La nuova capa - 11
di
Adam82ne
genere
zoofilia
Domenica pomeriggio io e Greta andammo a prendere Clara , la stazione era un carnaio come sempre, quando scese dal treno rimasi a bocca aperta , aveva due cani al guinzaglio , ci avvicinammo , mi mise un guinzaglio in mano
“Clotar ti presento la tua nuova mamma , Chiara”
Dopo avermi odorata mi saltò addosso con le zampe anteriori sulle tette, leccandomi la faccia .
Guardai quel husky grigio e scodinzolante per poi guardare Clara a bocca aperta.
“Tu sei pazza…sappilo “
“Non ti piace? A quanto vedo a lui ti adora già , guarda come ti fa le feste “
“ è stupendo ma… dovrai lasciarmi più tempo libero per gestirlo ovviamente a parità di stipendio…questo mangerà quanto noi tre messe assieme “
“Non ti allargare troppo ora…. A proposito… più tempo libero….”
Mi mise mano una busta intestata con il logo della mia azienda .
“ mi stai licenziando “
Dissi sarcastica, ma leggendo il contenuto rimasi interdetta.
“ eh si ….. Signorina Clara …. Sei stata promossa, ora non sei più il mio braccio destro…. Ma la mia vice …Non ringraziarmi …. pagherai in natura questa promozione “
Ero senza parole, le saltai addosso abbracciandola in lacrime per la gioia.
“Sappi che è per meriti lavorativi e no perché ….ci siamo capiti…, quindi se ti monti la testa credendoti la mia cocca ti spezzo le ossa”
La ringraziai ancora , accarezzai il mio nuovo amico
“Sei bellissimo lo sai”
Ero la persona più felice del mondo.
Comunque….guardando l’altro cane , un meticcio di taglia media probabilmente un incrocio pitbull boxer , chiesi come si chiamasse il suo amico peloso , sia io che Greta guardavamo lo padrona che temporeggiava ad aprire bocca.
“Allora.. come si chiama questo tesoro “
Greta rivolse quella domanda si a Clara ma guardando quel cagnolone dalla faccia buona quasi da fessacchiotto nonostante l’incrocio di tutto rispetto.
“ mi promettete che non riderete?”
Guardai in faccia Greta che per non perdere altro tempo con questa storia prese tra le dita la medaglietta attaccata al collare , si alzò chiedendo se fosse uno scherzo ma lo sguardo serio di Clara fece capire la risposta.
“Vorresti farmi credere che questo poveretto si chiama….Cristino?”
Io cercai di reprimere la risata vedendo Clara in imbarazzo ,anzi mi intromisi nel discorso.
“Beh potremmo chiamarlo Criss…. Lo sapremo solo noi che si chiama Cristino… “
Mi girai a prendere il trolley avviarmi verso la macchina e ritornammo ognuno nelle nostre dimore .
Avere Clatar in casa fu una grande novità per me, quando abitavo con i miei non mi fu mai permesso avere un cane, nonostante le mie insistenze, quando andai a vivere da sola l’idea non mi abbandonò , ma le ore fuori casa i mille impegni e anche la mia inesperienza mi fecero desistere , ora quel cagnolone è la mia gioia, il suo temperamento mite e buono rendono il guinzaglio solo una forma di rispetto verso le altre persone che magari possono essere intimorite da un lupo da salotto.
Arrivò il venerdì tanto atteso, eravamo talmente impazienti da prenderci il pomeriggio libero,andammo a comprarci un costume nuovo, un pareo e altre cosucce per renderci un po’ presentabili , soprattutto io che ero l’ultima arrivata.
Arrivammo a casa di Greta verso
le 16 , sul piazzale c’era parcheggiata un astronave tedesca con interni in pelle umana.
“Mamy è già arrivata,”
“Ma che lavoro fa per permettersi una macchina del genere “
“ il marito quando è passato a miglior vita le ha lasciato un impero,non so cosa facesse di preciso ma era ricco da far schifo “
Arrivò una moto che sembrava essere guidata da un’adolescente.
“Ecco Michela”
Quando scese da quella moto e si levò il casco mi ritrovai d’avanti una ragazza sul metro e sessanta dai lineamenti delicati , con capelli corti neri, occhi neri e dalla carnagione olivastra , si tolse il giubbotto di pelle e sotto una maglietta corta da rocker si stagliavano due belle tette che rimanevano su senza l’aiuto del reggiseno,i pantaloni di pelle esaltavano un culetto sotto e rotondo .
Salutò Clara chiamandola pazerotta e dopo un bacio sulla guancia si presentò a me con una voce squillante e allegra…. Dava l’impressione , di essere la spumeggiante del gruppo, quella scherzosa per non dire svitata che si mette a cantare appena sveglia solo per rompere le palle al prossimo.
