Al semaforo

Scritto da , il 2010-03-29, genere masturbazione

Amore sono tornata, vi sono mancata ...... ieri al rientro dalla spesa quotidiana, ferma al semaforo mi si avvicina il solito lavavetri. Proprio solito non direi infatti questo era puttosto giovane, ovviamente coloured e piuttosto ben fatto. Si avvicina al vetro, faccio cenno di no ma quello non se ne va anzi mi fissa. Fissa il mio viso e soprattutto le tette, che sono grosse e sode. Mi fissa in modo tale che sento un turbamento e schiudo leggermente le cosce. Viene il verde e riparto a casa non so perchè, ma ripenso alla situazione. Il giorno dopo lo rivedo, giuro la cosa è casuale, sono sempre ferma al semaforo, mi si avvicina di nuovo -Ciao bella -mi dice- e mi fissa di nuovo, sorridendo e mostrando una dentatura bianchissima dalla quale fa balenare una linguetta rosea che mi fa bagnare.- Sei splendida -mi dice -ti pulisco il vetro gratis solo per guardarti.- Sono incapace di replicare, lui inizia a pulire il vetro e facendolo mi fissa. Indosso una gonna molto corta che nel guidare è risalita notevolmente. Inizia a piacermi il gioco,allargo ancora le gambe e mostro lo slippino.Clacson viene il verde, riparto ma a malincuore.Giuro aveva il cazzo duro, glielo fisso nel ripartire e a casa ci fantastico sopra. Il giorno dopo non lo vedo,e sono quasi dispiaciuta. Andiamo avanti così con incontri casuali,ancora per qualche giorno. Stamane voglio vedere dove arriva, gonna lunga con spacco inguinale sul davanti, camicetta senza reggiseno sbottonata. Arrivo al semaforo si avvicina, allora allargo le gambe e scopro il seno. Si vedono le tette gonfie i capezzoli duri, lui sorride -bella troia- mi dice e la frase offensiva ha il potere di eccitarmi. Mi accarezzo un seno, lo stringo, lui mostra la lingua e si palpa il cazzo attraverso la stoffa dei calzoni. Non lo vedo per un paio di giorni, sono a sono quasi rassegnata e dispiaciuta,quando lo scorgo in una stradina laterale di collina che si inerpica per un viottolo. Strombazzo per salutarlo lui si volta mi sorride. Non so cosa mi prende, al semaforo sfilo il perizoma, slaccio la camicetta. Inverto la marcia e mi inerpico su per la stradina, lo raggiungo in uno spiazzo al riparo da occhi indiscreti. Sono sempre chiusa in auto al sicuro, allargo le cosce, sono depilata di fresco, mostro la fighina aperta e fradicia. Mi infilo un dito in bocca poi inizio a masturbarmi, prima uno poi due dita,le tette di fuori. Lui mi mostra oscenamente la lingua e tira fuoriu un cazzo veramente notevole, lo scappella e inizia a masturbarsi, sono vicina all'orgasmo. Vengo in fretta, lecccandomi le dita sporche della mia venuta, gli mostro la lingua e lo vedo sborrare con lunghi fiotti di sperma sul finestrini, finestrino che lecco dall'interno.-Esci troia che ti chiavo, puttana, -mi urla....ma questa è un'altra storia scrivetemi.....

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