Alla terme con la mamma e le amiche - grandi chiavate
di
Piccolo Falco
genere
incesti
Mi chiama mia madre e mi chiede se ho qualche giorno libero, per accompagnare alle terme di S. lei e le sue amiche Teresa e Sara. Mia madre è vedova 62 anni, e le amiche 63 e 61, sono pensionate, io, 38 anni recente divorziato, mi appoggio spesso dalla mamma. Siccome le amiche sono veramente simpatiche e donne anche eccitanti, accetto volentieri, anche perchè vicino alle terme c'è un cantiere che sto seguendo per lavoro.
Il giorno della partenza sono tutte belle fresche e felici, tutte eccitate, al che le prendo un po in giro, occhio ragazze, chissà quanti maschietti farete perdere la testa.
Sono allegre e rilassate con me, e siccome stanno bene fisicamente non si preoccupano di scollature e cosce scoperte, hanno confidenza e un po mi provocano.
certo che un maschietto come tuo figlio, dice Teresa a mia madre , sarebbe una bella avventura da ricordarsela. Beh, dice Sara, ma tanto da come ti guarda il culo, non direbbe di no.
Il viaggio proseguì allegramente, fra battute e doppi sensi che riguardavano anche mia madre, che era veramente ben messa.
Nell'albergo ci danno due camere doppie, e a tavola e durante una passeggiata serale si parla di come disporsi. la cosa divertente è che si fece a sorte, con chi avrebbe dormito nella camera con me.
Fu sorteggiata Teresa, con la promessa che il giorno dopo si sarebbe rifatto il sorteggio. Io pensavo che mia madre volesse lei stare in camera con me, ma vedevo che era tutta contenta del sorteggio.
Mi venne il sospetto che avessero un piano, ma non potevo pensare che ne facesse parte anche mia madre.
Verso le 22,30 me ne andai in camera seguito dopo un poco da Teresa, che aveva una vestaglietta semitrasparente, color carne e sotto slip e reggiseno che intravedevo. Teresa nn è mai stata grossa di seno, ma di culo è sempre stata eccitante, per forma e dimensione. Belle cosce e viso un po da zoccola.
"che bel culo che hai, zia Teresa, così la chiamavo, e lei sculettò un po tutta allegra, e che belle cosce, e lei se le scoprì tutte, "ti piacciono"
Vieni qui che ti faccio vedere , le dissi e la presi per la mano e la portai vicino. Non esitò un secondo, venne a baciarmi in bocca e a sentire con la mano se ero duro, ed altrochè se lo ero, era un po che non scopavo.
Ansimava leggermente , le tirai fuori le tette piccoline ma belle sode e le ciucciai, era sensibile, mentre mettendole la mano fra le cosce, la trovai già bagnata.
Mi sdraia e la feci salire a cavallo del cazzo, non si tolse neanche lo slip leggerissimo, lo scostò, prese il mio cazzo con la mano c e se lo infilò in figa, cominciando a muoversi, ma anche io mi muovevo.
Dopo un bel po, aveva dei piccoli orgasmi , la girai sulla schiena, ma lei volle darmi anche piacere orale, si mise fra le mie cosce e me lo prese in bocca, con passione, ci sapeva fare.
E poi mi scatenai e la riempii di sborra in figa mentre lei mi infilava le unghie nella schiena.
Ansimava felice, e mi disse anche che per stasera bastava, se no per le sue amiche non restava niente. Cosa? chiesi.
ma si scherzò, magari anche loro hanno voglia, che mmaschione sei e che bel cazzo che hai.
Ci addormentammo, la mattina dopo, sorridevano fra loro contente e ridevano, io andai al lavoro e loro facevano i trattamenti termali. La sera non potevo rientrare e rientrai il pomeriggio successivo.
Stavolta il sorteggio aveva detto che toccava a Sara, quella che aveva le tette più grosse , più alta delle altre, viso fine, un tipo di un certo effetto da giovane, ora apparentemente una bella e pacifica nonna.
ma non era tanto pacifica.
Quando fummo soli in camera, si mostrò tutta seminuda, chiedendomi " ti piace la zia Sara, bel torello?".
ora volevo scoparmela e magari metterglielo anche nel bel culone, e lei lo capì. Cominciammo con un 69 per riscaldarla, poi una bella chiavata, ma senza sborrare, e poi lei si girò a cucchiaio cercò con la mano il mio cazzo e se lo puntò sul buchetto. Si vedeva che le piaceva e cercava proprio l'inculata, piano piano fui tutto dentro, e con le mani la stimolavo sul clitoride, mentre ero tutto stretto dentro al suo buchetto, con lei che stava godendo da pazzi. Mi disse che suo marito amava l'inculata, ma ormai da molti anni non facevano più niente. Mi fece sborrare in culo, e la mattina successiva mi fece un mezzo pompino, dicendo che doveva tenermi su.
