Vacche in gita 4

di
genere
incesti

Arriviamo al lago. Mia madre Diana e mia moglie Monica notevolmente stanche per il viaggio (o forse per la trombata in autogrill) ci danno due camere matrimoniali.
Mia moglie, ben che gelosissima di mia madre, ormai sa che andrò a letto con lei e sta al gioco. Del resto domani è il compleanno di mamma e va festeggiato a dovere.
Approfittiamo del pomeriggio per rilassarci un po’. Io mi trovo una sdraio fronte lago e faccio davvero un cazzo fino all’ora di cena. Ho bisogno di caricare le batterie.
Più tardi lavati e ben vestiti ci presentiamo in sala da pranzo per la cena. Le due paiono fare a gara a chi mette più in mostra le tettone da sotto la scollatura per non parlare delle gambe in bella vista e le scarpe a tacco alto. Io sono già ingrifato solo a guardarle e così, al dessert, passo di nascosto un bigliettino a mia madre ”“Fatti trovar alle nove in calze autoreggenti e culo unto di vaselina. Una promessa è una promessa”.
Lei fa sparire il bigliettino e poi dice “Ogni parola è debito”.
Mia moglie la guarda forse senza capire (forse).
“Nulla scusate stavo solo pensando ad alta voce” e mi strizza l'occhietto.
Così finalmente alle nove puntuale le busso alla porta.
Io ho solo una vestaglia e sono nudo in un secondo con l'uccello dritto e in tiro che accompagnò con delicate carezze per mantenerlo eretto.
Mamma si è messa in perfetta divisa da troia: body nero, calze a rete e tacchi.
“Sembri proprio una lucciola da marciapiede lo sai” le dico.
“Tu invece mi sembri un palo della luce” ribatte lei scivolandomi accanto e afferrando il mio cazzo con forza.
“Lubrificalo bene” le suggerisco “Più è lubrificato più entra bene”.
Non se lo fa ripetere e mi fa uno dei pompini più bagnati di saliva che io abbia a ricordare. Io intanto approfittando che mi porge le chiappe china sul mio uccello le metto due dita nella fica.
Masturbandola un po' la faccio bagnare per bene e quindi coll'indice ancora unto glielo metto fra le chiappe. Di culo è così stretta che anche il dito fatica a entrare.
Sento la sua resistenza e lei interrompendo un attimo la pompa mi dice “Ma sei sicuro che questo ci passa?”.
“Stai tranquilla porcona. Basta spingere e vedrai che passa”.
“Cerca di non farmi male”.
“Devo farti male. Romperti il culo significa proprio questo vecchia porca”.
Fa tante storie ma è ovvio che non vede l'ora di essere sodomizzata.
“Almeno prima fammi venire”.
Io non faccio obiezioni, mi sdraio per bene e la invito a sedermi sopra infilandoselo tutto nella passerona col pelo grigio.
Ha una tale voglia che la sorca pare incandescente.
Pompa a tutto spiano lasciando ciondolare al vento le tette, muggisce di piacere e anche io me la spasso parecchio tanto che a un certo punto le dico “Non farmi sborrare adesso, voglio prima colarti nel culo capito”.
“Allora perchè esiti ancora” rilancia lei e scivolandomi via dal cazzo si mette di fronte a me a pecorina col culo dritto all'aria “Forza incula la mamma che aspetti”.
Nulla. Non aspetto nulla. In un miscuglio di rabbia, perversione e dolore le afferro saldamente una chiappa per mano, le allargo bene liberando il buchino e ci piazzo sopra la cappella che a occhio e croce pare larga due volte il suo culo.
Basta infilarle quella per farla urlare di dolore “Troppo grosso, troppo grosso” piange la mammina.
“Troppo tardi” rispondo io spingendo ancor più forte.
“E' peggio che infilarsi una supposta da cavallo” singhiozza.
“Sei tu che me lo hai fatto così grosso” rido io mentre guadagno qualche centimetro dentro al suo culo.
“Fai troppo male, esci ti prego esci”.
“No troia, nel culo hai detto e nel culo te lo metto. Se hai tanto male fatti un grilletto così godi e senti meno male”.
Obbediente si piazza una mano nella fica e prende a masturbarsela con l'esperienza di chi si faceva i grilletti da cinquant’anni.
Come previsto la cosa la distrae abbastanza e il mio cazzo può entrare un altro po' tra le sue chiappone.
Un altro po', ancora un po' e finalmente ho i coglioni poggiati sulle sue chiappe.
“E adesso che me lo hai messo tutto dentro che vuoi fare” chiede la troia.
“Adesso mammina viene il bello. Adesso tieniti forte perchè parte la giostra”.
E infatti inizio. La inculo selvaggiamente con tutte le mie forze. Il suo culo si apre a colpi di cazzo, sapere che questa troia è mia madre mi eccita e rinvigorisce la mia forza di penetrazione ad ogni colpo.
