Domestica ai miei piedi 3

di
genere
feticismo

Ecco qui che vi racconto finalmente la parte più eccitante di tutte. Protagonisti siamo io, ragazzo mediterraneo, moro, alto, 23 anni, romano e la mia domestica Marina di mezza età, mora, bassa, tonica e formosa, rumena. Dopo esserci un po’ strusciati, esserci leccati i piedi, ecco che finalmente è arrivata la parte più bella: il sesso.
Stamattina Marina è venuta eccezionalmente a pulire da noi in quanto domani abbiamo bisogno della nostra villa all’infernetto per festeggiare il mio compleanno. Per fortuna stamattina fui solo a casa e accolsi Marina alle 8. Mi feci trovare in tuta Adidas e scalzo, lei entrò e mi guardò subito i piedi. Andò a cambiarsi e si mise un vestitino con infradito. Vedendola arrivare dal bagno le andai contro e lei capì subito avessi voglia di continuare quello che avevamo interrotto la volta prima (approccio fetish ma niente altro). Ci prendemmo subito le mani, intrecciando le dita, mi disse avessi delle mani morbidissime e belle grandi e possenti e rimasi un po’ a strusciarmi con lei, premendo i miei piedi nudi sui suoi. Iniziammo a guardarci intensamente, prendendoci e riprendendoci le mani, ci andammo a mettere sul divano e iniziai a baciarla. Lei mi chiese se fosse sicuro stare lì, le risposi che i miei non sarebbero tornati fino al pome, ma le dissi di andarci a mettere in camera mia. Salimmo avvinghiati fino alla mia camera, chiusi la porta e iniziammo a spogliarci in maniera molto lenta perché nel mezzo ci abbracciavamo e baciavamo di continuo. Mi piaceva un sacco il sapore della sua bocca, sapeva di menta. Lei mi disse che avessi una lingua caldissima, le piacesse un sacco baciarmi e tenermi per mano. Finalmente nudi la condussi sul letto, la feci sdraiare e iniziai a leccargli la vagina, stimolandole il clitoride e incrociando nel frattempo ogni tanto le mie mani alle sue. Lei iniziò ad ansimare fortemente, mi disse che voleva che la avvolgessi e mi sdraia sopra di lei, senza preservativi, iniziai a penetrarla, tenendole sempre le mani. Non ci staccavamo più. Mi sedetti sopra di lei e le versai nella bocca la mia saliva accumulata e lei ingoiò con piacere. Iniziai a sbatterla e iniziammo a urlare entrambi, dicendo spesso così così o altre esclamazioni del genere. Mi fece anche un pompino e le venni in bocca. Poi le chiesi se potessi leccarle ancora la vagina e si mise a gambe aperte, la leccai tutta bagnata, una goduria pazzesca. Ci alzammo e mi chiese di sbatterla al muro e la iniziai a penetrare con violenza. I nostri corpi erano delle calamite. Continuammo a fare sesso per due ore, cambiando stanza, posizioni, le misi anche un po’ di panna sulla vagina e gliela leccai tutta. Eravamo davvero impazziti, ancora mi eccito a pensarci. Credo di aver iniziato con lei una sorta di scopamicizia che spero di tenermi in eterno. Le ho infilato anche un piede nel culo e lì ha goduto come una scrofa. Che porca…
scritto il
2025-03-29
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