Entrammo dentro a braccetto con lei nel mezzo , non smise di parlare un attimo, Clotar e Criss ci seguivano attratti probabilmente dall’odore degli animali della fattoria,in giardino trovammo Greta parlare con una donna sui quarant’anni di bella presenza, in topless, il seno pieno ma non più sodo come un tempo , faceva comunque la sua porca figura , nonostante il viso rovinato dalle troppe lampade, saluti , abbracci e presentazioni ed ecco Fabiana .
Sotto all’ombrellone sul lettino non tardai a trovare Tania o meglio Mamy , una donna immensa , bionda e chiara di carnagione , bianca come una mozzarella , occhi azzurri, la classica tedescona sessantenne con il suo accento teutonico ben marcato e i suoi cento e passa chili in quasi due metri, praticamente un armadio dell’ikea semovente .
Un cavallo ehm , un pastore maremmano con Aru e Tuco al seguito si stava avvicinando verso di noi attratti dai nuovi amici a quattro zampe che nel frattempo avevano polarizzato la scena con le attenzioni di tutte le presenti.
Oki ,il pastore maremmano nonostante la mole era un bambinone affettuoso e in poco tempo tutti e quattro diventarono amiconi rincorrendosi per tutto il giardino.
Clara fu presa sotto braccio da Mamy e andarono a parlare in disparte sotto l’ombrellone, Fabiana e Greta ricominciarono a fare i loro discorsi, io invece proposi a Michela di andare a cambiarci.
Andammo in una delle camere al piano di sopra , indossando i costumi o meglio io solo il perizoma mentre Miki mise anche il reggiseno e una bandana bianca in testa ,sotto il suo perizoma si intravedeva un piccolo plug , uno di quelli in acciaio col brillantante sul fondo .
“ vai sempre in giro con quel coso?”
“È il mio porta fortuna , lo tolgo solo per chi entra e chi esce , senza contare che esalta le vibrazioni della moto”
Arrivammo in giardino,Greta e Fabiana erano sparite mentre Clara era intenta a mettere della crema protettiva sulla schiena a Mamy , Michela si mise a correre verso le due tirandomi , diede un bacio alle due e come due bambine ci buttammo in piscina a bomba , ben presto spalmare crema diventò un gioco erotico , le mani smisero di massaggiare le gambe lasciando alla lingua il compito di massaggiare ben altri punti , Clara affondò la faccia tra le cosce di Mamy che le allargò ancora di più per incitare la sua leccatrice , mi voltai verso Michela e tirandola per un braccio le proposi di dare una mano.
Uscimmo dall’acqua, io andai dietro Clara e iniziai a baciarla e leccarla cercando di sfilargli i vestiti che ancora non aveva tolto,Michela invece si dedicò a collo e tette di Mamy che inizio ad essere più partecipe,mollai Clara ormai completamente nuda e iniziai a dedicarmi ai piedi della giunonica tedesca sul lettino che trastullata da tre lingue vogliose iniziò a mugolare.
Il groviglio di corpi e rumori attirò i cani che interruppero le loro corse per piazzarsi poco distanti ,guardandoci come dei vecchietti bavosi in un cinema a luci rosse , erano impazienti , gli unici un po’ più distaccati erano Clotar e Criss , più che distaccati sembravano non capire cosa stesse succedendo,Mamy si mise a sedere e con le sue manone tiró a se me e Michela , iniziammo un bacio a tre , basta , li la cosa degenerò, sentii la manona scendere e intrufolarsi sotto il perizoma ed esplorare i miei buchi ,quelle dita grossi come un grappolo di cazzi mi fecero avvampare , ero bagnata come una risaia , Mamy si sdraiò tirandoci giù con lei senza interrompere quello che stavamo facendo, Clara riprese con più vigore quello che era stato interrotto per qualche secondo facendola arrivare , Mamy soddisfatta da quell’antipasto che sostanzialmente soddisfò solo lei prese la mia testa tra le mani .
“Brava ragazza, ora andate da Greta e datevi una ripulita e digli di prepararti per la tua iniziazione”
Andai a cercare Greta convinta di trovarla con la milf Fabiana in qualche angolo della casa a fare sesso sfrenato , ma mi sbagliavo, la trovai nell’edificio che un tempo fungeva da officina, era intenta a costruire un quadrato con delle panche di legno,al centro di questo quadrato c’era un tavolo basso e ad ogni angolo dei candelabri
Appena mi vide mi venne incontro
“Amore mio che ci fai qui “
“Mamy ha detto di darci una ripulita e di prepararmi all’iniziazione……mi sono persa qualcosa? “
“Ti fidi di me?”
