Linda, psicologa stuprata 1
di
BANANA JOE
genere
orge
La dottoressa Linda, psicologa di grande esperienza, era una bella milf di 48 anni, amante dei cazzi da sempre, ma che voleva mantenere un certo contegno sul lavoro, pur arrivando, quando c’erano pazienti giovani e carini, svestita da troietta con un push up che le faceva esplodere le tette, minigonna giropassera super aderente di pelle nera, calze con giarrettiere a vista e tacchi da 14 centimetri.
Quel pomeriggio aveva appuntamento con Giuseppe, un trentenne molto prestante. Prima di farlo entrare a colloquio la psicologa si aprì la camicetta e poi andò a riceverlo con il sorriso dipinto sul visino da battona. Giuseppe entrò contento e la fissò sogghignando.
CARA LA MIA DOTTORESSA, MI FACCIA VEDERE BENE LE BOCCE.
Colta alla sprovvista la psicologa si schernì dicendo: “Ma lei è matto veramente! Guardi che chiedo aiuto”.
A quelle parole il ragazzo scoppiò a ridere.
MA VACCA DA MONTA, NON SAI CHE SONO D’ACCORDO CON TUTTI QUELLI CHE QUI DENTRO TI VORREBBERO SCOPARE CHE TI STUPRIAMO?
Detto fatto Giuseppe si avventò sulla sua psicologa tastandole il seno e il sedere e strappandole di forza la camicetta e il reggiseno. “Ma noooo” disse debolmente la donna prima di essere forzata ad inginocchiarsi. Il paziente si aprì la patta dei jeans e tirò fuori una bestia da 23 centimetri già in tiro.
CIUCCIAMI L’UCCELLO PUTTANA!
La prese per la testa bionda e le cacciò la bega in gola fino ai coglioni. VENITE! CE N’E’ PER TUTTI! QUESTA MIGNOTTA VUOLE PRENDERE CHILOMETRI DI CAZZI! Entrarono 12 uomini nello studio e si tirarono subito fuori i piselli duri porgendoli alla psicologa Linda. CIUCCIA DAI POMPINARA! Linda ricevette in gola cazzi a ripetizione, dovette succhiare anche le palle a tutti e leccarli come gelati. A quel punto la tirarono su a forza prendendola per i capelli e tolti tutti i vestiti la costrinsero ad aprire le gambe e a farsi chiavare in culetto, in figa e in bocca da tutti quei maschi. Alla fine la misero in ginocchio e le coprirono il musetto di sborra calda.
Quel pomeriggio aveva appuntamento con Giuseppe, un trentenne molto prestante. Prima di farlo entrare a colloquio la psicologa si aprì la camicetta e poi andò a riceverlo con il sorriso dipinto sul visino da battona. Giuseppe entrò contento e la fissò sogghignando.
CARA LA MIA DOTTORESSA, MI FACCIA VEDERE BENE LE BOCCE.
Colta alla sprovvista la psicologa si schernì dicendo: “Ma lei è matto veramente! Guardi che chiedo aiuto”.
A quelle parole il ragazzo scoppiò a ridere.
MA VACCA DA MONTA, NON SAI CHE SONO D’ACCORDO CON TUTTI QUELLI CHE QUI DENTRO TI VORREBBERO SCOPARE CHE TI STUPRIAMO?
Detto fatto Giuseppe si avventò sulla sua psicologa tastandole il seno e il sedere e strappandole di forza la camicetta e il reggiseno. “Ma noooo” disse debolmente la donna prima di essere forzata ad inginocchiarsi. Il paziente si aprì la patta dei jeans e tirò fuori una bestia da 23 centimetri già in tiro.
CIUCCIAMI L’UCCELLO PUTTANA!
La prese per la testa bionda e le cacciò la bega in gola fino ai coglioni. VENITE! CE N’E’ PER TUTTI! QUESTA MIGNOTTA VUOLE PRENDERE CHILOMETRI DI CAZZI! Entrarono 12 uomini nello studio e si tirarono subito fuori i piselli duri porgendoli alla psicologa Linda. CIUCCIA DAI POMPINARA! Linda ricevette in gola cazzi a ripetizione, dovette succhiare anche le palle a tutti e leccarli come gelati. A quel punto la tirarono su a forza prendendola per i capelli e tolti tutti i vestiti la costrinsero ad aprire le gambe e a farsi chiavare in culetto, in figa e in bocca da tutti quei maschi. Alla fine la misero in ginocchio e le coprirono il musetto di sborra calda.
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