La vera storia di Giulia (l'aperitivo ... speciale)
di
Occhi di Smeraldo
genere
etero
Incontro Giulia quasi tutti i giorni, all’uscita dal lavoro in un parcheggio appartato dove le piace carezzarmelo quando è ancora morbido e sentirlo crescere dentro la sua bocca fino a che non diventa duro da poterlo succhiare con assoluta dedizione. Mi ha confessato che adora farlo perché si eccita moltissimo quando lo prende tra le labbra e lo fa scivolare dentro la bocca e più lo sente fino in fondo e più la libido sale facendola bagnare rapidamente. Si sta consolidando una routine con piccole varianti di cui la struttura portante è l’erotismo irrefrenabile di questa ragazza. Chi l’avrebbe mai sospettata un’indole così porca in una ragazza timida e riservata. Giulia non porta i pantaloni, ma la vedo sempre con delle gonne, non proprio aderenti, che le starebbero d’incanto con quel bel sedere che ha, ma abbondanti direi, tanto da non renderla appariscente. Appena entra in macchina lancia la borsa sul sedile di dietro e mi si avvicina con un immenso sorriso birichino e gli occhi che le brillano di voglia. Le ciglia lunghe sono incantevoli. Mi bacia con una intensità crescente saettando la lingua attorno alla mia tenendo incollate le labbra alle mie a lungo mentre con la mano mi cerca e mi accarezza, infilandosi nei pantaloni, fino ad afferrarmi delicatamente le palle e massaggiarle piano con sublime maestria. Ha le dita leggere, ma la presa decisa riuscendo ad eccitarmi calibrando la pressione in una stimolazione arrapante. Quando, con un gesto lento e controllato, me le tira piano un po’ più a lungo, mi sussurra con una voce roca da vera libidine: “è arrivata l’ora dell’aperitivo!”.
Si abbassa e lo prende tra le labbra soffici così, quando è appena risvegliato dalle carezze ai gemelli, e, lavorandolo con cura, sento che se lo fa gonfiare dentro la sua bocca sempre più irruenta fino a indurirlo per cominciare a succhiarlo con un ritmo allegro e deciso. Peccato che non riesco a vedere la mia cappella scivolarle in bocca (adoro guardare), ma, comunque, con le palle nella sua mano delicata ed il cazzo duro nella sua bocca calda, so di essere un uomo fortunato, molto fortunato.
Giulia mugola piano mentre mi spompina con trasporto ed il ritmo prefetto: sento le sue labbra sulla pelle dell’asta ed il calore della sua bocca intorno alla mia cappella gonfia. Qualche giorno fa, mentre mi raccontava quanto la ecciti prenderlo in bocca, mi ha detto che sentire il sapore del liquido pre-eiuculatorio sulla lingua la fa eccitare ancor di più: ora so che quando comincia a mugolare comincia a sentire proprio quel sapore in bocca. Così ho la possibilità di sapere perfettamente quando lei è già molto eccitata. Mi basta metterle una mano nelle mutande per sentirle completamente fradice.
Le tocco la micia bagnata, l’accarezzo pianissimo e la massaggio dolcemente con tutto il palmo, poi, in un crescendo di gorgoglii, la penetro con due dita, entrando con fluidità, conscio che così facendo lei comincerà ad aumentare gli affondi e prendersi il mio cazzo sempre più in dentro, innescando un carosello di godimenti. La sua figa è un lago mentre le mie dita scorrono dentro di lei. Lei preme ormai la faccia su di me per spingersi il cazzo in fondo alla gola indugiando e tenendolo, trattenendo a lungo il fiato. Il cazzo mi pulsa forte, accolto così profondamente ed io godo sempre di più. Lei si discosta un po’ per poi riabbassarsi repentinamente giù, più in fondo che può. Che demonio questa Giulia, mi sta facendo godere ingoiandomi il cazzo così bene. Sfilo le due dita dalla sua figa succosa e, grondanti, gliele infilo nel culo. I mugolii si fanno sempre più intensi e sonori così come gli affondi della sua bocca sul mio cazzo granitico e delle mie dita nell’ano. Ecco che, mentre godo e comincio a venirle in bocca sento che le esplode un orgasmo in contemporanea al mio. Le sborro in bocca tenendole delicatamente la testa con le dita infilate tra i suoi folti capelli neri. Lei beve con evidente voluttà tutto lo sperma che riesce a succhiare, mugolando forte, mentre io godo infilandole e spingendole fino in fondo le dita dentro il suo culo meraviglioso.
Giulia ha il volto trasfigurato e appagato dal piacere mentre, guardandomi negli occhi e schioccando la lingua sonoramente mi dice: “mi offri il mio aperitivo speciale anche domani?”
Si abbassa e lo prende tra le labbra soffici così, quando è appena risvegliato dalle carezze ai gemelli, e, lavorandolo con cura, sento che se lo fa gonfiare dentro la sua bocca sempre più irruenta fino a indurirlo per cominciare a succhiarlo con un ritmo allegro e deciso. Peccato che non riesco a vedere la mia cappella scivolarle in bocca (adoro guardare), ma, comunque, con le palle nella sua mano delicata ed il cazzo duro nella sua bocca calda, so di essere un uomo fortunato, molto fortunato.
Giulia mugola piano mentre mi spompina con trasporto ed il ritmo prefetto: sento le sue labbra sulla pelle dell’asta ed il calore della sua bocca intorno alla mia cappella gonfia. Qualche giorno fa, mentre mi raccontava quanto la ecciti prenderlo in bocca, mi ha detto che sentire il sapore del liquido pre-eiuculatorio sulla lingua la fa eccitare ancor di più: ora so che quando comincia a mugolare comincia a sentire proprio quel sapore in bocca. Così ho la possibilità di sapere perfettamente quando lei è già molto eccitata. Mi basta metterle una mano nelle mutande per sentirle completamente fradice.
Le tocco la micia bagnata, l’accarezzo pianissimo e la massaggio dolcemente con tutto il palmo, poi, in un crescendo di gorgoglii, la penetro con due dita, entrando con fluidità, conscio che così facendo lei comincerà ad aumentare gli affondi e prendersi il mio cazzo sempre più in dentro, innescando un carosello di godimenti. La sua figa è un lago mentre le mie dita scorrono dentro di lei. Lei preme ormai la faccia su di me per spingersi il cazzo in fondo alla gola indugiando e tenendolo, trattenendo a lungo il fiato. Il cazzo mi pulsa forte, accolto così profondamente ed io godo sempre di più. Lei si discosta un po’ per poi riabbassarsi repentinamente giù, più in fondo che può. Che demonio questa Giulia, mi sta facendo godere ingoiandomi il cazzo così bene. Sfilo le due dita dalla sua figa succosa e, grondanti, gliele infilo nel culo. I mugolii si fanno sempre più intensi e sonori così come gli affondi della sua bocca sul mio cazzo granitico e delle mie dita nell’ano. Ecco che, mentre godo e comincio a venirle in bocca sento che le esplode un orgasmo in contemporanea al mio. Le sborro in bocca tenendole delicatamente la testa con le dita infilate tra i suoi folti capelli neri. Lei beve con evidente voluttà tutto lo sperma che riesce a succhiare, mugolando forte, mentre io godo infilandole e spingendole fino in fondo le dita dentro il suo culo meraviglioso.
Giulia ha il volto trasfigurato e appagato dal piacere mentre, guardandomi negli occhi e schioccando la lingua sonoramente mi dice: “mi offri il mio aperitivo speciale anche domani?”
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