“Secondo te?”
“Allora non ti preoccupare… è una sorta di benvenuto per te….ora vai con Miki e datevi una bella lavata lei sa cosa deve fare”
Mi voltai verso Michela che mi prendendomi per una mano mi porto in casa a passo spedito , chiesi spiegazioni .
“Tranquilla Chiaretta, non verrai sgozzata in nome di dio e non faremo nessun tipo di sacrificio, anzi sarà una festa di benvenuto e tu sarai la star della serata…. Ora vai a bere se hai sete fumati una sigaretta se ti va ma mi raccomando non mangiare nulla, io ti aspetto di sopra “
Mi diede un bacio sulla labbra e andò via, io non sapevo cosa pensare, entrai in cucina a cercare qualcosa da bere , sullo sportello del frigo trovai attaccato con una calamita il foglietto che avevo scritto a Greta ma che poi buttai nel cestino, bevvi mezza bottiglia d’acqua e andai di sopra, lì Michela aveva preparato la sacca con il clistere, fatto le operazioni di pulizia interna mi fece stendere su un lettino da estetista e mi sottopose ad una depilazione completa , per completa intendo che gli unici peli che mi rimasero furono le ciglia e i capelli ovviamente , riempì la vasca da bagno e nonostante la capacità di fare da me insistette a lavarmi lei , mi lavò con una spugnetta strofinando talmente tanto che quando fini la mia pelle era liscia, vellutata e di un colore tendente al rosa , finito di lavarmi mi acconcio i capelli pettinandoli e facendo delle treccine , quando finì mi fissò per un po’ e mettendomi la lingua in bocca mi disse che ero stupenda , che mi avrebbe scopato all’istante ma che bisognava attendere, mi mise un collare e mi diede una specie di camicia da notte, di quelle aperte dietro che si usano in ospedale , mi spruzzo lo stesso profumo che che mi aveva messo Greta al nostro primo incontro e mi portò di sotto in sala dove mi attendevano tutte le altre , erano in piedi è completamente nude ad eccezione di Mamy che era seduta in poltrona con un guinzaglio in mano , Michela si spogliò e si mise vicino alle altre.
Mamy si schiarì la voce e avvicinatasi a me agganciò il guinzaglio al collare.
“Benvenuta tra noi Chiara , non immagini quanto sia felice averti qui e per dimostrarti la mia felicità e il nostro affetto ti dedichiamo questa serata , sappi che da questo momento sarai come una figlia per me e loro , le assenti , saranno le tue sorelle, “
Mi diede un bacio sulla fronte e mi abbracciò, fu davvero commovente i suoi occhi erano lucidi e dolci come quelli di una madre che ritrova suo figlio , a turno mi baciarono tutte e tutte insieme dissero “ benvenuta sorellina Chiara”
Fui letteralmente scortata dalle ragazze in officina e fatta stendere sul tavolino basso al centro del quadrato , tutti presero al guinzaglio un cane e andarono a sedersi , il mio Clotar era con Fabiana .
“Bene figlie mie che la festa abbia inizio “
La prima ad alzarsi fu Clara che avvicinatasi a me con Criss sganciò il guinzaglio , il cane girò intorno a me odorandomi , mi lecco il viso per poi ricominciare a girarmi intorno , infilò il naso tra le gambe e iniziò a leccare , gemetti di piacere , mi sali di sopra trovando subito la posizione
“Bravo il mio tesoro lo sapevo che ti sarebbero piaciute le umane cagne”
Clara andò a sedersi mentre il cane trovata la giusta posizione iniziò a pompare , lo sentii entrare e subito dopo a pompare.
“Hai capito Cristino…”
Girai la testa e capii tutto sarei stata scopata da tutti i cani, solo il pensiero mi fece salire il primo orgasmo della sera, il primo di tanti….comunque…
Criss ci dava dentro e nonostante non fossi un esperta avrei giurato che non era la prima volta che montava un umana, sentivo il suo cazzo caldo entrare in profondità, lo sentivo pulsare dentro di me, rivoli di bava scivolavano sulla mia schiena solleticandomi , per qualche attimo perse l’equilibrio graffiandomi la schiena ma si riprese subito..anzi prese più vigore affondando più in profondità
“ ohhh si scopa la tua cagna Crisss “
Sentii le pareti della mia vagina tirare , era il nodo , i suoi spruzzi caldissimi mi riempirono, sentii qualcuno che si avvicinava, mi disse qualcosa ma non le diedi retta ero troppo intenta a godermi il primo partner della serata,ero nel pieno del secondo orgasmo , urlai di piacere .
