La festa di laurea

di
genere
etero

La solita festa!
Questo pensavo all’inizio, prima di…
Questa sera io e la mia fresca, fresca mogliettina Rossella per cambiare un po’ abbiamo deciso di andare alla festa di laurea di un amico di un amico, un certo Fabio. Il problema è che conosciamo poca gente e quei pochi dopo un po’ si dileguano, come al solito.
Per fortuna il posto non è male una cascina fuori mano, arredata in modo antico, entrambe le sale dove si svolge la festa sono scaldate da un bel camino.
Ma andiamo con ordine.
Oggi sono fortunato, Rossella ha deciso di vestirsi in modo un po’ stuzzicante: indossa un lungo vestito, che le ho regalato, con un bello spacco sul lato sinistro; sotto porta un reggiseno abbinato ad un mini perizzomino tutto in pizzo, anche questi sono un mio regalo, e per finire un paio di autoreggenti. Lei sa come mi eccita saperla vestita così in mezzo alle altre persone, e la cosa che mi eccita di più è che un occhio attento potrebbe scorgere il pizzo delle autoreggenti dallo spacco.
L’abbigliamento di mia moglie coglie da subito l’effetto desiderato, anche perché in macchina, mentre stavamo raggiungendo il posto, ha iniziato a stuzzicarmi come lei sa fare: mentre è seduta di fianco a me sposta il vestito mettendo in mostra le sue gambe, ma non vuole che la tocchi, neanche sfiorarla, posso solo guardare a sua mano scivolare morbida lungo le sue gambe... un dolce tortura.
Appena arrivati cerchiamo di entrare nel vivo, ma la festa è un po’ moscia, e visto che non conosciamo quasi nessuno ci sistemiamo in un angolino a parlottare. Io non aspetto altro e cerco ogni scusa per poter iniziare a giocare con lei in mezzo a tutte quelle persone: le mie mani scivolano sulla sua schiena fino ad arrivare al suo sedere, ma senza mai esagerare, siamo solo agl’inizi...
Il tempo si trascina avanti, ma sono sempre più eccitato, ogni tanto lascio mia moglie da sola con la scusa di prendere una boccata d’aria, e osservo gli sguardi dei ragazzi, come scivolano sui suoi seni e sulle sue gambe, per non parlare di come divorano con gli occhi il suo bel culetto.
Ad un certo punto la svolta: oramai è passata la mezzanotte da un po’ e molti sono ubriachi persi, specie il festeggiato (ovviamente), quando una ragazza ci chiama tutti e dice che è il momento delle penitenze, ognuno scrive su un foglio cosa il festeggiato dovrà fare.
In poco tempo la scatola è piena, ed una alla volta il festeggiato è costretto a fare le cose più impensabili. Eccoci verso la fine il bigliettino dice -Togliere una giarrettiera con i denti-. Subito la ragazza di prima tira fuori una giarrettiera, dicendo che l’aveva portata apposta per l’occasione, ma portando i pantaloni non può essere lei la “fortunata”, in poche indossano la gonna e solo una ne porta una abbastanza lunga: mia moglie.
Quasi nessuno la conosce e non se la sentono di chiederglielo, io glielo suggerisco scherzosamente in un orecchio, e lei, dopo uno sguardo un po’ perso, si fa avanti dicendo -Dai su, io ho una bella gonna, me la faccio togliere io!-.
Ovviamente l’ovazione è generale; mentre Rossella indossa la giarrettiera non fa nulla per nascondere le sue gambe ed il fatto che porti delle autoreggenti, e vari fischi sottolineano la cosa. In men che non si dica viene preparato un tavolino sul quale lei dovrà stare in piedi. Si è messa la giarrettiera sulla gamba dalla parte opposta dello spacco, la destra, così che si debba mettere la testa per bene sotto la gonna per poterla sfilare con i denti; mentre sale cerca goffamente di coprirsi le gambe, e in questo modo mostra nuovamente le autoreggenti (ma lo fa apposta?), per la gioia del festeggiato.
Non avrei mai pensato che accettasse, si era sempre fermata alle provocazioni, ma questo va ben oltre; il sol pensiero che questo tipo possa infilare la testa sotto la sua gonna mi eccita da matti, vedo già la sua testa in mezzo alle sue cosce (sento il mio membro duro che preme da impazzire contro i pantaloni), e poi non appena quello scosterà la gonna tutti potranno vedere le sue gambe, vedranno le autoreggenti nere sotto il vestito nero, e magari anche il suo culetto con il mini perizzomino: un abbigliamento decisamente provocante.
Ecco che inizia, si vede che Fabio ha bevuto un bel po’ ma capisce appieno la situazione, e non ha freni inibitori che lo trattengano.
Mentre Rossella, con le gambe leggermente allargate, inizia ad ancheggiare sul tavolo al ritmo di musica, Fabio scosta la gonna con le mani, da un’occhiata, fa un’espressione quasi comica, e via. La giarrettiera è quasi all’inizio della coscia, appena sopra il pizzo delle calze. Intravedo la sagoma della testa che sale lentamente la gamba partendo dal ginocchio; io m’immagino la sua lingua che passa sulle calze, risalendo le cosce sempre più in alto, ma potrebbe non essere pura fantasie, e la cosa mi eccita da matti.
