Malcom terza parte

di
genere
etero

Per comprendere appieno il racconto si suggerisce di leggere le puntate precedenti
Giunti in camera Malcom si appoggiò con le ginocchia sul letto e, tenendo sempre il suo cazzo dentro di me, mi adagiò con dolcezza. Io sollevai le gambe verso l’alto e quando lui lasciò andare il corpo contro di me, sentii il suo cazzo entrarmi ancora più in profondità. Le nostre bocche si incontrarono e le nostre lingue ingaggiarono una battaglia per il piacere reciproco. Restammo così per qualche tempo poi lui si sollevò e strinse i mei seni. Sapeva cosa desideravo e subito strinse con forza i capezzoli. Senza staccarsi da me prese a muovere il bacino avanti e indietro. Lentamente. Sentivo i miei umori colarmi fuori dalla figa. Raggiunsi uno, due, tre orgasmi. Fece avanti e indietro per molto tempo e quando sentì che stava per venire uscì dalla mia figa ed appoggiò la sua mazza sul mio ventre. Un getto di sborra uscì raggiungendo il mio seno. Ne seguirono altri. Ero coperta letteralmente di sperma. Scoppiammo a ridere poi lui si spostò accasciandosi esausto al mio fianco. Restammo così per un po’ di tempo, poi mi alzai e andai in bagno. Mentre ero sotto la doccia lo sentii arrivare. Aprii la porta del box doccia e lo invitai ad entrare. Il suo cazzo era notevole anche a riposo. Mi abbracciò. Ero decisamente più bassa di lui. Il mio viso arrivava all’altezza del suo sterno. Non m’importava. Quello che desideravo era il suo cazzo. Mi staccai da lui ed uscii dalla doccia. Lui continuò a restare sotto l’acqua ed io, dopo essermi asciugata, tornai in camera da letto. Mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi. Ero appagata ma non ancora sazia. Malcom arrivò qualche minuto dopo. Il telo che gli avevo lasciato copriva a malapena il bacino e si intravedeva la punta del suo cazzo. Mi sollevai e mi misi seduta a bordo del letto. Lo attrassi a me e dopo aver fatto scivolare a terra l’asciugamano, gli presi il cazzo in mano. Accarezzai il fusto usando le mie unghie e un ebbe un brivido. Lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo. A mano a mano che il cazzo si bagnava della mia saliva riuscivo a farlo entrare sempre di più nella mia bocca. Non riuscii ad ingollarlo tutto ma credo di avergli fatto un pompino con i fiocchi. Quando il cazzo fu duro abbastanza lo lasciai andare e appoggiai la schiena sul materasso. Lui si inginocchiò davanti alla mia figa e come aveva fatto prima prese a leccarle. Lentamente poi con foga, poi di nuovo lentamente. La sua lingua sapeva dove toccare ed io continuai a godere come una troia. Gli presi le mani e le poggiai sui seni. Lui comprese quello che desideravo e prese a stringerle con forza mentre la sua lingua lunga e dura mi penetrava. Ebbi un altro orgasmo e questa volta fu così intenso che gli spruzzai in bocca i miei umori. Lui imperterrito continuò a penetrarmi fino a farmi raggiungere un orgasmo ancora più potente del precedente. Stavolta il getto fu così intenso da riempirgli la bocca. Finalmente avevo trovato l’uomo giusto per me.


scritto il
2024-08-03
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