“Siii godooo “
Il nodo era al massimo della sua grandezza mi sentivo tappata e piena, in pressione come una bottiglia di gassosa lasciata al sole, quella teneva fermo il mio orgasmo puntellandolo nel mio cervello e nel mio corpo, Criss si mosse cercando di staccarsi , mi sentii come se stessero cercando di rivoltarmi come un calzino, le mie braccia si mossero da sole agguantandolo per le zampe, lo tenevo fermo dentro di me , Greta si parò di fronte a me, prese il mio viso tra le mani .
“Stai bene “
Le infilai la lingua in bocca
“Mai stata meglio “
“Appena esce col nodo metti la mano sulla tua ficona non fare uscire nulla”
Dopo dieci minuti a tenere un Criss che cercava di uscire sentii il nodo sgonfiarsi , il suo cazzone uscì e io mollai la presa mandando a riposare il mio martello pneumatico peloso, poggiai la testa sul tavolino convinta che una delle ragazze si sarebbe tuffata tra le mie cosce a ripulire tutto, invece sentii qualcosa di liscio e piccolo entrare e aspirare tutto quello che c’era dentro e il commento di Mamy
“Era bello carico il ragazzo”
Greta mi riprese il viso
“ è il turno di Clotar …. Il tuo cagnolone, mi raccomando abbi un occhio di riguardo … io starò qui con te in caso di problemi… gli husky sono un po’ imprevedibili “
“Il mio cucciolo non mi farebbe mai del male”
Mi arruffò i capelli e fece cenno a Fabiana di sganciare il guinzaglio
Clotar infilò subito il muso tra le gambe, ripulendo i residui di Criss , poi mi girò intorno, si parò di fronte e mi leccò la faccia, feci entrare lingua nella bocca , quando si staccò mi abbaiò in faccia , lo tirai a me leccandogli la bocca, salì sulle mie spalle ed abbaiò più volte ai presenti come a dire
“ è mia non toccatela”
Giro ancora un paio di volte poi ritorno a leccare la mia patatina , sentivo la sua lingua ruvida scartavetrarmi il clitoride , gli squitai in faccia , ripulì tutto da bravo buongustaio, salì sopra di me , e con movimenti goffissimi iniziò a sbattere il suo arnese qua e la , anche se non era uscito del tutto dal fodero notai che era molto più grosso dei tre cani con cui ero stata fino a quel momento, ad un certo punto cacciai un urlo e una bestemmia , me lo aveva messo nel culo e mi aveva fatto davvero mole , stavo per saltare in piedi ma Greta mi afferrò dal collo
“Se ti alzi ti fai male tu e molto male a lui “
Il dolore aveva offuscato la mia mente, ma il mio amore si blocco e mi leccò il collo come a chiedere scusa , il dolore parve attenuarsi e la mia mente tornare lucida.
“Clatar scopa la mamma su”
Mossi il culo come la più calda delle cagnette , quel movimento sexy ebbe l’effetto di un colpo di speroni ad un cavallo pronto a vincere la corsa della sua vita , inizió la sua monta rifacendomi vedere le stelle, questa volta però fui pronta e quel martellare diventò bellissimo, ad ogni colpo sentivo le mie natiche vibrare come se fossero prese a sberle, una forza ….animalesca , lo sentivo crescere e il mio culo faceva fatica a stargli dietro ,la dilatazione non stava al passo con la crescita del suo cazzone, urlai ancora, questa volta per l’orgasmo….il terzo mi tremavano le gambe , il dolore si spostò alle ovaie , anche se mi stava spaccando il culo sentivo una fitta alle in punti della mia vagina che non sapevo neanche di avere , lui imperterrito continuava a scopare la sua cagna come se fosse l’ultima speranza per la specie canina del pianeta terra, ma quello che stavo provando in quel momento non era nulla in confronto a quello che mi aspettava, in preda alla frenesia sessuale lo incitai a rompermi il culo e lui da fedele amico e soprattutto di figlio di puttana (nel senso buono) mi accontentó bloccandomi pure, come? afferrandomi per il collo con la bocca , mi ritrovai con la testa schiacciata sul tavolo , tutto il suo peso sul resto del corpo e dentro di me che premeva infilzanzomi come uno spiedino , il suo sperma caldo mi riempi come un clistere bollente ,quando dopo buoni quindici minuti uscii ero stremata ,senza voce per le urla di piacere e di dolore e come in trans .
Mentre il solito oggetto liscio e sottile aspirava tutti i liquidi dentro di me Greta si avvicinò puntandomi la sua piccola torcia dritta sulle pupille , gridava a Mamy di aiutarla a farmi alzare, ma lei non si mosse , come se per lei fosse tutto sotto controllo, io dopo cinque minuti mi ripresi ma Greta insisteva di abbandonare.