Per il momento le mani sono ancora fuori del vestito, appoggiate alle gambe, quasi timorose d’essere troppo audaci.
La sua testa è arrivata più o meno all’altezza giusta, ma evidentemente non vuole ancora togliere il pezzetto di stoffa, dai suoi movimenti posso solo immaginare che stia gustandosi le gambe di mia moglie, magari le sta leccando o mordicchiandole. Ed ecco che una mano s’infila sotto il vestito, sale lentamente la coscia fino ad arrivare al sedere per prenderlo.
Quello sta toccando il culo di mia moglie davanti a me!!!
Mia moglie, che fino a quel punto stava ciondolandosi come per ballare al ritmo della musica, non appena sente la mano che le prende il sedere lancia un urletto ma invece di ritrarsi ecco che appoggia le mani sulla testa del ragazzo e lentamente la sposta sempre più in alto e sempre più al centro, mentre allarga sempre più le gambe.
Lo sta facendo davvero!!!
Quante volte le ho detto che mi piace quando prende la mia testa e con entrambe le mani la preme sulla sul monte di Venere per farsi leccare, ma ora lo sta facendo con un altro!!!
Proprio quando la testa dell’altro è arriva a destinazione mi guarda e facendomi un sorrisino mischiato ad un’espressione di piacere, mi manda un bacio.
Tutti stanno vedendo quello che succede: mia moglie in piedi sul tavolo sta premendo la faccia di quel “povero” ragazzo in mezzo alle sue cosce, mentre quello con entrambe le mani le prende il culetto.
Non è difficile immaginare cosa stia succedendo là sotto, anche perché l’espressione del viso di Rossella è eloquente: Fabio la sta mordendo e leccando a piacere, solo il misero pezzo di stoffa del perizoma si frappone tra la sua lingua e le labbra di mia moglie; non dubito che ormai sia ben bagnato dai suoi umori e dalla saliva del ragazzo.
Il mio membro non sta più nei pantaloni; vorrei salire sul tavolo baciare mia moglie con forza e passione mentre con le mani le toglierei il vestito per farla ballare davanti a tutti solo con la sua biancheria intima; vorrei che tutti vedessero il suo corpo; vorrei che facesse vedere quant’è… sensuale; lì ci sono almeno una trentina di ragazzi, e magari qualche ragazza, che muoiono dalla voglia di sbattersela, e lei lo sa!
Fabio ha infilato anche l’altra mano sotto il vestito e sta esplorando per bene il suo culetto; il vestito è abbastanza attillato da far vedere le sue mani che lo stringono, che se lo gustano per bene.
Intanto la giarrettiera che era alla gamba destra con tutto quel movimento scivola giù, senza che nessuno se n’accorga, ormai inutile.
Rossella ormai ha smesso di far finta di ballare, e sempre con le mani sul capo del festeggiato si sta gustando la sua le sue attenzioni intime, ansimando e gemendo per lo spettacolo di tutti.
Non so cosa fare se fermare il tutto o restare a guardare come mia moglie fa la puttana facendosi leccare davanti a tutti quei ragazzi eccitati.
Sono ancora indeciso, combattuto tra l’eccitamento e la gelosia, che la mossa di Fabio mi coglie completamente di sorpresa: aveva portato le mani ai fianchi di mia moglie, e di colpo le abbassa fin sotto i fianchi. Sul momento non capisco, poi iniziano i primi fischi, e infine le mutandine di mia moglie, quelle che le avevo regalato, scendono lentamente lungo le sue gambe…
Quel porco ora le sta leccando la figa, il clitoride senza freni, e cosa ancora più impensabile mia moglie è lì davanti a tutti che si fa fare di tutto senza opporre resistenza, anzi, con estremo piacere.
Poi lentamente come aveva iniziato sposta la testa di Fabio dalla sua figa al posto dove avrebbe dovuto esserci la giarrettiera, e finalmente dopo ancora qualche altra palpata, ecco che da sotto la gonna compare la testa di Fabio, ed una faccia un po’ inebetita che dice –Non la trovo!!!-.
Non so se essere più incazzato o eccitato; ma la cosa è certa il mio membro sta per esplodere.
Le urla sono quasi assordanti, tutti gli si fanno intorno, ed io sono tra i primi, voglio avvicinarmi, voglio sentire che il suo viso sa dell’odore degli umori di mia moglie.
Lei è aiutata a scendere dal tavolo da alcuni ragazzi, che però non vogliono metterla a terra, ma iniziano a lanciarla in aria; se qualcuno non era riuscito a vedere le gambe, il sedere e la fighetta completamente depilata di mia moglie ha la possibilità di rifarsi: dopo il quinto lancio, la gonna è in pratica salita fino in vita, e quando decidono che finalmente la possono lasciare ormai non c’è nulla che sia rimasto all’immaginazione. Chissà quante mani ne avranno approfittato...
