Fratelli complici - cap.3
di
Chia&Andre
genere
prime esperienze
Cap. 3 di “Fratelli complici”
Ciao con mio fratello Andrea continuiamo questa serie di racconti.
Ci farebbe piacere se commentate e ci darete dei feedback su come scriviamo. Se siete timidi e volete parlare con uno o entrambi in privato, lasciateci sempre un commento
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Saliamo in macchina e a stento ci tratteniamo... ero eccitata e non vedevo l'ora del gran momento, ma allo stesso tempo un po' di timore c'era: mi avevano detto che la prima volta poteva fare male...
Parcheggia in uno spiazzo in collina, scendiamo e mi conduce verso un campo appartato. "Immagino, che non hai mai pensato di farlo la prima volta sotto le stelle." Il paesaggio era bellissimo... non faccio a tempo a rispondergli che con il cazzo in mano mi invita a succhiarlo... Mi inginocchio e lo assecondo, anche se non sono molto brava... ma probabilmente gli basta sapere cosa succederà dopo per essere eccitatissimo... Dal suo approccio mi rendo conto che, non sarebbe stato dolce come il mio ex quando ci siamo interrotti, ma carnale e puro desiderio. In quella situazione mi andava bene, anzi forse meglio così. Non so dirvi il perché, ma era eccitante quell'approccio.
Mi toglie maglietta e reggiseno e poi mi dice: "Non posso aspettare ancora, anche tu hai voglia?"
Istintivamente rispondo "Sì"
Mi mette a pecora, mi abbassa leggermente le mutandine, ho ancora la gonna, sento la sua cappella strofinare sulle mie labbra... un brivido di piacere, sento che fa forza, il mio corpo non fa resistenza e lo lascia entrare, mi prende il bacino e mi tiene ferma, poi con un colpo di anca... urlo e lui esclama: "Ti svergino, troia!"
Sento dolore, qualcosa che mi riempie, poi mi sento svuotare, di nuovo riempire, ora piacere: "ahhh"
Mi scopa con vigore, pensando al suo piacere e usufruendo della mia fighetta stretta. Tremo, sto venendo e lui con un altro colpo esplode dentro di me.
Mi rendo conto di quello che è successo e preoccupata, gli dico che magari mi mette incinta, non avevamo usato il preservativo… Mi dice che la prima volta va fatta così… domani basta prendere la pillola se fossi in pensiero.
Ora mi spoglia e mi bacia stando sopra di me, mi dice che la notte è ancora lunga e questo è solo l'antipasto. Mi dita e lingua comincia a giocare con il mio corpo, giusto il tempo per ritornare duro e alla missionaria mi scopa... andiamo avanti fino alle quattro sotto il cielo stellato, prima che mi accompagni a casa.
Il giorno dopo, mia sorella mi racconta tutto entusiasta. Io ascolto tutto eccitato di come si è comportata, ma soprattutto di come me lo racconta.
Lo ammetto, sono stato molto diretto, ma le ho chiesto: “Ti rendi conto che lui ne ha approfittato e ti ha scopata come una troietta” ma orgogliosamente mi ha detto che si è divertita...
Le ho fatto notare che almeno il suo ex l'aveva preparata per bene... Ma nulla, non mi ascolta.
Concludo dicendole, che per me non c'erano problemi se volesse fare la troietta, anzi meglio così magari l'avrei messa a pecora anch'io (dico scherzando, anche se non mi sarebbe dispiaciuto).
Avevo ascoltato le parole di mio fratello, anche se non volevo accettare che in parte avesse ragione, mi erano rimaste impresse: il mio ex mi aveva fatto godere tanto solo leccandomi e toccandomi cosa che lui non aveva fatto e l'immagine che mio fratello potesse mettermi a pecora (ho sempre avuto una crash per lui).
Quella sera ero eccitata e così scrivo al tipo e gli faccio capire che voglio riprovare quella sensazione paradisiaca che dà il sesso... lui senza perdere tempo mi dice che non poteva lasciare a secco una ragazza così bella... (opportunista ahaha)
Quella notte mi sveglio calda ed eccitata e non resisto: mi tocco e istintivamente penso a come il mio ex mi ha toccata a casa sua e alla festa e mi chiedo come sarebbe stato a letto... ma anche penso a mio fratello a come mi avrebbe fatto godere... (vengo senza pensare al tipo) vergognandomi dei pensieri fatti, mi addormento...