“Non ci penso nemmeno, mandami Aru e levati dai coglioni cretina” , ero senza voce come alla fine di un concerto .
Clotar ritornò a leccarmi la faccia come il più galanti degli uomini .
Continua…
“Clotar ti presento la tua nuova mamma , Chiara”
Dopo avermi odorata mi saltò addosso con le zampe anteriori sulle tette, leccandomi la faccia .
Guardai quel husky grigio e scodinzolante per poi guardare Clara a bocca aperta.
“Tu sei pazza…sappilo “
“Non ti piace? A quanto vedo a lui ti adora già , guarda come ti fa le feste “
“ è stupendo ma… dovrai lasciarmi più tempo libero per gestirlo ovviamente a parità di stipendio…questo mangerà quanto noi tre messe assieme “
“Non ti allargare troppo ora…. A proposito… più tempo libero….”
Mi mise mano una busta intestata con il logo della mia azienda .
“ mi stai licenziando “
Dissi sarcastica, ma leggendo il contenuto rimasi interdetta.
“ eh si ….. Signorina Clara …. Sei stata promossa, ora non sei più il mio braccio destro…. Ma la mia vice …Non ringraziarmi …. pagherai in natura questa promozione “
Ero senza parole, le saltai addosso abbracciandola in lacrime per la gioia.
“Sappi che è per meriti lavorativi e no perché ….ci siamo capiti…, quindi se ti monti la testa credendoti la mia cocca ti spezzo le ossa”
La ringraziai ancora , accarezzai il mio nuovo amico
“Sei bellissimo lo sai”
Ero la persona più felice del mondo.
Comunque….guardando l’altro cane , un meticcio di taglia media probabilmente un incrocio pitbull boxer , chiesi come si chiamasse il suo amico peloso , sia io che Greta guardavamo lo padrona che temporeggiava ad aprire bocca.
“Allora.. come si chiama questo tesoro “
Greta rivolse quella domanda si a Clara ma guardando quel cagnolone dalla faccia buona quasi da fessacchiotto nonostante l’incrocio di tutto rispetto.
“ mi promettete che non riderete?”
Guardai in faccia Greta che per non perdere altro tempo con questa storia prese tra le dita la medaglietta attaccata al collare , si alzò chiedendo se fosse uno scherzo ma lo sguardo serio di Clara fece capire la risposta.
“Vorresti farmi credere che questo poveretto si chiama….Cristino?”
Io cercai di reprimere la risata vedendo Clara in imbarazzo ,anzi mi intromisi nel discorso.
“Beh potremmo chiamarlo Criss…. Lo sapremo solo noi che si chiama Cristino… “
Mi girai a prendere il trolley avviarmi verso la macchina e ritornammo ognuno nelle nostre dimore .
Avere Clatar in casa fu una grande novità per me, quando abitavo con i miei non mi fu mai permesso avere un cane, nonostante le mie insistenze, quando andai a vivere da sola l’idea non mi abbandonò , ma le ore fuori casa i mille impegni e anche la mia inesperienza mi fecero desistere , ora quel cagnolone è la mia gioia, il suo temperamento mite e buono rendono il guinzaglio solo una forma di rispetto verso le altre persone che magari possono essere intimorite da un lupo da salotto.
Arrivò il venerdì tanto atteso, eravamo talmente impazienti da prenderci il pomeriggio libero,andammo a comprarci un costume nuovo, un pareo e altre cosucce per renderci un po’ presentabili , soprattutto io che ero l’ultima arrivata.
Arrivammo a casa di Greta verso
le 16 , sul piazzale c’era parcheggiata un astronave tedesca con interni in pelle umana.
“Mamy è già arrivata,”
“Ma che lavoro fa per permettersi una macchina del genere “
“ il marito quando è passato a miglior vita le ha lasciato un impero,non so cosa facesse di preciso ma era ricco da far schifo “
Arrivò una moto che sembrava essere guidata da un’adolescente.
“Ecco Michela”
Quando scese da quella moto e si levò il casco mi ritrovai d’avanti una ragazza sul metro e sessanta dai lineamenti delicati , con capelli corti neri, occhi neri e dalla carnagione olivastra , si tolse il giubbotto di pelle e sotto una maglietta corta da rocker si stagliavano due belle tette che rimanevano su senza l’aiuto del reggiseno,i pantaloni di pelle esaltavano un culetto sotto e rotondo .
Salutò Clara chiamandola pazerotta e dopo un bacio sulla guancia si presentò a me con una voce squillante e allegra…. Dava l’impressione , di essere la spumeggiante del gruppo, quella scherzosa per non dire svitata che si mette a cantare appena sveglia solo per rompere le palle al prossimo.
