Domestica ai miei piedi

di
genere
feticismo

Mi chiamo Gianluca e ho 23 anni, sono alto, moro, nel complesso ho un bel fisico tonico con una leggera panzettina che ci sta però, occhi neri, carnagione scura, sembro sempre abbronzato. Vivo a Roma, quartiere Infernetto, in una villetta con tre piani. Due settimane fa per la prima volta dopo anni di uni mi sono ritrovato a casa solo di lunedì, gioco in cui a casa dalle 8 alle 14 c’è soltanto la nostra domestica Marina, visto che io sto in uni fisso e i miei al lavoro dalle 7 fino alle 17. Beh quel giorno rimasi a casa perché mi saltò una lezione, pensavo di dormire per una volta fino a tardi ma mi svegliò la donna delle pulizie alle 8 di mattina. Mi ero completamente dimenticato venisse il lunedì, anche perché sapevo chi fosse ma non ci avevo mai parlato granché. Era un giorno in cui mi sentivo particolarmente allupato, forse perché non scopavo da mesi e mi alzai col durello. Capii subito che i rumori che mi svegliarono provenissero dal piano di sotto in cui iniziava a lavorare la donna. Premetto che dormo sempre nudo, indosso soltanto un pantaloncini corto nero senza mutande, perché sto più comodo. Anche quel giorno fu così e ricordando ci fosse la donna uscii dalla mia stanza per andare in bagno a sciacquarmi per poi cambiarmi. Nemmeno a farlo apposta dopo aver tirato l’acqua e dopo essermi lavato le mani uscii dal bagno e mi ritrovati faccia a faccia con la signora, che mi disse subito “ah ci sei tu”. Poi indugiò lo sguardo sul mio corpo (ero in pantaloncini corti, infradito nere e petto nudo) e mi chiese se mi servisse ancora il bagno per vestirmi o lavarmi. Le risposi che avevo già fatto, che non ricordavo ci fosse anche lei e che fossi uscito dalla stanza così perché dormivo così. Mi chiese sorridendo se non avessi freddo e le risposi che caloroso come sono ho caldo anche in inverno, la salutai e le chiesi se potessi andare giù a fare colazione. Mi disse che avrebbe iniziato da sopra, che potevo restare giù. Dopo aver fatto colazione mi andai a sdraiare sul divano a vedere la tv, più o meno restai così a cazzeggiare fino alle 10 in cui scese la signora per pulire il salotto e la cucina. Mi disse di restare pure, che avrebbe iniziato dalla cucina. Dal divano la guardai pulire in cucina, spesso si piegava a pecora mentre lavava il pavimento e il pene mi si drizzava ogni tre per tre. Lei è una donna bassetta, un po’ tozza ma abbastanza tonica, con un seno bello evidente e un culo grosso e morbido, come piace a me in una milf, il mio sogno erotico. Mi venne voglia di provarci, da sempre avevo il sogno di farmi una donna più grande ma pensai non fosse il caso stando lei lavorando, peraltro a casa mia. Dopo qualche minuto venne a pulire in salotto, dicendomi di restare sul divano, soprattutto una volta lavato il pavimento, per evitare di lasciare pedate etc. Appena mi disse così, di non lasciare pedate, le risposi che effettivamente i miei piedi numero 44 e mezzo sarebbero stati davvero pericolosi. Lei mi guardò i piedi e io alzai le gambe e puntai le piante dei miei piedi verso di lei, muovendo e allargando le dita allineate dei miei bei piedi “egiziani”. Poi poggia le gambe sopra un tavolo davanti, le accavallai e puntai ancora le piante contro di lei. Lei mi guardò molto i piedi e sorrise, dicendomi poi fossero giganteschi. Si avvicinò a me, era scalza e appoggiò un piede di fronte al mio, confrontando le piante e mi disse che avessi dei piedi davvero giganti. Io allora le dissi che le mie dita dei piedi potevano avvolgere le sua e lo feci. Si staccò e continuò a pulire, scherzando e chiacchierando con me. Avevo rotto il ghiaccio ma quel nostro strusciarci i piedi non mi aveva del tutto soddisfatto, pur avendomi fatto drizzare il cazzo. Dopo un po’ si mise di fronte a me e mi chiese di spostare le gambe, che doveva pulire sotto il tavolino e poi sotto il divano. Le risposi che avevo troppo male ai piedi, non riuscivo a spostarli. Allora lei mi prese con le mani i piedi, me li alzò e mi chiese di restare così per un po’. Lo feci, lei si piegò a pulire con lo straccio sotto al tavolino e poi sotto al divano, una volta vicina poggia le mie piante sulle sue spalle, lei mi guardò e le chiesi scusa con un ghigno. Rialzai le gambe e le poggiai di nuovo sul tavolino una volta finito di pulire. Lei mi guardò con aria di sfida e mi chiese come mai non avessi alla mia età la forza di fare un po’ di ginnastica, non riuscendo a tenere le gambe alzate. Le dissi che avevo troppo male alle gambe e ai piedi, inventandomi di aver avuto il giorno prima una giornata intera di camminate etc. Lei allora mi disse di riposarmi un po’ se fossi stanco e io ne approfittai per farmi fare un massaggio. Mi venne un’idea geniale, le chiesi di guardare la mia agilità, rialzai i piedi verso di lei e iniziai a muoverli, poi mi inventai e simulai un crampo al piede destro. Lei allora mi chiese cosa avessi e le dissi di avere sul serio un crampo al piede, puntandoglielo contro e chiedendo se potesse spingermi il piede per farmi passare il crampo. Mi prese il piede, con una mano lo tenne fermo con l’altra incrociò le dita della sua mano alle dita del mio piede e premette. Avevo il cazzo pronto a esplodere, dopo un po’ le dissi che andava meglio, la ringraziai. Mi chiese se volessi un massaggio ancora e la ringraziai. Iniziò a massaggiarmi entrambi i piedi 🦶🏻. Premeva le mani sulle mie piante, evidentemente era esperta di massaggi e glielo feci notare. Continuò così per un po’ poi continuò il lavoro. Secondo voi dovrei cercare di nuovo un contatto con lei, restando a casa un lunedì, cercando di riprovocarla? Ho una voglia matta di vederla leccare i miei piedi… Ragazzi è una cosa davvero successa, altrimenti mi sarei inventato di averla scopata… Più che un racconto erotico (mi eccita ancora scriverlo), vorrei anche avete qualche consiglio… lascio perdere?
scritto il
2025-03-26
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