La mattina penso che oggi lui sarebbe stato fantastico e mi avrebbe tolto ogni dubbio…
continua…
Ciao con mio fratello Andrea continuiamo questa serie di racconti.
Ci farebbe piacere se commentate e ci darete dei feedback su come scriviamo. Se siete timidi e volete parlare con uno o entrambi in privato, lasciateci sempre un commento
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Saliamo in macchina e a stento ci tratteniamo... ero eccitata e non vedevo l'ora del gran momento, ma allo stesso tempo un po' di timore c'era: mi avevano detto che la prima volta poteva fare male...
Parcheggia in uno spiazzo in collina, scendiamo e mi conduce verso un campo appartato. "Immagino, che non hai mai pensato di farlo la prima volta sotto le stelle." Il paesaggio era bellissimo... non faccio a tempo a rispondergli che con il cazzo in mano mi invita a succhiarlo... Mi inginocchio e lo assecondo, anche se non sono molto brava... ma probabilmente gli basta sapere cosa succederà dopo per essere eccitatissimo... Dal suo approccio mi rendo conto che, non sarebbe stato dolce come il mio ex quando ci siamo interrotti, ma carnale e puro desiderio. In quella situazione mi andava bene, anzi forse meglio così. Non so dirvi il perché, ma era eccitante quell'approccio.
Mi toglie maglietta e reggiseno e poi mi dice: "Non posso aspettare ancora, anche tu hai voglia?"
Istintivamente rispondo "Sì"
Mi mette a pecora, mi abbassa leggermente le mutandine, ho ancora la gonna, sento la sua cappella strofinare sulle mie labbra... un brivido di piacere, sento che fa forza, il mio corpo non fa resistenza e lo lascia entrare, mi prende il bacino e mi tiene ferma, poi con un colpo di anca... urlo e lui esclama: "Ti svergino, troia!"
Sento dolore, qualcosa che mi riempie, poi mi sento svuotare, di nuovo riempire, ora piacere: "ahhh"
Mi scopa con vigore, pensando al suo piacere e usufruendo della mia fighetta stretta. Tremo, sto venendo e lui con un altro colpo esplode dentro di me.
Mi rendo conto di quello che è successo e preoccupata, gli dico che magari mi mette incinta, non avevamo usato il preservativo… Mi dice che la prima volta va fatta così… domani basta prendere la pillola se fossi in pensiero.
Ora mi spoglia e mi bacia stando sopra di me, mi dice che la notte è ancora lunga e questo è solo l'antipasto. Mi dita e lingua comincia a giocare con il mio corpo, giusto il tempo per ritornare duro e alla missionaria mi scopa... andiamo avanti fino alle quattro sotto il cielo stellato, prima che mi accompagni a casa.
Il giorno dopo, mia sorella mi racconta tutto entusiasta. Io ascolto tutto eccitato di come si è comportata, ma soprattutto di come me lo racconta.
Lo ammetto, sono stato molto diretto, ma le ho chiesto: “Ti rendi conto che lui ne ha approfittato e ti ha scopata come una troietta” ma orgogliosamente mi ha detto che si è divertita...
Le ho fatto notare che almeno il suo ex l'aveva preparata per bene... Ma nulla, non mi ascolta.
Concludo dicendole, che per me non c'erano problemi se volesse fare la troietta, anzi meglio così magari l'avrei messa a pecora anch'io (dico scherzando, anche se non mi sarebbe dispiaciuto).
Avevo ascoltato le parole di mio fratello, anche se non volevo accettare che in parte avesse ragione, mi erano rimaste impresse: il mio ex mi aveva fatto godere tanto solo leccandomi e toccandomi cosa che lui non aveva fatto e l'immagine che mio fratello potesse mettermi a pecora (ho sempre avuto una crash per lui).
Quella sera ero eccitata e così scrivo al tipo e gli faccio capire che voglio riprovare quella sensazione paradisiaca che dà il sesso... lui senza perdere tempo mi dice che non poteva lasciare a secco una ragazza così bella... (opportunista ahaha)
Quella notte mi sveglio calda ed eccitata e non resisto: mi tocco e istintivamente penso a come il mio ex mi ha toccata a casa sua e alla festa e mi chiedo come sarebbe stato a letto... ma anche penso a mio fratello a come mi avrebbe fatto godere... (vengo senza pensare al tipo) vergognandomi dei pensieri fatti, mi addormento...
La mattina penso che oggi lui sarebbe stato fantastico e mi avrebbe tolto ogni dubbio…
continua…
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