Entrammo dentro a braccetto con lei nel mezzo , non smise di parlare un attimo, Clotar e Criss ci seguivano attratti probabilmente dall’odore degli animali della fattoria,in giardino trovammo Greta parlare con una donna sui quarant’anni di bella presenza, in topless, il seno pieno ma non più sodo come un tempo , faceva comunque la sua porca figura , nonostante il viso rovinato dalle troppe lampade, saluti , abbracci e presentazioni ed ecco Fabiana .
Sotto all’ombrellone sul lettino non tardai a trovare Tania o meglio Mamy , una donna immensa , bionda e chiara di carnagione , bianca come una mozzarella , occhi azzurri, la classica tedescona sessantenne con il suo accento teutonico ben marcato e i suoi cento e passa chili in quasi due metri, praticamente un armadio dell’ikea semovente .
Un cavallo ehm , un pastore maremmano con Aru e Tuco al seguito si stava avvicinando verso di noi attratti dai nuovi amici a quattro zampe che nel frattempo avevano polarizzato la scena con le attenzioni di tutte le presenti.
Oki ,il pastore maremmano nonostante la mole era un bambinone affettuoso e in poco tempo tutti e quattro diventarono amiconi rincorrendosi per tutto il giardino.
Clara fu presa sotto braccio da Mamy e andarono a parlare in disparte sotto l’ombrellone, Fabiana e Greta ricominciarono a fare i loro discorsi, io invece proposi a Michela di andare a cambiarci.
Andammo in una delle camere al piano di sopra , indossando i costumi o meglio io solo il perizoma mentre Miki mise anche il reggiseno e una bandana bianca in testa ,sotto il suo perizoma si intravedeva un piccolo plug , uno di quelli in acciaio col brillantante sul fondo .
“ vai sempre in giro con quel coso?”
“È il mio porta fortuna , lo tolgo solo per chi entra e chi esce , senza contare che esalta le vibrazioni della moto”
Arrivammo in giardino,Greta e Fabiana erano sparite mentre Clara era intenta a mettere della crema protettiva sulla schiena a Mamy , Michela si mise a correre verso le due tirandomi , diede un bacio alle due e come due bambine ci buttammo in piscina a bomba , ben presto spalmare crema diventò un gioco erotico , le mani smisero di massaggiare le gambe lasciando alla lingua il compito di massaggiare ben altri punti , Clara affondò la faccia tra le cosce di Mamy che le allargò ancora di più per incitare la sua leccatrice , mi voltai verso Michela e tirandola per un braccio le proposi di dare una mano.
Uscimmo dall’acqua, io andai dietro Clara e iniziai a baciarla e leccarla cercando di sfilargli i vestiti che ancora non aveva tolto,Michela invece si dedicò a collo e tette di Mamy che inizio ad essere più partecipe,mollai Clara ormai completamente nuda e iniziai a dedicarmi ai piedi della giunonica tedesca sul lettino che trastullata da tre lingue vogliose iniziò a mugolare.
Il groviglio di corpi e rumori attirò i cani che interruppero le loro corse per piazzarsi poco distanti ,guardandoci come dei vecchietti bavosi in un cinema a luci rosse , erano impazienti , gli unici un po’ più distaccati erano Clotar e Criss , più che distaccati sembravano non capire cosa stesse succedendo,Mamy si mise a sedere e con le sue manone tiró a se me e Michela , iniziammo un bacio a tre , basta , li la cosa degenerò, sentii la manona scendere e intrufolarsi sotto il perizoma ed esplorare i miei buchi ,quelle dita grossi come un grappolo di cazzi mi fecero avvampare , ero bagnata come una risaia , Mamy si sdraiò tirandoci giù con lei senza interrompere quello che stavamo facendo, Clara riprese con più vigore quello che era stato interrotto per qualche secondo facendola arrivare , Mamy soddisfatta da quell’antipasto che sostanzialmente soddisfò solo lei prese la mia testa tra le mani .
“Brava ragazza, ora andate da Greta e datevi una ripulita e digli di prepararti per la tua iniziazione”
Andai a cercare Greta convinta di trovarla con la milf Fabiana in qualche angolo della casa a fare sesso sfrenato , ma mi sbagliavo, la trovai nell’edificio che un tempo fungeva da officina, era intenta a costruire un quadrato con delle panche di legno,al centro di questo quadrato c’era un tavolo basso e ad ogni angolo dei candelabri
Appena mi vide mi venne incontro
“Amore mio che ci fai qui “
“Mamy ha detto di darci una ripulita e di prepararmi all’iniziazione……mi sono persa qualcosa? “
“Ti fidi di me?”
“Secondo te?”
“Allora non ti preoccupare… è una sorta di benvenuto per te….ora vai con Miki e datevi una bella lavata lei sa cosa deve fare”
Mi voltai verso Michela che mi prendendomi per una mano mi porto in casa a passo spedito , chiesi spiegazioni .