Perchè? Non ti preoccupare, mi disse, vedrai che bello.
Rimasi mezzo eccitato per la giornata, e non sapevo che aspettarmi la sera.
Stavolta non mi dissero niente su chi sarebbe venuta, e aspettarono che fossi solo e mi fecero spegnere la luce.
Nel buio sentii un corpo caldo di donna, cercai il seno e lo baciai a lungo, poi scesi fra le cosce, e trovate le grandi labbra semiaperte, infilai la lingua stimolandola al massimo, tanto che sussultava ed ebbe sicuramente un primo orgasmo. la misi sulla schiena le aprii le cosce e la chiavai con forza e decisione fino a quando non sborrai a litri in quella figona umida.
Non mi ero posto neanche il problema di chi fosse, poco mi interessava, anche se fosse stata mia madre, quelle tre fighe intorno mi avevano stregato, non volevo altro che entrare in quelle figone e farmi succhiare il cazzo, incularle.
la donna uscì, e dopo qualche minuti arrivarono Sara e Teresa, seminude, tutte contente, siamo felici, hai dato una gioia immensa, anche a tua madre, noi siamo donne cale, ne abbiamo avuti di maschi , ma come te mai, sei un vero toro affettuoso e caldo.
Si alternarono a prendermelo in bocca finchè non sborrai in bocca una di loro avevo gli occhi chiusi, dall'immenso piacere che mi davano.
la mattina dopo erano tutte premurose, andai al lavoro, loro si riposarono, ma non si erano rassegnate certo alla prima.
Erano intelligenti e pratiche ed evitavano che entrassi e e uscissi da due fighe in giornata, si alternavano, anche mia madre, da brave amiche, non erano giovani, e si riposavano un po.
Quella settimana feci il sultano con quell'harem improvvisato e caldo, e , devo dire, non mi mancavano donne, ma loro mi volevano un bene particolare, era diverso, tutto era curato per il massimo piacere, ma senza porcate inutili.
Che vi devo dire, quando tornammo a casa, per un bel periodo non avevo voglia di cercare donne, loro mi soddisfacevano in tutto, ma loro erano intelligenti e mi volevano bene, e piano piano mi svezzarono cercavano nel loro gro le donne giovani di cui potevo innamorarmi, e ci riuscirono.
Però qualche chiavata, anche dopo che mi risposai, se la concessero ancora.
Il giorno della partenza sono tutte belle fresche e felici, tutte eccitate, al che le prendo un po in giro, occhio ragazze, chissà quanti maschietti farete perdere la testa.
Sono allegre e rilassate con me, e siccome stanno bene fisicamente non si preoccupano di scollature e cosce scoperte, hanno confidenza e un po mi provocano.
certo che un maschietto come tuo figlio, dice Teresa a mia madre , sarebbe una bella avventura da ricordarsela. Beh, dice Sara, ma tanto da come ti guarda il culo, non direbbe di no.
Il viaggio proseguì allegramente, fra battute e doppi sensi che riguardavano anche mia madre, che era veramente ben messa.
Nell'albergo ci danno due camere doppie, e a tavola e durante una passeggiata serale si parla di come disporsi. la cosa divertente è che si fece a sorte, con chi avrebbe dormito nella camera con me.
Fu sorteggiata Teresa, con la promessa che il giorno dopo si sarebbe rifatto il sorteggio. Io pensavo che mia madre volesse lei stare in camera con me, ma vedevo che era tutta contenta del sorteggio.
Mi venne il sospetto che avessero un piano, ma non potevo pensare che ne facesse parte anche mia madre.
Verso le 22,30 me ne andai in camera seguito dopo un poco da Teresa, che aveva una vestaglietta semitrasparente, color carne e sotto slip e reggiseno che intravedevo. Teresa nn è mai stata grossa di seno, ma di culo è sempre stata eccitante, per forma e dimensione. Belle cosce e viso un po da zoccola.
"che bel culo che hai, zia Teresa, così la chiamavo, e lei sculettò un po tutta allegra, e che belle cosce, e lei se le scoprì tutte, "ti piacciono"
Vieni qui che ti faccio vedere , le dissi e la presi per la mano e la portai vicino. Non esitò un secondo, venne a baciarmi in bocca e a sentire con la mano se ero duro, ed altrochè se lo ero, era un po che non scopavo.