La attendo in disparte, mentre lei recupera velocemente le mutandine dal tavolo, e cerca di liberarsi dalla calca che la circonda. È tutta accaldata, mi dice di uscire per prendere una boccata d’aria. Io non so che fare se prenderla a schiaffi o prenderla e basta.
Ci allontaniamo un attimo, mi guarda e mi dice –Ti è piaciuto lo spettacolino, era tutto per te!-. “Per me?!?!?!?!”, sicuro! Ma non posso resistere, ed iniziamo a baciarci appassionatamente, le mie mani scorrono su tutto il suo corpo, fino al sedere. Tra gli ansimi mi dice –Non qui, ci vedono-, le rispondo –Ci vedono?? Hanno visto tutto di te: ti hanno vista mentre ti facevi leccare e ti hanno vista a gambe aperte; ora che guardino come ti scopo!!-.
Nonostante le mie parole ci appartiamo un po’, dietro la cascina c’è quello che probabilmente prima era un magazzino ed ora è una legnaia, entriamo e continuiamo a baciarci, le mie mani sono dappertutto fino a che non arrivo in mezzo alle sue cosce. Non mi basta toccarla sopra il vestito, lo scosto e infilo una mano con foga: è bagnata, non solo dei suoi umori, ma anche della saliva dell’altro ragazzo.
Le sussurro -Ti è piaciuto fartela leccare, vero? Godevi a fare la troietta?-, lei tra i gemiti dice di sì, vorrebbe aggiungere qualcos’altro, ma le infilo due dita dentro, è talmente fradicia che non incontro resistenza, ed inizio a muoverle.
La faccio sedere su una catasta di legna, in realtà è mezza sdraiata, e con le dita, continuo a penetrarla; con le mani lei inizia a toccarsi le tette, fino che le chiedo di mostrarmele, e lei abbassando le spalline del vestito e del reggiseno le tira fuori: sono uno splendore, due seni, non grandissimi, ma ben formati con due capezzoli che chiedono solo di essere leccati.
Non resisto, sto per impazzire a quella visione...
Ormai la sua figa è talmente bagnata che cola giù verso il suo culetto, e senza farmelo dire ne approfitto: mentre con due dita continuo muovermi dentro di lei, con l’anulare inizio a farmi strada dentro il suo culo, sussurrandole –Visto che oggi hai fatto la troia, come una troia ti prenderò, da tutte le parti-.
Il dito scivola facilmente nel suo buchino. La guardo, è lì praticamente nuda, sdraiata sul mucchio di legna a gambe aperte con il vestito tirato su fino alla vita, con le mani si stringe in seni scoperti, inarcando la schiena per il piacere, e lanciando alcuni gemiti che sono quasi delle urla; io le sono inginocchiato di fronte che muovo con forza la mano e le dita: due nella sua figa e due nel suo culo.
Mi coglie un’idea: e se qualcuno ci vedesse? Mi guardo intorno, e scorgo una figura parzialmente nascosta, evidentemente la mia non era solo un’idea, ma faccio finta di nulla.
Tolgo la mano e tirando fuori il mio cazzo che ormai non ce la fa più e lo appoggio al suo sedere che ormai è bello allargato e pronto ad essere penetrato. Appena capisce le mie intenzioni dice –Si inculami, sfondami!-
Lentamente inizio a spingere: sento il mio membro che pian piano si fa strada, è stretto e mi sento stringere il membro al punto da farmi quasi venire, poi quando si lascia andare ecco che il mio cazzo entra sempre più forte fino a farle lanciare un urlo, metà tra il dolore ed il piacere. Mentre le lascio prendere fiato per un secondo mi chino su di lei e le sussurro –Tu mi hai fatto un regalo prima, ora lo faccio io a te, chiudi gli occhi!-, mi giro e faccio un cenno alla figura semi nascosta; sul momento sembra non venire, ma dopo un secondo incitamento si fa avanti.
Appena arrivato gli indico la bocca di mia moglie e gli faccio un chiaro cenno d’infilarci il suo cazzo. Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte, e tira fuori una verga già bella dura, e dopo avermi fatto un sorriso la appoggia alle labbra di mia moglie.
Lei capisce subito la situazione e mentre io continuo ad incularla inizia a leccare l’alto cazzo, partendo dalla punta fino alle palle, passandoselo per bene sul viso e sui seni.
Io non resisto a quella visione, mentre continuo a sfondarle il culo, l’altro si occupa della sua bocca e delle sue tette.
Ad un certo punto sento che sto per venire, dico –Vieni sulle sue tette, come è sempre piaciuto fare a me!-; io intanto tiro fuori il mio cazzo e le schizzo copiosamente la sua figa, mentre mia moglie prende il membro dell’altro ragazzo e lo fa venire sulle sue tette.
Ad uno sguardo il ragazzo se ne va, lasciandoci soli.
Prendo un fazzoletto ed inizio a pulirla un pochino, poi senza dire una parola ci allontaniamo.
Solo quando siamo ormai sulla strada del ritorno Rossella pronuncia le prime parole –Ho perso le mutandine!!!-.

scritto il
2023-12-07
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