“Tranquilla Chiaretta, non verrai sgozzata in nome di dio e non faremo nessun tipo di sacrificio, anzi sarà una festa di benvenuto e tu sarai la star della serata…. Ora vai a bere se hai sete fumati una sigaretta se ti va ma mi raccomando non mangiare nulla, io ti aspetto di sopra “
Mi diede un bacio sulla labbra e andò via, io non sapevo cosa pensare, entrai in cucina a cercare qualcosa da bere , sullo sportello del frigo trovai attaccato con una calamita il foglietto che avevo scritto a Greta ma che poi buttai nel cestino, bevvi mezza bottiglia d’acqua e andai di sopra, lì Michela aveva preparato la sacca con il clistere, fatto le operazioni di pulizia interna mi fece stendere su un lettino da estetista e mi sottopose ad una depilazione completa , per completa intendo che gli unici peli che mi rimasero furono le ciglia e i capelli ovviamente , riempì la vasca da bagno e nonostante la capacità di fare da me insistette a lavarmi lei , mi lavò con una spugnetta strofinando talmente tanto che quando fini la mia pelle era liscia, vellutata e di un colore tendente al rosa , finito di lavarmi mi acconcio i capelli pettinandoli e facendo delle treccine , quando finì mi fissò per un po’ e mettendomi la lingua in bocca mi disse che ero stupenda , che mi avrebbe scopato all’istante ma che bisognava attendere, mi mise un collare e mi diede una specie di camicia da notte, di quelle aperte dietro che si usano in ospedale , mi spruzzo lo stesso profumo che che mi aveva messo Greta al nostro primo incontro e mi portò di sotto in sala dove mi attendevano tutte le altre , erano in piedi è completamente nude ad eccezione di Mamy che era seduta in poltrona con un guinzaglio in mano , Michela si spogliò e si mise vicino alle altre.
Mamy si schiarì la voce e avvicinatasi a me agganciò il guinzaglio al collare.
“Benvenuta tra noi Chiara , non immagini quanto sia felice averti qui e per dimostrarti la mia felicità e il nostro affetto ti dedichiamo questa serata , sappi che da questo momento sarai come una figlia per me e loro , le assenti , saranno le tue sorelle, “
Mi diede un bacio sulla fronte e mi abbracciò, fu davvero commovente i suoi occhi erano lucidi e dolci come quelli di una madre che ritrova suo figlio , a turno mi baciarono tutte e tutte insieme dissero “ benvenuta sorellina Chiara”
Fui letteralmente scortata dalle ragazze in officina e fatta stendere sul tavolino basso al centro del quadrato , tutti presero al guinzaglio un cane e andarono a sedersi , il mio Clotar era con Fabiana .
“Bene figlie mie che la festa abbia inizio “
La prima ad alzarsi fu Clara che avvicinatasi a me con Criss sganciò il guinzaglio , il cane girò intorno a me odorandomi , mi lecco il viso per poi ricominciare a girarmi intorno , infilò il naso tra le gambe e iniziò a leccare , gemetti di piacere , mi sali di sopra trovando subito la posizione
“Bravo il mio tesoro lo sapevo che ti sarebbero piaciute le umane cagne”
Clara andò a sedersi mentre il cane trovata la giusta posizione iniziò a pompare , lo sentii entrare e subito dopo a pompare.
“Hai capito Cristino…”
Girai la testa e capii tutto sarei stata scopata da tutti i cani, solo il pensiero mi fece salire il primo orgasmo della sera, il primo di tanti….comunque…
Criss ci dava dentro e nonostante non fossi un esperta avrei giurato che non era la prima volta che montava un umana, sentivo il suo cazzo caldo entrare in profondità, lo sentivo pulsare dentro di me, rivoli di bava scivolavano sulla mia schiena solleticandomi , per qualche attimo perse l’equilibrio graffiandomi la schiena ma si riprese subito..anzi prese più vigore affondando più in profondità
“ ohhh si scopa la tua cagna Crisss “
Sentii le pareti della mia vagina tirare , era il nodo , i suoi spruzzi caldissimi mi riempirono, sentii qualcuno che si avvicinava, mi disse qualcosa ma non le diedi retta ero troppo intenta a godermi il primo partner della serata,ero nel pieno del secondo orgasmo , urlai di piacere .
“Siii godooo “
Il nodo era al massimo della sua grandezza mi sentivo tappata e piena, in pressione come una bottiglia di gassosa lasciata al sole, quella teneva fermo il mio orgasmo puntellandolo nel mio cervello e nel mio corpo, Criss si mosse cercando di staccarsi , mi sentii come se stessero cercando di rivoltarmi come un calzino, le mie braccia si mossero da sole agguantandolo per le zampe, lo tenevo fermo dentro di me , Greta si parò di fronte a me, prese il mio viso tra le mani .
