L'impresa

di
genere
masturbazione

Sono una ragazza di 19 anni,alta 1,60m occhi verdi, capelli castani ricci e un accenno di lentiggini, fisico atletico: sono un'atleta di ginnastica artistica da quando avevo 6 anni.
mi trovo negli spogliatoi in palestra, finiti gli allenamenti; Non so come ma le mie amiche sono finite a parlare del mito secondo cui Gabriele D'Annunzio si fosse fatto rimuovere un paio di costole per poter praticare l'autofellatio (lo so non sono argomenti di alto livello haha). é la prima volta che sento nominare questa pratica, e me ne sto in silenzio seduta su una panca in accappatoio ad asciugarmi, ascoltando questo discorso delle mie amiche, che ormai si é spostato sull'interrogarsi se i ragazzi anche ci provano a farlo e soprattutto se è fattibile e quindi in quanti ci riescono, scherzando anche su alcuni amici nostri con frasi del tipo "vi immaginate tipo "ragazzo X" in camera sua a succhiarselo da solo".
Sono a casa.
stanca dall'allenamento mi metto a letto.
In testa ho ancora quei discorsi, certo erano fatti per ridere e scherzare, ma allora perchè ancora ci penso?
"Che cosa stupida" penso mentre mi giro dall'altro lato e crollo a dormire.
Passano un paio di giorni.
sono in camera mia a studiare, alla scrivania, quel pensiero mi torna in testa ma stavolta è leggermente diverso: "le ragazze possono riuscirci? essendo molto flessibile grazie alla mia disciplina, potrei leccarmela da sola?" mi imbarazzo da sola per questo pensiero "che schifo" penso subito dopo "sono etero, mi sono sempre piaciuti i ragazzi, perchè mai dovrei pensare una cosa del genere".
mi rimetto a studiare, ma non riesco, continuo a essere distratta
Mi alzo di scatto, "basta ci provo, così dimostro a me stessa che è una stronzata" così come sono vestita (ho una maglietta bianca oversize, ovviamente niente reggiseno, un paio di leggings neri, e infradito, l'outfit perfetto per stare comodi a casa) mi butto su letto, lancio via le infradito e butto le ginocchia dietro la testa. A malapena riesco a toccare con le ginocchia il letto, vedendo il monte di venere a distanza dalla mia faccia esclamo:"tadaà sono lontana anni luce da arrivare a leccarmela" mentre mi rimetto seduta, mi alzo in piedi, rindosso le infradito e mi rimetto a studiare alla scrivania.
quel pensiero è stato allontanato.
a un certo punto bussano alla porta di camera mia, è mia madre che mi dice: "io sto uscendo, penso di tornare direttamente stasera per cena, mi raccomando bada tu alla casa"
sento sbattere il portone, è lei che usciva, il cuore inizia a battermi forte nel petto, e credo di sapere il perchè: ora che mia madre è uscita vuol dire che a casa sono sola... e la menzogna che prima mi sono raccontata del "non ci arrivo" non regge: so benissimo che ho molta più flessibilità di quella dimostrata prima con zero preparazione. Era una bugia che mi ero raccontata per zittire quei pensieri per riuscire a studiare, "ora che a casa sono sola posso dedicarci più tempo per provarci e sicuramente farlo meglio" questo è il pensiero che mi ronza adesso in testa, e so che non va via finchè non lo soddisfo.
mi alzo in piedi e inizio a fare un po' di riscaldamento, qualche saltello, toccavo le punte dei piedi stando dritta con le gambe, qualche allungamento della schiena, insomma la routine di riscaldamento che facevo anche in palestra prima dell'allenamento.
"una doccia calda può aiutarmi a sciogliere bene i muscoli" e così faccio, mi tolgo la maglietta rimanendo con il seno nudo, tolgo i leggings e restando solo con le mie mutandine nere di pizzo mi dirigo in bagno.
apro l'acqua della doccia per farla uscire calda e nel frattempo mi tolgo le mutandine, vedendo che ho qualche pelo decido di approfittare della situazione e farmeli.
entro in doccia e penso "lo sto facendo veramente...?" tirando un sospiro.
l'acqua è quasi bollente, come piace a me, super rilassante.
passando la lametta sulla vagina per togliere i peli, con l'altra mano mi accorgo di essere già bagnata "beh questa è una risposta" penso.
esco dalla doccia, completamente liscia e profumata (ho insistito molto a lavare quella zona... se devo fare questa cazzata di provare a leccare una vagina per la prima volta almeno voglio che sia pulita bene)
torno in camera, tolgo l'accappatoio e lo poggio sulla sedia, mi avvicino al letto e sento in cuore che batte sempre più forte.
mi siedo sul letto, lentamente mi sdraio e altrettanto lentamente mando i piedi dietro la testa, stavolta tocco completamente con le ginocchia sul letto che sono praticamente attaccate alle mie orecchie, mi scappa un sorriso guardando la mia vagina depilata, non l'avevo mai vista da questa angolazione, in questo tempo una goccia dei miei umori mi finisce su una guancia e con una faccia leggermente schifata procedo a toglierla con una mano, ma è la prova che sono eccitatissima.
allontano lentamente le ginocchia dalle orecchie tenendole comunque poggiate sul letto, così facendo il bacino scende verso il mio viso.
inizio a sentire il mio odore, un mix tra una parte sia dolce che salata insieme, e una parte di cocco dovuta dal sapone con cui mi sono lavata.
continuo a scendere, con il naso tocco per un secondo il monte di venere, ma quasi preoccupata sento di poter andare oltre, in quel momento realizzo che è fattibile e sono contenta ma allo stesso tempo spaventata.
continuo a scendere
ho il clitoride davanti agli occhi... prendo coraggio e allungo timidamente la lingua che si poggia sul clitoride. sentendo questa sensazione della punta della mia lingua calda sul clitoride vado fuori di testa, ha un sapore salato che non mi dispiace; stando infatti in quella posizione gli umori tendono a scendere proprio verso il clitoride bagnandolo e ricoprendolo totalmente.
continuo a muovere timidamente la lingua sul clitoride mentre gli umori ormai mi gocciolano abbondantemente in bocca, sul naso, sulle guance...
restando in quella posizione mi metto due dita dentro, il piacere aumenta esponenzialmente iniziando ad ansimare, diventando difficile continuare a muovere la lingua in quella posizione.
aumento il ritmo sia con le dita, sia con la lingua, ormai ho il viso completamente ricoperto di umori.
sento il piacere che aumenta man mano che aumento il ritmo, finchè no arriva un orgasmo fortissimo, come non ne ho mai avuti, una cascata di umori mi investe in viso rendendomi impossibile continuare con la lingua, resto comunque in quella posizione, continuando a toccarmi con le dita e guardando da vicino il clitoride che pulsa davanti ai miei occhi.
inizio a rallentare fino a fermarmi.
mi rimetto sdraiata con il fiato grosso, fissando il soffitto, in viso ho un sorriso che può essere letto come "è stata la prima, ma non penso sia l'ultima volta"
scritto il
2025-04-12
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