Ansimava leggermente , le tirai fuori le tette piccoline ma belle sode e le ciucciai, era sensibile, mentre mettendole la mano fra le cosce, la trovai già bagnata.
Mi sdraia e la feci salire a cavallo del cazzo, non si tolse neanche lo slip leggerissimo, lo scostò, prese il mio cazzo con la mano c e se lo infilò in figa, cominciando a muoversi, ma anche io mi muovevo.
Dopo un bel po, aveva dei piccoli orgasmi , la girai sulla schiena, ma lei volle darmi anche piacere orale, si mise fra le mie cosce e me lo prese in bocca, con passione, ci sapeva fare.
E poi mi scatenai e la riempii di sborra in figa mentre lei mi infilava le unghie nella schiena.
Ansimava felice, e mi disse anche che per stasera bastava, se no per le sue amiche non restava niente. Cosa? chiesi.
ma si scherzò, magari anche loro hanno voglia, che mmaschione sei e che bel cazzo che hai.
Ci addormentammo, la mattina dopo, sorridevano fra loro contente e ridevano, io andai al lavoro e loro facevano i trattamenti termali. La sera non potevo rientrare e rientrai il pomeriggio successivo.
Stavolta il sorteggio aveva detto che toccava a Sara, quella che aveva le tette più grosse , più alta delle altre, viso fine, un tipo di un certo effetto da giovane, ora apparentemente una bella e pacifica nonna.
ma non era tanto pacifica.
Quando fummo soli in camera, si mostrò tutta seminuda, chiedendomi " ti piace la zia Sara, bel torello?".
ora volevo scoparmela e magari metterglielo anche nel bel culone, e lei lo capì. Cominciammo con un 69 per riscaldarla, poi una bella chiavata, ma senza sborrare, e poi lei si girò a cucchiaio cercò con la mano il mio cazzo e se lo puntò sul buchetto. Si vedeva che le piaceva e cercava proprio l'inculata, piano piano fui tutto dentro, e con le mani la stimolavo sul clitoride, mentre ero tutto stretto dentro al suo buchetto, con lei che stava godendo da pazzi. Mi disse che suo marito amava l'inculata, ma ormai da molti anni non facevano più niente. Mi fece sborrare in culo, e la mattina successiva mi fece un mezzo pompino, dicendo che doveva tenermi su.
Perchè? Non ti preoccupare, mi disse, vedrai che bello.
Rimasi mezzo eccitato per la giornata, e non sapevo che aspettarmi la sera.
Stavolta non mi dissero niente su chi sarebbe venuta, e aspettarono che fossi solo e mi fecero spegnere la luce.
Nel buio sentii un corpo caldo di donna, cercai il seno e lo baciai a lungo, poi scesi fra le cosce, e trovate le grandi labbra semiaperte, infilai la lingua stimolandola al massimo, tanto che sussultava ed ebbe sicuramente un primo orgasmo. la misi sulla schiena le aprii le cosce e la chiavai con forza e decisione fino a quando non sborrai a litri in quella figona umida.
Non mi ero posto neanche il problema di chi fosse, poco mi interessava, anche se fosse stata mia madre, quelle tre fighe intorno mi avevano stregato, non volevo altro che entrare in quelle figone e farmi succhiare il cazzo, incularle.
la donna uscì, e dopo qualche minuti arrivarono Sara e Teresa, seminude, tutte contente, siamo felici, hai dato una gioia immensa, anche a tua madre, noi siamo donne cale, ne abbiamo avuti di maschi , ma come te mai, sei un vero toro affettuoso e caldo.
Si alternarono a prendermelo in bocca finchè non sborrai in bocca una di loro avevo gli occhi chiusi, dall'immenso piacere che mi davano.
la mattina dopo erano tutte premurose, andai al lavoro, loro si riposarono, ma non si erano rassegnate certo alla prima.
Erano intelligenti e pratiche ed evitavano che entrassi e e uscissi da due fighe in giornata, si alternavano, anche mia madre, da brave amiche, non erano giovani, e si riposavano un po.
Quella settimana feci il sultano con quell'harem improvvisato e caldo, e , devo dire, non mi mancavano donne, ma loro mi volevano un bene particolare, era diverso, tutto era curato per il massimo piacere, ma senza porcate inutili.
Che vi devo dire, quando tornammo a casa, per un bel periodo non avevo voglia di cercare donne, loro mi soddisfacevano in tutto, ma loro erano intelligenti e mi volevano bene, e piano piano mi svezzarono cercavano nel loro gro le donne giovani di cui potevo innamorarmi, e ci riuscirono.
Però qualche chiavata, anche dopo che mi risposai, se la concessero ancora.
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