“Stai bene “
Le infilai la lingua in bocca
“Mai stata meglio “
“Appena esce col nodo metti la mano sulla tua ficona non fare uscire nulla”
Dopo dieci minuti a tenere un Criss che cercava di uscire sentii il nodo sgonfiarsi , il suo cazzone uscì e io mollai la presa mandando a riposare il mio martello pneumatico peloso, poggiai la testa sul tavolino convinta che una delle ragazze si sarebbe tuffata tra le mie cosce a ripulire tutto, invece sentii qualcosa di liscio e piccolo entrare e aspirare tutto quello che c’era dentro e il commento di Mamy
“Era bello carico il ragazzo”
Greta mi riprese il viso
“ è il turno di Clotar …. Il tuo cagnolone, mi raccomando abbi un occhio di riguardo … io starò qui con te in caso di problemi… gli husky sono un po’ imprevedibili “
“Il mio cucciolo non mi farebbe mai del male”
Mi arruffò i capelli e fece cenno a Fabiana di sganciare il guinzaglio
Clotar infilò subito il muso tra le gambe, ripulendo i residui di Criss , poi mi girò intorno, si parò di fronte e mi leccò la faccia, feci entrare lingua nella bocca , quando si staccò mi abbaiò in faccia , lo tirai a me leccandogli la bocca, salì sulle mie spalle ed abbaiò più volte ai presenti come a dire
“ è mia non toccatela”
Giro ancora un paio di volte poi ritorno a leccare la mia patatina , sentivo la sua lingua ruvida scartavetrarmi il clitoride , gli squitai in faccia , ripulì tutto da bravo buongustaio, salì sopra di me , e con movimenti goffissimi iniziò a sbattere il suo arnese qua e la , anche se non era uscito del tutto dal fodero notai che era molto più grosso dei tre cani con cui ero stata fino a quel momento, ad un certo punto cacciai un urlo e una bestemmia , me lo aveva messo nel culo e mi aveva fatto davvero mole , stavo per saltare in piedi ma Greta mi afferrò dal collo
“Se ti alzi ti fai male tu e molto male a lui “
Il dolore aveva offuscato la mia mente, ma il mio amore si blocco e mi leccò il collo come a chiedere scusa , il dolore parve attenuarsi e la mia mente tornare lucida.
“Clatar scopa la mamma su”
Mossi il culo come la più calda delle cagnette , quel movimento sexy ebbe l’effetto di un colpo di speroni ad un cavallo pronto a vincere la corsa della sua vita , inizió la sua monta rifacendomi vedere le stelle, questa volta però fui pronta e quel martellare diventò bellissimo, ad ogni colpo sentivo le mie natiche vibrare come se fossero prese a sberle, una forza ….animalesca , lo sentivo crescere e il mio culo faceva fatica a stargli dietro ,la dilatazione non stava al passo con la crescita del suo cazzone, urlai ancora, questa volta per l’orgasmo….il terzo mi tremavano le gambe , il dolore si spostò alle ovaie , anche se mi stava spaccando il culo sentivo una fitta alle in punti della mia vagina che non sapevo neanche di avere , lui imperterrito continuava a scopare la sua cagna come se fosse l’ultima speranza per la specie canina del pianeta terra, ma quello che stavo provando in quel momento non era nulla in confronto a quello che mi aspettava, in preda alla frenesia sessuale lo incitai a rompermi il culo e lui da fedele amico e soprattutto di figlio di puttana (nel senso buono) mi accontentó bloccandomi pure, come? afferrandomi per il collo con la bocca , mi ritrovai con la testa schiacciata sul tavolo , tutto il suo peso sul resto del corpo e dentro di me che premeva infilzanzomi come uno spiedino , il suo sperma caldo mi riempi come un clistere bollente ,quando dopo buoni quindici minuti uscii ero stremata ,senza voce per le urla di piacere e di dolore e come in trans .
Mentre il solito oggetto liscio e sottile aspirava tutti i liquidi dentro di me Greta si avvicinò puntandomi la sua piccola torcia dritta sulle pupille , gridava a Mamy di aiutarla a farmi alzare, ma lei non si mosse , come se per lei fosse tutto sotto controllo, io dopo cinque minuti mi ripresi ma Greta insisteva di abbandonare.
“Non ci penso nemmeno, mandami Aru e levati dai coglioni cretina” , ero senza voce come alla fine di un concerto .
Clotar ritornò a leccarmi la faccia come il più galanti degli uomini .
Continua…
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