Lei passato il dolore ha iniziato a godere e ora ancheggia avanti e indietro per godersi completamente i colpi della mia mazza di carne ululando con voce sommessa “O si che bello, o che bello ifilamelo tutto, spaccamelo, spaccamelo...”.
Soddisfatto erutto sborra “Siii ti riempio il culo mamma te lo riempio tutto”. Probabilmente me ne esce un litro per quanto sento i coglioni svuotarsi dentro di lei. “Aaaa si lo sento, godo dal culo, allora è vero, stò godendo dal culo, è fantastico” strepita la mammina e a quel punto che lungi dallo sfilarglielo dalle chiappe le afferro i fianchi a tutta forza perché non si divincoli e rispettando i miei impegni chiamo: “Monica tocca a te
Sorprendendola mia moglie apre la porta che non avevo chiuso a chiave e dietro a cui è acquattata fin da quando abbiamo iniziato.
È completamente nuda e da come ha unti i peli della fica deduco subito che si è fatta un bel ditale guardandoci.
Mia madre prova istintivamente a divincolarsi ma io la trattengo.
Monica sorride con aria di sfida, mia madre tiene la testa bassa.
“Che cazzo pensate di fare voi due?” sussurra irritata.
“Nulla di grave cara signora suocera solo levarti un po' di puzza sotto al naso” dice Monica mentre si siede sul letto di fianco a lei.
Io sempre in posa da monta col cazzo piazzato nel culo a mia madre mi godo la scena.
“Mi hai sempre trattata come una troia e ti sei atteggiata a gran signora ma io lo sapevo che eri tu la più vacca di tutte. Tu che ti scopi il figlio e non lesini a farti rompere il culo da lui”.
“Ha parlato la santarellina... -sbotta mia madre- credi non sappia le porcate
che fate?”.
“Sono una moglie che soddisfa il partner non c'è nulla di male” si giustifica Monica.
“Sei una cagna in calore che cerca solo cazzo” scatta mia madre.
Monica si irrita e dallo sguardo credo ci manchi poco perché schiaffeggiasse mamma ma poi si limita a mostrarle il telefonino che ha tra le mani. “Mi sono fatta un bel video di te che ti fai inculare dal figliolo. Una cosa carina da mostrare magari alle tue amiche, alle vicine di casa..”.
“Facendo così sputtani me ma sputtani anche tuo marito” scatta Diana.
Io in effetti resto scioccato da questa notizia sperando che mia moglie bluffi.
“Non temere al massimo gli farò un po' di pubblicità. Lui adora montarsi le vecchie tardone e queste una volta visto che randello ha tra le gambe saranno ancora più disponibili. No cara Diana l'unica che ha da farci la figura da troia sei tu...”.
“Bastarda!” impreca mia madre.
Io sto zitto anche perchè più mamma si arrabbia più contrae il culo e più lo fa più il cazzo mi da scariche di puro piacere.
“Calmati vecchia bagascia tutto ha un prezzo non lo sai?” scatta Monica.
“Cioè voi due mi state ricattando. E' questo che volete soldi?”.
“Noo. Non affannarti. Tieni cari i tuoi risparmi, certe cose si pagano in natura” ammicca Monica.
Mia madre non capisce e anche io sono abbastanza perplesso. Uno sputtanamento Virale non mi va molto.
Monica si sdrai bene sul letto di fronte a noi spalancando le gambe. “Io sono una troia questo è accertato ma tu cara suocera da oggi sei la nostra puttana capisci?”.
Diana abbassa la testa. “Quindi?”.
“Quindi” ridacchia Monica e afferratale saldamente la testa per i capelli la trae a se finché mia madre non ha la faccia proprio piantata fra i suoi peli pubici neri e lunghi.
“Forza datti da fare e fai un buon lavoro”.
Non so se è sopraffatta dal ricatto o eccitata dalla situazione ma mia madre la prende in parola. Con la maestria di una vecchia lesbica si mette delicatamente sulla fica di mia moglie e inizia a slinguarla a tutto spiano.
Una cosa indecente ma così eccitante che mi ritrovo il cazzo così duro che non posso fare di meglio che riprendere a pompare nel culo con tutta la mia foga.
Scopiamo tutta la notte.
Le due si leccano a vicenda la fica, si vengono in bocca, si sgrillettano come pazze.
Mia madre succhia le tettone a Monica.
Monica succhiava il mio cazzo.
Ho quattro buchi tutti a mia disposizione per fottere e non mi faccio mancare l'occasione per tapparli tutti uno dopo l'altro, più volte e ancora e ancora.
“Si troie, vengo, siete due troie due grandissime troie” ululo mentre il mio uccello sborra ancora e ancora e ancora...
Per tutta la notte.
Mai ho conosciuto modo migliore per riappacificare una moglie e una suocera in conflitto...

Attenzione
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scritto il
2024-05-09
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