ora che studia a Bologna, viene talvolta a trovarmi nel mio appartamento per scroccare qualche cena decente con del buon vino e poi stuzzicarmi e farsi qualche “scopata di qualità” (cit.), visto che, a suo dire, trova tutti ragazzi troppo rozzi che non la fanno godere come si deve. “Non ce ne sono bravi quanto te, zio!” (che vocetta roca mooolto sexy).
Dopo la prima volta, in cui mi sono fatto mille scrupoli a trombarmi questa delizia, adesso l’accolgo ogni volta come un regalo divino, vista la lussuriosa dedizione con cui si prodiga nel concedersi anima e corpo. La mia nipotina è una maialina disinibita che, quando dice di scopare, lo fa con tutta sé stessa, appassionatamente. Certe donne navigate che si sdanno come pazze, al suo confronto sono delle santerelline. Lei ha l’argento vivo addosso, ed il cervello permeato di pura libidine. Quando si scatena è totalmente disinibita e sprizza sesso da tutti i pori sfruttando al massimo il suo erotismo e godendo del suo magnifico corpo. Siamo sempre entrambi parecchio soddisfatti dei nostri incontri saltuari. Io adoro quel suo sguardo da porcellina perversa e quel suo giovane corpo solido dal culo liscio e perfettamente rotondo; sono mesi che non la vedo, visto che si è trasferita per l’Erasmus a Barcellona dove condivide un bilocale con una studentessa francese.


Da qualche settimana la dolce nipotina attizzacazzi mi manda ogni tanto delle foto, non quelle in bikini che posta su Instagram con i selfie nello specchio delle chiappe all’insù (che già mi arrapano e parecchio), ma delle foto da troietta con le tette nude, l’una tenuta coperta da una mano e l’altra col capezzolo eretto in vista e con due dita dell’altra mano che abbassano l’elastico del perizoma di fianco più in basso del pube in bella vista. Mi messaggia e mi chiede se la vado a trovare … la stronzetta, così mi eccita.
Ha cominciato ad alzare il tiro e mi manda foto con una mano immersa nelle mutande: “Ho voglia del mio zio preferito”. Il tanga nero copre la mano con cui lei si tocca. Le foto continuano ad arrivare una dietro l’altra.
Sdraiato in mutande sul divano scorro le foto con una mano e mi carezzo la canna del fucile con l’altra. Già ero eccitato, ma con messaggi di questo tenore mi si gonfia rapidamente la cappella, come cantava Dalla, e comincio a segarmi guardando le sue cosce leggermente divaricate, la sua mano dentro il perizoma chiaramente intenta a carezzare la micia; e poi il suo sguardo torbido nella foto: ha gli occhi socchiusi che grondano piacere più delle labbra semiaperte.
Videochiamata.
Sussurra: “Ciao zio, che fai?” (mi chiede che faccio: tanto lo sa che mi sto masturbando guardando le sue foto).
“Mi è presa una voglia di te: mi fai vedere un pochino il tuo bel pipo?” (che troietta questa nipotina).
Giro la camera ed inquadro i miei boxer che coprono la sega che mi sto facendo. Lei ride e protesta strascicando le sillabe in una richiesta fintamente lamentosa di mostrarmi nudo. Poi si morde scherzosamente il labbro facendomi guizzare l’uccello. Mi sfilo i boxer e le mostro il mio gioello eretto. Vedo che la sua mano comincia a muoversi nel perizoma, con le nocche che scorrono sotto il tessuto leggero mentre con voce roca mi chiede di continuare quello che stavo facendo. Alla vista di lei che si masturba piano non aspetto altro che continuare a segarmi e così afferro l’asta dura e ricomincio a masturbarmi anch’io con la lentezza adeguata di ampi gesti provocanti. Eva sussurra paroline eccitanti e mi guarda mentre mi meno il cazzo duro davanti all’obbiettivo continuando a vorticare la mano nelle mutandine.
Le chiedo di spogliarsi. Lei appoggia il telefono e controllando l’inquadratura si sfila la maglietta mostrandomi le sue tette perfette: si pizzica e si tira i capezzoli, poi le afferra, le avvicina l’una all’altra e le porge all’obbiettivo per farmele vedere bene: ha i capezzoli eretti, protesi verso di me, gonfi di voglia, sembrano dei cilindri perfetti, tesi, sicuramente induriti dalla libidine che la sta eccitando: “Vorresti succhiarmi un po’ i capezzoli?” La mia mano accelera e lei sorride compiaciuta. Guardo le tette appena schiacciate dalle dita che le plasmano alternando piccoli pizzicotti ai capezzoli e vorrei averle tra le mani per strizzarle a dovere e tirare e succhiare quei capezzoli impertinenti. Avvicino la cappella al telefono per farle vedere quanto è gonfia e pulsante: adesso è lei che si eccita e si masturba a due mani tirando il tessuto del perizoma tra le labbra gonfie e rosse scoprendo il pube rasato. Poi se lo toglie con un gesto rapido, si siede a gambe spalancate e si comincia a penetrare con le due dita mediane lasciando fuori indice e mignolo mentre si strofina il clitoride con l’altra mano seguendo il ritmo della mia mano.
Guarda arrapata le vene del mio cazzo voluminose e gonfie che scorrono sotto la pelle. Ho l’uccello che mi esplode dalla voglia mentre aumento vigorosamente il ritmo vedendo che Eva ha cominciato a infilarsi il medio nel culo mentre continua a manovrare due dita nella fica: ha la bocca aperta e lo sguardo puntato sul mio uccello.
Con la mano libera mi strizzo le palle gonfie mentre la guardo che si sditalina a due mani. Facciamo a gara a chi viene prima.
Le due dita scavano prepotentemente la fica arrossata ed il dito solitario si infila roteando tutto nel culo. Estasiato dalla libidine di mia nipote sento le palle ormai gonfie e pesanti, preludio a una sborrata galattica.
Adesso si infila anche un terzo dito nella fica e due nel culo allargando e strapazzando il buchetto che sembra pulsare. Sarà che in questi mesi ha preso più dimestichezza con il suo culetto stretto? Al pensiero di poterla inculare il mio cazzo fa un sobbalzo ed io lo stringo e me lo meno più forte.
Le dita entrano ed escono con foga affondando completamente nella fichetta, riemergendo lucenti di piacere; e come ci da dentro anche nel culo questa nipotina vogliosa! Quando gli affondi diventano ancora più vigorosi, le si contraggono ritmicamente gli addominali mentre lei mugola forte e schizza abbondantemente, vincendo di pochi secondi la competizione, Poco dopo infatti, vengo anch’io, eiaculando involontariamente sul telefono con una foga corroborata da un secondo schizzo lunghissimo di Eva che ora si succhia le dita come se facesse un pompino. Mentre il mio orgasmo si placa Eva schizza per la terza volta uggiolando di piacere. Vorrei poter deglutire tutto quel nettare scintillante tanto quanto, sono certo, lei vorrebbe bere il mio sperma caldo.
“Ciao zio, sei stato fantastico, buonanotte!” Così mi liquida la nipotina lasciandomi con l’uccello caldo tra le mani ed il telefono da pulire.
Non so cosa esattamente io abbia fatto di “fantastico”, ma l’immagine di Eva che si infila le dita profindamente nel suo bel culo mi occupa la mente per giorni tanto che prenoto un biglietto Ryanair per il prossimo weekend e farle una sorpresina.
scritto il
2025-04-17
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