La polizia

di
genere
etero

Era una nottata di agosto, esattamente come questa in cui sto scrivendo il racconto. Avevo 22 anni ed ero in casa da sola. I miei genitori erano andati in vacanza ed io avevo deciso di rimanere a casa perché volevo stare un po' da sola. Abitavamo al piano terreno in quel periodo e io quella notte mi stavo guardando un film dell'orrore "la casa dei mille corpi". Ad un certo punto sento letteralmente bussare alla seranda della finestra di casa mia. Il mio primo pensiero è stato quello di guardarmi intorno per trovare qualcosa di pesante da usare come oggetto contundente per difendermi. "puoi alzare la finestra per favore?" l'unica frase che ho sentito, io l'ho alzata e ho visto che c'erano due agenti della polizia fermi lì davanti e mi sono abbastanza tranquillizzata. Erano due ragazzi non troppo più grandi di me anche molto carini, ho capito che non erano dei ladri perché erano scesi dalla macchina della polizia, voglio dire, la divisa la puoi falsificare, ma la volante no! Mi hanno detto che erano stati chiamati per schiamazzi notturni e così io li ho invitati ad entrare in casa se volevano controllare che tutto fosse apposto. Gli ho spiegato che le urla erano quelle del film e non si stava consumando veramente un delitto. Loro hanno optato per entrare e quando gli ho aperto la porta indossavo solo una canottiera ed un paio di pantaloncini, senza intimo sotto, anche perché con quel caldo... Quando loro hanno appurato che non c'era nessun omicidio in atto mi hanno semplicemente detto di abbassare la voce della tv. Però io avevo notato un'altra cosa, gli sguardi che si erano scambiati quando ho aperto la porta. Così gli ho detto "non mi arrestate vero? Non sono mai stata ammanettata!" ed ho fatto un sorrisetto birbante. Uno dei due mi disse che non c'era nessun bisogno di arrestarmi, mentre l'altro che aveva colto il mio segnale mi disse di mettermi con la faccia contro il muro e mi mise le manette ai polsi. Mi disse "sei in arresto per quanto sei figa" (apro una parentesi, questa è la cosa che mi disse lui in quel momento, ma io non penso di essere così tanto figa). Mi hanno portata in camera da letto e mi hanno fatta mettere in ginocchio, entrambi erano già pronti con i piselli belli duri. Li ho succhiati entrambi alternativamente per farli eccitare ancora di più. Dopo mi hanno fatta stendere sul letto e tolto i pantaloncini, per quanto riguarda la canottiera era un casino perché avevo comunque le manette ai polsi e per sfilarla avrebbero dovuto togliermele e così io gli ho detto di prendere il taglierino che c'era sulla mia scrivania e tagliarla via. Loro hanno semplicemente scelto di abbassarmi le spalline giusto per scoprirmi i seni senza tagliare niente (ora che ci penso con il senno di poi, sarebbe pure potuto essere pericoloso). Hanno iniziato a scoparmi, prima uno e poi l'altro, prima di farlo mi hanno chiesto se avessi dei preservativi in casa. Ovviamente ce li avevo, ma gli ho detto di farlo senza perché mi fidavo di loro, voglio dire erano due poliziotti di sicuro non avevano malattie! Questa cosa che gli ho detto li ha fomentati un sacco e ci hanno dato dentro tantissimo, mentre mi scopavano gli chiedevo "come ti chiami?" e poi li baciavo con la lingua e mi guardavano negli occhi, mi stringevano forte, mi mordevano i seni ero letteralmente in estasi. Entrambi sono venuti sul mio viso e sulla mia bocca, con la quale ho accolto volentieri il loro seme. Una volta che i giochi sono finiti mi hanno tolto le manette e uno di loro mi ha detto "mi raccomando non farlo sapere a nessuno che qui andiamo nei guai" io mi misi a ridere e gli risposi "non sono mica una di quelle, e poi siete voi che avete avverato un mio sogno, quello dell'uomo in divisa!"
scritto il
2023-08-25
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