Una calda cena -Parte 1-

di
genere
tradimenti

Erano passati alcuni mesi, da quella notte di capodanno in cui tradii la mia ragazza e finii a letto con Ludovica, era rimasto un nostro segreto e nessuno ne aveva più parlato, le nostre vite continuavano nella normalità.
Era ormai marzo inoltrato e alcuni mie amici compreso il fidanzato di Ludovica decisero di partecipare a una fiera del fumetto, la fiera distava qualche ora di macchina, quindi decisero di pernottare fuori il venerdì notte per poi godersi la fiera al sabato mattina presto.
Io decisi di restare a casa, in quanto non ero molto appassionato al mondo dei fumetti al contrario dei mie amici che erano dei fanatici.
Arrivò il venerdì della fiera, avevo già programmato di restarmene a casa quella sera in quanto i mie amici erano partiti e la mia ragazza sarebbe uscita con delle sue amiche della squadra di beach volley.
Erano circa le 15.00 quando mi arrivò un messaggio su WhatsApp, era Ludovica che aveva saputo che non ero partito e mi chiedeva se mi andava di cenare insieme dato che era rimasta sola; le risposi che non sapevo se avremmo trovato posto in qualche pizzeria in quanto ormai era tardi ed era venerdì sera, mi rispose di non preoccuparmi che avrebbe cucinato lei e che non c'era bisogno di uscire.
Non ero molto tranquillo ad accettare quell'invito, ammetto di avere avuto un minimo di esitazione..., ma ormai erano passati alcuni mesi e la storia era ormai dimenticata, quindi alla fine accettai l'invito.
Mi presentai da lei verso le 20.00, come avevamo concordato in precedenza, portando due birre dato che sapevo che avrebbe preparato la pizza fatta in casa, citofonai e mi aprì la porta, era vestita con una normalissima t-shirt e dei pantaloni attillati di tuta grigia, che mettevano in mostra il suo bel formoso culo.
La cena passò liscia, tra una battuta e l'altra, mangiammo e bevemmo la birra, aveva preparato anche uno squisito tiramisù che finì subito; finito di cenare e dopo averla aiuta a sistemare la tavola e la cucina mi chiesa se volessi restare a vedere un film con lei.
Accettai di restare da lei a vedere un film, anche perché era ancora presto e francamente a casa non avrei saputo cosa fare.
Alla fine scelsimo una serie della Marvel su un noto sito di streaming, ci posizionammo sul suo divano a due posti con un sacchetto di patatine in mezzo e iniziammo la serie; trascorse circa mezz'ora, quando a un certo punto Ludovica ruppe il silenzio che si era creato, si girò verso di me e mi disse: "Credi che mi sia dimenticata di quella notte?"; io arrossii e rimasi per un attimo in silenzio.
Guardai Ludovica ancora un po' arrossito, e le dissi che forse sarebbe stato meglio dimenticare, che era stato solo un errore di una notte, lei guardandomi mi disse: "Penso spesso a quella notte, a come mi hai posseduto e alle sensazioni che ho provato".
Non sapevo più come risponderle, ero in imbarazzo, Ludovica si alzò e andò verso il bagno chiudendosi la porta alle spalle, io rimasi fermo sul divano con il cuore a mille e senza la minima idea di come uscire da quella situazione d'imbarazzo.
Passarono una decina di minuti, la porta si aprì e comparve Ludovica che indossava un babydoll di pizzo rosso da togliere il fiato, dal tessuto fine del babydoll si intravedevano io suoi meravigliosi capezzoli mentre più sotto si intravedeva una macchia scura che altro non erano i sui peli curati sopra il suo fiore.
Rimasi senza parole a tale vista, qualcosa nei mie pantaloni iniziava a smuoversi e il cuore mi batteva forte; Ludovica mi guardò dritto negli occhi e mi disse: "Sei sicuro di voler dimenticare tutto?", nel mentre iniziava ad avvicinarsi verso di me, il mio cuore batteva forte e il mio pene era duro e spingeva sui pantaloni.
Ero seduto su quel divano con Ludovica in piedi a pochi centimetri da me, vedevo la sua pancia e la sua patata nascosta da quel tessuto che sembrava una sottile velina, Ludovica vedendomi li fermo in contemplazione mi prese una mano e la porto sulla sua figa, il tessuto del babydoll era già fradicio dei suoi umori ed emanava caldo, tenendomi la mano sulla sua vagina mi disse: "E' così da quando sei entrato!".
Non capii più nulla, afferrai il suo sedere con le mie mani palpandolo a fondo e la misi a sedere a cavalcioni su di me, iniziammo a baciarci mentre le nostre intimità si strusciavano, con le mani le feci scivolare le spalline del babydoll scoprendo i suoi meravigliosi seni e iniziai a baciarli, leccarli e a mordere i suo turgidi capezzoli.
Ormai colti entrambi dalla passione ci dirigemmo verso la camera da letto, dove iniziammo a spogliarci fino a rimanere completamente nudi, una volta sdraiati sul letto le mie dita le penetravano il suo fiore mentre la sua mano faceva su e giù sul mio membro; lei si sedette sopra il mio viso iniziando a strusciare la sua calda figa sulla mia bocca, i suoi succhi bagnavano le mie labbra e con la lingua cercavo di leccarle il suo fiore incollato alla mia bocca.
Ludovica si girò per incominciare un meraviglioso 69, regalandomi la vista angelica dei suoi 2 buchi, incominciai a leccarle la figa e a penetrarla con la lingua mentre con una mano le stuzzicavo il clitoride ormai indurito, mentre lei invece succhiava avidamente il mio pene duro mordicchiando ogni tanto la cappella provocandomi dei sussulti di piacere; andammo avanti con questa posizione qualche minuto finché lei non si stacco dal mio cazzo ed mi incito di accelerare, iniziai a leccarla sempre più forte e infilai anche due dita finché non venne ansimando come una pazza e riempiendomi la bocca dei sui dolci succhi; rimase sdraiata su di me qualche minuto dopodiché prese in bocca di nuovo il mio cazzo è inizio a succhiarmelo fino alla palle, sentendo di stare raggiungendo il culmine del piacere le afferrai le testa e venni copiosamente urlando di piacere nella sua calda bocca.
Ci abbracciamo nudi e sfiniti sul letto ed inziammo un lungo bacio con il mio seme e i suoi umori che si mischiavano nelle nostre bocche, rimanemmo abbracciati per un po' poi andammo a fare una doccia per rinfrescarci.
Era ancora abbastanza presto quando ci ricomposimo, la serata non finì così...

Continua...
scritto il
2024-01-03
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